"Questo viaggio è stato un disastro!" si è detta fra di se Gianna mentre faceva segno al cameriere di dargli un’altra bibita.Vai al Club in Martinica, le aveva detto l’agente di viaggio. Grandi feste con individui eccezionali. Sette giorni di divertimento e sole. Era lì da quattro giorni e tutto ciò che aveva incontrato erano individui irrimediabilmente appassiti o esibizionisti in mutande. Se avesse voluto incontrare gente del genere avrebbe potuto rimanere a casa."Scusa, ti dispiace se mi siedo qui?" ha detto una voce dietro a Gianna.Guardando in su ha visto che la voce apparteneva ad una donna alta di circa trent’anni, capelli scuri e tratti leggermente ispanici.Indossava la parte superiore di un bikini troppo piccola per contenere i suoi seni ed una gonna blu corta."So che ci sono altri tavoli liberi, ma se mi siedo da sola qualche farfallone avrà tentato di attaccar bottone nel tempo di farmi servire una bibita." Gianna ha sorriso e ha indicato la sedia vuota al di là della tavola."Grazie" ha detto sedendosi e facendo segno al cameriere."Gianna" ha detto la diciannovenne ragazza spingendo indietro i capelli castani."Giada," ha risposto l’altra mentre il cameriere le serviva il drink."Hai ragione a proposito degli uomini, sono stati così fastidiosi in questi quattro giorni che penso seriamente di tornare a casa in anticipo.""Oh non farlo, sono sicura che riuscirai a trovare qualcosa d’interessante.""Forse…".La conversazione era continuata ed avevano fatto conoscenza.Un’ora e molti drink più tardi Gianna aveva deciso che quella donna le piaceva veramente."Oh merda!" ha detto Gianna a bassa voce osservando la sua compagna di stanza attraversare il bar. "Di nuovo.""Cosa c’è?"."Quella è la mia compagna di stanza," ha risposto osservando la bionda sghignazzante che attraversava la sala da ballo con uno dei soliti elementi. "È stato così ogni notte. Incontra qualcuno e se lo porta nella nostra stanza dove scopano come conigli. Allora me ne vado e passo la notte accampata sulla spiaggia o sul prato. Sono veramente stanca di questo stato di cose.""Non ne puoi discutere con lei, è venuta qui con te?" "Non l’avevo mai incontrata prima del giorno che sono arrivata qui. Sono venuta con un viaggio organizzato che prevedeva due persone in una camera, è stata l’organizzazione ad accoppiarci quando siamo scese dall’aereo. Ho provato a parlare con lei e la solo risposta che ho avuto è stata che se avessi voluto unirmi al divertimento sarei stata la benvenuta. Viste le scelte che fa potrei unirmi a lei solo se fossi veramente disperata.""Ma allora…potresti cambiare stanza.""Ho provato, ma mi hanno detto che non hanno altre richieste di scambio e non posso accollarmi la spesa di una stanza singola.""Hmmmm. " Ha detto Giada passandosi la lingua sulle labbra. "Sono in una stanza da sola ed è più di quanto mi necessiti, se lo vuoi puoi venire da me; ti prometto che non porterò uomini in camera di notte"."Non so." ha detto facendo scorrere le dita sull’orlo del bicchiere.Mentre ci pensava ha guardata a lungo la donna sull’altro lato del tavolo; era piuttosto sicura che fosse sincera quando diceva che non avrebbe portato uomini in stanza. Molte volte durante la loro conversazione aveva notato che Giada le fissava il seno nella stessa maniera in cui lo facevano gli uomini. L’idea che potesse essere una lesbica o almeno bisessuale non la infastidiva. L’anno prima aveva sperimentato la bisessualità durante una vacanza e non l’aveva trovata sgradevole. Non aveva proseguito quando era tornata a casa perché aveva paura che nessuno dei suoi amici l’avrebbe mai capita. Ma qui nessuno la conosceva."Oh all’inferno." ha detto forte. "perché no.""Meraviglioso!" ha esclamato Giada. "So che ti piacerà.""Alla nuova amicizia." ha detto Gianna alzando il bicchiere."…ed a nuove esperienze." ha aggiunto Giada.Finiti i drink e poi sono andate a cena, dopo di che una rapida sosta alla stanza di Gianna per prendere il bagaglio e l’hanno portato nella camera di Giada."Lascialo qui, ci penseremo più tardi," ha detto Giada mentre lasciavano cadere le valige sul divano. "Andiamo a ballare."Se ne sono andate ed hanno ballato tutta la notte in una delle discoteche. C’erano molte donne che ballavano insieme e nessuno ci faceva caso. Ballando con Giada Gianna era ora sicura che la notte sarebbe finita con loro che condividevano lo stesso letto, e ha scoperto di essere impaziente che succedesse.Giada è entrata per prima nella stanza e ha acceso la luce; poi Gianna l’ha seguita mentre la più anziana diminuiva la luce."Vuoi un altro drink?" ha domandato Giada con un largo sorriso."No, a meno che tu non voglia che cada subito addormentata.""Oh, certamente no." Ha risposto Giada mentre il suo sorriso si allargava.Giada si è avvicinata e gli ha carezzato i capelli castani scendendo sul viso; le ha trattenuto delicatamente il viso, ha attirato Gianna più vicina a se e l’ha baciata.Gianna non ha fatto alcun tentativo di interrompere il bacio, intenzionata a trarre il maggior piacere possibile; ha aperto la bocca ed è stata ricompensata dalla lingua di Giada che ha trovato la sua.Una lunga serie di piccoli baci è seguita mentre si esploravano l’un l’altra, aspirando ciascuna il profumo del corpo dell’altra. Giada ha continuato sul collo di Gianna e le ha leccato le orecchie.Alla fine Giada ha interrotto l’abbraccio e ha fatto un passo indietro, slacciandosi le stringhe del top. I suoi seni prosperosi sono balzati fuori mentre l’indumento cadeva sul pavimento. Facendo correre le sue lunghe unghie rosse sulle sue mammelle le ha strette allegramente."Ti piace?" Ha domandato mentre ne tirava una verso l’alto e dava una leccata al capezzolo scuro.Gianna ha risposto con un sorriso di apprezzamento. Tutte le sue amiche erano bianche come lei e trovava la pelle scura di Giada molto esotica. È avanzata ed ha sostituito la mano di Giada con la sua sentendo i capezzoli indurirsi al tocco."Mmmm" ha mormorato Giada.Alzando i seni, Gianna si è chinata in avanti e li ha baciati. La sua lingua dapprima ha carezzato i capezzoli e poi la sua bocca li ha aspirati impazientemente. La calda bocca di Gianna si è mossa verso l’alto depositando dolci baci sul corpo di Giada dove passava. Ritornata alla bocca di Giada, ancora una volta ha trovato la sua lingua mentre si stringevano in uno stretto abbraccio.Giada ha fatto correre le mani giù per il torace di Gianna slacciandogli la camicia e togliendogliela. Ha afferrato una mammella in ciascuna mano e vi ha seppellito il viso. Baci caldi, bagnati hanno coperto ogni capezzolo mentre la donna più anziana faceva cadere l’altra sul letto. Senza distogliere l’attenzione dalle mammelle, Giada ha strappato la gonna e le mutandine a Gianna lasciandola nuda.Gli indumenti non avevano ancora toccato il pavimento che le lunghe dita di Giada erano già nella micia bagnata."Oooohh!" ha sospirato mentre Giada muoveva le dita dentro e fuori.Dopo molte carezze Giada ha aggiunto alle dita la lingua e ha cominciato a leccare la micia calda con noncurante abbandono."Oh sì!…Succhia la micia!" Ha gridato Gianna tenendo la testa di Giada e spingendo la fica gocciolante verso la bocca ansiosa.Gianna sobbalzava come una gatta in calore, non le avevano mai leccato la micia in quella maniera, nessun uomo o donna aveva mai avvicinato l’abilità di Giada con la lingua.Era così in estasi che dapprima non si è accorta che Giada le ha fatto scivolare nel culo un dito bagnato dalla fica e ha cominciato a fotterlo ma dopo alcuni colpi Gianna era diventata selvaggia."Dio, voglio un dildo!" Ha gridato mentre sentiva un’altra esplosione dentro di se. "Voglio essere fottuta fino allo svenimento!"Improvvisamente Giada si è fermata ed ha fatto un passo indietro…dopo alcuni secondi Gianna ha compreso che si era fermata."Mi dispiace." Ha ansimato." Per favore non fermarti…era la leccata di fica più incredibile che avessi mai avuto."Giada si è tolta gonna e mutandine e, ancora girata di schiena, ha fatto correre le dita sul suo morbido culo abbronzato. "Oh." ha detto Gianna. "tocca a me leccare una micia." ha aggiunto con un sorriso."Non esattamente." E Giada ha cominciato a girarsi.Gianna è rimasta ad occhi sbarrati e bocca aperta quando Giada si è girata completamente: sospesi tra le gambe di quella donna incredibilmente bellac’erano un cazzo e due palle. Dapprima ha pensato che fossero falsi ma poi ha compreso che erano reali quando il cazzo molle ha cominciato ad indurirsi."Non posso crederlo!" ha detto Gianna avvicinandosi per dare un’occhiata più da vicino."Spero che tu non sia delusa."Gianna aveva visto una volta un film su un transessuale, così sapeva che Giada non era veramente un uomo, infatti, se possibile, era più donna di alcune delle sue amiche."Vuoi dire qualche cosa?" Ha detto Giada esitante.Un leggero timore nella sua voce indicava che aveva paura che Gianna si girasse e corresse via.Invece Gianna si è avvicinata e ha afferrato il cazzo che stava indurendosi.Ha leccato la punta alcune volte e poi lo ha ingoiato tutto. La sua testa si è agitata avanti ed indietro ed ha seppellito le dita fra le chiappe di Giada portando il cazzo alla durezza della roccia.Ora era il turno di Giada di lamentarsi in estasi mentre Gianna dedicava la sua attenzione al cazzo ed alle palle. Se non altro era una campionessa nel succhiare.L’ha portata molte volte all’orlo dell’orgasmo, ma si è fermata proprio prima dell’eiaculazione. Non è che disdegnasse di bere un po’ di sperma, ma aveva altri piani.Abbandonato il cazzo, si è lasciata cadere indietro sopra il letto e ha aperto le gambe dando a Giada una visione completa e senza ostacoli della sua micia ancora bagnata."Voglio che tu mi fotta…" Ha detto strofinandosi la fica. "Voglio che tu mi fotta così selvaggiamente che mi sentiranno godere sull’altro lato dell’isola!"Senza un momento d’esitazione Giada l’ha raggiunta sul letto e ha alzato le gambe della ragazza. Con una sola spinta ha inserito diciassette centimetri di cazzo profondamente dentro di lei, rifacendolo due volte prima che Gianna potesse riprendere fiato.Sdraiandosi sulla ragazza le ha coperto la bocca con la sua senza smettere le sue spinte pelviche. Questa volta il bacio era selvaggio ed una goccia di sangue è comparsa sul labbro di Gianna, poi scendendo le ha attaccato le mammelle con la stessa intensità animale. I piccoli capezzoli rosa sono scomparsi nella sua bocca che alternativamente succhiava e morsicava. Combattendo per respirare Gianna non riusciva a profferire parola. Aveva passato ogni precedente livello di piacere, nessun uomo l’aveva mai fottuta così completamente come questo strano uomo donna; avrebbe voluto che continuasse per sempre."Sto…..per…..venire." Finalmente è riuscita a bisbigliare.Non appena aveva detto quelle parole Giada si è tolta e con una forza che ha sorpreso Gianna, l’ha girata sullo stomaco. Poi con la stessa forza ha alzato la pelvi di Gianna e ha penetrato la micia da dietro.Ora Giada diveniva sempre più forte e sollevava Gianna dal letto ogni volta che la penetrava. Ambedue sapevano che non avrebbero potuto trattenere l’esplosione per molto, l’unico dubbio era chi sarebbe stata la prima.Profondamente dentro di se Gianna ha sentito il primo scoppio di sperma caldo eruttare dal cazzo; quello era il tocco finale mentre il suo corpo esplodeva e la sua testa si riempiva di luci brillanti. La sua bocca si è aperta per gridare ma nessun suono ne è uscito, non aveva più energia ed è crollata sopra il letto in un bagno di sudore. Un secondo più tardi l’ha seguita Giada.Sono rimaste ferme mentre i loro umori si mescolavano e gocciolavano dai loro corpi. Erano tanto esauste da non riuscire ad interrompere l’abbraccio in cui erano crollati.Finalmente Giada ha rotto il silenzio."Non sapevo come l’avresti presa…ma eri così bella che ho dovuto rischiare."Gianna ha risposto solo con un piccolo sorriso mentre scivolava da sotto Giada e si appoggiava ad un cuscino."Al primo momento è stato un colpo, ma c’è qualche cosa che…puoi fare per me.""E cos’è?" ha domandato con esitazione Giada, domandandosi se aveva fatto un terribile errore a fidarsi della ragazza."Fallo di nuovo….." ha detto Gianna sorridendo col suo più bel sorriso.
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