da Colleen Tommaso (c) Laura guidava verso casa con una spericolatezza maggiore di quanto non fosse normale per lei; era venerdì e le sue vacanze stavano per iniziare, lei vacanza aveva giusto ha cominciato. Per nessuna ragione avrebbe voluto perdere il volo di quella sera per New Orleans e sperava che su trattasse di una vacanza da ricordare. Il traffico era peggio del solito e ben presto ha compreso che per farcela avrebbe dovuto pigiare sodo.Ha raggiunto la sua casa senza incidenti e si è affrettata ad entrare. Ha preso le borse, ha salutato affettuosamente il gatto, ha lasciato le istruzioni per la sua cura alla sua compagna di stanza ed è corsa all’aeroporto. Traffico era ancora peggiore di quanto non fosse stato prima ed era in ritardo quando ha raggiunto il parcheggio dell’aeroporto. Al controllo ha perso altro tempo e si è trovata a correre verso il cancello del suo volo.Solo dopo essere stata seduta al suo posto con un drink in mano, e dopo che l’aereo ha preso il volo, che si è rilassata a sufficienza da poter riprendere a ragionare. La cosa doveva essere divertente, non era mai stata a New Orleans; aveva letto molto di quella favolosa città, ed era stata incantata da quella sua aria di romanzo e mistero.Ancora più eccitante per lei era la prospettiva di incontrare Rossana; si erano conosciute attraverso un gioco on line; Laura aveva speso la maggior parte dell’anno a blandire, allettare ed attendere pazientemente per convincere finalmente la timida ad incontrarsi di persona. Aveva ottenuto solo una vaga promessa, con l’avvertimento che avrebbe potuto disdire. Comunque la prospettiva di riuscire finalmente ad incontrarla era una gran bella cosa. I suoi sentimenti per Rossana erano profondi, ma confusi; erano simili per molti versi, ma c’era dell’altro, una corrente sotterranea indefinibile che non capiva o che non voleva capire. Ha sonnecchiato sul volo risvegliandosi con l’impressione indistinta di un sogno piacevole.L’aereo ha toccato terra e Laura ha cominciato a sentirsi eccitata, era finalmente arrivata! L’aereo è scivolato agevolmente davanti al terminal e lei ha preso la sua borsa dallo scomparto. La coda si e mossa lentamente lungo l’interno dell’aereo e, senza il condizionamento l’aria diveniva soffocante. O era lei che era nervosa? Non poteva dirlo.Quando ha raggiunto la fine del tunnel si è guardata intorno, nessuno nella folla di amici e parenti in attesa somigliava alle immagini che aveva visto di Rossana. Si è sentita profondamente delusa, ma ha cercato di dirsi che Rossana non aveva assicurato di essere lì ad aspettarla al gate. È andata a recuperare il bagaglio, passando di nuovo tra la folla, ma senza vedere alcun viso familiare. Quando ha raggiunto l’ingresso principale era sicura che la sua amica non sarebbe stata lì fuori. Era colpita nei sentimenti ma ha cercato di sorridere e di ricordarsi che era in vacanza.Ha seguito le segnalazioni della fermata dei taxi per farsi portare all’albergo. Attraversate le porte le è mancato il fiato, il calore e l’umidità afosa hanno assaltato i suoi sensi. Sembrava di essere entrata completamente vestita in una sauna. Ha appoggiato le borse e si è asciugata le sopracciglia, non era quello a cui era abituata. Ha sentito un’eccitazione strana, qualche cosa che c’era nell’aria, una sensazione opprimente di attesa per qualche cosa che doveva accadere.Stava per raccogliere le borse su quando una voce dietro di lei ha detto “Laura?”Laura si è girata rapidamente a fronteggiare la persona che aveva parlato. Era una donna piccola, vestita in jeans, una camicia di flanella e stivali da lavoro. I capelli color rame erano raccolti in una coda di cavallo e ha pensato che stesse morendo in quei pesanti vestiti nell’aria calda. Laura si è ricordata improvvisamente che Rossana le aveva detto che avrebbe dovuto venire direttamente dal lavora per raggiungerla. Ora Laura si sentiva un po’ sciocca; aveva cercato qualcuno vestito come una donna, come sapeva piacere a Rossana.”Rossana?” Ha domandato.La piccola donna ha sorriso timidamente e ha accennato col capo. Laura ha potuto vedere quanto questo breve scambio di parola l’aveva imbarazzata e le è dispiaciuto di averla, senza volere, costretta all’incontro. In fondo però era anche orgogliosa del fatto avendo capito quanto la cosa era dura per lei.Laura avrebbe voluto abbracciarla a quel punto, ma qualche cosa l’ha trattenuta. Invece ha teso la mano e l’altra gliel’ha presa. Si era trovata senza parole.”Com’è stato il volo?” ha domandato alla fine. “Era in orario?” La sua voce era bassa, piacevolmente modulata, ma anche profonda in rapporto alle sue dimensioni. Si è ricordata che era molto imbarazzata di quel fatto e ha finto di non accorgersene.Il silenzio che è seguito è stato goffo e Laura è rimasta contenta del fatto che si fosse fermato un taxi; è sceso un uomo alto che le ha aiutate a mettere le borse nel baule. Il condizionatore dentro il taxi era un dono del Cielo dopo l’umidità soffocante dell’esterno. Rossana sembrava molto contenta del fresco e si è seduta in un angolo pigiata contro la porta.”Dove andiamo signore?” ha domandato il conducente con accento meridionale.”Al Jefferson” ha risposto Laura.”Bel posto” ha detto mentre partiva. “È la prima volta che viene in città?””Per me sì, lei ci è stata altre volte” ha detto Laura.”È un buon periodo per visitarla, è una buona cosa non essere venute per la prima volta il Martedì Grasso. Il quel periodo il posto è completamente diverso” ha detto.Hanno continuato a chiacchierare mentre lui guidava attraverso le strade della città. Laura ha dato un’occhiata di sfuggita a Rossana, fissava fuori del finestrino, apparentemente sovrappensiero. Laura era felice che il tassista fosse così ciarliero, in caso contrario si sarebbe trattato di un viaggio silenzioso.Il Jefferson era stato situato in Rue De Bienville nel cuore del quartiere; era di quattro piani con facciata in mattoni rossi e ferro battuto che si adattava perfettamente con l’architettura che lo circondava; l’interno era decorato in stile Vittoriano. Laura e Rossana sono andati al bancone dove stava un uomo di circa cinquantacinque anni, vestito molto formalmente, che le ha salutate.”Posso aiutarvi?” ha domandato con un sorriso.”Vorremmo una stanza” ha detto Laura.”Avete prenotato?” ha domandato.”Sì” e gli ha consegnato un biglietto della compagnia di viaggi che aveva prenotato. Lui l’ha guardato poi ha alzato lo sguardo e ha sorriso “Siete insieme?” ha chiesto.Le è venuto da sorridere quando ha visto Rossana arrossire, sembrava cercasse un posto dove nascondersi. In quel momento qualche cosa di lei ha toccato Laura, sembrava essere vulnerabilissima; non sapeva se era per il suo istinto materno o qualche cosa d’altro, comunque le ha preso il biglietto di mano e ha detto “Sì.”Il portiere ha inarcato un sopracciglio ma non ha detto nulla mentre prendeva due biglietti e li introduceva nel computer. Laura ha sentito, più che visto, Rossana muoversi un po’ più vicina a lei. Il portiere ha preso due schede e le ha date a Laura.”Mi sono preso la libertà di spostarla dal primo piano per sistemarla in una stanza vicino alla sua amica, secondo piano, il campanello è per chiamare il facchino per le vostre borse” ha detto con un sorriso.Hanno attraversato il bel atrio dove erano esposti vecchi dipinti che rappresentavano il lungofiume con piroscafi e case anteguerra. Le pareti erano di legno e l’architetto aveva fatto un lavoro notevole. L’ascensore nell’angolo sembrava essere uscito da un film; un cancello di ferro battuto vi immetteva ed un anziano uomo di colore con la livrea dell’albergo lo manovrava.”Quale piano, signore?” ha domandato con profonda voce baritonale, anche lui con un tono che a Laura dava una certa impressione.”Secondo per favore” ha detto quietamente Rossana prima che Laura potesse rispondere.”OK, due”, ha messo in funzione gli arcaici meccanismi ed il cancello si è chiuso. Quando ha aperto erano al secondo piano. Laura è uscita e si è avviata lungo il corridoio, poi si è resa conto che Rossana non era con lei e si è voltata. Ha visto la sua amico prendere un dollaro e farlo cadere nella mano dell’uomo dell’ascensore. Questi si è tolto il cappello e le ha sorriso dopo di che ha fatto ripartire il macchinario. Laura si è ricordato di nuovo che si trattava di una ragazza molto timida, ed era l’incredibilmente attraente.Quando hanno raggiunto la stanza di Rossana lei ha fatto scivolare la chiave nella serratura e ha aperto la porta. Laura ha continuato per il corridoio fino alla sua stanza. Era l’ultima porta del corridoio, ha aperto la porta ed è entrata chiudendosela dietro le spalle prima di accendere le luci e bloccarsi per lo stupore.La stanza era sbalorditiva, semplicemente stupenda. Le luci erano assomigliavano a lampade a gas. Un grande letto a baldacchino dominava una parete, era di un colore scuro ma aveva una coperta verde mare. I muri erano beige neutro e le rifiniture in legno scuro. Sulla parete opposta alla porta c’era un camino di pietra. Laura si è ricordata di aver letto che i camini funzionavano in maniera di dare caldo in inverno ed aria condizionata quando faceva caldo. Una grande stampa sopra il camino mostrava due piroscafi sul fiume. C’era una piccola scrivania nell’angolo, vicino un paio di porte alla francese che dovevano aprirsi sul balcone. C’era un’altra porta che ha pensato fosse armadio ed una che doveva essere il bagno. Una porta più piccola era nella parete condivisa con la stanza di Rossana.Sulla parete vicina a lei c’era un armoire massiccio, era di legno scuro ed evidentemente molto pesante. Due sedie viennesi erano posizionate di fronte ad un bel divano e davanti al divano un tavolino da caffè che sembrava essere un vero pezzo d’antiquariato. In un angolo era sistemato un cucinino situato dietro un banco davanti al quale c’erano due alte sedie da bar. È avanzata nella stanza e ha cominciato a esplorarla un po’.Nell’armadio c’era un televisore enorme ed un sistema Hi-fi con videoregistratore. Il bagno era in marmo con una grande vasca da bagno, nell’armadietto erano immagazzinati asciugamani di lino bianco col monogramma dell’albergo. Il cucinino aveva un piccolo frigorifero, microonde ed un bar; il bar era vuoto e ha deciso che doveva essere la prima cosa a cui rimediare; anche il frigorifero era vuoto.Stava verificando il camino quando ha sentito bussare discretamente alla porta. Ha aperto e si è trovata di fronte il facchino con le sue borse. È entrato, le ha depositate sul pavimento e stava per andarsene quando Laura ha cercato di dargli una mancia.”Oh, non mi deve niente madam, la signora della stanza accanto ha già provveduto. Grazie lo stesso” ha detto mentre usciva.A quel punto si è ricordata della porta, si è avvicinata e ha cercato di aprirla, ma la maniglia non cedeva. Ha bussato e ha sentito del movimento dall’altra parte. La maniglia si è mossa, Rossana ha aperto leggermente la porta e ha sbirciato attraverso la fessura. Si era tolta il vestito da lavoro ed era avvolta in una veste di raso rosso, si era sciolti i capelli che le scendevano arruffati sulla schiena. “Benvenuta al Jefferson” ha detto sottovoce.”Decadente, non è vero?” ha riso Laura.Anche Rossana ha sorriso, era la prima volta che la vedeva sorridere veramente e Laura si è sentita meglio. Ha aperto la porta completamente ed è andata nel bagno dove Laura ha sentito scendere l’acqua.Laura è entrata e si è guardata intorno, la stanza di Rossana era più piccola della sua, ma era decorata nella stessa maniera. Le due borse di Rossana erano aperte e sistemate sul letto, erano piccole e sembravano contenere nient’altro che biancheria intima. Si è ricordata che la sua amica aveva ammesso di averne una passione e lei si è trovata a sorridere. Laura indossava raramente biancheria sexy per ragioni sue. Ha cominciato a fantasticare ed a dare un’occhiata più da vicino. C’era un bustino, era di raso avorio, orlato si merletto nero e con giarrettiere nere.”Ti piace?” La voce di Rossana veniva da dietro di lei, Laura si è girata un po’ imbarazzata, ha sentito che le sue guance prendevano colore.”Forse su di te, ma non su questa ragazza” ha detto con una risata, sperando di coprire l’imbarazzo.”Penso che avresti un magnifico aspetto” ha detto Rossana quietamente.Laura l’ha guardata criticamente alzando un sopracciglio. Il viso della sua amica era serio, non sembrava scherzasse. Gli occhi verdi erano intensi ed non lasciavano trapelare nulla, Laura è arrossita di nuovo. In lei c’era una sensazione strana, per niente tranquillizzante.”Cosa vuoi fare stasera? O sei troppo stanca per uscire?” Ha domandato per cambiare discorso.”Non so tu, io debbo fare un bagno, mi sento tutta appiccicosa” ha detto Rossana sorridendo.Laura non poteva fare a meno di ammirare l’amica. Era più piccola di lei, la pelle era pallida con una spolverata di lentiggini; gli occhi erano di un verde profondo ed i capelli ramati erano lunghi. L’accappatoio le arrivava solo sino alle cosce ed era possibile vedere la maggior parte delle gambe ben fatte. Non era bella nel senso classico, ma era quello che la maggior parte uomini chiamano attraente. Il suo comportamento la faceva sembrare ansiosa e solitaria, in qualche modo inaccessibile.”Allora, se non sei troppo stanca, mi piacerebbe vedere Bourbon Street” ha detto Laura.”Grande!” Ha detto Rossana entusiasticamente. “Fammi solo fare rapidamente un bagno.””Lo farò anch’io, ci vediamo tra un’ora?””Sono solo le otto e mezza, perché solo un’ora? Quella grossa vasca è troppo invitante” ha detto Rossana con un sorriso trasognato.”Un’ora sarà sufficiente” ha detto Laura con un riso soffocato; Rossana aveva un aspetto così attraente con quell’espressione sul viso.Laura si è ritirata nella sua stanza e si è fatta rapidamente un bagno. Non ci è stata a lungo e dopo essersi vestita ha guardato attraverso la porta aperta e ha visto che Rossana era ancora nel bagno, dato che la porta era ancora chiusa.Ha dato un’occhiata alle informazioni che c’erano sulla scrivania, c’era un buono di prenotazione per un giro della città ed informazioni sui servizi dell’albergo. In un depliant c’era l’elenco dei film che era possibile noleggiare, questo spiegava la presenza del videoregistratore. C’erano molti titoli di nuovi film e di film cult, l’ultima pagina era zeppa di titoli per adulti e Laura è scoppiata a ridere leggendone i titoli.Ha gettato uno sguardo all’orologio e ha visto che erano quasi le nove. Si è alzata e lentamente è andata nella stanza di Rossana. Quando è entrata, la porta del bagno si è aperta e la sua amica è uscita. Aveva la pelle di un morbido colore rosa a causa dell’acqua calda e l’accappatoio gettato sulle spalle ma non allacciato davanti. Rapidamente se l’è chiuso ma non prima che Laura potesse dare un’occhiata ai suoi seni, alla pancia piatta ed al triangolo pubico rosso ardente.”Impaziente! Mi affretto” Rossana ha riso saltellando verso il letto.Laura ha riso ed è tornata nella sua stanza. Dopo pochi minuti Rossana l’ha raggiunta. Portava un semplice vestito nero con calze nere e tacchi bassi. Il vestito le era familiare e Laura l’ha riconosciuto come uno che indossava nelle foto che le aveva mandato.”Pronta?” Ha domandato.”Pronta” Rossana ha sorriso. Sembrava più allegra e meno incline ai lunghi silenzi che ormai Laura si aspettava da lei.”Dove andiamo?” ha domandato Rossana mentre andavano verso l’ascensore.”Ho due buoni per due drink gratis da Pat O’Brien, che ne dici di cominciare da lì?””Benissimo, non sono già stata da Pat””Non ci perderemo?””Lo dubito, sono stata qui molte volte.””Sono così eccitata!” ha esclamato Laura.”È un luogo meraviglioso, ha un’aria tutta sua, sensuale, mistica, misteriosa, mi piace” ha detto sinceramente Rossana.”Bene, mi porterai tu in giro” ha sorriso Laura.Sono uscite nella quieta Rue De Bienville. Quella strada era soprattutto di negozi di antiquariato e di solito con lo scuro diveniva deserta; si sentiva invece il rumore di Bourbon Street. La notte era afosa ma non umida come il pomeriggio. Laura ha visto alcune pozzanghere e ha compreso che probabilmente era piovuto.Uscendo in Bourbon è stata assalita da una miriade di luci, odori e suoni; c’era gente dappertutto, pigiato di fronte a bar e negozi, in piccoli gruppi percorrevano la strada. Il rumore di cento conversazioni si mescolava alla musica dei club creando una cacofonia in qualche modo piacevole. Gli odori di vecchia birra si mescolavano con quelli di cibi esotici creando un profumo particolare.Rossana le ha toccato dolcemente un braccio e le ha sorriso, poi ha cominciato a scendere per la strada. Laura l’ha seguita, scansando gruppi di gente. Molti dei passanti erano universitari, vedeva molte magliette con i simboli delle diverse scuole. Tutti sembrava fossero ubriachi e si divertissero molto. Sono passati davanti a negozi di tutti tipi. Davanti a molti club vi erano lunghe file che erano costrette a piegare lungo il marciapiede. Pat O’Brien non faceva eccezione ed avevano dovuto aspettare quasi 45 minuti per entrare.Una volta dentro hanno trovato un tavolo libero e hanno ordinato i drink. Rossana ha preso un Long Island Iced Tea e Laura una Crown. Rossana ha finito rapidamente il suo e ne ha ordinato un altro. Laura si è ricordata che non si trovava bene tra la folla e probabilmente voleva rilassarsi.Era un po’ preoccupata, l’ultima cosa che voleva era mettere in difficoltà la sua amica. I drink dovevano essere una bella medicina e presto Rossana si è messa a ridere e chiacchierare. Hanno passato un paio di ore a bere e parlare. Quando hanno deciso di andarsene erano piacevolmente allegre. Le strade sembravano essere affollate come quando erano entrate.”Pensavo ci fosse un po’ meno folla” ha detto Laura.”Non qui, la festa non rallenterà fino a mattina” ha riso Rossana.Hanno girato l’angolo ed improvvisamente sono state sole. A Laura sembrava che Rossana fosse felice di essere via dalla calca. Quando sono passate davanti ad una scala che scendeva ad un seminterrato, hanno visto un ragazzo ed una ragazza; i loro corpi erano attorcigliati e sentivano i suoni leggeri della loro passione. Il luogo era perfetto per una coppia, l’aria era pregna di tensione sensuale ed improvvisamente ha desiderato di essere con qualcuno.Rossana si accorta del cambio improvviso nel suo umore.”Tutto bene?” ha domandato quietamente.”Si, benissimo” ha detto Laura rapidamente, con un sorriso forzato e lottando con forza per mandare indietro le lacrime che improvvisamente avevano minacciato di sopraffarla.”Sei sicura?”Laura l’ha guardata, nella semi oscurità sembrava ancora più piccola. Tuttavia i suoi occhi sembravano enormi, con una luce inquietante. In quegli occhi Laura ha visto preoccupazione, più di quanto che avrebbe immaginato. Questo l’ha toccata profondamente ed impulsivamente ha avviluppato Rossana nelle sue braccia. Rossana l’ha stretta tra le braccia trattenendola ermeticamente.”Sto benissimo” ha detto di nuovo Laura quando ha interrotto l’abbraccio.”Sarà meglio che andiamo prima che qualcuno si faccia un’idea sbagliata” ha detto Rossana con un sogghigno.Laura ha riso ed il vuoto improvvisamente se n’è andato da lei rapidamente come era venuto.”Lasciami!” ha detto ad alta voce e poi ha riso ancora più forte mentre la sua amica arrossiva e rideva.”Mio eroe” ha detto.Laura stava per fare un altro commento quando hanno girato l’angolo, ma ha deciso che non era il caso, c’era molta gente di fronte all’albergo e non voleva imbarazzare Rossana.Sono salite al loro piano e sono entrate tutte e due nella stanza di Laura.”Un drink?” ha detto Rossana andando dietro il bar.”Spiacente, ma non c’è niente”Rossana è andata al frigorifero e ha tirato fuori una bottiglia di crown e due bottiglie di Seven up.”Davvero?” ha domandato.”Da dove diavolo…?”Rossana è scoppiata a ridere.”Laura, sciocca, non hai mai ha sentito parlare di servizio in camera? Ho ordinato i drink al bar, loro hanno consegnato e qualcuno dall’albergo li ha portati su.”Laura ha sorriso e Rossana ha preparato un drink per ambedue, è tornata da Laura e si sono sedute sul divano. Era buono, anche se un po’ forte. Tra loro è caduto il silenzio. Rossana la fissava con uno sguardo incerto; improvvisamente Laura ha sentito caldo e la stanza le sembrava soffocante. Si sentiva come una ragazzina al primo appuntamento, incerta su cosa dire o fare. C’era tensione nell’aria, qualche cosa di quasi palpabile.Rossana ha prosciugato il suo bicchiere e ha sorriso leggermente. Laura si è accorta che i suoi occhi cercavano quelli di Rossana, c’era qualche cosa passava tra di loro, ma non era sicura di cosa si trattasse. I suoi occhi sono balzati sulle labbra dell’amica; si è accorta che gli occhi di Rossana erano sui suoi. La sua testa si è mossa in avanti, solo un poco, esitante. Cosa pensava? Ha sentito un panico improvviso poi si è allontanata dall’amica.Rossana ha aggrottato le ciglia e si è alzata rapidamente. “Buonanotte Laura,” ha detto mentre rapidamente si ritirava nella sua stanza e chiudeva la porta.Laura è rimasta seduta a lungo, pensando a quanto era appena accaduto. Ha finito il suo drink lentamente, cercando di ordinare i propri sentimenti; alla fine ha rinunciato.”Eccitata, ubriaca e stanca,” ha borbottato fra di se mentre si spogliava e si accoccolava sotto le lenzuola. È rimasta sdraiata e sveglia a lungo, incapace di allontanare dalla sua mente il viso di Rossana che ha ondeggiato davanti ai suoi occhi fino a che finalmente il sonno non è arrivato.Si è svegliata di colpo, la stanza era ancora scura, la luce del sole non filtrava attraverso le tende. Era in un bagno di sudore ed aveva calciato via le lenzuola. Si è resa conto che i capezzoli le dolevano ed aveva una mano tra le cosce. Il respiro era affannoso e la bocca asciutta.Si è spostata i capelli dal viso.”Che sogno ho fatto” ha bisbigliato tra di se ed in quel momento si è accorta che le dita erano appiccicose ed umide.”Devo svuotarmi la mente” ha bisbigliato tra di se, si è alzata e ha bevuto un bicchiere d’acqua. Si è asciugata con un asciugamano e si è lavata il viso. L’immagine che ha visto nello specchio le è sembrata quella di un’estranea.È ritornata a letto, ma non riusciva assolutamente a ricordarsi quello che aveva sognato.Si è risvegliata all’odore incantevole di caffè fresco. Immediatamente si è resa conto che qualcuno era nella stanza con lei e si è messa a sedere rapidamente alzando le lenzuola a coprirsi.”Buongiorno, dormigliona” ha detto Rossana uscendo dal cucinino con una tazza di caffè caldo. Indossava una camicia da notte blu metallico che le copriva a malapena il dietro. Laura ha dovuto spostare gli occhi dalla sua amica per prendere la tazza di caffè fumante; sembrava così felice e rilassata.Si è appoggiata ai guanciali e ha centellinato il suo caffè che era caldo ed incredibilmente forte.”È buono, dove l’hai fatto fare?” ha domandato.”Al bar all’angolo, sono quasi le undici, mi sono alzata da un po’. Come ti piacciono le uova?” ha domandato.”Strapazzate” ha risposto automaticamente.”Anche a me” ha detto mentre cominciava a rompere le uova.”Ti aiuto” ha detto Laura alzandosi.”Stai lì e rilassati, sei in vacanza.””Anche tu” ha protestato Laura senza entusiasmo, effettivamente non avrebbe voluto alzarsi.”Mi fa piacere cucinare per te, mi diverto”.Laura era troppo assonnata per discutere, si è rilassata e ha chiuso gli occhi. Ben presto i rumori ed i profumi della colazione hanno riempito la stanza, doveva ammetterlo era molto bello essere coccolata.Quando ha aperto gli occhi Rossana stava portando al letto il cibo su un carrello argentato. Laura improvvisamente si è resa conto di essere affamatissima e ha attaccato la salsiccia, le uova ed il pane tostato con gusto. Rossana ha preso una sedia e si è seduta a guardarla mangiare. Ha alzato le gambe e le ha appoggiate sul letto; affondata nella sedia centellinava il suo caffè. Laura le ha gettato uno sguardo e ha sorriso.”Saresti una buona moglie” l’ha stuzzicata mordendo il toast.”Ti stai offrendo?” c’era un sorriso sul suo viso, ma la domanda sembrava avere un significato più profondo.”Non so, sei in grado di tenere una casa?” ha detto dando l’ultimo morso al toast.”Nel migliore dei modi”.”Come mai sei a spasso?” ha domandato Laura, e l’ha vista diventare di un cremisi acceso.”Uno a zero per me” ha detto Laura ridendo.”Cagna” ha detto Rossana ridendo.”Ti mostrerò se sono una cagna!” ed è saltata su balzando sull’amica. Ha mosso le dita sui suoi fianchi facendola ridere per il solletico.”No!” ha gridato Rossana cercando di divincolarsi. Laura l’ha tirata sul pavimento ed è rotolata su di lei; si è messa a cavalcioni sulle sue anche e ha continuato a solleticarla.Ha continuato finché non l’ha ridotta a rantolare e singhiozzare per le risate.”Cedi?” ha detto con un sorriso fermandosi per un momento.Il viso di Rossana era strano, c’era un’espressione di sorpresa e di qualche cosa d’altro; Laura ha compreso improvvisamente che era ancora nuda. Gli occhi di Rossana erano incollati ai suoi seni che erano a pochi centimetri dal suo viso. Laura si è alzata rapidamente.”Oops” è stato tutto ciò che è riuscita a dire.La camicia da notte di Rossana era salita ed improvvisamente Laura si è resa conto di poterle vedere le mutandine. Rossana si è abbassata rapidamente la camicia, arrossendo furiosamente. Laura era quasi sicura che la sua amica era eccitata.Gli occhi di Rossana hanno vagato su tutto il suo corpo, e Laura si è sentita una sensazione strana nascere dentro di lei. Ha riso, rapidamente è corsa in bagno e continuava a sentirsi addosso gli occhi di Rossana finché non ha chiuso la porta.Quando è rientrata la stanza era vuota. Velocemente si è vestita e ha preso una seconda tazza di caffè; pochi minuti dopo Rossana è entrata.”Pronta per andare?” ha domandato.”Dove andiamo?””Vedrai” ha sorriso.Hanno lasciato l’albergo e hanno attraversato il quartiere. Era meno affollato e Laura poteva godersi la vista degli edifici che erano una misto di stili architettonici, evidentemente antichi. Il primo luogo dove si sono fermate è stato il negozio Voo Doo di Marie Laveau. Dentro il piccolo negozio c’erano carte di tarocchi e ogni altro genere di accessori. Tutte le bardature della favolosa sacerdotessa Voo Doo erano esposte. C’erano pozioni e filtri magici.Rossana ha preso una bottiglia verde e ha detto “Vieni qui, prendi una sorsata di questo.”Laura l’ha esaminato, c’era scritto Pozione d’Amore Numero Nove. Laura ha riso e ha rimesso la bottiglia sulla mensola. Hanno gironzolato per un po’ guardando qua e là quello che interessava loro.Qualche vetrina dopo c’era un negozio di maschere del Martedì Grasso, se le sono mostrate l’un l’altra facendole ballare. La proprietaria era sicuramente abituata a quei comportamenti perché si è limitata a sorridere; prima di uscire Rossana ha comprato una piccola maschera.Ridendo e godendo l’una della compagnia dell’altra sono arrivate a Jackson Square. Laura è stato colpita immediatamente dalla Cattedrale, era bella e maestosa, incombeva sulla piazza. Hanno aspettato in fila dopo di che sono state condotte a visitarla da un piccolo prete che aveva un accento francese.Dopo il giro Rossana l’ha condotta al famoso Caffè Du Mond. Laura si è seduta e guardava la folla quando Rossana è ritornata con due tazze di caffè ed un piatto. Laura ha morso una pasta, era molto buona, poi ha preso una sorsata di caffè. Era terribile, denso e caldo ma molto amaro.Rossana è esplosa in una risata mentre Laura lottava per non vomitare caffè e torta. Quando finalmente è riuscita ad ingoiare tutto, ha dato un’occhiata tremenda a Rossana.”Cosa cazzo è?” ha chiesto.”Si chiama cicoria, i locali lo mettono nel caffè” ha riso.”Era un brutto scherzo” ha detto Laura asciugandosi la bocca con un tovagliolo.”Uno a zero.””Pagherai per questo, te lo prometto,” ha detto Laura con un accenno di sorriso.”Ooh, una minaccia,” ha tubato Rossana.”Non una minaccia, una promessa” ha detto Laura sorridendo veramente ora.Hanno finito il loro spuntino, Laura non voleva un’altra tazza di caffè alla cicoria ed è andata a chiederne una normale. Quando è ritornata Rossana stava fissando la Cattedrale con un’espressione strana. Laura non riusciva a capire cosa stesse fissando.Hanno passeggiato sul lungofiume; c’era una bella visuale sulle navi che si spostavano sul fiume. Il lungofiume era pieno di negozi e hanno passato molto tempo a fare shopping. Laura ha preso dei Cd in un piccolo negozio di musica underground. Rossana ha comprato alcuni giochi di abilità per gli amici.Quando sono passate davanti alla Jacks Brewery era scuro e le strade si erano ancora riempite di gente. Rossana sembrava cercare qualche cosa; si è fermata fuori da un negozio con un insegna che diceva Seconda Pelle e ha tirato dentro Laura.All’interno i muri erano tappezzati da un numero incredibile di giacche, gonne, pantaloni e stivali. Laura si è stupita per i colori, dal tradizionale nero e marrone a rosa intenso, rosso e persino arancione.”Pronta a divertirti?” ha domandato Rossana.Laura l’ha guardata con sospetto; Rossana ha riso e l’ha presa per un braccio e l’ha trascinata verso una tenda che nascondeva una porta che divideva il negozio in due parti; sulla tenda c’era scritto semplicemente 21.Dall’altra parte c’era un sex shop. Cinghie di ogni genere erano stese sui muri. Bustini di cuoio e vestiti tagliati il più possibile nei punti più privati, colletti, polsini, guanti e qualsiasi altra cosa si potesse immaginare. Laura era stupita.”Ho pensato che poteva piacerti questo posto” le ha detto Rossana sottovoce nell’orecchio.Alcune donne stavano provando i vari oggetti sotto gli occhi attenti dei loro padroni. Una donna alta e bionda conduceva una brunetta al guinzaglio tra le rastrelliere. Sugli schermi disseminati per il negozio venivano proiettati film a luci rosse.Laura si ha sentito il cuore aumentare i battiti ed il suo respiro è sembrato morirgli in gola. Un uomo alto e muscoloso che indossava solo pantaloni e stivali di cuoio le ha avvicinate. Aveva piercing ai capezzoli ed un colletto chiodato.”Posso aiutarvi signore?” ha domandato con voce profonda, priva di accento.Trasudava potenza allo stato puro ed i suoi occhi neri sembravano avere un potere magnetico su di lei. Avrebbe potuto essere uno degli uomini delle sue fantasie favorite.”Cercavo un collare” ha detto Rossana. I suoi occhi finalmente avevano lasciato Laura che aveva potuto riprendere a respirare.”Naturalmente; ha qualche preferenza particolare?” ha domandato mentre conduceva Rossana verso il retro del negozio.Laura è rimasta ferma mentre cercava di riprendersi; aveva sentito di tali posti, ma non si era mai aspettata di vederne uno dall’interno.”Solo una piccola cosa, lei è tua?” ha chiesto una voce.Laura si è girata e ha visto l’alta donna bionda; portava i capelli in una severa crocchia ed era freddamente bella. Era più alta di Laura e trasudava un’aria di fiducia suprema. I suoi occhi blu erano incollati al culo di Rossana e si leccava le labbra.Per qualche ragione quello sguardo ha irritato Laura più di quanto avrebbe creduto. Con l’occhio della mente poteva vedere quella donna fredda far male a Rossana. Senza considera le implicazioni ha risposto “Sì, sì è mia.””Dovresti tenerla con un guinzaglio corto, è troppo appetibile per girare qui intorno” ha detto la bionda tirando il guinzaglio e si è allontanata con la sua schiava che la seguiva docilmente.Laura è rimasta ferma tremante d’ira. Non sapeva come, ma l’ha dominata ed è andata rapidamente nel retro del negozio dove l’uomo stava mostrando a Rossana una serie di collari.”Cosa ne pensi?” ha detto Rossana con un sorriso mostrando a Laura un collare di cuoio nero con una D di metallo sul davanti.Gli occhi di Laura erano sulla donna bionda e ha sentito a malapena.”Laura? Laura?? Laura, tutto bene?” ha domandato a voce sempre più alta.”Che c’è? Si, mi sembra bello, penso che dovresti prenderlo” ha detto distrattamente Laura.”Lo farò” ha detto Rossana, la sua voce era piena di confusione.”Vuole scusarci?” ha detto Laura prendendo Rossana per un braccio e portandola verso la cassa.Rossana ha pagato per il collare e stava per metterlo nella borsa quando Laura le ha detto “Mettitelo.”Rossana ha riso e ha detto “Sei pazza?”Ha guardato negli occhi Laura, il sorriso è svanito dal suo viso; docilmente si è messa il collare.Laura ha accennato col capo e l’ha condotta fuori dal negozio; l’ultima cosa che ha visto mentre uscivano è stata la bionda che le guardava. Era arrabbiato, ma poi ha guardato Rossana e ha sorriso.”Puoi togliertelo ora” ha detto.”Cosa diavolo ti è successo?” ha domandato Rossana mentre si toglieva il collare.”Nulla” Rossana ha cercato il suo viso e poi ha scrollato le spalle. Il suo viso mostrava di voler domandare di più.”Te lo dirò più tardi” ha sorriso Laura.Quando hanno raggiunto il ristorante italiano dove volevano andare a cenare ridevano ed erano di nuovo faceti. La cameriera ha mostrato loro un separè appartato e ha preso i loro ordini per il drink.Quando è ritornata con i drink, ha preso gli ordini e le ha lasciate sole. Rossana centellinava il suo vino e fissava Laura. Laura è arrivata al terzo drink poi finalmente ha parlato.Ha spiegato quello che era accaduto nel negozio. Rossana la fissava ma non ha detto nulla. Quando ha finito ha guardato l’amica e ha aspettato.”È stato incredibilmente dolce da parte tua” ha detto finalmente.”Dolce?””Sì, molto dolce,””Perché dici così?””Hai voluto proteggermi, trovo questo dolce. Così singolare?” ha domandato con voce quieta.”Beh, no se la metti in questa maniera. Non so. Non so cosa mi succede. Prova a dimenticare e goditi la cena.”Il pasto era stato eccellente ed i drink buoni. Laura aveva preso Penne alla rustica eccellenti mentre Rossana aveva scelto pollo al parmigiano. Alla fine del pasto Laura si sentiva molto addolcita. Rossana era incline a ridere e Laura si è ricordata che le aveva detto che il vino aveva un effetto particolare su di lei.Sulla via del ritorno in albergo Rossana rideva e parlava a tutta velocità. Laura non l’aveva mai vista così; era attraente ed euforica senza traccia della sua solita ombrosità. Laura ha deciso di prendere dell’altro vino, le piaceva quel lato di Rossana. Si sono fermate in un negozio e Laura ha preso una bottiglia di vino e due litri di Seven Up.Giunte in camera Laura ha versato un altro bicchiere di vino a Rossana ed una bibita per lei. Ha messo il disco che aveva acquistato nel lettore di cd e l’ha impostato sulla ripetizione continua; poi si è seduta sul divano vicino a Rossana.Rossana ha guardato il bicchiere con un piccolo sorriso e ha detto “probabilmente non dovrei bere più.”Laura ha riso “Dai, siamo in vacanza.”Rossana ha riso e ne ha bevuto un sorso. Il suo viso era rosso ed aveva l’ombra di un sogghigno. Laura ha preso un sorso della sua bibita e ha chiuso gli occhi, lasciando che la musica la portasse via.Quando ha aperto gli occhi ha visto Rossana ondeggiare al ritmo della musica; il suo viso era particolarmente sereno.”A cosa pensi?””Hmm?? Oh a niente in particolare” ha risposto troppo rapidamente.”Proprio nulla?” ha domandato Laura mentre metteva il bicchiere sulla tavola.”Beh, stavo pensando come è stato bello e come sono contenta di essere qui con te” ha detto sotto voce.”È bello, anch’io sono contenta che tu sia venuta. Cos’altro?””Veramente?” ha risposto, improvvisamente seria.”Naturalmente” ha risposto Laura, i suoi occhi erano incollati su Rossana.Rossana l’ha guardata e poi si è leccata le labbra. “Pensavo come sei bella.”Laura gli ha sorriso. “Mantieni quel pensiero, devo spolverarmi il naso” ha detto arrossendo e dirigendosi verso il bagno. Dopo essersi calmata Laura ha bagnato un asciugamano e si è asciugata il viso, quindi si è guardata criticamente nello specchio.”Sei sicura di quello che stai facendo?” si è domandata quietamente. La sua immagine riflessa la guardava, mostrando i dubbi che sentiva. Si è rialzata e ha scosso la testa per chiarirla.”No, penso non lo sappia.” ha bisbigliato debolmente sorridendo alla sua immagine.Quando è ritornata al divano ha preso un lungo sorso di drink e si è spostata vicino a Rossana.”Dove eravamo?” ha detto come facendo le fusa.Gli occhi di Rossana si sono allargate un po’ e ha balbettato un po’ “Dicevo che pensavo che sei bella.””E?” ha bisbigliato Laura.Rossana la fissava con occhi larghi, si è leccata le labbra nervosamente ma non ha detto nulla. Laura ora doveva prendere una decisione. Doveva pressare la sua amica o lasciare perdere? Sapeva che stava per esplorare un territorio ignoto, in passato aveva spinto sull’acceleratore online e Rossana non l’aveva presa bene.I loro corpi erano vicini, separati solo da pochi centimetri. Sentiva il profumo di Rossana, un profumo di fiori molto leggero. Laura aveva i capezzoli duri e poteva vedere quelli di Rossana forzare la stoffa del vestito davanti ai seni. Respirava con affanno ed aveva il viso rosso, ma Laura era sicuro che questa volta non si trattava del vino. Aveva gli occhi ancorati a Rossana, le verdi piscine profonde sembravano essere smisurate. I suoi occhi si sono spostato alle labbra piene, morbide dell’amica. Si è inclinata in avanti lentamente e ha portato il viso davanti a quello di Rossana.La ragazza improvvisamente si à bloccata e ha emesso un gemito soffocato che attraverso la porta finestra è uscito dal balcone. Laura si è appoggiata indietro e ha sbuffato di frustrazione. La città, la baldoria, la musica, avere la sua amica vicina, la frustrazione della sua solitudine, tutto l’aveva portata a quel momento. Se Rossana non l’avesse seguita sapeva che non ne avrebbe avuto il coraggio e sapeva che se l’avesse lasciato passare, il momento non sarebbe tornato mai più.Mmentre il cuore batteva all’impazzata le sue emozioni hanno guerreggiato le une contro le altre. La sua paura di spingersi oltre con la sua amica era grande e Rossana era così imprevedibile. La sua natura non era aggressiva e non si era mai trovata in quella situazione prima di allora. Un rifiuto le avrebbe fatto male come e più di quanto l’avrebbe spaventata un’accettazione. Si trattava di qualche cosa che non considerava normale e tutto questo pesava su di lei opprimendola.D’altra parte il suo istinto le diceva che era giusto. Ha ingoiato quello che rimaneva del drink e si è alzata, non avrebbe lasciato passare quel momento. Si è diretta tranquilla ma determinata verso il balcone.L’oscurità afosa, vellutata della notte di New Orleans Nuova l’ha avviluppata. Rossana era appoggiata alla ringhiera di ferro battuto e fissava l’oscurità. Laura le si è messa di dietro, si è chinata in avanti e ha messo le mani sulla ringhiera ai fianchi dell’amica.”Tutto bene?” ha domandato sottovoce.”Io… non so” è stata la risposta quasi impercettibile.”Cosa c’è che non va?””Non posso spiegarlo”.La testa di Laura era proprio vicino a quella di Rossana, poteva sentire il leggero profumo di fragola del suo shampoo; poteva sentire il calore che il corpo di Rossana irradiava attraverso la stoffa sottile del vestito. I seni di Laura erano appoggiati alla schiena di Rossana che si è girata improvvisamente a fronteggiarla.Non ha fatto alcuna mossa per evadere o fuggire dal cerchio delle sue braccia e Laura si chinata verso di lei.”Vuoi che mi fermi?” ha domandato che ha faticato a riconoscere come sua.Rossana ha scosso la testa, sembrava non aver fiducia nella sua voce.Mentre si avvicinava ancora di più le mani di Rossana le hanno toccato leggermente un braccio; la sensazione era elettrica. I suoi occhi erano fissi sulle labbra di Rossana, le ha viste vibrare leggermente. Gli occhi di Rossana si sono chiusi e le sue labbra si sono aperte mentre esitante si avvicinava. Le loro labbra si sono toccate e per una frazione di secondo il mondo è sembrato fermarsi. Ancora leggermente incerta Laura ha spinto la lingua contro le morbide labbra di Rossana che si sono aperte prontamente e la lingua di Rossana ha risposto dolcemente alla sua. Laura ha potuto sentire il dolce sapore del vino ed un gusto che ha capito vagamente essere il gusto delle labbra di un’altra donna. Sono state ferme così a lungo, con una lingua che carezzava quella dell’altra. Le mani di Rossana si sono mosse sulle sue spalle e l’hanno stretta mentre lei si allontanava dalla ringhiera e la stringeva dietro la schiena.Quando il bacio è stato interrotto Laura ha guardato interrogativamente Rossana. I suoi occhi erano ancora chiusi ermeticamente e si leccava le labbra ancora aperte. Laura l’ha tirata delicatamente nella stanza. La canzone era cambiata e Laura si è resa conto che il lettore era passato ad un altro CD. Il tempo sembrava non aver più alcun significato. Rossana la guardava interrogativamente, Laura si è accorta di sorridere.”Permette questo ballo?” ha detto incapace di trattenere una risata. Dopo averlo detto le è sembrato che non sembrava una cosa normale, ma tuttavia non è rimasta infastidita.”Naturalmente” ha mormorato Rossana. Laura aveva l’impressione che si trattasse di un sogno e temeva che il minimo rumore potesse l’incantesimo.Si sono abbracciate di nuovo, ancora esitanti, nessuna delle due era sicura di quello che doveva fare o di come farlo. Laura ha fatto scivolare le braccia intorno alla vita dell’amica. Il braccio di Rossana si è appoggiato sopra le spalle di Laura e l’ha stretta ermeticamente a se. Laura ha appoggiato le mani alla schiena della ragazza e delicatamente ma fermamente l’ha tirata a se chiude. Sono rimaste a lungo così, senza ballare veramente, ma semplicemente dondolando leggermente avanti ed indietro al ritmo della musica. Sembravano ambedue godere della vicinanza dell’altra e nessuna delle due voleva smettere.Avrebbe potuto finire così, senza andare oltre quel singolo bacio. Laura era incerta su cosa fare poi e Rossana sembrava essere in trance, si limitava ad ondeggiare con lei. In quel momento il fato le ha fatte andare oltre; la canzone è finita e ne è cominciata un’altra. Laura, sentendo il suo Cd del cuore, si è adattata immediatamente al nuovo ritmo. Rossana è stata più lenta ad adattarsi al nuovo tempo e per un momento le due sono state fuori sincronismo. Il ginocchio di Laura è scivolato tra le gambe di Rossana e la sua coscia ha battuto delicatamente la micia della sua amica. Un piccolo anelito è scappato dalle labbra della ragazza e gli occhi gli si sono aperti per la sorpresa.”Oops” ha bisbigliato Laura con un sorriso. Rossana le ha reso il sorriso mentre le gambe le si aprivano di più. Laura ha fatto scivolare giù le mani, sopra il morbido culo dell’amica. Ha aperto le mani e poi ha spremuto dolcemente la carne soda, tirando Rossana contro di lei. Rossana si è lamentata sottovoce, il suono era incredibilmente erotico per Laura. Ora, passato lo stato di desiderio di avere qualcuno vicino, si stava eccitando. La sua mano sinistra ha continuato a stringere delicatamente il culo di Rossana mentre la destra è scivolata dietro a toccarle la pelle nuda del collo.I corpi ora erano schiacciati l’uno contro l’altro, la coscia di Laura era pigiata contro Rossana, intrappolata tra le sue cosce; i suoi capezzoli erano schiacciati contro Rossana, il morbido ondeggiare li aveva stimolati sino a diventare rigidi e sensibili. Il ritmo dell’ondeggiare è cambiato, divenendo più insistente. Laura ha guardato negli occhi Rossana e lentamente ha tirato giù la chiusura lampo del suo vestito.Il rumore è sembrato innaturalmente forte mentre lo zip lentamente scendeva. Gli occhi di Laura non hanno mai abbandonato Rossana, cercando dei segni che indicassero quanto stava eccitandosi. La chiusura lampo ha raggiunto la fine della sua corsa e si è fermata, Laura si è fermata per un secondo prima di dare il colpo finale. Visto che era completamente aperta le mani sono scivolate sulla stoffa serica finché non si sono fermate sulle spalle. Sono rimaste a lungo così, stringendosi l’un l’altra, immobili come statue.Era l’ultima occasione per fermarsi, le diceva la sua mente razionale, ma lei non voleva più fermarsi. Se questo era sbagliato allora andava bene così, i suoi istinti la controllavano ed in lei improvvisamente è esplosa la passione. Le sue dita hanno afferrato le due metà del vestito e poi li ha tirati allontanandoli. Rossana ha lasciato la presa sulle sue spalle e ha teso le braccia in fuori ed in basso. Laura ha tirato in giù e ha fatto scivolare via dalle braccia di Rossana la parte superiore del vestito che, libera, pendeva davanti alla gonna che era trattenuta dalle anche.Laura ha messo le mani sulle spalle di Rossana e l’ha tenuto indietro, guardando in giù per guardarla. Portava il bustino avorio che aveva visto prima. Un reggiseno nero contrastava con la pelle pallida.Laura ha tracciato con un dito la spalla nuda di Rossana, e scesa lungo il braccio. Rossana è rabbrividita alla carezza delicata. Le dita di Laura scivolate sono scivolate indietro sentendo sotto di loro la pelle di seta, si sono agganciate ai ganci del reggiseno e lei ha guardato la sua amica negli occhi ancora una volta.”Sei sicura che è quello che vuoi?” ha domandato sottovoce.”Oh, Laura. Non sono mai stata così sicura di qualche cosa nella mia vita,” è stata la replica senza fiato.Laura ha accennato col capo e le loro labbra si sono incontrate di nuovo. Non c’era esitazione questa volta; la lingua di Laura è scivolata tra le morbide labbra di Rossana che l’ha succhiata delicatamente. La sensazione era incredibile e Laura ha sentito il suo cuore aumentare i battiti.I suoi pollici sono scivolati sotto le spalline del reggiseno e le ha alzate dalle sue spalle. Le mani di Laura sono andate dietro la schiena e hanno armeggiato con la chiusura. L’aveva fatto mille volte col proprio senza problemi, ma questa volta era in difficoltà. Ha interrotto il bacio e ha ringhiato frustrata.”Problemi?” ha domandato Rossana soavemente.”Apri quella dannata cosa” ha ringhiato Laura nella maniera più macha possibile. Rossana è stata presa da un accesso di riso e ha slacciato il reggiseno lasciandolo scivolare giù per le braccia sul pavimento. I suoi seni erano pesanti con areole color corallo delle dimensioni di una moneta. I capezzoli, molto lunghi e molto eretti, sporgevano dalle areole. La pelle era ancora più pallida di quanto Laura avesse pensato e poteva vedere la rete di piccole vene proprio sotto la pelle. Erano sodi e ben formati anche se proprio allora cominciavano a mostrare gli effetti dell’età.Ha alzato gli occhi a guardare il viso di Rossana e ci ha visto apprensione scritta sul suo profilo.”Bello” ha bisbigliato ed è stata ricompensata col sorriso più brillante che avessi mai visto.Laura si è leccata le labbra ed esitante ha allungato una mano ad accarezzargliene delicatamente uno. Le sue dita hanno tracciato la parte inferiore, poi si sono alzate sopra il capezzolo che è sembrato balzare sotto il suo tocco. Il corpo di Rossana è rabbrividito ed un lungo fischio ha attraversato le sue labbra quando Laura delicatamente ha messo le mani sotto ciascuno dei seni e li ha alzati. I pollici sono rotolati piano sui capezzoli facendo emettere a Rossana un piccolo suono di piagnucolio.Laura ha continuato delicatamente a massaggiarli ed accarezzarli, era affascinata dalla loro forma e consistenza. La sua pelle era morbida e calda, come seta calda nelle mani di Laura che ci scivolavano sopra. Il areole erano più ruvide ed i capezzoli duri come ciottoli. Ne ha preso uno tra pollice ed indice e delicatamente l’ha schiacciato. Questo ha suscitato un lamento mentre Laura continuava a carezzarli e coprirli, delicatamente lavora la carne morbida con le dita ed i palmi delle mani.Ha gettato uno sguardo al viso di Rossana; aveva gli occhi serrati e si mordeva inconsapevolmente il labbro inferiore. Mentre la guardava un vibrazione ha percorso il corpo della rossa e ha cominciato a ondeggiare. Evidentemente i suoi capezzoli erano molto più sensibili di quelli di Laura.”Problemi?” ha domandato Laura sorridendo.Rossana non è sembrata sentirla.”Oh, Dio,” ha bisbigliato. Laura ha osservato che le sue anche si agitavano un po’. La cosa l’ha eccitata e l’ha resa anche un po’ geloso, le sembrava che Rossana stava per venire. Laura invece impiegava molto tempo a raggiungere l’orgasmo con un partner, infatti non ne aveva mai.Controvoglia ha abbandonato i seni di Rossana e ha visto la ragazza abbracciarla strettamente, torace contro torace, e rabbrividire come se avesse molto freddo.Laura ha messo le mani sulla vita di Rossana e poi lentamente le a fatte scivolare alle anche facendo scendere ulteriormente il vestito che dopo aver passato il punto più largo è caduto ai piedi di Rossana con un piccolo tonfo. Laura l’ha guardato e ha riso.Rossana portava mutandine rosse scosciate e indossava le giarrettiere. Le calze nere erano allacciate in cima con lacci color lavanda e degli archetti rossi.”Cos’è questo?” ha domandato Laura in un bisbiglio roco.”So che ti piace il rosso ed allora…” la sua voce si è strascinata via.”Tu, piccola sfacciata, avevi progettato tutto questo!” ha detto Laura ridendo e scuotendo la testa.”Non l’ho progettato” Ha detto Rossana difendendosi “Solo speravo, sapevo che il rosso è il tuo colore preferito ed allora, ho portato il mio body rosso, ma poi ho visto che guardavi questo e…” La mano di Laura è scesa e ha girato uno degli archetti, facendola tacere immediatamente.”L’hai indossato per me?” ha detto lentamente guardandola negli occhi.Rossana non sembrava voler risponderle e ha accennato col capo.”È una cosa tanto dolce,” ha detto Laura sorridendole e baciandole il naso. Non riusciva a ricordare l’ultima volta che qualcuno aveva fatto qualche cosa di speciale per lei, solo per farla felice, non per eccitarla. Lei generalmente era indifferente alla biancheria intima ed il suo pensiero l’ha toccata profondamente. Ha compreso che Rossana voleva farla felice, non solo eccitarla. Era una cosa che non sperimentava da molto tempo.Ha avvolto con un braccio la sua amica e le ha dato un tremendo abbraccio, letteralmente sollevandola. Rossana ha riso e ha avvolto un braccio intorno al collo di Laura.A Laura è venuta un’idea, le ha lasciato un braccio intorno alla la schiena e si è chinata, rapidamente ha messo l’altro braccio dietro alle ginocchia di Rossana e l’ha alzata. Rossana si è attaccata al suo collo e ha scalciato mentre Laura la portava al grande letto e ve la lasciava cadere sopra.Rossana è rotolata sulla pancia e ha guardato Laura mentre calciava via i sandali. I suoi occhi non hanno mai lasciato Rossana mentre afferrava l’orlo della camicia e se la tirava sulla testa. Rossana si è alzata in ginocchio col sedere appoggiato ai piedi. I suoi occhi erano incollati al torace di Laura come se cercasse di vedere attraverso il reggiseno bianco.Laura si è avvicinata al letto e Rossana si è alzata sulle ginocchia e l’ha abbracciata. Le loro labbra si sono incontrate e questa volta è stata la lingua di Rossana ad invadere la bocca di Laura. Questo bacio era più pressante, più affamato di quelli che l’avevano preceduto; Laura ha compreso che Rossana era veramente eccitata e la cosa era eccitante anche per lei.Le mani di Rossana hanno preso il suo viso e delicatamente le ha stretto le guance mentre le loro lingue continuavano il dolce duello. La ferocia del desiderio di Rossana ha tolto il respiro a Laura. Le mani di Laura erano sulle anche di Rossana; le ha fatte scivolare giù finché non sono giunte al culo e l’hanno stretto. La stoffa liscia delle sue mutandine era fresca sotto il suo tocco, ma sentiva anche il calore dalla carne soda; ha spremuto e massaggiato le semilune morbide.Rossana ha interrotto il bacio per lamentarsi mentre le mani di Laura continuavano a muoversi; poi ha succhiato nella sua bocca il labbro superiore di Laura e lentamente l’ha tracciato lentamente e sensualmente con la sua lingua.Era più di quanto Laura potesse sopportare, ha spinto delicatamente la ragazza facendola cadere sulla schiena. Laura anelava e sentiva che il suo corpo era coperto da una sottile pellicola lucente di sudore. Rossana l’ha guardata al di sopra delle sue pesanti mammelle e ha fatto correre la lingua sulle labbra, come se cerca di sentire ancora il suo sapore.”Dannazione, Ragazza” è stato tutto quello che Laura è riuscita a dire, il suo senso dell’umorismo è sembrato averla abbandonata.Rossana si è seduta sul bordo del letto, l’ha circondata con le braccia e cercato di aprirle il reggiseno, con ancora meno fortuna di quanta non ne avesse Laura precedentemente.”Non è facile come pensavi?” ha riso mentre rapidamente slacciava il reggiseno. Laura ha esitato solo un momento; aveva temuto quel momento; effettivamente aveva paura per le sue tette, anche se grandi e pesanti, per lei non lo erano abbastanza. I suoi occhi non hanno mai lasciato Rossana mentre lasciava cadere a terra il reggiseno. Inconsapevolmente ha trattenuto il fiato; ha cercato il viso di Rossana per avere un segna che le dicesse che erano poco attraenti come lei pensava. Rossana le ha sorriso timidamente, poi ha parlato. Le parole quasi hanno fatto stramazzare Laura sul pavimento.”Oh, Dio Laura, sei così bella”.”Sei matta” ha cominciato a dire Laura dopo un momento.”Viene qui e ti dimostrerò che sei tu la matta” Ha detto Rossana stendendole le braccia.Laura le ha prese e lei l’ha tirata delicatamente al letto, facendola sdraiare sulla schiena, con la testa appoggiata comodamente ai grandi guanciali. Rossana si è messa a cavalcioni sulle sue anche e si è seduta guardandola. Si è spremuta le mammelle e le ha fatte dondolare sorridendo, quindi si è sdraiata sul corpo di Laura col viso a pochi centimetri dal suo.”Rilassati” ha tubato e poi ha percorso con la lingua le sue labbra che si sono aperte, ma Rossana si era già allontanata. Ha baciato leggermente la guancia di Laura che era vividamente consapevole dei capezzoli duri di Rossana che strisciavano sulle sue mammelle gonfie. Le sue cosce coperte di nailon strisciavano contro le anche di Laura creando un attrito incredibile mentre si schiacciava sempre più contro il corpo dell’amica.Un morbido respiro caldo nell’orecchio ha attirato la sua attenzione al viso di Rossana; una seconda esalazione ha fatto fremere di freddo la spina dorsale di Laura. La punta della lingua di Rossana ha percorso i lobi delle orecchie di Laura; la sensazione era indescrivibile.”Sei così bella, lo desideravo da tanto tempo” ha bisbigliato. Laura era così eccitata da non poter pensare a qualcosa di negativo sulla situazione prima che le calde labbra morbide di Rossana cominciassero a baciarle il collo. Ha cominciato dietro l’orecchio e lentamente si è spostata verso la nuca. Ogni bacio era leggero come una piuma, raggiunta la nuca si è fermata e delicatamente l’ha leccata e pizzicata. Ha proseguito per qualche secondo, poi è indietreggiata fino a baciarle il mento.Fissava Laura negli occhi e lei non aveva mai visto degli occhi scintillanti come i suoi prima di allora. Ha rantolato quando le mani di Rossana dolcemente hanno afferrato le sue tette; lei ha baciato il mento di Laura e poi le labbra. Laura ha cercato di assaporare il bacio, ma le piccole mani di Rossana erano posizionate sulle sue mammelle in una maniera che i capezzoli erano stretti fra le dita mediane di ciascun palmo. Ogni volta che Rossana stringeva delicatamente, lei sentiva come se una piccola bocca le tirasse i capezzoli. Le mani di Rossana hanno massaggiato e carezzato le sue tette per tutta la durata del lungo bacio appassionato; quando Rossana l’ha interrotto Laura stava anelando.Ha strascinato la lingua al collo di Laura fermandosi alla nuca per baciarla ancora una volta, poi la lingua ha continuato scendendo nella valle tra le tette. Li ha pigiate insieme, vi ha messo in mezzo il viso, poi ha cominciato a leccare e succhiare lentamente intorno al seno sinistro. Si è dilungata, la lingua calda e le labbra morbide sembravano toccare ogni millimetro di pelle esposta. Lentamente l’ha aggirato risalendo ogni volta un po’ di più. La sensazione era piacevole, ma lentamente Laura ha cominciato a sentire un bisogno sempre maggiore di sentire quella bocca morbida, calda sul capezzolo. Mentre lentamente si spostava in alto, l’altra mano di Rossana delicatamente ha massaggiato la mammella destra, tenendo le dita distanti dal capezzolo sensibile. Laura ha inarcato la schiena mentre in cerchi concentrici la lingua della sua amante cominciava ad avvicinarsi al capezzolo. Alla fine la lingua di Rossana era quasi lì, ha usato proprio la punta per stuzzicare l’areola.Gli occhi di Laura erano chiusi ed inarcava la schiena il più possibile sinché non ha sentito il fiato caldo colpirle il capezzolo. Ha emesso un gemito di frustrazione quando ha sentito la lingua di Rossana scivolare giù per la mammella e tornare nella valle tra le tette. La mano di Rossana ha cambiato e ha cominciato a massaggiare dolcemente il seno sinistro dolorante per l’eccitazione; poi la sua lingua ha cominciato il suo lento lungo viaggio sul seno destro. Era una dolce tortura e Laura ha dovuto lottare per resistere a non afferrare la testa di Rossana e forzarla dove voleva. I suoi occhi si sono aperti e hanno messo a fuoco il viso del suo amore mentre Rossana scendeva sul suo capezzolo dolente. La lingua rosa di Rossana ha fatto un lungo lento turbinio solo sulle areole e poi si è fermata di nuovo.”No” ha gemuto Laura.Rossana l’ha guardata e ha sorriso, poi ha aperto la bocca e lentamente, leggermente ha risucchiato il capezzolo di Laura nella sua bocca. I suoi occhi non hanno lasciato Laura finché non ha cominciato a succhiare delicatamente. Laura ha rantolato al contatto, i capezzoli non erano mai stati così sensibili, il prolungato stuzzicare e l’attesa ha reso il contatto quasi insopportabilmente piacevole. Rossana ha fatto rotolare il capezzolo nella sua bocca, la lingua vi ha dolcemente turbinato intorno; l’altra mano massaggiava dolcemente l’altro capezzolo di Laura.Rossana ha leccato, ha succhiato e ha anche mordicchiato, ammortizzando il contatto dei denti con le labbra. Laura non era in grado di dire quanto era durato tutto ciò, tutto quello che sapeva era che la sensazione era meravigliosa e tutto il suo mondo sembrava essere concentrato dove era quella morbida bocca calda. Nessuno gli aveva mai dedicato un’attenzione tanto amorosa, gentile alle sue tette. Rossana sembrava perfettamente disposta a stare così per il resto della notte. Le carezze erano così morbide ed amorose che Laura riusciva a malapena a dire qualche cosa. Rossana ha afferrato il capezzolo tra i denti e mentre lo mordicchiava delicatamente l’ha schiaffeggiato con la lingua. Era più di quanto Laura potesse sopportare.Senza pensarci ha inarcato violentemente la schiena ed è rotolata via. Si è aspettata che Rossana finisse al suo fianco, ma lei ha afferrato le spalle di Laura e l’ha tirata a se circondandole il culo con una gamba. Il risultato è stato che Laura è rotolata sopra la sua piccola amante, dopo di che Rossana ha avvolto ambedue le gambe intorno a Laura, incrociando le caviglie proprio sotto il suo culo e avvolgendo le braccia intorno al suo collo.Laura improvvisamente si è accorta che ora tutto il suo peso stava su Rossana. Ha spinto con le braccia, e fidato freneticamente disimpegnarla. Questo aveva l’effetto di cambiamento la maggior parte di lei peso a lei braccio ed osso pubico, quale ha riposato ad angolo retto tra le gambe di Rossana. Rossana ha rantolato.”Oh miodio, va tutto bene?” ha detto Laura fuori, temendo di averle fatto male, aveva paura di essere troppo pesante e di far male alla sua piccola amante.”Va tutto benissimo, puoi farlo ancora?””Fare cosa?” ha detto Laura con voce sollevata.”Quello che hai appena fatto”Laura l’ha guardata confusa. “Vuoi dire questo?” ha detto alzando le anche un po’ e poi lasciandosi ricadere.”Sssssiiiii” ha sospirato Rossana.”Sciocca” L’ha ammonita e si stava alzando per non farle male.”Avrei potuto farti male, ora lasciami alzare””Uh uh” ha riso Rossana scuotendo la testa e rifiutandosi di lasciare la presa.Laura ha cercato di spingere con le anche ed ogni spinta provocava piccoli suoni da parte del suo amore; si è accorta che il suo osso pubico spingeva direttamente contro la micia di Rossana. La stimolazione era piacevole per lei, il punto di contatto era troppo alto per dare stimolazione diretta al clitoride, ma era sufficiente per Rossana.”Sicuro di quello che sto facendo?” ha domandato Laura sogghignando.”Assolutamente, mi piace averti su di me” ha detto sorridente.Laura ha sorriso ha cominciato a muovere le anche, dapprima lentamente, ma poi aumentando il ritmo. Laura trovava sconcertante essere nella posizione maschile; era una cosa che non aveva mai immaginato che avrebbe fatto.”N… N… Non è abbastanza” ha frignato Rossana.”Quando sei pronta lasciati andare” le ha sussurrato Laura.”Ohh… Ohhh… Ohhh…” era tutto quello che Rossana riusciva a dire. La sua testa ondeggiava da un lato all’altro ed i suoi lamenti sono divenuti sempre più forti. Laura si è resa conto che la cosa le piaceva, la sensazione di dare tanto piacere a Rossana la inebriava. Ha alzato le gambe, le ha aperte finché le ginocchia non si sono appoggiate al letto per poter ottenere di più. Rossana ha abbandonato la presa sul collo di Laura e le sue mani si sono afferrate spasmodicamente alla coperta. Laura avrebbe potuto alzarsi facilmente ora, ma ora non o voleva più. I lamenti di Rossana sono divenuti forti latrati che prendevano il ritmo delle spinte di Laura. La sua amante si stava avvicinando all’orgasmo.”Vieni per me, baby” ha tubato Laura.Ha affrettato il ritmo; la bocca di Rossana era aperta in un “O” mentre una serie continua di piccolo lamenti sfuggiva dalle sue labbra.”Ora, baby, vieni per me, non resistere. Voglio sentirti gridare, come mi sono detta tante volte che ti avrei fatto fare” l’ha blandita.Era ciò che attendeva, il viso di Rossana si è contorto e lei gridato mentre l’orgasmo la travolgeva. La sua testa ha cominciato ad ondeggiare violentemente. Laura aveva paura che intervenisse la sicurezza dell’albergo, ma non ha smesso. Ha continuato a muoversi sopra la sua amica sino a che le grida non si sono affievolite trasformandosi in un flebile lamento.Rossana lentamente ha riguadagnato la sua calma e ha guardato a Laura con un’espressione di amore quasi doloroso.”Non è tutto” ha bisbigliato con un sorriso.Laura si è abbassata sui gomiti e dolcemente ha baciato le labbra di Rossana. Erano ancora dolci ma c’era anche un evidente gusto salato del suo sudore. Rossana ha aperto le caviglie e si è sdraiata mentre occasionali scosse di assestamento colpivano di tanto in tanto il suo corpo.Per molti minuti sono rimaste sdraiate coi corpi pigiati insieme mentre si baciavano. Si sono baciate profondamente, ma senza fretta, Laura si sentiva languida e rilassata. Non c’era alcun senso di fretta, ma piuttosto un senso di appagamento e felicità. Le mani di Rossana lentamente hanno accarezzato la schiena ed i fianchi dell’amica.Laura ha fatto scivolare un braccio sotto le spalle di Rossana e poi è rotolata sulla schiena trascinandosi insieme la ragazza. Rossana ha interrotto il bacio e si è seduta sulle ginocchia e si è guardata intorno un po’ incerta. Laura ha osservato che l’inguine delle sue mutandine era un molto più scuro ora, fradicio dei succhi del suo orgasmo. Aderivano alla sua micia, la delineavano permettendo a Laura di sapere quasi esattamente quello che avrebbe visto quando fossero state tolte; vi ha fatto scivolare sopra un dito, erano bagnati e scivolosi e ha sentito Rossana rabbrividire quando le dita hanno spinto delicatamente sulla parte superiore della fessura aperta.Rossana ha inspirato con forza ed è rabbrividita, le sue mani hanno intrappolato quella di Laura. Si è portata la mano di Laura alla bocca e le sue labbra hanno baciato la punta del dito.”No, è il tuo turno” ha detto sottovoce.Laura è rimasta toccata dal fatto. Era passato molto tempo da quando aveva avuto un innamorato così sollecito alle sue necessità. Avrebbe voluto dire a Rossana che tutto andava bene, che era felice. Lei non era abituata a venire insieme a qualcun altro.Ha cominciato parlare, ma Rossana dolcemente ha messo un dito sopra le sue labbra.”Per favore non dire niente. Non so cosa farò, ma se cominciamo a parlare me ne mancherà il coraggio” ha detto quietamente.Laura le ha sorriso e ha accennato col capo. Lo sguardo di determinazione sul suo viso era così attraente e così da Rossana che non poteva fare a meno di sorridere.Rossana ha spinto giù Laura e si sono baciate di nuovo, poi ha fatto scivolare il suo corpo tra le gambe di Laura. Si è fermata e ha baciato i due capezzoli di Laura, poi dolcemente ha passato la lingua nell’ombelico. Da qui ha tracciato con la lingua la pancia finché non è stata fermata dalla cintura delle mutandine. Ora Rossana si è inginocchiata tra le sue cosce.I sue dita sono scivolate sotto la cintura e le ha tirate, Laura ha alzato il culo e ha sentito la stoffa scivolare sulle anche, poi sulle lei cosce e finalmente, i pochi colpi, alle caviglie e lei era nuda. Ha sentito una sensazione fugace di vulnerabilità, ma se n’è andato nel breve secondo necessario per guardare Rossana.Lei fissava la micia di Laura come fosse qualche cosa di affascinante. Rossana con esitazione ha allungato una mano e ha cominciato a far collere delicatamente le dita nello scuro cespuglio di Laura. Solo la punta di un dito pettinava i morbidi ricci, tuttavia questo semplice contatto ha spedito brividi nel corpo di Laura. Dopo un minuto di questa tortura Laura si è accorta che le sue anche spingevano verso l’alto, desiderando più contatto con le dita.Improvvisamente è sembrato che Rossana avesse preso una decisione. È scesa sul letto finché la sua testa non è stata vicino ai piedi di Laura. L’amica ha pensato cosa avesse in mente, le gentili carezze l’avevano eccitata immensamente.Rossana ha cominciato a carezzarle delicatamente i polpacci, ha spostato il viso alle caviglie di Laura e ha fatto turbinare la lingua intorno al piccolo osso. Prima il sinistro, poi il destro poi ancora il sinistro, muovendosi lentamente verso l’alto. Ha baciato l’interno del polpaccio, si è fermata ed ha preso la pelle tra i denti e l’ha morsicata delicatamente, poi è tornata a muoversi verso l’alto; quando ha raggiunto le ginocchia Laura stava già impazzendo.Quando Rossana ha raggiunto il ginocchio di Laura delicatamente le ha alzato la gamba e ha fatto correre la lingua leggermente lungo la piega posteriore. Laura non aveva mai sentito niente del genere, in parte le faceva il solletico, in parte era sexy, e comunque completamente erotico. Ora era estremamente eccitata e sentiva i suoi succhi d’amore fluire giù per il suo culo e formare una pozza bagnata sul letto. Doveva venire in fretta o era sicura che sarebbe impazzita. Le sue mani sono andate alle sue mammelle e dolcemente le hanno massaggiate.Rossana ha abbandonato le ginocchia per baciare e leccare la parte intima delle cosce. Lei, senza accorgersene, ha aperto le gambe il più possibile. Quando la morbida bocca e la calda esasperante lingua si è avvicinata al suo sesso Laura è diventata consapevole del profumo della sua eccitazione. Non ricordava nessuno che fosse riuscita ad eccitarla tanto. Ora Rossana aveva raggiunto la connessione tra le gambe ed il corpo; ha appiattito la sua lingua e l’ha fatta correre su e giù lungo quell’area sensibile. A Laura è sembrato di sentire il gemito di un animale e si è resa conto che proveniva dalla sua bocca.Rossana si è sdraiata sulla pancia tra le gambe di Laura, le braccia appoggiate alle sue cosce. Ha smesso la stimolazione e Laura ha alzato la testa guardandola interrogativamente. Rossana la guardava, il viso a pochi centimetri dalla micia di Laura in cui ora il fuoco covava sotto le ceneri. Ha guardato Laura con occhi scintillanti. Ha soffiato il fiato caldo sulla micia bagnata di Laura, facendola gemere di nuovo.”Per favore” ha bisbigliato Laura con voce rauca.Rossana mosso lentamente la testa, Laura ha sentito la punta delle dita dell’amica sui lati del suo tumulo, massaggiava lentamente e poi, quando la tensione è diventata insopportabile Rossana le ha baciato la micia. Ha cominciato in alto, proprio fra il peli pubico e ha cominciato a scendere. Con la sola punta della lingua rosa ha percorso le labbra gonfie. Le anche di Laura hanno cominciato a ondeggiare, cercando di portare il clitoride in contatto con quella bocca calda che era divenuta il centro del suo universo.Rossana ha continuato a stuzzicarla, toccava leggermente con la lingua le labbra e bagnava l’ingresso del suo tunnel d’amore, ma evitando attentamente il contatto con il clitoride gonfio. Tutto questo è continuato per quella che è sembrata un’eternità, fino a che Laura non ha potuto più resistere per un ulteriore secondo. Le sue mani sono entrate nei capelli di rame e ha guidato il viso di Rossana al suo clitoride.Rossana ha appiattito la lingua e delicatamente ha battuto sulla gemma super sensibile. Laura ha rantolato e si è lamentata contrariamente al solito quando faceva sesso. Le dita di Rossana delicatamente hanno indagato le labbra aperte e scivolose di Laura, esponendo il clitoride all’aria fresca e poi ha cominciato a colpirla leggermente la lingua. Sembrava essere una cosa istintiva, cambiava spesso tempo e pressione, Laura si avvicinava sempre di più ad un orgasmo terrificante.Laura ha sentito i muscoli profondi della sua micia cominciare a contrarsi violentemente, il sangue è affluito al suo centro ed onde di piacere l’hanno invasa aumentando ad ogni colpo della lingua morbida. Era eccitatissima, un’onda continua di piccoli rumori le sfuggivano dalle labbra. Con tempismo misterioso Rossana delicatamente ha spinto un dito nella micia fradicia. Era troppo.È venuta con un pianto acuto. Onde rosse di piacere l’hanno trapassata, spesse ed impetuose. Le sue anche rimbalzavano come un cavallo selvaggio e tutto ciò che Rossana poteva fare era tenere la lingua incollata al clitoride. Il dito che scandagliava si tuffava dentro e ne usciva, poi ancora e ancora, aumentando la sensazione, la mente di Laura se ne stava andando.Quando è tornata consapevole di ciò che la circondava Rossana stava ancora leccandola, il dito era ancora dentro, ma non si muoveva più avanti ed indietro, stava solo dentro profondamente. Il suo corpo continuava ad essere percorso da vibrazioni. La lingua di Rossana delicatamente è scivolata sul clitoride e Laura è trasalita.”Basta! Stai cercando di uccidermi?” ha riso alzandosi improvvisamente a sedere. Rossana le ha sorriso e ha tolto il dito che brillava per i suoi succhi.”Uno a zero per me” ha detto ammiccando.”Vuoi dire che è di nuovo il mio turno?” ha domandato Laura inarcando un sopracciglio.”Non è detto, io sono molto felice come sono” ha detto seriamente Rossana. Le sue dita giocavano di nuovo col pube di Laura, sembrava incantata. Laura l’ha guardata per un momento.”Rossana, vuoi che proviamo un sessantanove?””Benissimo! Ma voglio stare sotto” ha riso.”non essere sciocca, ti schiaccerei”.”Non sei così dannatamente grossa!” è scattata Rossana.”Guardami!” ha detto Laura esasperata.Allora Rossana ha sorriso e non ha detto niente, l’ha solo guardata. Laura ha sorriso comprendendo come era stata sciocca la sua ultima affermazione.”Starò sotto, non mi diverto se sto sopra, cara.””Awww, va bene.”Laura aveva uno sguardo veramente deluso ma effettivamente aveva paura di far male al suo piccolo amore.”Starai sopra questa volta e se riproveremo ti prometto che faremo il cambio, OK?””D’accordo” ha detto Rossana sorridendo felice. Laura si è stupito di quanto le avesse fatto piacere vedere Rossana sorridere così. Si è messa in ginocchio e ha guardato Laura, ne l’una ne l’altra si muovevano il silenzio diventava impacciato, quasi comico. Ne l’una ne l’altra sembravano sicure sul come procedere. Improvvisamente sono scoppiate in una risata.Quando Laura è riuscita a dominarsi ha detto, “Allora, per prima cosa esci dalle mutandine.”Rossana rapidamente ha fatto scivolare giù le mani e le ha fatte scivolare sulle anche e più in giù. Laura non la guardava mentre lo faceva. Si è sdraiata sulla schiena e si è tirata un guanciale sotto la testa.Rossana si è messa vicino alla testa di Laura e gli si è messa a cavalcioni. Le si è sdraiata sopra muovendosi un po’ per mettersi comoda. Laura ha sentito le sue dita allargarle le labbra e la lingua cominciare a colpire leggermente il clitoride sensibile.Rossana ha fatto dondolare la gamba sopra la testa di Laura che si è trovata ad osservare da vicino la micia del suo amore. Il cespuglio era rosso ardente ed umido. Le labbra delicate, gonfie e separate, rivelavano il rosa delle labbra interne. Laura esitante ne ha tracciato i contorni con un dito. Erano incredibilmente morbide e scivolose per l’eccitazione di Rossana. Le ha allargate e ha visto sporgere il clitoride.Ha disteso la lingua ed esitante ha toccato le labbra gonfie. È scivolata facilmente lungo le labbra satinate e morbide e Laura è stata sommersa dal profumo di Rossana. La lingua di Laura si è spinta in mezzo alle labbra e ha cominciato a delicatamente a leccare per la prima volta una fica. Era calda e bagnata, si capiva che Rossana era molto eccitata. Il sapore era diverso da qualsiasi cosa avesse mai provato. Meno forte di quello di un uomo, che era muschiato, aveva un’acutezza strana, c’era qualcosa di dolce. Laura avrebbe avuto difficoltà a descriverlo, per lei aveva un sapore che non assomigliava a niente altro.Le due donne erano perse in quel momento. Ciascuna leccava, mordicchiava e cercava di portare all’altra il massimo possibile di piacere. Laura sapeva che il cambio di posizione aveva cambiato l’angolo con cui la lingua di Rossana la carezzava. Il suo corpo manteneva l’immagine della stimolazione precedente e ha compreso che non avrebbe potuto farlo anche molto a lungo prima di venire di nuovo. È tornata sul clitoride di Rossana con la sua lingua, l’ha frustato esercitando più pressione e più velocità di prima, sperando di portare Rossana all’orgasmo prima di crollare su di lei per il proprio.Dai lamenti e piagnucolii poteva dire che aveva raggiunto l’effetto desiderato. Rossana improvvisamente ha spinto in alto con le gambe, spostandosi dalla lingua di Laura. Le ha succhiato il clitoride con più forza e ha inserito un dito, poi un altro nella sua micia.”Imbrogliona!” si è lamentato Laura.Rossana non ha risposto ma ha cominciato a muovere piano le dita dentro la fica inzuppata di Laura; la stimolazione l’ha fatta rantolare. Ha capito che la piccola cagna cercava di farla venire ancora prima di lei.Laura ha preso le anche di Rossana e l’ha tirata a se, tenendola con forza ha cominciato disperatamente a leccarle la micio, concentrandosi sul clitoride e la parte superiore della fessura. Ha messo un dito nel canale d’amore stretto di Rossana e ha cominciato a scoparla.Laura ha sentito che i muscoli interni della sua micia cominciavano a contrarsi intorno alle dita di Rossana. Ha forzato un secondo dito dentro la sua amica comprendendo che non avrebbe potuto resistere a lungo. Rossana si lamentava ma Laura saputo di essere più vicina all’orgasmo della sua amica.Laura improvvisamente ha capito che le sue dita erano vicinissime al bocciolo di rosa di Rossana, ricordandosi che la sua piccola amica amava la stimolazione anale, improvvisamente ha avuto un’idea. Tolto un dito dalla micia di Rossana lo ha spinto dolcemente contro l’ano di Rossana. Il suo dito era scivoloso per la lubrificazione naturale di Rossana e come ha spinto un po’ di più ha sentito lo sfintere permetterle di passare. Dopo alcuni tentativi per stabilire un buon ritmo ha penetrato simultaneamente l’amica con le due dita.È passato meno di un minuto prima che Rossana gridasse e venisse di nuovo. Udire il suo grido e sentire il brivido che attraversava il corpo dell’amante era più di quanto Laura potesse sopportare ed è andata oltre il limite.Laura si è sveglia quando la luce brillante del sole ha illuminato la stanza trapassando le tende. Si è stirata languidamente, i suoi muscoli erano più rilassati di quanto non lo fossero da anni. Si è accorta della piccola figura accoccolata vicino a lei e si è appoggiata con la testa al braccio per guardare.La luce morbida giocava sul viso di Rossana, aveva un aspetto così sereno, quasi da bambina. Una ciocca di capelli color rame le era caduto sul viso durante la notte, Laura delicatamente l’ha spostato.”Hmmm??” Rossana ha parlato nel sonno, sempre nel sonno si è mossa e ha pigiato il corpo contro quello caldo di Laura; un sospiro è sfuggito dalle sue labbra.Laura ha pensato a quanto quella vacanza aveva cambiato la sua vita. E pensare che era solo domenica.
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