Trascorremmo il resto del pomeriggio ognuno per conto suo, ma ogni volta che c’incrociavamo mamma mi sorrideva e mi accarezzava dolcemente il viso. Papà sarebbe tornato da li a poco. Era un uomo che nonostante il soprappeso era ancora affascinante ma era noto a tutti che pendeva dalle labbra di mia madre e le altre donne non le degnava neanche di uno sguardo. Faceva molto caldo e nonostante sapessi che a mio padre non faceva piacere, chiesi a mamma se potevo rimanere con i pantaloncini e a torso nudo. Mio padre non era un pazzo. Non gli piacevano quei pantaloncini perché erano piccolissimi e trasparenti e inoltre non portavo mai le mutande. Lui diceva che ero osceno e mi obbligava sempre a cambiarmi. – non ti preoccupare, parlo io con tuo padre- grazie mamma. Sai fa molto caldo e poi dopo quello che è successo…- zitto, non parliamone.Per un attimo temei che la mamma non volesse più ripetere l’esperienza di quel pomeriggio, ma poi mi rassicurò:- sai tesoro, non ne dobbiamo parlare neanche tra di noi. In questo modo ogni volta che faremo qualcosa sarà sempre come la prima volta.Queste sue parole mi rassicurarono. Non avrei saputo quando, ma di sicuro avrei di nuovo fatto sesso con mia madre.- sai tesoro, credo che questa sera potrai goderti uno spettacolino abbastanza insolito- di cosa parli mamma?- ascolta: quando questa sera andremo a letto lascerò la nostra porta aperta. Io e tuo padre faremo l’amore e tu potrai spiarci. Ma stai molto attento a non farti scoprire, per il momento non saprei proprio come giustificarti.- che significa per il momento?- tu non preoccuparti e fai come ti dico.Il rumore della porta che si apriva annunciò l’arrivo di mio padre. Mamma gli corse incontro e abbracciandolo gli sussurrò qualcosa all’oreccchio.- si, non ti preoccupare. Ho fatto quello che tu volevi- ciao papà.- ciao giovanotto. Come al solito giri per casa quasi nudo. Ma non pensi che c’è tua madre?Avrei voluto dirgli che da quel giorno in poi sarebbe stato proprio per lei, ma mamma c’interruppe.- lascialo stare Mario, fa caldo. E poi non è certo un estraneo…- bene, se lo dici tu. Non lo dicevo certo per me.Papà aveva con se un pacco che mamma andò subito a posare nella loro camera da letto. – vatti a fare subito una doccia, che preparo la cena.- ne sento proprio il bisogno.Quando si fu chiuso nel bagno chiesi a mamma cosa ci fosse in quel pacchetto. La sua risposta fu che per il momento dovevo aspettare ma più tardi la mia curiosità sarebbe stata soddisfatta. Poi all’improvviso disse:- senti, visto che mi hai spiato dal buco della serratura, non è che lo hai fatto anche con tuo padre?- ma che dici, papà è un uomo- già, ma so che a volte agli uomini piacciono gli altri uomini- si, proprio come alle donne piacciono le altre donne- appunto, non c’è proprio nulla di male- vorresti dire forse che tu qualche volta…?- si, quando ero ragazza ho spiato mia madre nel bagno- e cosa vedevi?- quello che m’interessava.- e la nonna?- non lo ha mai saputo- e cosa avrebbe detto secondo te?- sarebbe andata su tutte le furie- e allora mi spieghi perché lo dovrei fare con mio padre?- questi sono affari tuoi. Solo tu puoi sapere se dall’altra parte della porta c’è qualcosa che t’interessa.Era un chiaro invito a farlo. Lentamente mi avvicinai alla porta del bagno e mi abbassai per guardare dal buco della serratura. Mio padre era ancora fuori dalla doccia rivolto verso la porta che posava i panni sporchi. Era solo con gli slip. Erano minuscoli e neri. Ma se gli slip erano minuscoli non lo era altrettanto il loro contenuto. Infatti quando se li tolse uscì fuori un cazzo di dimensioni enormi. Papà se lo toccò prendendo insieme palle e cazzo e quasi sembrava volesse estirparselo. Gli diventò subito duro. Dopo esserselo menato un pochino, si butto sotto la doccia.- avevi ragione mamma, è molto interessante ciò che si vede- hai visto? Devi sempre dare ascolto alla tua mamma. Ora fila via, altrimenti non riuscirai a nascondere la tua eccitazione- ma mamma, papà è un uomo, ed io…* tu pure sei uomo, ma combinazione tuo padre ti eccita Scappai via morto di vergogna. A tavola potei notare che papà era piuttosto euforico. Dopo cena andammo tutti in soggiorno. Papà versò un Martini a lui e alla mamma. Stemmo a chiacchierare per un pochino, poi decidemmo di andare a letto.Quando ci demmo la buonanotte mamma mi fece l’occhiolino. Andai nella mia cameretta ma rimasi vicino alla porta con l’orecchio teso- non chiudere la porta tesoro, fa un caldo che si muore- ma Carlo…- con la giornata che ha avuto oggi sicuramente tra dieci minuti dormirà – disse mamma in modo che io sentissiAllora capii che mio padre sarebbe venuto a controllare e senza indugio mi buttai sul letto facendo finta di dormire. Dopo qualche minuto infatti, mio padre si affacciò nella mia stanza. Il buio nascondeva i miei occhi socchiusi. Assicuratosi del mio dormire, papà tornò da mamma- avevi ragione, già dormeimmediatamente e senza fare rumore mi alzai e mi diressi presso la loro camera. Non era una camera molto grande e dalla porta con un minimo di attenzione si poteva inquadrare per bene il letto senza per altro correre il rischio di essere visti. Mamma già era nuda mentre mio padre aveva uno strano slip trasparente. – che bel cazzo che hai tesoro- e tutto tuo amore mio- sono sicura che somiglia a quello di tuo figlio- già, con quei pantaloncini lo si vede perfettamente- sono sicura che ti piace- cosa?- il cazzo di tuo figlio- ma che dici?- credi che non abbia capito che non vuoi che giri per casa in quel modo solo perché ti attira?- non è che mi attira, ma…- ma cosa? Dici la verità, ti piacerebbe provarlo?Ma cosa diavolo stava dicendo? Cosa gli sarebbe piaciuto?- bè , non credo sia male, ma è preferibile usare questo.Ciò detto papà tirò fuori la scatola che aveva portato. L’aprì e ne tirò fuori un cazzo. Si, proprio un cazzo finto, ma di proporzioni mostruose. Nessuna fica sarebbe stata in grado di accoglierlo. Non capivo. D’un tratto mamma prese dal suo comodino un tubetto dal quale fece uscire della crema. Pensai che stesse per farselo infilare nella fica. Ma ciò che non mi sarei mai aspettato stava per accadere: vidi infatti mio padre dare le spalle a mamma e chinarsi alla pecorina. Mamma iniziò a spalmargli la crema fra le chiappe. Porca miseria, allora quel cazzone era per papà? Non era possibile. Era troppo grosso. Invece vidi proprio mia madre che preso l’arnese lo appoggiò al culo di mio padre per poi iniziare a spingere delicatamente ma con decisione. Papà iniziò a mugolare. Si vedeva che provava un piacere enorme. Ad un certo punto vidi che mamma iniziò a spingere con più decisione il cazzo nel culo di papà. Un urlo strozzato echeggiò. Era entrato. Papà si lamentava dal dolore, ma mamma senza pietà continuava ad affondare.- che male….. mi spacchi in due… aaaaah- ti piace vero. Ti piace prenderlo in culo- si mi piace. Aaah…. Spaccami pure il culo….siiiii.- si, t’inculo, ti spacco in due brutto frocio. – Aaaaah… ti prego…spingi di più- lo vuoi proprio tutto dentro vero- Siiiii… chiavamelo tutto nel culo…. Aaaah- e invece noMamma d’un colpo tirò fuori quella bestia enorme. Papà lanciò un urlo neanche troppo strozzato- che fai brutta troia, perché lo hai tirato fuori?- ora ti faccio vedere io. Vuoi che ti spacchi il culo? E allora te lo spaccherò a modo mio.Ciò detto mamma si passo altra crema sulla mano, poi iniziò ad infilarla nel culo di papà.- ma sei pazza, così mi sfondi veramente- non era quello che cercavi – e giù d’un colpoil dolore dovette essere immenso, tanto che a mio padre gli si bloccò il respiro. Dopo un attimo di pausa mamma iniziò a stantuffare nel culo di papà che iniziò a mugolare dal piacere.- aaaah… è meraviglioso…. Siiii… mi hai sfondato il culo… mi piace… aaaah- lo sapevo che ti piaceva. E scommetto che oltre a prenderlo nel culo ti piacerebbe anche prenderlo in bocca- si è vero, hai ragione. Vorrei prendere un cazzo in bocca. Vorrei succhiare un bel cazzo, ma vero e che mi sborri in bocca.Non ci potevo credere. A mio padre piaceva il cazzo ed aveva anche il culo rotto- qualche volta di queste voglio che tuo figlio ti veda prenderlo in culo e forse glielo potrai succhiare. Sono sicura che ti piacerà- si è vero, mi piacerebbe prendere in bocca il cazzo di mio figlio e succhiarlo fino a farlo sborrare- e glielo metterai anche nel culo- si, me lo inculerò davanti a te e gli sborrerò dentro.Il solo pensiero che papà potese incularmi mi fece sborrare. Tutto il mio sperma schizzò vicino la porta. Continuavo a schizzare quantitativi enormi di sborra, ma il mio cazzo non accennò minimamente a diminuire di volume. All’improvviso vidi che mamma aveva tirato fuori la mano dal culo di papà. Questi si alzò in piedi sul letto e iniziò a masturbarsi freneticamente. Litri di sborra inondarono il volto di mamma la quale iniziò a strofinarselo da tutte le parti. Appena finito di sborrare papà prese il volto di mamma tra le mani e dicendole che era una donna eccezionale la baciò sulla bocca leccandosi la sua stessa sborra. A quel punto me ne venni in una seconda e copiosa sborrata. Papà cadde esausto sul letto. A mia volta quasi senza più un briciolo di forza andai in camera mia e incurante di essere nudo mi buttai sul letto e felice mi addormentai.
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