Per lavoro venni trasferito in un’altra città. Elena non svolgeva nessun lavoro e quindi i primi tempi se ne stava in casa a non far nulla. Avevamo trovato un alloggio in una palazzina fatiscente dove c’era un ampio monolocale con bagno e cucina. Ci eravamo dovuti adattare in attesa di mettere qualche soldo da parte e comprarci una casa decente. Ma i soldi non bastavano mai, e col passare del tempo anche la nostra vita sessuale aveva preso una strana piega, facevamo l’amore di rado e senza nessuna voglia. Una sera riceviamo una telefonata da una persona che non ci aspettavamo, il fratello di Elena che era arruolato nell’esercito come volontario. Aveva un paio di giorni di licenza ed essendo vicino alla città dove vivevamo, voleva venirci a trovare. Verso le 18 mio cognato suonò alla porta così l’andai ad aprire e ci salutammo, intanto Elena uscì dalla camera da letto e con mia sorpresa notai che non si era cambiata, portava la stessa camicetta di raso da cui si intravedevano gli enormi seni di quinta misura con le gambe di fuori. Si abbracciarono calorosamente, intanto non so perchè cominciavo ad eccitarmi. Dopo i saluti iniziò a parlarci della sua vita da militare. Io e mia moglie eravamo seduti accanto sul divanetto mentre lui era seduto su una vecchia poltrona in pelle verde, di quelle che poi diventano dei lettini. Ci sorbimmo i suoi racconti di vita militare e poco per volta il discorso andò a finire sul sesso. Ci disse che a causa del lungo servizio in mare, spesso facevano l’amore fra di loro maschi. Ci disse tranquillamente che lui lo dava e lo prendeva anche, senza pudore e senza risparmiarsi nulla. L’;atmosfera si faceva più calda e mia moglie aveva cominciato ad eccitarsi specialmente quando lui descriveva certi marinai con dei cazzoni enormi che glielo infilavano nel culo e in bocca sborrandogli tranquillamente dentro. Era già l’ora di cena ed Elena si alzò per mettere in tavola. Noi rimanemmo seduti e mi accorsi che il vestito di mia moglie si era fatto più corto, infatti lei lo aveva tirato su dalla cintola. Il fratello la guardava ed io notai nel suo sguardo un non so che di desiderio per quelle cosce. Mai mia moglie mi aveva detto di aver fatto qualcosa con lui quando erano a casa e mai io avevo immaginato qualcosa del genere. Poi mi venne in mente quando io andavo a trovarla a casa che in effetti era sempre nuda in casa e c’era anche lui in giro. Spinto da quei ricordi mi venne dentro un senso di eccitazione che non sapevo controllare, tanto che quando mia moglie mi venne accanto le infilai una mano sotto la gonna accarezzandole lascivamente le cosce accorgendomi che non indossava le mutandine. Non sapevo se lei se le fosse tolte poco prima o se non le avesse indossate già dalla mattina. Comunque mi eccitai ancora di più e durante la cena la baciavo e la toccavo di fronte al fratello che non smetteva comunque di guardarle ogni cosa lei mostrasse, tipo la scollatura abbondante o le sue cosce scoperte. Dopo cena andammo a sederci sul divano a sorseggiare un digestivo riprendendo i discorsi di prima. Con mia grande sorpresa fu Elena ad iniziare dicendo che non credeva che il fratello facesse sesso con altri uomini. Alle insistenze di lui, lei gli disse di dimostrarlo prendendo il mio cazzo in bocca. Rimasi pietrificato, in quanto mai prima d’ora avevo fatto una cosa del genere. Lui senza scomporsi mi si avvicinò abbassandomi la lampo tirandomi fuori il cazzo. Dopo averlo menato un pò con la mano per farmelo indurire, lo prese in bocca. Provavo sensazioni indescrivibili, forse era la novità del fatto. Ad un certo punto mentre già godevo con la mente ma non fisicamente, vidi mia moglie armeggiare con la patta dei pantaloni del fratello. Intanto si era tirata la gonna completamente su arrotolandosela fin su alla vita lasciando la figa scoperta, poi aveva tirato fuori dai pantaloni il cazzo del fratello e mi accorsi che lui non aveva un cazzo normale come il mio, ma aveva una specie di mattarello quello per fare la pasta. Era grosso e lungo ed era rigido. La cappella era talmente grossa che mia moglie faceva fatica ad infilarsela in bocca. A quella scena raggiunsi l’orgasmo nella bocca di mio cognato il quale ingoiò tutto. Poi si dedicò alla sorella e lasciando che questa continuasse a spompinarlo, le stuzzicava i capezzoli. Mi sembrò naturale chinarmi su mia moglie leccandole la figa fino a farla godere. Anche lui venne in bocca alla sorella, ma il suo cazzo non si ammosciò come il mio, ma rimase dritto. Io guardavo come per invidia e non mi rendevo conto a come facesse. Senza dirmi nulla, anzi ignorandomi quasi completamente, lui prese la sorella spogliandola completamente e spogliandosi anche lui, la baciò in bocca, poi la fece mettere a cosce larghe infilzandola come uno spiedo. Vedevo quell’;enorme cazzone infilarsi nella figa di mia moglie lentamente e avevo paura che le facesse male, che la passasse da parte a parte, ma lei godeva e godeva incitandolo a fotterla più violentemente. Mi venne duro a quegli incitamenti di mia moglie e senza dir nulla mi masturbai guardandoli. Quella scopata durò quasi un quarto d’ora e finalmente lui raggiunse l’orgasmo dentro la figa della sorella inondandola. Entrambi si sedettero sul divanetto. Io li guardavo rifiutandomi di credere ai miei occhi per ciò che avevo visto. Ad un certo punto mia moglie mi disse di rendere il favore al fratello prendendogli il suo cazzo in bocca. Ero contrario a quella cosa, ma mia moglie mi spinse a farlo e non seppi resistere alle sue insistenze. Imboccai il cazzo di mio cognato in bocca, era moscio ma lo sentii crescere dentro la mia bocca. Mi sentii soffocare e quando fu nuovamente dritto, lui mi spostò la testa da suo cazzo. Stranamente non volevo smettere, ripresi il cazzo in bocca golosamente spompinandolo ancora un pò, poi lui mi disse che aveva fatto la stessa cosa con i suoi commilitoni e che una volta provato non aveva saputo smettere. Dopo quelle parole prese per mano mia moglie, sua sorella, facendola mettere in ginocchio sul divanetto. Compresi le sue intenzioni e mi opposi, ma mia moglie mi disse di lasciarlo fare. Per precauzione comunque presi dell’olio e glielo spalmai a lui sulla cappella e a lei nel buco del culo. Mio cognato appoggiò la cappella al buco del culo della sorella spingendo adagio. In men che non si dica l’intero cazzone era dentro in culo di mia moglie. Dapprima lentamente, poi più veloce fino a quando mia moglie lo incitava a sfondarle il culo e fotterla più forte. Anche qui non resistetti, mi masturbai godendo pazzamente. Andammo a letto sfiniti. Il giorno dopo andai a lavorare lasciandoli entrambi a casa. Nel pomeriggio un mio collega che sta proprio sopra il mio monolocale, mi disse che aveva visto mia moglie assieme ad un uomo a casa nostra mentre saliva le scale in quanto la porta era completamente aperta. Io risposi che era suo fratello ed il collega aggiunse che non poteva essere in quanto erano entrambi nudi e che si palpavano a vicenda. Non sapevo cosa rispondere e vista l’incredulità del collega dissi che a me stava bene così. Tornato a casa non trovai nessuno. Poco dopo erano rientrati dicendomi che erano andati a fare una passeggiata. Raccontai il fatto che il mio collega di sopra li aveva visti e che quindi potevano stare più attenti, quando mio cognato rispose che loro erano esibizionisti, cioè gli piaceva farsi federe mentre scopavano. Non sapevo cosa dire, poi mia moglie disse che era vero che erano andati a passeggiare, ma in effetti avevano fatto dell’esibizionismo, almeno lei. Detto questo, scostò i lembi del suo soprabito facendomi vedere di essere tutta nuda sotto. Mi raccontò ciò che avevano fatto, quindi mi fece entrare in un’altra ottica che non avevo ancora assaggiato.
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