Anna è una donna di 35 anni, di statura media, bella, carnagione olivastra, capelli corvini, occhi scuri e grandi, labbra che, quando la vidi per la prima volta, mi installarono subito nella mente le immagini di succosi pompini. Ha il punto vita ben disegnato, seni non grandi, ed un culo che richiama gli sguardi degli intenditori, sia quando riempie degli attillati bluejeans che quando solleva leggermente la parte posteriore di una gonna. Un vero, stupendo bel culo, di quelli che stimolano la fantasia. Siamo sposati da 7 anni, due figli e una scorta di piacevoli esperienze, nate dalle nostre fantasie erotiche sfrenate. La scorsa estate siamo stati in vacanza in Calabria, in un appartamentino dentro un residence molto grande e frequentato. Avevamo organizzato, con la complicità dei nonni, una settimana tutta per noi, senza bambini. Fu così che, pieni di entusiasmo, partimmo in macchina di buon mattino, con la precisa sensazione che avremmo passato delle vacanze indimenticabili. la mattina seguente, dopo aver preso possesso del nostro miniappartamento, andammo in spiaggia. Lei indossava un costumino dorato molto ristretto, non proprio un tanga, pero una cosa che valorizzava tutte le sue curve. Le spalmai un po’ di crema, sulla schiena e sulle natiche, massaggiando con lentezza la morbida carne delle sue natiche, richiamando l’attenzione di un paio di ragazzi che erano sdraiati sotto l’ombrellone affianco al nostro, pochi metri più in là. Io, dietro le mie lenti da sole, mi godevo le espressioni di ammirazione dei due, i loro ammiccamenti mutui, i loro commenti muti, fatti di sguardi e mezzi sorrisetti. Erano tutti e due sui venticinque. Uno era un po’ stempiato, capelli scuri, carnagione già abbronzata da qualche settimana di esposizione, statura media, e un po’ più alto e snello dell’altro, che invece era meno longilineo e più muscoloso, forse un palestrato, con molta piu peluria sulle gambe e sul torso. Mi sembrava di averli già notati, ma non ero sicuro. Anna si godeva i miei massaggi senza essersi accorta di niente, tant’è vero che allargò un pochino le cosce, come a volermi provocare, o segnalare che stava ricevendo un piacere stuzzicante dall’applicazione del protettore sulle natiche. Allora, con più perizia e più impegno, cercai di rendere le mie carezze alla crema solare ancora più audaci, senza cercare lo scandalo, pero sfiorando la fighetta mentre facevo scivolare le palme all’interno delle cosce. Anna, allora, accompagnava le carezze con dei movimenti quasi impercettibili del bacino, che pero non dovettero sfuggire ai nostri vicini che ormai seguivano attentamente la scena, pensando magari di non essere stati notati. Io invece li tenevo discretamente sotto controllo con la coda dell’occhio, e la situazione stava diventando sempre più eccitante, con Anna che non sospettava niente e quei due che sicuramente si stavano arrapando alla vista del corpo di mia moglie. Dopo un po’ Anna mi disse se volevo entrare in acqua, ed io le risposi che andasse pure che sarei arrivato subito, che volevo prima prendere il mio caffè delle dieci. Avvenne proprio come avevo previsto: Appena i due videro me che andavo via mentre Anna si dirigeva verso il bagnasciuga, li vidi alzarsi e seguirla in acqua. LA spiaggia a quell’ora era piena e c’era molta gente in acqua. Io rimasi nei paraggi, ad osservare lo svolgersi dei fatti. Come immaginavo, dopo un po’ che erano in acqua i due dovevano aver trovato una scusa per attaccare discorso con Anna. Aspettai qualche minuto prima di entrare in acqua a mia volta. RAggiunto il gruppetto, sento Anna che mi dice: “Amore, ti presento Marco e Alex. Pensa che sono i ragazzi con i quali condividiamo il terrazzino su al residence…” Ecco dove li avevo visti la sera prima, però erano vestiti e li avevo visti arrivare al residence ed uscire subito dopo. Avevano l’appartamentino di fronte al nostro, e le nostre terrazzette erano divise solo da un muretto alto circa un metro. “Piacere, Alberto” dissi io, avvicinandomi alle spalle di Anna e prendendole i fianchi con le mani, “allora siamo vicini di casa…” e cosi dicendo, attirai verso di me il corpo di Anna, facendomi premere il suo culo sulle mie cosce, e passandole la mano sul ventre con noncuranza…”Da quanto tempo siete qui?”, chiesi loro per ravvivare la conversazione. Allora ci dissero che sarebbero rimasti altri due giorni, che erano stati molto bene, che erano single perchè le rispettive ragazze li avevano lasciati e che avevano passato tutt le sere della settimana in discoteca, per conoscere ragazze nuove e per dimenticare le rispettive delusioni amorose. Dopo una mezzoretta di conversazione, eravamo già amici. Ci ripromettemmo di prendere un caffè insieme dopo pranzo e continuare la chiacchierata e ci salutammo. Mentre parlavamo, io non facevo altro che tenere la mano sulle natiche di Anna, gliele carezzavo, le mettevo la mano dentro lo slip e col dito cercavo di arrivare a toccare il buchino, senza che ciò fosse evidente per i due amici, ma che sicuramente stava divertendo tantissimo Anna, coinvolta in uno di quei giochi che le piacciono tanto. L’acqua ci arrivava in vita, permettendo una certa copertura all’attività esploratrice della mia mano, ma l’espressione di Anna forse lasciava sospettare qualcosa, perchè ad un certo punto vidi che Alex si dovette accomodare dissimulatamente qualcosa dentro il suo costume che evidentemente lo impacciava. Fuori dall’acqua, raccogliemmo le nostre cose e andammo a pranzo. Anna era eccitatissima per quella toccata prolungata in presenza dei ragazzi. Arrivati all’appartamentino, si tolse il costume da bagno e si mise un tanga e una magliettina bianca che riusciva appena a coprirle le natiche e che fungeva da copricostume. Mangiammo una insalatona, formaggio e della frutta, bevemmo un paio di bicchieri di vino bianco e ci disponemmo al riposino pomeridiano sul letto. Ci scambiammo i commenti sui due vicini, che ci erano piaciuti molto. Due tipi educati, molto carini, dotati di tatto e simpatia. E, aggiunse Anna, dotati anche di qualcos’altro…..confessò che aveva sbirciato i rigonfiamenti dei vestiti da bagno e le era sembrato che nascondevano qualcosa di importante. Mi misi a ridere della audacia di mia moglie, che in genere non si lancia a fare commenti di quel genere, ma era evidente che le mie toccatine in acqua le avevano fatto un effetto…speciale. Proprio allora sentimmo chiamare da fuori: ci invitavano a prendere il caffè. Gli rispondemmo che saremmo arrivati subito e subito, Anna ed io, ci scambiammo uno sguardo di intesa. Lei aveva capito tutto ed era propensa, solo che lasciava come sempre a me la “direzione dei lavori”. Andammo dai vicini, che ci fecero accomodare sul divano letto, che insieme alla sedia con braccioli dove sedeva Alex, costituiva l’angolo salotto del monolocale. Marco stava armeggiando con il vassoio e le tazzine, e una bottiglia di cognac per chi voleva un caffè corretto. Iniziammo a parlare del più e del meno, e Alex prese posto con naturalezza sul Divano, accanto ad Anna , che era seduta tra lui e me. Dopo un po’ qualcuno propose di brindare a quella nuova amicizia e ci servimmo un cognac. C’era molta allegria, e Marco allora acconsentì a mostrarci le foto che lo ritraevano con la sua ex. Era ritratto insieme a lei in posizioni mezzo artistiche, nelle quali i due erano completamente nudi, anche se non si vedevano esplicitamente i loro sessi. Colpiva il fatto che le foto, piuttosto sexy, non potevano essere autoscatti. Anna chiese a Marco chi gliele avesse scattate e lui semplicemente rispose:”Alex”. Colpo di scena! Sguardo divertito e curioso di Anna verso Alex. Lui risponde allo sguardo dicendo che col suo amico erano abituati a condividere gioie e dolori, e che con quella ragazza avevano condiviso soprattutto gioie. Anna:”…ma come? ve la facevate insieme?…” e mentre parlava, fece scivolare la sua mano sul mio uccello,che sotto il calzoncino stava gia protestando. Sapevo che si stava eccitando al punto giusto. Dovevo solo lasciare che e cose andassero un po’ più avanti. Quei due ragazzi erano proprio dei professionisti nell’arte della seduzione. Alex, per tutta risposta, si alza in piedi perchè dice che vuole mostrarle le foto che Marco non ha avuto il coraggio di mostrare. Nell’alzarsi, non può nascondere il rigonfiamento evidente dei suoi pantaloncini da spiaggia. Quando torna con le foto si mette in piedi davanti a Anna, che continua a rimanere aggrappata al mio uccello, che ormai sta per scoppiare. Gli mostra le foto dove appare la loro ex ritratta tra loro due in un chiaro autoscatto. Lui da dietro le tiene i seni con le mani mentre Alex l’abbraccia davanti e la bacia in bocca. Anna commenta: “ma guarda questi due, chi l’avrebbe mai detto…” e io che la conosco so benissimo che deve avere la figa bagnata fradicia. Allora, mentre Alex in piedi davanti a lei le mostra una foto in cui la ragazza glielo sta prendendo in bocca, io tolgo la mano di Anna dal mio uccello e gliela porto fino a toccare l’uccello di Alex, che non ha smesso di spingere la stoffa dei pantaloni. Poi le metto una mano tra le cosce e la spingo fino a verificare che la figa le si sta sciogliendo in un caldo liquido viscoso. Vedo Anna, portarsi più avanti, appoggiata al bordo del divano, alle prese con un cazzo di proporzioni generose che ha gia liberato dalle costrizioni della stoffa e che si accinge a mettersi in bocca, mentre inizia a leccarne la punta con la lingua. Vedo Marco, seduto vicino a lei, che se lo è tirato fuori e se lo sta menando, mentre con la mano libera accarezza la schiena di Anna sotto la magliettina, cercando il seno. In quei momenti darei tutto quello che ho per poter bere il succo abbondante e dolciastro che viene distillato dalla fica di mia moglie. Allora mi sdraio per terra e le faccio capire che la voglio seduta sulla mia faccia, poggiata sui ginocchi, offrendomi la fonte della sua delizia. Lei mi accontenta, senza lasciare un attimo di spompinare Alex, e afferrando il cazzo di Marco con la mano sinistra. Io me lo sto menando e l’unica cosa che voglio e di protrarre all’infinito questo piacere mio e di Anna. Lei muove il bacino sulla mia faccia, strusciando con ritmo la fica sulle mie labbra, apre le cosce più che può, per invitami a penetrarla con la lingua, sposta il bacino in avanti e mi lascia giocare con il buchino del culo, mentre lassù, dove io adesso non riuscirei a vedere, starà continuando a spompinare i due. Adesso la sentii piegarsi, mantenere la fica sul mio viso e iniziare a leccarmi l’uccello, mentre lascia in bella vista il suo magnifico culo completamente aperto al miglior offerente. Io continuo a passargli la lingua sulla passera, ma vedo che un cazzo notevolmente gonfio si appoggia sulle grandi labbra di Anna. Magnifico cazzo, che si fa strada nella fica senza incontrare la minima resistenza, a due centimetri dalle mie labbra, e io non resisto alla tentazione mando la lingua ad accarezzare quell’asta ora perfettamente lubrificata ed insaporita dall’umore di mia moglie. Dalle gambe pelose, riconosco Marco, che si sta scopando Anna mentre io assisto alla funzione ipnotizzato, e gratificato dal più bel pompino che possa desiderare. Ma le sorprese non sono finite. Mentre cerco di immaginare che cosa starà facendo Alex, vedo le sue ginocchia appoggiarsi a terra proprio dietro le ginocchia di Marco. Interrompo la leccata per vedere meglio e quasi non credo ai miei occhi. Vedo Marco che rallenta i movimenti fino a fermarsi nella posizione in cui il suo cazzo è del tutto uscito dalla fica di Anna, mentre dietro di lui osservo Alex che sembra spingere l’uccello dentro il culo di Marco. E’ proprio così, adesso che Marco ce l’ha dentro, riprende a muoversi con cautela, attento a non perdere contatto con il cazzo di Alex, cercando di sintonizzare i movimenti con la femmina che si sta scopando e con il maschio che se lo sta inculando. Anna geme, ogni volta che lo stantuffo di Marco torna a maltrattare le sue natiche, glielo sbatte con foga, adesso che è sicuro di non perdere più il contatto col suo amico che gli rimane dentro. Mi immagino le contrazioni del culo di MArco sull’uccello di Alex e l’idea mi fa venire il capogiro, ho paura che non resisterò ancora per molto, allora mi dedico a prendere in mano il cazzo di Marco e spostarlo delicatamente verso il buchino di Anna: le parole “inculata a catena” mi rimbombano in testa facendomi impazzire dal piacere e dal morbo. Assisto alla lenta e prudente entrata di Alex nel culo di Anna e quando sono sicuro che è tutto a posto, mi sottraggo da sotto Anna, togliendole il mio leccalecca dalle labbra, e mi rimetto sotto di lei facendomi strada con le gambe tra le sue, per poterla baciare in bocca e farle appoggiare la fica sul cazzo ormai duro come una pietra. Lei si dispone alla doppia penetrazione, succhiandomi con forza la lingua e mordicchiandomi le labbra. L’immagine della sua faccia stravolta dal piacere mi fa impazzire. Presa tra i due fuochi, non riesce a muoversi molto, ma a me, a dispetto di quello che può pensare Anna, la cosa non dispiace affatto, perchè ciò mi permette di prolungare il piacere, altrimenti me ne verrei in poche battute. Il sudore sul viso di Anna è un po’ salato, ed io glielo lecco tutto. La sento ansimare sempre più forte, col mio cazzo nella vagina e il cazzo di Marco, (se lì dietro non hanno combinato qualcosa senza che io me ne fossi accorto) nelle natiche.Ecco che arriva il potente orgasmo di Anna, annunciato da un ansimare sempre più fitto e da un morso sul mio labbro piacevolmente doloroso. Io seguo a ruota l’orgasmo di Anna, e le schizzo nella fica tutta la sborra che mi ha fatto venire. Allora, lei si accascia su di me, sfinita, ed io mi chiedo che avranno fatto i due artisti dietro Anna. Li vedo mettersi sdraiati di fianco a noi, con le verghe ancora magnificamente erette, disponendosi ad un 69. Sorpresa dopo sorpresa! Li vediamo spompinarsi in modo così sensuale che la scena diventa quasi magnetica. Non riusciamo a togliere gli occhi da quelle bocche ben disegnate che avvolgono dei meravigliosi cazzi gonfi di desiderio. Anna si avvicina alla bocca di Marco, che subito le lascia il posto d’onore, permettendole di succhiare in esclusiva il bell’uccello di Alex. MArco cerca con la bocca la fica di Anna, mentre Anna spompina Alex e Alex spompina Marco. Triangolo perfetto, che io completo mettendo il mio uccello reidivivo tra le cosce di mia moglie. Sento la lingua di Marco che me lo lecca a partire dai coglioni. Sento le mani di Marco sul mio culo, e sorpresa delle sorprese, un suo ditino insinuarsi tra le mie natiche. Sento che la libido sta risalendo, Marco passa la lingua sul sesso mio e su quello di Anna. Io vedo la nuca di Anna muoversi ritmicamente e immagino come lo sta ciucciando con gusto. Le afferro le tette e gliele stringo, mentre da dietro glielo spingo in modo sempre più brusco: mi sono arrapato più di prima. Arriviamo così alla sborrata di Marco nella bocca di Alex, e alla super sborrata di Alex sul seno di Anna, che proprio in quel momento viene sconvolta da un altro orgasmo. Io glielo tolgo dalle fica e sento la bocca di Marco accogliere tutta la sborra che mi schizza fuori. Che pomeriggio!
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