Valter, un bel ragazzo di 22 anni, 185 biondo con gli occhi chiari, un fisico atletico, e due grandi spalle sviluppate in dieci anni di nuoto, introverso timido e solitario, non aveva amici veri con cui discutere di sport, donne e tempo libero, anche quando si allenava in piscina, aspettava che tutti i suoi compagni finivano la doccia e poi entrava lui, spesso se la faceva indossando il costume, la sua vergogna era il pisello, lo aveva lungo e grande, in erezione superava i 24 cm., e questa per lui era una vergogna inconfessabile, da quando aveva compiuto i dieci anni che si lavava da solo, neanche la madre sapeva di questa sua ossessione del pisello grosso, ma chiaramente gli ormoni a quella età sono impazziti, e non c’era giorno che lui non se lo menasse facendo delle enormi sborrate, un pomeriggio era solo in casa, e si stava facendo una sega alla grande, non aveva sentito la porta aprirsi e richiudersi, era la sorella Stella che rientrava dall’Università, sentendo dei lamenti lei con circospezione si era diretta verso la camera del fratello, e trovandola leggermente aperta si era messa a spiare quello che accadeva, non credeva hai suoi occhi, il fratello solo con la canottiera alzata si stava menando un pisello enorme, un cazzo così grosso e lungo lei non lo aveva mai visto, quella incredibile scoperta l’aveva eccitata moltissimo, si alzava la gonna, e scansato il tanga iniziava a farsi un ditalino incredibile, era talmente grande l’eccitazione che veniva in pochi secondi, e ne ricominciava un altro subito dopo, ma la grande sorpresa la vedeva dopo pochi secondi, Valter faceva una sborrata colossale, i getti di sperma non si contavano più, ne aveva fatti almeno una decina, e il cazzo continuava a gocciare ancora, e quella visione le aveva procurato un orgasmo che forse era il più forte per intensità della sua vita, senza fare rumore andava nella sua camera ma si sentiva barcollare, era venuta in un modo così violento che adesso se ne rendeva conto, una volta dentro si spogliava e andava a farsi una doccia, voleva riprendersi da quello schoc provato poco prima, aveva la mente in subbuglio, non credeva al fatto di essersi eccitata così tanto vedendo suo fratello, e sentiva anche i rimorsi della vergogna, ma sotto al getto caldo mentre si passava la spugna, era più forte di lei, ricominciava a masturbarsi con una violenza inaudita, e solo con il secondo ditalino trovava una pace apparente, e continuava a pensare che lei, a 25 anni dovesse essere vittima di un cazzo così grosso, non riusciva a levarselo dalla mente, quel suo fratello, sempre silenzioso e timido, aveva tra le gambe un tesoro così bello e lei non lo aveva mai visto, eppure negli anni ne aveva provati di cazzi, lo aveva preso anche nel culo, ma uno così l’avrebbe sicuramente fatta impazzire, dopo la doccia si era asciugata e distesa sul letto, stava pensando a quale sistema trovare, per poter mettere le mani su quel bastone meraviglioso, e alla fine le sembrava che la soluzione ci sarebbe stata, telefonava alla sua amica Patrizia e la pregava di raggiungerla, tanto lei era quasi di famiglia, si conoscevano dalle elementari e con lei non aveva segreti, la sera verso le 19 Patrizia faceva il suo ingresso in casa, e dopo aver salutato con un bacino il suo amico Valter, andavano come al solito nella camera della sorella, una volta dentro stella metteva al corrente la sua amica di quello che aveva visto qualche ora prima, e terminava la conversazione con un, mi raccomando cerca di fare le cose per bene, io anche se è mio fratello a un cazzo così non voglio rinunciarci, e poi anche tu non hai che da guadagnarci, e poi se lo vedessi sborrare rimarresti esterrefatta anche tu credimi, e finiva il discorso ridendo e carezzandosi la fica, il solo parlarne la eccitava moltissimo, aggiungendo, pensa che da quando l’ho visto, mi sono sparata quattro ditalini, ti ho detto tutto.Il giorno dopo verso l’ora di pranzo, Patrizia si recava nella casa di Valter, e come lui le aveva aperto la porta entrava dicendole, mi chiami Stella che ho un appuntamento con lei, Valter chiaramente sapeva che la sorella non era in casa e le diceva, mi dispiace ma la tua amica ha telefonato poco fa che tarda, all’Università sta correggendo la tesi con il Prof .che è venuto più tardi, comunque mi ha detto che la puoi aspettare qui, e la faceva accomodare nel salotto, ma poco dopo Patrizia raggiungeva Valter nella sua stanza dicendole, non ti dispiace se ci facciamo un po’ di compagnia, e così dicendo si metteva seduta sul letto del suo amico, poi iniziava con i complimenti per come si era fatto grande e bello, ma che spalle possenti, che torace muscoloso, hai le gambe di Ercole, e così continuava a adularlo, e mentre lo faceva lo carezzava un po’ dappertutto, tutte quelle manovre e complimenti facevano eccitare Valter, ed infatti diventava evidente il suo gonfiore nei pantaloni della tuta, Patrizia scherzava ma cominciava ad eccitarsi anche lei, i discorsi di Stella a questo punto diventavano una bellissima realtà, e così che lei iniziava a spogliarsi, adducendo al fatto che faceva un caldo atroce, ormai era rimasta con il tanga e il reggiseno, il tanga non riusciva a nascondere il pacco di fica pieno di peli neri che aveva, e il reggiseno a balconcino rivelava in pieno due montagne di bellissima carne della quarta misura, era lei che aveva sfilato i pantaloni al ragazzo, ed ora era al cospetto di sua maestà il cazzo che usciva fuori dalle mutande per oltre la metà della sua lunghezza, vederlo e prenderlo con la mano era un attimo, non le sembrava vero di tenere in mano una massa così grande di carne pulsante, con l’altra le aveva sfilato gli slip e lo menava leggermente, Valter era ammutolito, si vergognava di quello che Patrizia le stava facendo, ma il piacere provato gli facevano accettare tutto quello che faceva, Patrizia si era fatta togliere il reggiseno, e come Valter le aveva toccato i capezzoli ormai duri allo spasimo, cominciava a sborrare copiosamente, gli schizzi di sperma sembrava che non finissero mai, e le veniva naturale poggiarci le labbra e saggiarne una buona dose, Valter era diventato rosso come un peperone, si vergognava per essere venuto in quel modo, ma lei accortasi del suo rossore le aveva detto, non ti preoccupare, che come ritorna duro ci divertiamo un po’ se vuoi, e si era tolta il tanga, alla vista di quella bellissima fica, lui si era eccitato di nuovo, ma Patrizia gli aveva fatto mettere una mano in mezzo alle labbra, e si faceva stuzzicare il clitoride, venendo quasi subito per l’eccitazione che provava, quel manganello di carne lo aveva preso di nuovo in mano, e l’aveva scappellato, le appariva un prepuzio enorme, grosso e rosso come il fuoco, e poi sentirlo in mano le dava un calore che mai avrebbe immaginato, ma questa volta l’aveva preso in bocca e cominciava a succhiarlo per quello che le entrava, ma ecco che la porta della camera si apre e entra Stella, vedendo quella scena lei emetteva un urlo e diceva, ma non ti vergogni Valter a fare queste cose con la mia migliore amica? Patrizia si alzava di scatto e andava vicina all’amica, dicendole, meno male che sei venuta tu, questo satiro di tuo fratello mi stava per violentare, e faceva finta di piangere, Valter vedendo quella scena di Patrizia rimaneva di sasso, e poi anche per la vergogna iniziava a piangere e dire un sacco di improperi nei riguardi dell’amica di Stella, ma lei imperterrita aggiungeva, non vorrai dirmi che non è vero tutto questo, ti trovo nudo con la mia amica, e poi dici che non c’entri nulla? ma ti rendi conto di quello che stai affermando? ne riparleremo questa sera con la mamma, il papà e la madre di Patrizia, e facevano finta di uscire dalla stanza, ma Valter le fermava sulla porta nudo come stava, e anche se adesso lo aveva moscio era sempre un cazzo di notevoli dimensioni, prendeva la sorella per un braccio e le diceva, ti prego Stella, anche se non ci credi che è andata così sono sempre tuo fratello, se lo sanno i nostri genitori e la madre di Patrizia mi massacrano di botte, dimmi che posso fare per evitare questa vergogna, e ti giuro che lo faccio, qualsiasi cosa sia, ma ti prego risparmiami almeno questa volta, Stella si girava e dava un bacio sulla fronte sudata del fratello, e poi prendendogli in mano il cazzo moscio le diceva, d’accordo, noi non diciamo niente a nessuno, però tu adesso paghi la penitenza, mi è venuta una idea che mi piacerebbe metter in atto, e mentre parlava, sentiva che il cazzo era ritornato alle dimensioni del giorno prima, quando l’aveva visto mentre se lo menava, adesso io mi spoglio e tu mi fai sentire questo bel bastone, ma rispondeva Valter, ma tu sei mia sorella, come ti viene in mente questo, lo so da me che sono tua sorella, ma dal momento che tu hai una cosa che mi piace, adesso me lo fai sentire altrimenti rimandiamo tutto a questa sera, sei d’accordo o no? Valter abbassava la testa e diceva un si appena percepito, ma il cazzo si era ammosciato quasi subito, e Stella diceva alla sua amica, dai pensaci tu a farlo ricrescere che intanto io mi spoglio, Patrizia gli prendeva in mano il pisello e cominciava a smanettarlo, ma poi si inchinava e lo riprendeva in bocca, con la lingua lo passava per tutta la cappella, in pochi secondi era ritornato di nuovo lungo e duro, e Valter avendola vicino le sussurrava in un orecchio, sei una lurida bastarda lo sai? E lei alzando gli occhi, aveva il cazzo in bocca e non poteva parlare, gli diceva con lo sguardo e il viso si lo so, e continuava a leccare quel bastone che le piaceva tanto, Stella era ormai tutta nuda, e rivolta al fratello le diceva, vedo che mi guardi, ma allora ti piaccio fratellino, anche lei era una bellissima donna, alta175 bionda con gli occhi verdi, capelli sulle spalle, due seni splenditi terza misura, la fica castano chiara, le gambe perfette, e un culo da sogno solo a vederlo, si sdraiava sul letto del fratello e diceva all’amica, adesso lasciamelo un po’ a me, e allargava le gambe, mostrando una fica bellissima e bagnata, i suoi umori le colavano per le cosce tanto era eccitata, Valter un po’ titubante ma eccitato da tanta visione, si avvicinava e lei gli prendeva in mano il cazzo, e se lo dirigeva direttamente sulla fica, e poi diceva al fratello, dai spingimi dentro questo mostro che lo voglio sentire fino nello stomaco, lui spingeva dentro quell’animale, che trovando la fica completamente fradicia le scivolava fino in fondo, l’urlo di godimento di Stella era grande, metteva le gambe incrociate sulla schiena del fratello, e aveva lo sguardo vitreo e perso, godeva come una pazza, aveva difficoltà a deglutire, sborrava in continuazione dicendo parole senza senso, ormai era persa completamente nel piacere che Valter le faceva provare, e poi in un alito di respiro le diceva, sborrami dentro ti prego, lo voglio sentire il succo di questo cazzo meraviglioso, non ti preoccupare che prendo la pillola, e continuava a singhiozzare e gemere, poi una volta tutto dentro le diceva adesso fermati, lo voglio sentire che pulsa dentro la mia fica, lui si era fermato e lo teneva tutto spinto in fondo alla fica della sorella, e lei continuava a sbattere la testa in tutti i lati e sborrava continuamente, Valter l’avvertiva che stava per riempirle l’utero, e un momento dopo cominciava a eruttare sperma in una quantità industriale nella fica di Stella, lei si aggrappava sulle spalle del fratello, e sentiva come quel cazzone la stava riempiendo di tutto il succo che aveva, e con un ultimo grido afono crollava distrutta sul letto sudata e tremante, in quel momento anche Patrizia aveva finito il suo secondo ditalino, quella scena l’aveva portata allo spasimo dell’eccitazione, e come Valter era uscito dalla fica di Stella, lei gli aveva preso in mano il cazzo quasi moscio e gocciolante e lo puliva con la bocca, e sentiva che mentre lo faceva la sua fica aveva ripreso a gocciare, Valter si era seduto accanto alla sorella e si guardava Patrizia con fare interrogativo, e lei gli aveva risposto, si è perfettamente inutile che me lo chiedi, adesso è me che devi scopare, perché non te la senti? ma il cazzo di Valter era di diversa opinione, infatti ricominciava a crescere a vista d’occhio, lui aveva detto solamente, fammi fumare una sigaretta, e poi è tutto tuo questo manganello, e anche Patrizia si metteva seduta vicino a Stella che ancora era nel mondo degli assenti. Era passata circa una mezzora, e oltre a essersi rilassato e fumato Valter ora vedeva la cosa in un ottica migliore, sua sorella si stava riprendendo e le sorrideva soddisfatta, e Patrizia non aveva aspettato il suo consenso, ma si era di nuovo impadronita del cazzo e ricominciava a leccarglielo, ma ormai era delle dimensioni di tutto rispetto, e lo voleva sentire nella fica come aveva fatto la sua amica, si sdraiava e apriva le gambe mostrando a Valter una fica nera come il carbone, e dove si vedeva nel mezzo della labbra spuntare il clitoride dritto e rosa, Valter gli si metteva sopra e lo indirizzava lui il manganello nella fica di Patrizia, ne aveva infilato la metà e lei gia sborrava con un lamento, ritornava indietro e poi lo rimandava tutto in fondo, una volta tutto dentro, a Patrizia gli andavano indietro gli occhi, li aveva rovesciati per il grande piacere che provava, iniziava a lamentarsi e godere, sborrava senza sosta, gli si era aggrappata come una ventosa al corpo di Valter, e non riusciva neanche a dire spingilo più forte, lo iniziava e poi finiva con un lamento gutturale, anche lei era in deliquio con quel trave dentro, continuava solo a godere e lamentarsi, ma poi in un attimo di lucidità gli diceva, ti prego non sborrarmi dentro che non prendo niente, ma come lo stai per fare avvertimi, poco dopo Valter l’avvisava che era prossimo a riempirle la fica o a sborrare fuori, Patrizia si toglieva al volo e iniziava a leccargli il cazzo e succhiarlo, e in pochi secondi riceveva in bocca una enorme quantità di sperma, non riusciva a deglutirlo, ma non lo faceva uscire dalle labbra, lo doveva ingoiare in più volte per quanto era enorme la razione di bianca crema che Valter le stava donando, e alla fine quando lo sfilava era lucido e come nuovo, anche lei si metteva seduta sul letto per cercare di riprendersi, adesso si guardavano soddisfatte di quello che aveva fatto, Stella e Patrizia, ed era Stella che avvicinatasi al fratello, prima le dava un bacio sulla bocca, e poi gli riprendeva in mano il pisello a riposo dicendogli, ho idea fratellone mio, che domani questo bellissimo affare me lo fai sentire nel culo, e ti posso assicurare che non vedo l’ora, e Patrizia intervenendo nella conversazione diceva ad entrambi, ma non crediate di estromettermi da questa storia, se adesso state così lo dovete anche a me, e poi per il culo credo che non sia una cattiva idea, io non l’ho mai preso li, ma penso che domani potrei cambiare idea e… ma,… ma questa è un’altra storia.

