Quella notte non ho quasi dormito. Mi ricordo che mi giravo continuamente nel letto ripensando a quello che era successo con il mio amico. Sapevo che le donne sarebbero state la mia scelta finale, ma quell’esperienza con un altro ragazzo mi aveva veramente turbato. Tra l’altro, non vedevo che tornasse l’ora di rivedere il mio amico il giorno dopo. Dopo l’ora di pranzo, come convenuto il telefono ha suonato. Ero emozionato andando a rispondere perché non sapevo come avrebbe reagito il mio amico: se sarebbe stato preso dalla sensazione di vergogna o anche lui era stato colpito dalla nostra esperienza sessuale. La prima cosa che mi ha chiesto è stato a che ora avrebbe potuto venire a trovarmi. Ho logicamente capito che voleva finire quello che avevamo iniziato il giorno prima. Gli ho detto di venire prima possibile però avrebbe dovuto suonare tre volte. Avevo già maturato l’idea di farmi trovare completamente nudo. Mi sono immediatamente spogliato e sono rimasto nudo a girare per casa in attesa del campanello. Ero allo spasimo! Volevo masturbarmi, tanta era l’eccitazione, ma avrei rovinato la sorpresa. Quando ho sentito suonare sono andato ad aprire la porta e mi sono presentato ai suoi occhi completamente nudo e con il cazzo ritto. Mi ricorderò per sempre la sua faccia. Quando m’ha visto m’ha chiesto subito di andare in camera da letto che aveva voglia di riprovare nuovamente le sensazioni del giorno prima. Seduto sul letto, l’ho tirato verso di me e ho cominciato a spogliarlo. Quando è rimasto con le sole mutande l’ho baciato sulla protuberanza che premeva contro la stoffa e con molta lentezza gli ho estratto il cazzo dalle mutande. Era durissimo e teso verso l’alto. Anche questa volta, quando tentavo di abbassarlo per portarlo all’altezza delle mie labbra, si lamentava per il dolore così ho cominciato a leccarlo lungo tutta l’asta, scendendo fino a le palle per titillarle con la lingua e succhiarle con forza. Ogni volta che la mia bocca tornava verso l’alto, prendevo quell’enorme cappella fra le labbra e la succhiavo, tentando di spingere quasi tutto il cazzo dentro di me. Dopo alcuni minuti di questo favoloso pompino gli ho chiesto se avrebbe voluto provare a fare l’amore con me o gli seccava mettere il cazzo dentro il mio culo. Era felicissimo di provare anche quella sensazione! Dopo essermi sistemato alla pecorina con le gambe larghe, offrendogli la vista del mio culo e dei coglioni che pendevano fra le gambe gli ho chiesto di cercare di allargarmelo e prepararlo alla penetrazione. Un mano mi ha stretto lievemente le palle e ha cominciato a massaggiarle mentre con le dita dell’altra mano ha cominciato ad accarezzarmi il buco del culo. Quando ho sentito che si chinava e la sua lingua percorrermi il buchetto e leccarlo, cercando di farsi strada all’interno, ho urlato di piacere. Dopo un po ho sentito, prima un dito e poi due che mi penetravano e continuavano ad entrare ed uscire dal mio corpo. Quando il buco era sufficientemente dilatato e il passaggio continuo delle sue dita non mi facevano più male mi ha preso per le anche e mi ha avvicinato al bordo del letto. Mi sono eccitato molto di più quando mi sono accorto che potevo vedere tutta la scena riflessa nello specchio dell’armadio. Vedevo il mio amico che, tenendosi il cazzo durissimo alla base con la mano, si avvicinava alle mie chiappe. Quando la cappella s’è appoggiata allo sfintere già dilatato ho provato una forte sensazione di calore. Con leggeri colpi ha inserito prima la testa e dopo, con una spinta molto forte, tutto il suo lungo cazzo. Era bellissimo sentire il suo membro che mi scorreva dentro. Stavo provando la sensazione che prova una donna quando viene sverginata. Io lo incoraggiavo nei suoi movimenti e spingevo il mio culo verso di lui per farmi penetrare più a fondo. Quando mi ha avvisato che stava per esplodere l’ho pregato di venire dentro per poter provare, ambedue, anche quella sensazione. I suoi colpi hanno aumentato il ritmo e dopo alcuni secondi l’ho sentito gridare per il piacere e schizzarmi il seme dentro. Sentivo il calore degli schizzi dentro di me e quando, dopo alcuni secondi, ha tirato fuori il cazzo mi sono girato per vedere il mio culo riflesso nello specchio. Potevo vedere il buco completamente dilatato e la sua sborra che colava fuori e mi bagnava i testicoli e le cosce. A questo punto era il mio turno di provare le stesse sensazioni. Fregandomi delle sue lievi proteste e richieste di riposarsi l’ho tirato sul letto e l’ho fatto distendere a pancia in su, ho preso le sue gambe e le ho portate sulle mie spalle e, dopo qualche tentativo gli ho forzato il suo buco del culo ed ho cominciato a stantuffarlo. Vedevo dalla grandezza del suo cazzo, tornato abbastanza duro, e dalle smorfie del viso, che il trattamento non gli dispiaceva per niente. Mi piaceva continuare a penetrarlo mentre con una mano lo masturbavo lentamente. Quando stavo per arrivare vicino all’orgasmo mi sono abbassato e l’ho baciato sulle labbra, frugando dentro la sua bocca con la lingua. Questo ha aumentato la mia eccitazione e quando ho sentito che stavo per venire, ho tirato fuori il cazzo dal suo culo e, masturbandomelo freneticamente, ho schizzato sui suoi coglioni e sul suo cazzo così oscenamente esposti.

