Verso le 10 del mattino la dottoressa Elisa, sente che le è arrivato un sms nel cellulare. E’ sicura che si tratti di Laura, la sua giovane preda che la notte prima ha punito a dovere, così, si libera momentaneamente della paziente che si stava sottoponendo ad uno screening completo e lo va a leggere.”Nn sono riuscita ad andare a skuola! Sto tanto male… e ho voglia di vederla”Senza pensarci troppo, le risponde, desiderosa anche lei di rivedere quel corpo martoriato e segnato dalla sua ira.”Ti chiamo fra mezz’ora. Mettiti la supposta e vedrai che tutto ti passerà in un attimo”Quando il messaggio è partito, appoggia il cellulare e cerca di fare il prima possibile con la paziente. Infatti, già dopo venti minuti, riprende il cellulare in mano e si assenta dicendo a Katia, la sua assistente, che sarebbe andata nel terrazzo per mangiarsi uno yogurt. Il segnale è libero. Primo squillo, secondo squillo…”Pronto?””Ciao piccola, va meglio?””No per niente! Sto tanto male sa?!” piagnucola Laura all’altro capo della comunicazione”Lo so e non mi dispiace affatto! Ma ti sei messa la supposta?””Non ancora… sono tutta indolenzita e riesco a mala pena a muovermi””Non essere catastrofica! So benissimo che il trattamento non è stato indolore, ma in pochi giorni ti passerà tutto” “Stamattina ho dovuto dire a mia madre che ero influenzata e avevo la febbre, voleva chiamare il dottore, ma poi l’ho convinta che mi bastava un giorno di riposo””E ora dov’è?””Penso al lavoro… ahi… ecco mi sono mossa… “”Da dove mi stai chiamando? Sei a letto?””Si è sono senza niente addosso, non sopportavo nemmeno la camicia da notte””Uhm non male! Non mi dispiacerebbe affatto poter vedere il tuo corpo nudo segnato da qualche striscia rossa””Qualche striscia rossa?! Sono completamente ricoperta da segni rosso fuoco… sulle gambe… sulle natiche… sulla schiena””Si lo ricordo bene sai?!”Elisa è eccitata al pensiero di quella visione paradisiaca e per un attimo si lascia trasportare dall’emozione e la invita in clinica.”Che ne diresti di venire qui da me nella pausa pranzo? Ti voglio coperta solo da un leggero vestito di lino o cotone, senza nulla sotto e sopra””Ma come faccio… non posso… se qualcuno mi vede… e poi sono tutta dolorante””Ora ti metti la supposta, poi quando il dolore si attenua ti vesti nel modo che suggerito, chiami un taxi e mi raggiungi. Qui ci saranno solo Katia e Raffaella, la ragazza della reception, perciò non avrai nessun problema”Dall’altro capo del filo, c’è silenzio, la ragazza si entusiasma per la proposta, soprattutto perché è partita dall’amata, solitamente molto restia ad incontri al di là dei giovedì sera. “Quasi quasi… mi farebbe piacere rivederla così presto… mi manca molto… ma… “”Bando ai ma e ai se. Devo tornare in studio, dimmi solo sì o no” le intima la dottoressa conscia già della risposta”Ok ci sto!””Bene allora mettiti la supposta””Ma mi fa male dappertutto… come faccio…” “Segui ciò che ti dico avanti… sei proprio lagnosa!” scherza Elisa in cuor suo molto contenta della decisione presa “Sei sul letto vero? Posizionati sul fianco sinistro, e appoggia il telefono al cuscino così da sentirmi senza doverlo tenere in mano. Mettiti in posizione fetale e piega leggermente la gamba destra verso il petto””Ahi ahi… che male le gambe… ok ci sono””Ora inumidisciti un dito con un po’ di saliva e poi portala verso l’orifizio. Fai veloce altrimenti la perdi per strada”Laura obbedisce alla lettera, così distesa, si mette l’indice in bocca, lo succhia e poi, dopo averlo estratto, vi deposita sopra un po’ di saliva. Si eccita nel farlo e ancor più quando lo appoggia al buchetto che è seminascosto fra le natiche. L’operazione però le provoca un po’ di dolore, ma ora non ci fa più tanto caso.”Inumidiscilo bene, gira intorno alle pieghette e aspetta che siano rilassate”Anche Elisa, non è certo indifferente al trattamento e anche se a molti chilometri di distanza, percepisce chiaramente la tensione erotica della telefonata. Dall’altoparlante del cellulare le provengono sospiri sommessi, di dolore e di godimento, nonché alcuni rumori che le fanno accapponare la pelle per l’emozione.”L’ho fatto… mi fa male… ma… anche… sono anche un po’… eccitata. Che vergogna!””Lo sai che mi puoi dire tutto. Anzi, mi fa piacere sentirtelo dire, perché anch’io lo sono””Davvero?!” la domanda è piena d’incredulità e sorpresa”Si cara, non mi dispiace affatto pensarti tutta nuda mentre ti stai lubrificando il buchetto posteriore, mentre il tuo dito gioca con quel pertugio che amo particolarmente. Inoltre sospirerò con te nel sentire che la supposta lo penetra delicatamente e scompare nel tuo intestino”Laura ascolta rapita e deglutisce rumorosamente. Sente che l’amata è sincera e prova un brivido di piacere che le si propaga su tutto il corpo.”Avanti ora prendi la supposta, riscalda un po’ la punta con due dita”La ragazza riprende a seguire sapientemente i suggerimenti.”Ora appoggiala allo sfintere e spingila dentro delicatamente. Sai che mi piacerebbe molto se ti penetrassi con tutto il tuo ditino… fin dentro. Lo fai per me?”Elisa non ce la fa più e mentre dice tutto questo, si apre il camice e va alla ricerca della vagina calda ed eccitata per quella telefonata erotica.”Se vuole che lo faccia lo farò… per lei””Brava bambina. Puoi fare di più vero? Puoi descrivermi quello che farai, per filo e per segno, raccontandomi le tue sensazioni?””Le piacerebbe sentirmi parlare?””Si molto. Per fari capire quanto e per essere sincera con te, come tu lo sarai con me, ti dico che proprio in questo momento, la mia mano sta accarezzando il monte di venere al di sopra delle mutandine. Mi diverto un po’ massaggiandolo e schiacciandolo… “Laura deglutisce ancora rumorosamente e la interrompe sovraeccitata”Potrebbe togliersele… per me?””Certo cara! Posso fare altro? Dimmi cosa ti piacerebbe””Mi piacerebbe… ” la ragazza fa una pausa poi riparte “Mi piacerebbe che si masturbasse pensando a me e ascoltando ciò che le racconterò””Non dubitare che lo farò!””Però vorrei che anche lei mi raccontasse ciò che fa… se le va!””Certo molto volentieri. Ora non indosso più le mutandine, sento l’aria fresca che mi solletica il monte di venere””Io invece sono ancora piegata e mentre stavamo parlando avevo ancora il dito sul buchetto… sento che mi piace tenerlo lì e massaggiarlo””Continua a parlare mentre io ora ritorno con la mano a carezzarmi””Le confesso che da quando lei me l’ha… diciamo… reso più sensibile… e aperto… è come se si fosse risvegliato””Cara, anche se non ti farà molto piacere, ti assicuro che ancora non te l’ho minimamente aperto, ma solo reso meno stretto! Dovremo lavoraci molto di più e con la tua completa collaborazione!””Mi fa paura pensarlo… ma mi eccita anche! So che lei può essere davvero… “”Cattiva?””Si… cioè volevo dire… insomma sì proprio cattiva! Ieri sera mi ha fatto tanto tanto male””Lo so””E io so che me lo meritavo! Perciò lei ha fatto bene, ma spero che in futuro vorrà essere più clemente””Non lo sarò se tu me ne darai l’occasione. Se fossi più tenera con te non impareresti nulla””E lei non si divertirebbe!?” scherza Laura”Anche! Sai che ora la mia mano si sta spingendo fra le grandi labbra calde… sono calde perché tu mi hai fatto eccitare… ragazzina cattiva””Io invece sto giocando con il mio buchetto, ci giro attorno, ma la saliva ora non c’è più””Allora rimettila lì!””Ma mi fa schifo!””Niente fa schifo quando si tratta del nostro corpo. Vedrai che lo imparerai presto. Avanti, riporta il dito alla bocca””Non so… non mi piace… forse è sporco. Non mi sono ancora lavata questa mattina e lei ieri sera me l’ha… mi ha sodomizzato con qualcosa di unto””Era margarina ma a quest’ora si sarà già assorbita! Certo non profumerà di lavanda ma provaci e vedrai che dopo un primo momento non ti dispiacerà””E lei si sta sempre masturbando?””Certo, ora insinuo più a fondo le dita, scorro con esse lungo tutta la vagina, dall’apertura al clitoride… inizio a bagnarmi. Avanti fa come ti ho detto e raccontami cosa provi”Laura è titubante, per un attimo pensa di imbrogliare la dottoressa, ma poi, si rende conto che non riuscirebbe ad ingannarla nemmeno per telefono e così toglie il dito dal sedere martoriato e lo avvicina lentamente alla bocca. Mentre fa questo lo racconta all’amata. Non appena è abbastanza vicino, inizia a sentire un chiaro odore pungente e lo ritrae, poi lo guarda. Non è sporco e forse metterlo in bocca non sarebbe stato così schifoso. Riprova ancora e questa volta riesce ad appoggiarlo alle labbra. Tira fuori timidamente la lingua e gli da una leggera leccata. Sente che il sapore non è sgradevole.”Se non fosse per l’odore… “”Mettilo tutto in bocca”In un attimo l’indice scompare in quell’antro umido per poi uscirne lucido e bagnato. Proprio all’unisono, la dottoressa invece spinge indice e medio dentro la vagina e sospira. Laura la sente e sorride compiaciuta. Anche nella sua intimità sta salendo l’eccitazione e si sente bagnata fradicia. Istintivamente contrae i muscoli inguinali e stringe le gambe per procurarsi piacere. Poi deposita un altro po’ di saliva e la porta allo sfintere. Riprende il massaggio circolare che ora è più deciso e accompagnato dalle parole. Sente che può andare oltre e quando l’amata glielo chiede spinge l’indice sull’apertura e fa entrare la prima falange.”Non ti fermare, non ora! Lo voglio tutto dentro” intima Elisa sgrillettandosi con maggior fogaLaura stringe i denti ed obbedisce, spingendo il dito sempre più giù. Per facilitare l’operazione si sposta leggermente con il corpo e sente il dolore delle vergate. Per una ragione che lei ancora non sa, quel bruciore invece di farle lacrimare gli occhi, si scarica nel basso ventre e le accresce l’eccitazione. “Tienilo dentro di te, fermo… ti piace?””Si mi piace davvero… non credevo… mi piace. Sento che sono calda anche lì, stretta e sento anche che sono bagnatissima””Lo immagino! Ti bagni anche quando ti guardo!””Ma perché lei lo fa intensamente!!” scherza Laura con il respiro un po’ affannato”Ora voglio che inizi a muoverlo, ma non su e giù, bensì in senso circolare. Percepisci tutte le pareti, tutti i punti che ti danno maggior piacere”La ragazza mordendosi le labbra capisce che quell’antro è piacevole tanto quanto il suo gemello anteriore e si attarda a saggiarne la potenza. Elisa invece schiaccia il corpo contro il parapetto della terrazza e stringe le gambe intorno alle proprie dita saldamente piantate nella vagina. Ora sono tre che la stuzzicano. “Mi piace tanto… uhm… che bello… soprattutto quando spingo verso davanti… uhm… uhm… sì… “”Ti stai eccitando proprio tanto vero?””Siiii e lei?””Anch’io piccola, anch’io… “La ragazza, di sua iniziativa, parte con un lento su e giù e sente che ogni volta che è quasi tutto fuori, prova molto più piacere nel rispingerlo dentro. Così lo estrae e lo infila, lo estrae e lo infila fino in fondo, contorcendosi tutta. Proprio non ce la fa più e con la mano libera, cerca di insinuarsi nel davanti per raggiungere il clitoride e mettere fine alla masturbazione con un orgasmo.”Stai ansimando troppo… rallenta! Non venire subito!””Non ci riesco, è troppo forte, sento che devo… devo venireeee””No!””Mi scusi ma non ci riesco è più forte di me, voglio… venire… la prego”Elisa capisce che anche volendo non avrebbe potuto fare nulla e quindi la lascia fare, godendo anche lei dei sospiri sommessi, dei rantoli, delle parole cariche di eccitazione che escono dalla bocca della ragazza. Infatti, lei ha già preso a sgrillettarsi e in un attimo, mentre si pianta l’indice nel retto, ha un orgasmo. “Oh sìììììììì… sto venendoooooo… che bellooooo”La dottoressa aumenta il ritmo della masturbazione, si penetra con tre dita per poi uscire e raggiungere il clitoride gonfio e poi rientrare ancora premendo con maggior forza. Ha divaricato leggermente le gambe e piegato le ginocchia contro il parapetto. Durante l’orgasmo di Laura non si sente più nulla se non i suoi lamenti di piacere e il respiro affannato della dottoressa. Una vera telefonata hard! “Ci sei Laura?!””Sì… ci sono… e lei?””Non ancora. Ora voglio che ti concentri di nuovo su ciò che ti dico ok?””Ok… mi scusi per prima ma proprio è stato più forte di me… “”Non ti preoccupare cara, lo so. Avanti, dimmi se hai ancora l’indice dentro il buchetto””No l’ho tolto mentre godevo””Hai fatto male! Non sai che bello sentire le proprie contrazioni da dietro, sarà per la prossima volta. Ora che sei venuta voglio che con l’altra mano tu prenda un po’ di umori. Non usare il dito con il quale ti sei sodomizzata, non va bene””Ok”Laura obbedisce ancora e aprendosi le grandi labbra sente subito il proprio miele che è uscito copioso imbrattando anche i peli. Ne prende una dose abbondante e vischiosa e l’appoggia all’indice della mano destra. Questo ritorna a posizionarsi sullo sfintere pulsante. Ecco che riprende il massaggio circolare e l’introduzione.”Senti che dopo un po’ scivola meglio?””Si lo sento più… aperto””Infatti lo è! Ora voglio che ti sodomizzi con due dita, indice e medio””Ma perché con due… fa male… mentre solo con uno è meglio””Non fare tante storie. Fallo e basta. Sei tu che comandi e quindi puoi penetrarti lentamente e con tutta calma, anche se io ti consiglio piuttosto una cosa rapida, più dolore ma per meno tempo””L’accontenterò, anche se mi farà molto male… lo sa vero?””Perfettamente” dice Elisa eccitandosi ancora di più e stantuffandosi con maggior foga “Avanti”Laura facendone la telecronaca, prende altri umori vaginali e li appoggia su indice e medio della mano con la quale fra poco si sarebbe fatta male da sola. Trema al pensiero, ma non si tira indietro perché vuole che l’amata sia fiera di lei. Così appoggia le due dita e tentennante inizia a spingere.”Aio fa male… tanto male””Non arretrare. Decidi se far veloce o lento ma non arretrare”Laura è bloccata e solo qualche millimetro è entrato dilatando le pieghette e mandandole stilettate di dolore. Non sa che fare, stringe la mascella e contrae involontariamente le natiche che le pulsano ancora. Proprio questo dolore, più forte di quello che si sta procurando, le manda un brivido lungo la spina dorsale e così, spingendo come per defecare, si sodomizza con indice e medio, facendoli scomparire in un attimo dentro di se. Gli urli e i lamenti più che giustificati, eccitano tantissimo Elisa che ora si schiaccia il clitoride fra i polpastrelli tentando di provare le stesse sensazioni della ragazza. Questa ha le lacrime agli occhi, sente la rosetta posteriore dilatata e pulsante ma non demorde. Tiene entrambe le dita saldamente dentro. Poi obbedisce anche al comando di muoverle lentamente su e giù. Questa volta l’operazione è più difficoltosa perché i movimenti sono meno agevoli e le due dita non scivolano molto, ma anzi scorrono a fatica. Il dolore non accenna a diminuire e la ragazza lo fa presente ma ovviamente è musica per le orecchie della dottoressa che ancora è alla ricerca di un orgasmo. “Non smettere di sodomizzarti, non smettere di muovere le dita, fallo per me… ancora per un po’ dai piccola””Si lo sto facendo, ma mi fa un male cane! Il mio buchetto è piccolo e le dita sono troppe… aio… ahi””Non pensare al fastidio ma cerca di trasformarlo in godimento. Hai notato anche tu che il fondoschiena manda piacere proprio come la vagina e dunque cercalo… dentro di te””Ma prima era diverso, ce n’era solo uno… ora due mi fanno male e basta””Mi piace pensare che ti stai facendo male da sola, anche se preferirei farlo io ovviamente… le mie dita stanno schiacciando il clitoride e non smettono di penetrarmi””Che bello… sento che ha la voce più affannata… sta per venire?”Elisa non risponde si concentra sul proprio piacere e sul pensiero del corpo nudo della ragazza, segnato di rosso, con le natiche livide e violate da due dita che stantuffano lo sfintere. Immagina il tenero anello di carne e anche la piccola vagina madida di umori, sente che tutto quello, unito alla sua maestria la sta portando dritta dritta verso l’orgasmo.”Sto per venire… sento che mi sta montando il piacere… tu stai sempre muovendo le dita vero? Continua lentamente… dai piccola… “Laura ascolta affascinata da quella telefonata così erotica, e sente con grande sorpresa che i due intrusi si stanno facendo lentamente spazio fra le pareti vischiose del retto. Non ci può credere ma ora scivolano meglio e con minor fastidio. Per contro, sul davanti si sente nuovamente eccitata e quasi pronta per un’altra ondata di piacere. Quando il respiro dell’amata accelera e dalla cornetta le arrivano alcuni rantoli, sente che ha raggiunto il culmine e sorride compiaciuta, e orgogliosa. Dopo poco è la dottoressa a riprendersi e a parlare per prima.”Come va? Non posso rimanere oltre, le clienti mi aspettano perciò ora togli lentamente le due dita e mettiti la supposta. Avanti””Si come vuole lei”Laura obbedisce, smette di sodomizzarsi da sola e visto che il pertugio ora è molto più dilatato e lubrificato, si appoggia subito il piccolo cono bianco e lo spinge dentro in un attimo.”E’ entrata subito… senza nessun fastidio… e lentamente mi stavo facendo meno male… intendo con le dita””Lo so cara, è naturale. Le pareti del retto si abituano subito a quelle dimensioni così ridotte, non sarà così quando deciderò di violarle definitivamente””Tremo già… nel senso che ho paura… ma mi fido di lei e so che non mi farebbe mai del male intenzionalmente””Hai ragione Laura è così. Ci tengo a te””Grazie per quello che mi ha detto… io invece… beh lo sa che la amo””Lo so. Ora vado, ti aspetto per la pausa pranzo, come la prima volta che sei venuta. Segui esattamente le mie istruzioni ok?””Ok… la amo… a dopo”La telefonata si chiude. Ad un capo Laura rossa in viso e con il cuore che batte all’impazzata si rilassa nel letto ripensando all’amata dea che avrebbe incontrato presto, dall’altro capo Elisa si infila le mutandine tamponando gli umori dell’orgasmo, e rassettandosi torna in studio, abbozzando un leggero sorriso di soddisfazione.
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