Continuammo a scopare e a raccontarci storie di sesso per tutto il tempo che fummo in viaggio di nozze, con me che stavo sempre ad indagare e a chiederle qualcosa e lei che arricchiva di particolari sempre più piccanti le sue storie. Poi con l’aereo rientrammo in Italia, facendo scalo a Milano e da lì, per raggiungere la nostra città, prendemmo il vagone letto. Non appena fummo soli nella nostra cabina le fece notare come fosse carino il conduttore, e la incitai a provocarlo, lei con il sorriso malizioso mi disse “Va bene, pero che sia ben chiaro niente di serio, ormai sono sposata e non ho voglia di arrivare fino infondo anche se sei tu a chiedermelo.” Così con la scusa di farsi preparare un caffè andò a trovarlo alla sua postazione e mettendosi bene in mostra riuscì a fare amicizia a tal punto che lui subito dopo il suo ritorno nel nostro scompartimento venne a trovarci, con la scusa di riconsegnarci i documenti di viaggio. Era molto simpatico e io fremevo, ero emozionato e speravo tanto che lei si lasciasse andare e si facesse scopare da quell’uomo, magari con me vicino o meglio ancora con tutti e due contemporaneamente. Lei fu bravissima al gioco della seduzione ci ha fatto rizzare il cazzo in modo spaventoso da vera troia, ma poi ordino al povero conduttore di sistemare i letti per la notte poiché aveva sonno ed era stanca. Appena soli le saltai a dosso e iniziai a pomiciarla malgrado i suoi consigli di calmarmi e d’aspettare che si fosse spogliata, promettendomi se mi comportavo bene di raccontami altre belle storie che sicuramente mi sarebbero piaciuti. Assetato di storie nuove mi bloccai immediatamente, aspettando che si sistemasse per la notte come mi aveva chiesto. Era bellissima ed ero tentato di suonare al conduttore per chiedergli una sciocchezza qualsiasi solo per il piacere di esibirla in quel modo, ormai ero un cornuto vizioso inguaribile. Ma impaurito che lei si arrabbiasse delle mie decisioni avventati lasciai perdere e appena ci distendemmo nello stesso lettino in basso le chiesi “Allora quale è il racconto di questa sera? Lo conosco?” “No, non credo che lo conosci, l’ho incontrato in treno quando tornai a casa per le vacanze di natale. Ti ricordi che il primo anno non prenotai in tempo il vagone letto e fui costretta a viaggiare in 2° classe. Lì incontrai un ragazzo bellissimo che sarebbe sceso poco prima di me, veniva da………. dove lavorava come ufficiale giudiziario. Anche lui non aveva trovato posto nel vagone l’etto e aveva deciso di partire lo stesso. Comunque si vedeva che era una persona molto distinta e così facemmo amicizia facendoci compagnia. Durante la tarda serata uscimmo nel corridoio a fumarci una sigaretta, giunti alla stazione di Firenze, lui che era dietro le mie spalle appoggio il suo corpo al mio, facendomi sentire il gonfiore del suo cazzo nel mio sedere. Io, con il sangue che mi ribolliva in testa, non ho saputo sottrarmi e lasciai che lui avvicinasse le sue labbra al mio collo, per poi girarmi e baciarlo come la più appassionata degli amanti. Con la sua lingua forzo le mie labbra, che ormai si schiusero a questa nuova avventura con una persona conosciuta da pochissime ore. Ero fuori di me e senza ritegno continuai a pomiciare con lui nel corridoio davanti ai passeggeri che avevano assistito alla nostra precedente conoscenza. La signora con il marito e il figlio che aveva assistito all’evolversi dei fatti rideva e sottovoce parlottava con il marito. Tutto questo mi eccitava ancora di più mi piaceva essere considerata una poco di buono, una ragazza facile in somma la dea dell’amore. I suoni ormai non li sentivo più, tutto mi arrivava distorto e ovattato, l’eccitazione mi stava bagnando anche le caviglie e quando lui per mano mi tirò lungo il corridoio l’ho seguì. Le persone, le cose mi apparivano sfogate e il tragitto mi sembrava infinito. Entrammo in bagno avvinghiati in un frenetico bacio e poi con le spalle appoggiate alla porta mi scostò le mutande e me l’ho infilò tutto, fino alle palle, e furiosamente iniziò ad andare avanti e indietro scopandomi al ritmo incessante del treno. Arrivai a casa esausta e tutti eravate convinti che fosse la stanchezza del viaggio, invece, caro amore, era si stanchezza ma delle scopate fatte all’impiedi nel cesso di un treno.” “Simona amore mio che troia che sei. Ma allora perché non mi accontenti? Dai chiamiamo il conduttore e te lo scopi davanti a me, su dai.” “No, assolutamente no. Se vuoi, al massimo, lo provocherò un po’ solo per farti piacere.” “Va bene, meglio che niente.” “Dai sali sul lettino di sopra e fai finta di dormire che adesso suono il campanello e mi faccio portare un calmante.” Accucciato in alto aspettai l’arrivo del fortunato prescelto. “Salve signora posso esserle utile?” “Magari! Sa … mio marito ha preso un sonnifero e sta dormendo profondamente, mentre io che sono contraria alle medicine non riesco a prendere sonno. La prego mi aiuti, se continuo così impazzisco, non ci sono abituata a stare sola” “Non si preoccupi, le preparerò una camomilla e le farò un po’ di compagnia fin quando non si sarà calmata. Mi aspetti che sto arrivando” “Grazie, grazie faccia presto” Appena il conduttore uscì dallo scompartimento, saltai giù dal lettino e baciandola la ringraziai per le incessanti emozioni che in quei giorni lei era riuscita a regalarmi. La strinse ancora a me e alzandole la corta camicia da notte le infilai la mano dentro il piccolo perizoma. Il suo profumo di donna in calore riempi l’angusto ambiente, e con un sottile filo di voce mi ricordava di stare buono, di non pretendere troppo e di smetterla di toccarla poiché si vergognava a farsi trovare in disordine e già tutta bagnata. “Amore va bene farò il bravo però tu dai, regalami uno spettacolo interessante. Suuu dai, accontentami” “Ma che dici Marco, non puoi chiedermi questo, invece apri lo specchio della toletta così da lì puoi vederci meglio” “Allora mi accontenterai?” “Non lo so, vediamo. Se mi andrà e ne varrà la pena cercherò di accontentarti, ma tu non ti aspettare niente di preciso, va bene?.” “In ogni modo grazie anticipatamente, ma non ti nascondo che io spero che questa notte posso coronare il mio sogno di vederti con un bel cazzo sconosciuto piantato tra le cosce.” “Allora salta su, guarda nello specchio e dimmi quale parte di letto vedi meglio, così cercherò di intrattenerlo dalla parte giusta.” Subito dopo si udì bussare, non appena entrato il conduttore si chiuse la porta alle spalle, chiese quanto zucchero, mescolo la camomilla e la porse a lei, che seduta sul letto metteva in bella mostra le sue bellissime cosce. Lei iniziò a bere a piccoli sorsi la camomilla che il conduttore amorevolmente le aveva preparato. Lo fece accomodare affianco a lei sul piccolo lettino che in parte era già occupato dalla scaletta. Appena lei finì di bere chiese “Ed ora?” “Bhe.. se lei si distendesse ……. le potrei fare un massaggio rilassante. Per intanto è meglio che smorziamo la luce, si è proprio meglio mettere la luce per la notte, così l’ambiente diventa più sereno” A quel punto Ho avuto un po’ di panico poiché pensavo di non vederli più nettamente come speravo. Fortunatamente poi gli occhi si abituarono e quella luce fioca venne d’aiuto ai miei propositi, poiché nascose i miei sguardi e ho potuto spiarli meglio, senza nessun imbarazzo. “Si giri Signora si metta a pancia in giù” “Così?” “Si così, però sarebbe utile se abbassasse la camicia da notte, o meglio ancora se…, se la togliesse del tutto” “Toglierla?” “Si sarebbe molto meglio Toglierla, non avrà mica vergogna di me? E poi oggi giorno vedere una donna in topless non penso che sia uno scandalo. Lei in spiaggia non lo porta?” “Certo ma qui è diverso, se qualcuno ci vedesse? Comunque va bene se lei dice che è meglio toglierla” seduta in mezzo a letto con lui dietro si sfila la camicia, rimanendo con il solo perizoma addosso, il suo corpo nudo con il gonfio seno libero alla vista dei nostri sguardi vogliosi mi ha emozionato ed eccitato come mai prima dall’ora mi era capitato. Era bellissima, un vero spettacolo, sentivo il sangue che mi andava alla testa e capivo che il momento che da tanto avevo aspettato finalmente mia moglie me lo stava regalando. Lui si sfila la giacca e la cravatta, lei porta le mani ai seni quasi a nasconderli e con finta ingenuità gli chiede se così va bene. Il conduttore finalmente le poggia le mani sulle spalle, inizia a frizionarla proprio vicino al collo mentre con un mugolio lei si abbassa distendendosi sul lettino. Dopo poco lui si toglie la camicia e le scarpe, senza che lei se ne rendesse conto. Si mette a cavallo su di lei e malgrado che continua il massaggio alle sue spalle, con una mano, riesce slacciarsi i pantaloni, lei si accorge e chiede cosa sta succedendo “No, niente signora volevo solo farle provare un altro tipo di massaggio, un massaggio della cultura cinese che si fa con tutto il corpo e non ci vogliono indumenti, i corpi si devono frizionare e strofinare liberi da qualsiasi indumento. E’ veramente molto rilassante glie lo consiglio, vedrà come starà bene dopo” “Allora devo togliere anche il perizoma?” “Si, sarebbe giusto farlo, se per lei non è un problema” “Va bene se lei dice così, speriamo che poi starò meglio e riuscirò a prendere sonno.” A quel punto lui stesso le sfila le mutandine e poi continua a spogliarsi fin quando tutto nudo non gli sfoggia il cazzo bello dritto davanti al viso. Lei ritorna a rilassarsi con il volto sul cuscino, lui continua il suo massaggio con il cazzo poggiato duramente sulla schiena. Dimenandosi lentamente fa si che il suo attrezzo scivoli tra le chiappe di lei che in silenzio si gusta i piaceri che quel massaggio le sta regalando. Ma dopo un po’ glie lo sbatte nuovamente sulla schiena, sulle natiche ed ecco che poi lo lascia scivolare tra le cosce cercando di trovare la strada per infilarglielo. “Ma che fa con quel coso? mi sta bagnando tutta la schiena, cosi mi sporca tutta!….. Tenga un fazzolettino cerchi di asciugarlo” “ Oh! scusi signora, non l’ho fatto apposta a bagnarla, ma se vogliamo risolvere il problema dell’umido nelle schiena bisognerebbe infilarlo dentro è più gradevole e rilassa meglio ed è sicuro che non sporca”. “Cosa? Ma, dentro dove?” “In mezzo le gambe! Su dai mi aiuti a infilarlo così non darà più fastidio” “Ma no, così no! E no..!!!! La prego, c’è mio marito, potrebbe svegliarsi”. “Be, gli diremo la verità! Che lei non poteva dormire e che io sto cercando di rilassarla, e chi sa magari sarà contento pure lui” “Ma dai, faccia il bravo, lo tiri fuori, oh siiiiii…… lo tiri fuorii…… la prego…. Mmuuu non è giusto però, lei ne sta approfittando, siii.. mmmuuu prima mi ha eccitata ed ora me lo ha infilato, insomma mi sta scopando, uuumm e anche bene. “Vuole davvero che lo tiro fuori?” “Be ormai che posso dirle? Mi sta facendo sentire così rilassata… Uummmm. però poteva almeno chiedermelo? Mmmmuuuuu… siiiii… che bellllllloooo siiii…. Ancora. Bravo siiiii…. Sento che sono già molto più calma, la sua terapia funziona davvero“ “Ha ragione signora avrei dovuto chiederglielo prima, comunque glie lo domando adesso, le va di fare l’amore con me?” “Siiii…. Mi va, e per questo che l’ho chiamata! Si mi faccia felice, su dai mi faccia, mi faccia, mi faccia tutto. Ma come le è potuto venire in mente che io ci stessiiiii…? Siiii…… Muuuu ancora dai non si fermi. Sa che sono in viaggio di nozze? E le sposine vanno trattate bene. Dai vada infondo. Mmmmmuuuu…. Che bello che è. Queste sono le prime corna che faccio a mio marito, sono come un regalo di nozze che gli sto facendo.” “Beato suo marito ad avere una mogliettina così premurosa a fargli i regali” Era proprio vero ero fortunato ad avere sposato una troia. Ero fuori di me stavo realizzando il sogno nascosto della mia vita poter vedere Simona alle prese con un suo amante. Mi rigirai nel lettino in alto e mi posizionai in modo che dallo specchio della toletta potessi vedere meglio. Impugnai il cazzo e lo smanettai con tutta la mia forza ero super eccitato e quando cambiarono posizione toccai l’apice del piacere. Adesso lei era salita sopra di lui e con una mano si è puntata il cazzo in mezzo le cosce, lentamente si è lasciata scivolare in quell’asta che maestosa l’attendeva. Ero stravolto, seguì come le scene di un film la sua impalazione. Lei era la mia star preferita ed ora, finalmente, ho potuto assistere ad un suo rapporto amoroso. Prima lo cavalcò lentamente, quasi a gustarselo a piccoli pezzi, poi finalmente iniziò a galoppare come le peggiori delle ninfomani, sbattendole i senni sul petto, in faccia e sovrastandolo come una matrona romana, come una regina, come Giunone con Giove nel quadro di Giulio Romano nel “L’amore degli Dei” In quel momento capì veramente di come fosse bello vedere due persone fare l’amore. I corpi che si esaltano, i visi che si trasformano e diventano molto più attraenti e belli, persino l’area ha qualcosa di diverso come il profumo, che stimola pure chi assiste a distanza. Intanto lei ansimando urlò che stava raggiungendo l’orgasmo e altrettanto lui, intanto anch’io mi unì a loro spruzzando a pioggia il mio primo orgasmo spiando Simona, in unica e completa apoteosi di sesso, amore e trasgressione. Quando lui fu fuori ed io mi accucciai affianco lei nel suo lettino, mi accarezzò e con un bacio mi disse “Scusa ma sono proprio una puttana e quando sono con uomo vicino perdo la testa, non riesco più a controllarmi, mi dispiace. Ma…., spero che almeno ti sei divertito almeno un poco, io ho goduto proprio tanto. E dimmi ti sono piaciuta?” “Si amore, e ti ringrazio di essere così come sei e vorrei che tu non cambiassi mai. Voglio che tu non abbia sensi di colpa e che noi due diventassimo amici veri, complici sempre di più, amanti e no semplici marito e moglie ma una coppia moderna che sa gustarsi tutti i piaceri della vita” “Allora grazie a te amore che mi dai la possibilità di vivere senza imposizioni, libera di godere come e quando mi pare, però adesso buona notte sono stanchissima” Con il solito bacio ci lasciammo, per ritrovarci all’indomani mattina più amici e più innamorati di prima, con la consapevolezza di poterci fidare l’uno dell’altro. Continua.
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