Laura era andata in gita con la scuola per una settimana a Parigi e dal primo giorno non smetteva mai di mandare sms alla dottoressa che, dopo i primi dieci, iniziava a non leggerli nemmeno. Tutti erano pieni d’entusiasmo e di romanticherie sulla ville lumiere e a lei che invece è rimasta in città a lavorare, proprio non andavano a genio. Inoltre, la ragazza, presa dall’enfasi e dalla vicinanza di Marco e di altri adolescenti con gli ormoni in subbuglio avrebbe potuto cedere a qualche maldestra avance. Non può credere ai propri pensieri, è gelosa della ragazzina…da non credere, avrebbe dovuto essere il contrario. Invece Laura, ignara di ruoli di coppia, di vicissitudini amorose e cose simili, non mostrava il minimo desiderio di possesso per la dottoressa. Mentre si sta cambiando per tornare a casa ecco un altro sms”bonne soir ma chere! rit dom sera ti va cena da te x marte?”Fa sempre un po’ di fatica a decifrare quelle parole mozzate, ma è comunque contenta di poterla rivedere. A dire la verità quella ragazzina si era rivelata con più carattere di quanto avesse pensato Elisa e non sa se questo le da fastidio o le fa piacere…Domenica sera ecco un altro sms inviato proprio dall’aeroporto in cui Laura è appena atterrata”nn riesco ad asp ora che son qui MiMaTanto…a che ora marte?”I suoi messaggi sono sempre carichi di parole dolci che di persona non riesce mai a dire per vergogna e senso d’inferiorità. I messaggi di Elisa sono invece sempre telegrafici.”Casa mia ore 20″Sono appunto le 19e30 e la dottoressa si è cambiata di tutto punto per accogliere al meglio la sua nuova conquista. Capelli sciolti e vaporosi, trucco leggero, vestito di seta nero con un abbondante scollo, calze a rete autoreggenti e tacchi a spillo. Il campanello suona e lei si precipita. Quando apre per poco non le prende un colpo. Laura si è tagliata i capelli appena sotto le orecchie e se li è tinti di nero con riflessi blu.”Bonne soir!” le dice subito saltandole al collo e dandole un lieve bacio sulla guancia”Buona sera! Che cambiamenti!””Le piacciono? A me tanto, sono troppo contenta, mi sento così bene e diversa! Lei non trova?””Ci devo fare l’abitudine ma a colpo d’occhio fanno sicuramente effetto”La risposta non soddisfa molto la ragazza che ci rimane anche un po’ male”Uffa dunque non le piaccio così! Peccato, ci speravo proprio…che profumino che sento…ha cucinato? Per me?”Laura non sta un minuto in silenzio, il ritorno dalla gita l’ha resa euforica e ricaricata, pronta a lanciarsi a capofitto in quella storia. Si muove frenetica nella casa, poi ad un certo punto, dopo aver fatto ubriacare Elisa per le continue piroette a destra e a sinistra, dallo zaino tira fuori un pacchetto.”E’ per lei…un regalo…spero che almeno questo le piaccia” La dottoressa lo guarda perplessa e leggermente imbarazzata, è da tanto che non riceve un regalo disinteressato. Lo prende con circospezione e sente subito che è qualcosa di leggero. Lo apre titubante sotto gli occhioni curiosi di Laura. Ne esce una bellissima stola di seta nera, con intarsi rossi e fili d’oro. Elisa rimane a bocca aperta e questo fa andare al settimo cielo la ragazza.”Che bello” dice applaudendo “Le piace, le piace…lo sapevo! Quando l’ho visto ho pensato subito a lei”La dottoressa non sa che dire, è senza parole, per il regalo davvero raffinato e per il gesto così spontaneo.”Grazie davvero, è stupendo. Ma non so davvero cosa dire…non dovevi…””E invece sì, sono stata a Parigi e così volevo comprarle un pensiero…sono contenta che le piaccia…se lo provi!””Ok” Così dicendo si fa passare la stola sulle spalle e sembra proprio adatta al vestito che ha indossato. La figura nell’insieme è completa. Entrambe vanno in camera da letto per usare lo specchio a parete e vedendosi riflesse rimangono incantate ad osservarsi.”Assomigli a Valentina””E chi è?!””Come chi è!? Non sai chi è Valentina, di Crepax! Sei proprio una ragazzina!”Laura ci pensa un po’ si osserva meglio e poi esclama”Ah ho capito…no non è vero, lei è bellissima….ci assomigliano solo i capelli””Come vuoi tu…Ora andiamo in cucina prima che la mia cena si freddi””Allora ha davvero cucinato…per me?!””Ho fatto qualcosa che spero ti piaccia”Elisa va nell’altra stanza, seguita da Laura saltellante per tutta quell’euforia nell’aria. La tavola è imbandita e sui fornelli ci sono ben due pentole. Con orgoglio la dottoressa porta in tavola una quiche di verdure miste, del vitello tonnato e una torta di mele. Si mettono a mangiare con appetito e trovano che tutte le pietanze siano riuscite davvero bene, soprattutto la quiche, molto soffice e saporita. Questa volta, le parole si sprecano, Laura racconta per filo e per segno ogni minuto nella ville lumiere, tutte le visite, tutte le uscite serali, il cibo, l’albergo, la Senna. La dottoressa è ubriaca ancor prima di arrivare a metà bottiglia.”Vedo che questa sera la parola non ti manca””No davvero, sono così eccitata, è stato una gita bellissima…Parigi è davvero romantica!””Mi fa piacere che ti sia divertita…anch’io ci sono stata parecchi anni fa e mi piacque molto””Ah sì, c’è stata anche lei? E perché non me l’ha detto?””Perché non me ne hai dato l’occasione””Scusi…e con chi?””Con una persona…molto importante”Laura dopo quell’ammissione rimane un po’ perplessa, si rabbuia e non sa più cosa dire”Beh, ti ho fatto ammutolire? Come mai?””No è che…insomma non avevo mai pensato a lei e a…con..qualcuno””Beh ho il doppio della tua età e perciò il doppio…facciamo il triplo della tua esperienza””Mi prende in giro! So di essere una scolaretta…ma spero di avere una brava insegnante…” dice arrossendoRiprende la cena tranquillamente, poi, Laura ha un gesto repentino e con poca grazia si gratta ripetutamente il pube”Sa che mi pizzica ancora un casino! I peli quando ricrescono danno davvero fastidio!””Ah già è vero! Sono curiosa, fammi vedere””Come vedere…qui ora?””Si perché?””Perché no! Mi vergogno troppo…e poi siamo a tavola…””Quante cose hai ancora da imparare! A partire dal fatto che non è salutare contraddirmi”Laura si fa pensierosa e ancora ricorda di non essersi potuta sedere comodamente per due giorni, dopo il trattamento anti defezione che la dottoressa le aveva impartito.”Ma non si potrebbe fare più tardi…non dico che non voglio”Elisa non parla ma la guarda dritto negli occhi. Dopo tutto non le importava molto di vedere il suo monte di venere con qualche sparuto pelo, ma ora è diventata una questione di principio e soprattutto di autorevolezza! “Io lo faccio, ma poi lo fa anche lei! Ok?”Senza aspettare risposta, Laura si alza in piedi e inizia ad abbassarsi i pantaloni, poi lentamente le mutandine colorate. In effetti il pube è abbastanza ridicolo, arrossato e arruffato, ma ad Elisa non importa, l’ha avuta vinta. “Bene ora tocca a lei!” dice la ragazza rivestendosi”Non vale però, io mi devo togliere tutto il vestito mentre tu solo i pantaloni” piagnucola scherzando la dottoressa”Si che vale non faccia la furba!””D’accordo, ma sarai tu a spogliarmi”Così dicendo si alza in piedi e si allontana leggermente dalla tavola. “Avanti cara!”Laura diventa rossa ma non vuole certo perdersi quell’occasione, così le va dietro le spalle e le inizia a slacciare il vestito di seta nero. La cerniera è scesa e la ragazza abbassa le bretelline fino a quando tutto l’abito cade per terra. Come al solito il completo intimo è da mozzare il fiato. Laura ora passa sul davanti e si appresta con mani tremanti ad abbassare le coulotte. Appena anche quelle sono a terra, guarda il monte di venere della sua dea e rimane a bocca aperta. Un piccolo triangolino lo sormonta, riccio e ben curato mentre tutto il resto è depilato. La pelle è ambrata e liscia. “Che bello!” il complimento le esce di bocca sincero mentre continua a guardarlo con invidia “Mi piacerebbe…vederlo…meglio…cioè…insomma”Ecco un altro lampo di genio che passa nella mente della dottoressa”Ti accontento volentieri! Che ne dici di osservarlo proprio come si deve…magari mentre sono in posizione ginecologica”Anche la fantasia della ragazza si accende in un lampo e un sorriso malizioso le riempie il volto.”Magari…”Senza esitazione, Elisa, con addosso solo il reggiseno e le calze autoreggenti, guida Laura nella stanza adibita a “palestra” e in un attimo allestisce una piccola sala visita, completa di poltrona, staffe e tutta l’attrezzatura…dopotutto è o non è una ginecologa! La giovane osserva dalla porta e la smania di ricoprire un ruolo così tanto adorato, le riempie la mente di strane fantasie fin’ora inespresse. “Eccomi qua dottoressa!” dice scherzando Elisa “mi dica lei cosa devo fare!”Laura entra titubante, si guarda attorno e cerca di entrare nel personaggio. Pretende anche un camice, ma ovviamente la taglia non è uguale e perciò ci deve rinunciare. Con un buffo atteggiamento da donna in carriera, ordina ad Elisa di sedersi sulla poltrona ginecologica, mettendo bene le gambe sulle staffe. Dopo che la donna ha obbedito, si posiziona proprio di fronte alle parti intime oscenamente in mostra. Rimane affascinata da quella visione così forte…entrambi gli orifizi sono esposti e pronti per essere “visitati”. Un brivido le corre lungo la schiena mentre si avvicina sempre di più e tocca leggermente il monte di venere. E’ la prima volta che ha un contatto con un sesso femminile che non sia il suo. Lo sfiora leggermente, si attarda sul cuscinetto morbido di pelo, lo accarezza e improvvisamente vede accapponarsi la pelle dell’amata. Sorridendo la guarda dritto negli occhi”Anch’io le faccio venire la pelle d’oca! Non credevo!””Beh, hai un tocco molto delicato ma ugualmente eccitante””Davvero!!””Davvero!” fa eco scherzosamente la dottoressa che in effetti si sta godendo ogni mossa della giovaneQuesta allora procede con la “visita” e titubante insinua un dito fra le grandi labbra separandole leggermente. Non potendo vedere molto, usa entrambe le mani per scoprire quel sesso bollente. Ora che è in bella mostra lo osserva con attenzione e meraviglia, rimanendo ancora a bocca aperta.”Mi dica dottoressa come le sembra?””Bello…” dice deglutendo la ragazza”E poi?””E poi…così erotico! È rosso e…carnoso e poi il clit…clitoride è grande…” le parole le escono con non poco imbarazzo”Toccalo…” la guida ElisaLaura vi appoggia il dito indice sopra, premendo leggermente e poi alza lo sguardo per avere altre indicazioni.”Inumidiscilo un po’”Senza pensare ad altre soluzioni, Laura mette istintivamente il dito in bocca, lo insaliva e poi lo appoggia nuovamente. Quel gesto fa andare in visibilio la dottoressa che l’ha osservata vogliosa. Avrebbe voluto mettere fine a quella farsa e saltarle addosso, ma si trattiene per soddisfare le curiosità sessuali dell’altra. Ora la ragazza preme ancora sul clitoride umido, poi, come guidata, inizia a girare attorno, a massaggiarlo e a pizzicarlo. Elisa non può non godere di quel trattamento, ma l’orgasmo non è nemmeno all’orizzonte. Così decide di interromperla e di stuzzicarla con altro.”Che ne dice ora di ispezionare anche l’interno della vagina?””Uhm uhm” e senza dire altro fa scendere lo stesso dito dentro la caverna calda e vogliosa. Scivola tranquillamente fino in fondo senza che Elisa l’abbia minimamente sentito. Laura se ne accorge e nel tirarlo fuori, lo affianca al medio. Ecco che la sollecitazione ora è maggiore ma ancora insufficiente per provare piacere. La ragazza è concentratissima e molto attenta alle percezioni tattili, così continua un lento dentro e fuori, cercando ogni volta di saggiare una parete, un angolino, un anfratto diverso.”Come va?””E’ strano…non l’avevo mai fatto…prima d’ora…ma mi piace…da una piacevole sensazione. Vorrei però vedere meglio…””Beh allora le suggerisco…dottoressa di usare uno speculum che trova nel carrello vicino a lei”Elisa non sa se le convenga mettere in mani inesperte certi attrezzi, ma non resiste alla voglia. “Posso davvero?””Certamente. Segui le mie istruzioni però!””Sì, sì e starò attenta…”Laura si sposta e come una bambina sotto un albero di Natale pieno di regali, osserva gli attrezzi del mestiere che la dottoressa le ha messo a disposizione. Vi trova anche alcuni speculum e ne afferra subito uno di notevoli dimensioni.”Non hai scelto il più piccolo!” esclama divertita ed eccitata Elisa”Ah…mi scusi non volevo…cioè…io credevo””Calma calma, non ti agitare. Va benissimo, dovrai solo fare maggior attenzione””Ok” dice sorridente la ragazza”Ora prendi della vaselina e lubrificalo un po’”Infatti, la sua vagina, per quanto sollecitata non è molto bagnata. “Bene, ora impugnandolo con decisione, appoggialo all’entrata e spingi delicatamente fino in fondo””Ok ma se le faccio male me lo dica….ok?””Non ti preoccupare”Laura con impegno prende ben in mano l’attrezzo unto e lo porta vicino alla vulva carnosa. Lo appoggia ma poi inizia ad essere indecisa.”Forza ragazzina non abbiamo tutta la sera a disposizione”Laura punta sull’orgoglio, non esita ad iniziare la discesa. Forza l’attrezzo che si fa strada inesorabilmente fino a raggiungere il capolinea. Mentre lo speculum avanza, Elisa, penetrata da quelle notevoli dimensioni, s’inarca sulla poltrona e cerca di rilassare i muscoli per facilitare l’operazione. Prova un po’ di fastidio, ma sente anche crescere l’eccitazione, così incita la ragazza a spingere ancora un po’.”Le ho fatto male?!” chiede lei preoccupata ma con le guance rosse per il piacere”No cara anzi mi è molto piaciuto…brava. Ora devi aprire con attenzione per avere una visuale maggiore”Laura trattiene il respiro mentre fa scattare l’attrezzo che divarica notevolmente la vagina della compagna di giochi. Quest’ultima ha un lieve sussulto e un grugnito le esce di bocca. Era parecchio che non si dilettava con gingilli del genere…davvero tanto e l’elasticità ne aveva risentito. Laura ha ancora la bocca aperta per lo spettacolo che le si profila davanti agli occhi. Si è seduta su un basso sgabello e osserva con gli occhi spalancati quella caverna delle meraviglie. Su suggerimento di Elisa accende anche una piccola torcia tascabile e la punta nel pertugio che esce dalla semi oscurità. La luce ondeggia a destra e a sinistra, in alto e in basso, senza sosta. Ad un certo punto Laura chiede di poter usare quella specie di cotton fioc che la dottoressa aveva usato per il pap test settimane prima e ottenendolo, inizia a solleticare le pareti umide e venate di rosso. Sembra la piccola speleologa! Ad Elisa tutto questo eccita molto, tanto che la vulva inizia a riempirsi di umori vischiosi che fanno la felicità della ragazza. “Sono brava… si sta eccitando… lo posso vedere ora!””Hai ragione…ma non sei poi così brava!” dice scherzosamente la dottoressaLaura, punzecchiata, dà una lieve scossa allo speculum che fa saltare sulla poltrona Elisa.”Ma brava! Ci godi a farmi male!!!” continua sempre scherzosamente “Si… come lei… sono la sua allieva!!!” l’ilarità è generaleLa giovane dopo un po’ decide che la visita è terminata e sempre con molta cautela chiude prima l’attrezzo e poi lo sfila dolcemente dalla vagina di Elisa. Lei, liberata dal dolce ingombro, fa per scendere dalla poltrona ma Laura la ferma.”Mi scusi ma dove crede di andare! La visita non è finita. Ora devo procedere con l’isp… l’ispezione rettale” La ragazza pronuncia quella frase con molto imbarazzo e voltandosi da un’altra parte, ma oramai quel gioco le piace troppo per terminarlo così. La dottoressa ha un attimo di sgomento, dopotutto la credeva un’inesperta ragazzina e invece si era fatta coinvolgere al punto da volerle violare anche il pertugio posteriore. Ancora più stuzzicata dall’idea, si rimette comoda e aspetta che le chieda consiglio. Laura invece, le da le spalle e armeggia nel carrellino. Quando si volta è rossa in volto e si mordicchia lubricamente le labbra. Si vede chiaramente che è sull’orlo di un orgasmo. Ha preso in mano un tubetto di gel lubrificante e se lo spreme sul dito indice. Poi, sempre senza avere il coraggio di guardare l’amata, lo appoggia allo sfintere iniziando titubante un massaggio. Rimane immediatamente sconcertata dal fatto che quel pertugio non fosse stretto e grinzoso come il suo… il dito scivola dentro come risucchiato senza il minimo attrito. Lo spinge fino in fondo e lo lascia per un attimo lì, fermo, poi lo estrae completamente e alza lo sguardo.”C’è qualcosa che non va dottoressa?” la canzona Elisa avendo intuito tutto il suo stupore”Sì… cioè… no… insomma io… ” è troppo imbarazzata per andare oltre e allora è la dottoressa che prende la parola”Cara, sono una donna matura e non è sensato azzardare paragoni con te. Non lo puoi fare né per quanto riguarda la mia fisicità, né per la mia sensualità e tanto meno per tutto ciò che riguarda la sfera sessuale. Mi capisci?””Sì… cioè credo di sì… è ovvio” Laura è ancora titubante, ma poi però decide di riprendere il gioco e si appresta a forzare nuovamente lo sfintere della dottoressa.Questa volta lo fa con maggior decisione, inserendo due dita, indice e medio. Ancora una volta non trova grandi problemi, anzi, il retto sembra accogliere i due intrusi molto facilmente. Allora inizia un lento su e giù, cercando di emulare ciò che l’amata aveva fatto su di lei. Ad un tratto si ferma e come folgorata da un’intuizione, estrae le dita e le mostra spavalda ad Elisa.”Ahi ahi ahi, non andiamo bene signorina!” deglutisce e poi prosegue “come vede lei stessa nell’ispezione ho trovato piccole… tracce di… feci e questo non va bene!”La dottoressa spalanca gli occhi e la bocca stupita. Davvero aveva sottovalutato quella ragazzina acqua e sapone che ora pretendeva pure di farle un clistere! In un impeto d’affetto, scende dalla poltrona, le prende il viso tra le mani e le scocca un bacio. Anche Laura è presa da stupore, ma quel gesto improvviso le fa capire che ha preso la strada giusta per far breccia nel suo c… forse nel suo cuore! Dopo essersi gustata quel bacio riprende l’aria buffa da donna vissuta e intima ad Elisa di mantenere la posizione di prima perché ora purtroppo avrebbe dovuto somministrarle un clistere di pulizia. “Ma è davvero necessario?!” chiede con finto timore e tanta ilarità la dottoressa “Certamente signorina, indispensabile!” le fa eco Laura divertita ed eccitata”Ma mi farà male…cosa userà… quanto liquido introdurrà… quanto dovrò trattenerlo… mi dica la prego””Calma calma signorina tutto a suo tempo. Per il momento si rilassi mentre io preparo il tutto”Senza chiedere informazioni, gira per la stanza alla ricerca del necessario per il clistere. Non trovandolo subito si agita.”Le suggerisco, mentre cerca ciò che le serve, di mettere a bollire l’acqua con una manciata di sale”Laura va in cucina ed esegue, poi torna e riprende a cercare… dopo poco ecco che le si parano davanti una serie ampissima di perette, enteroclismi, cannule, siringhe, tubi… è molto indecisa. Poi però prende una pera da un litro, le monta una cannula ad oliva nera piuttosto grande e va direttamente in cucina a caricarla. Dopo dieci minuti ritorna trionfante con il trofeo in mano. Nel mentre Elisa è rimasta immobile sulla poltrona, guardando e sorridendo per tutto l’impegno che la ragazza ci stava mettendo. Probabilmente non ne sapeva nulla di clisteri e si sarebbe limita ad usare lo stesso materiale che aveva provato su se stessa tempo prima, durante una punizione. Infatti, quando la vede tornare ne ha la conferma. L’unico cambiamento è dato dalla quantità di liquido raddoppiata e dalla cannula molto più grande.”Ecco fatto signorina, come vede il clistere è pronto” Laura parla cercando di darsi un contegno ma è visibilmente emozionata ed eccitata all’idea di procedere con quell’operazione. Quasi saltella per la gioia.”Ma è troppo grande… davvero grande… cioè… insomma non posso… e poi ha controllato la temperatura non vorrei…. oh mamma mia… ” Elisa ridendo scimmiotta le stesse parole che la ragazza aveva pronunciato tempo prima”Sono io la dottoressa e so bene ciò che si deve fare in queste occasioni. Lei si deve solo rilassare e lasciarmi lavorare. Ora le lubrificherò un po’… lo… sfintere… “”La cannula è davvero troppo grande…. come farò… ” dice scherzando”Se seguirà le mie istruzioni vedrà che il fastidio sarà minimo!”Con serietà Laura si mette un po’ di vaselina su indice e medio e li appoggia alla rosetta, massaggiandola e violandola più volte ripetutamente. “Ora voglio che quando sente che le appoggio la cannula, spinga leggermente verso l’esterno, così mi faciliterà l’introduzione” dice ripetendo le stesse parole della dottoressaFacendo molta attenzione, avvicina lo strumento nero e lo appoggia, poi inizia a spingere piano piano. Elisa non ci pensa nemmeno a collaborare, non si vuole perdere il bruciore e il pizzicore della penetrazione forzata, così si rilassa e si concentra, mentre sente le pieghette e lo sfintere dilatarsi. In effetti pensava che le facesse meno male e invece il fastidio è parecchio, soprattutto quando Laura è costretta a dare un colpo deciso per far entrare l’oliva.”Ah… ” brontola la dottoressa, questa volta con tono serioLaura se ne accorge subito e arresta la discesa.”Non ti fermare piccola, non ora… continua” la incita Elisa andando incontro alla cannula con il bacinoLa ragazza è rincuorata e procede fino a quando tutta l’oliva con un rumorino sordo entra e la lunghezza è dentro l’ampolla rettale. A quel punto fa una pausa per raccogliere le idee e le forze, poi inizia a spingere nella pera di gomma semi morbida. Non resiste e alza lo sguardo dal fondoschiena per guardare in faccia Elisa. Lei dal canto suo iniziava a godere davvero del trattamento, soprattutto ora che l’acqua calda le sta inondando gli intestini e riscaldando anche la vulva. Per rassicurarla le sorride maliziosamente così che proceda a premere ancora. Sfortunatamente la ragazza non riesce a controllare l’introduzione del liquido e in pochi minuti tutto il contenuto è già a destinazione. Ne rimane un po’ delusa”E’ già finito… “”Si cara… dovevi premere di meno e fare delle pause”Così, visto che tutta l’aria è terminata, inizia ad estrarre il clistere.”No non così…. mantieni la pressione o risucchierai tutto dentro!” le intima la dottoressa quando lei lascia la pera per tirare meglio”Oh scusi non volevo… le ho fatto male!?””No ma fai lentamente e tieni premuto”Tornata la concentrazione, continua a sfilare la cannula, ma trova un po’ di ostacoli all’altezza dell’oliva.”Non esce… come faccio” dice muovendo a destra e a sinistra”Calma calma… non muoverti troppo. Basta che tiri in modo continuo, senza arretrare… forza”La dottoressa cerca di collaborare spingendo con i muscoli rettali e dopo un sonoro “plop” la parte più grande della cannula è fuori. Elisa grugnisce per il fastidio, ma è un attimo. Laura ora ha estratto completamente il clistere e lo appoggia al carrello. Ora non sa che fare… la parte più eccitante è finita!”Beh… adesso deve trattenere il liquido per almeno… dieci minuti e vedrà che dopo andrà tutto bene”La dottoressa sa che un litro d’acqua l’avrebbe potuta trattenere anche per delle mezz’ore, così cerca di rendere più produttivo quell’intermezzo. Scende lentamente dalle staffe e si sistema meglio sulla poltrona, poi, dopo che Laura si è lavata le mani la chiama a se chiedendole un massaggio. La ragazza non si fa certo pregare ed esegue quanto richiesto. Elisa invece, con entrambe le mani libere, inizia a toccare la ragazza intimamente. Prima si insinua sotto la maglia alla ricerca delle tettine e le stuzzica da sopra il reggiseno, poi scende verso il basso.”Togliti i pantaloni e le mutandine” le intimaLaura la guarda un attimo prima di procedere, poi si spoglia dalla vita in giù, senza cercare di coprirsi come ha sempre fatto. Sostiene lo sguardo della compagna che è carico di erotismo e si avvicina per baciarla. Le piace quel contatto, e lo trova così intimo, come se potesse alitarle sull’anima. Ben presto però il bacio diventa appassionato e non più tenero, tanto che la ragazza smette di massaggiare inutilmente l’addome e posizionandosi davanti, l’abbraccia. Elisa allora allarga le gambe per averla più addosso, per sentire il contatto fra le cosce nude e il suo calore. Mentre continuano a baciarsi le mani della dottoressa sono già verso l’agognato monte e aprendosi un varco fra le grandi labbra, raggiungono il pertugio. Senza stupirsi tanto, lo trova fradicio di umori, per altro, fin’ora tamponati dalle mutandine. Prelevando un po’ di miele intimo, lo porta al clitoride e inizia a strofinarlo sapientemente. Laura smette, come al solito, di baciarla per concentrarsi meglio sul proprio piacere, le nasconde il viso dietro la spalla e inizia ad ansimare.”Oh… uhm… ahh… “”Voglio sentirti parlare… non ti trattenere piccola… ” le sussurra Elisa desiderosa di partecipare al godimento”Mi vergogno… oh… sì… mi piace come mi tocca… è bravissima… ahh… ancora… sì… lì… proprio lì… “La dottoressa rallenta il ritmo, ma è tutto inutile, l’orgasmo arriva prepotente, lo percepisce attraverso la vagina e così lascia che la giovane si culli in quel piacere. Quando tutto è finito, è lei la prima a scostarsi e a guardarla con amore… davvero troppo amore, pensa Elisa specchiandosi negli occhi dell’altra. La ragazza si è davvero infatuata e non sa se è un bene o un male. Rimangono ancora un po’ lì abbracciate a godere l’una del calore dell’altra, poi all’improvviso si sente il rumore di un crampo e Laura si ricorda del clistere.”Oh mamma mia…. lei sta ancora… me l’ero dimenticata… ma come fa”Sono passati infatti quindici minuti buoni.”Non ti preoccupare, trattenere un litro è una passeggiata per me!” dice scherzosa lei”Ah sì… beh buono a sapersi per la prossima volta!””Se ci sarà una prossima volta!”A quell’ammissione Laura si rabbuia, e tocca alla dottoressa rassicurarla.”Intendevo dire che non ti concederò tanto spesso il privilegio di detenere il gioco!””Ah… avevo capito che… perché io… insomma… non potrei più vivere…. senza di lei” lo dice abbracciandola nuovamente e nascondendo il volto imbarazzatoElisa, per evitare di rispondere o che lei continuasse nella sua dichiarazione d’amore, prende la scusa del clistere e corre in bagno ad evacuare.
Aggiungi ai Preferiti