La macchina imboccò il vialetto che portava al parcheggio del ristorante che la sera stava già calando in quella mite giornata di metà ottobre.Una volta parcheggiata, dall’auto scese una coppia; lei, bionda, sui trentacinque anni, con un tailleur bianco ed uno spolverino per ripararsi dal fresco che la notte avrebbe portato in riva al lago dove si trovava il ristorante; lui, capelli scuri, poteva avere intorno ai quarant’anni ed indossava giacca e cravatta; si poteva dire che fosse una qualunque coppia che voleva passare una serata diversa dal solito in quel ristorantino tipico dei castelli romani.In realtà Luisa faceva la puttana e Marco era il suo magnaccia.Messisi a sedere e fatte le ordinazioni, Marco riprese il discorso che avevano interrotto quando erano arrivati al ristorante.”Quindi, se ho ben capito, devi proprio fare questo favore a Simona”Simona e Luisa erano grandi amiche (oltre che grandi puttane) e se una aveva bisogno di aiuto l’altra accorreva subito in suo soccorso.Luisa fece un sospiro.”Come ti stavo spiegando in macchina, Simona mi ha chiesto di aiutare Ester, sua figlia, che il mese scorso è diventata maggiorenne.””In che modo?” s’informò Marco.Luisa riprese.”Quasi vent’anni fa, Simona, che era giovanissima, si sposò con un tale di nome Sergio; lei era vergine e voleva concedersi totalmente al marito; lui però non seppe gestire bene la prima notte di nozze; voleva il lenzuolo macchiato del sangue di Simona per poterlo esibire al balcone il mattino dopo e mostrare a tutti, nel paese, che lui aveva sposato una vergine.Quella notte Sergio badò a fare il maggior danno possibile scopando con la moglie; così ebbe il suo lenzuolo macchiato di sangue ma perse Simona che scappò via tornando dalla madre.Da quell’unico rapporto nacque una bambina, Ester, che adesso è maggiorenne”Intanto erano arrivati i piatti ordinati per cui Luisa aspettò che il cameriere andasse via e poi riprese il suo racconto.”Ora, Simona non vuole che alla figlia accada la stessa cosa che ha dovuto subire lei; per questo ci ha chiesto di… come dire… farle conoscere i segreti dell’amore… carnale; si fida molto di me… e di te” e terminò la frase con un sorrisetto malizioso “per questo ce l’ha affidata per qualche giorno, con la scusa di riposarsi dopo aver finito la scuola e prima di cominciare l’università”.”E noi cosa dovremmo fare, esattamente?” chiese Marco.”Non lo so ancora; intanto andiamo a prendere Ester che arriva oggi pomeriggio all’aeroporto e poi… vedremo…” altro sorrisetto di Luisa.Marco era un po’ a disagio e nervoso; avrebbe voluto che gli si dicesse come e cosa fare; non aveva mai trattato con delle… vergini!. Luisa, invece, era più tranquilla e decisa a lasciare che le cose prendessero la piega che il destino avrebbe voluto.Nel tardo pomeriggio andarono a ricevere Ester; era una bella ragazza, non molto alta, con dei lunghi capelli corvini, un seno non molto pronunciato ed un corpo ancora un po’ acerbo ma che lasciava intravedere ottimi sviluppi futuri.Inoltre Ester era molto alla mano per cui l’atmosfera fra i tre si fece subito rilassante.Arrivati nella loro casa, Luisa e Marco accompagnarono la loro ospite nella sua camera.”Mettiti pure in libertà, Ester; sarai stanca del viaggio. Hai un paio d’ore davanti, prima di cena per cui puoi fare tutto con calma”La ragazza mostrò di gradire l’invito e, rimasta sola, disfece le valigie, si spogliò e andò a farsi una doccia.Intanto Luisa era andata nella sua camera e si era spogliata anche lei; Marco invece era uscito per andare a comprare le sigarette.Luisa sentì per alcuni minuti lo scroscio dell’acqua della doccia usata da Ester; quando smise, fu presa dalla curiosità di vedere cosa stesse facendo la ragazza.Rimanendo nuda, si avvicinò furtiva alla porta della camera di Ester e con estrema cautela aprì uno spiraglio.La sua ospite aveva finito di sistemare le sue cose e, dopo una doccia rigenerante, si stava riposando distesa a letto, completamente nuda; Luisa, mentre la guardava, si sorprese a pensare che aveva un bel corpo e, cosa ancora maggiore, si sorprese di sentire la sua fica leggermente umida a questi pensieri.Ester aveva socchiuso gli occhi e sembrava che dormisse; a un certo punto li riaprì e allungò una mano a prendere una rivista tra quelle che stavano nel comodino a lato del letto; appena l’ebbe in mano, sgranò gli occhi e il respiro le si fermò in gola per un momento; era una rivista pornografica che Luisa aveva messo lì, insieme ad altre, a bella posta per cominciare a saggiare il comportamento di Ester di fronte ad una situazione piccante.La ragazza cominciò a sfogliare quel giornale; vedeva cazzi, fiche, culi e tette in un’orgia di colori e di immagini; pompini, inculate, scopate di vario genere passavano sotto i suoi occhi.Ester non si aspettava una cosa così esplicita; con le sue compagne di collegio ogni tanto avevano parlato di sesso ma in modo superficiale senza scendere nei dettagli; non aveva mai visto il cazzo di un uomo anche se ci aveva fantasticato su; solo una volta aveva assistito, non vista, ad una lesbicata che due sue amiche si erano concesse; in quell’occasione si era anche toccata tra le cosce ma senza arrivare a godere e questo le aveva lasciato l’amaro in bocca.Ora, di fronte alle immagini su quella rivista, la sua sessualità, seppellita chissà dove, ritornava in superficie e chiedeva soddisfazione; senza rendersene conto, la mano libera andò verso il suo inguine e con il dito medio si accarezzò la fica per tutta la sua lunghezza; sentì di essersi bagnata; continuò in quel massaggio, aggiungendo una leggera penetrazione all’interno della vagina; poi cominciò a titillarsi il clitoride; in altre occasioni, pur non arrivando all’orgasmo, aveva scoperto che toccare quella parte le dava grande piacere.Luisa, intanto, fuori della porta della camera, era estasiata di fronte a quello spettacolo; anche lei, seguendo un impulso prepotente, spostò una mano e cominciò a masturbarsi vedendo Ester che ormai era partita.Ad un certo punto il respiro della ragazza si fece più ansimante; ormai la sua mano lavorava velocemente sulla sua fica; Luisa si trovò a seguire, con la sua mano, il ritmo di quella di Ester mentre anche i due respiri si trovavano in sincronia.Nel frattempo Marco era rientrato; non aveva fatto molto rumore per cui né Luisa, né Ester lo avevano sentito tanto più che erano impegnate ciascuna nel proprio ditalino. Quando si trovò a passare nel corridoio, lo spettacolo del culo della sua donna gli si parò davanti; superato il primo sconcerto si accorse di quello che stava succedendo e pensò di approfittarne anche perché Luisa sembrava proprio una cagna in calore e questo gli aveva mandato il cazzo in orbita.Se lo tirò fuori, lo scappellò, lo smanettò un momento e si mise dietro Luisa che, in quel momento, piegata in avanti stava per godere seguendo la masturbazione di Ester.Marco abbrancò le chiappe di Luisa e, prima che questa si rendesse conto della situazione, le aveva messo l’asta nella fica ormai sbrodolante cominciando delle furiose pompate.Dopo il primo attimo di smarrimento, Luisa si adeguò a quella variante e lasciò che Marco la scopasse ben bene; intanto Ester era ormai ad un passo dall’orgasmo; quando il suo sguardo cadde sull’immagine di un cazzo che stava sborrando sulla faccia di una tizia, non resistette oltre e dimenando il bacino urlò il suo piacere senza pensare che qualcuno avrebbe potuto sentirla; nello stesso momento anche Luisa cacciò un urlo liberatorio per l’orgasmo che la travolse e, soprattutto, perché sentì la calda sborra di Marco che le aveva inondato la pancia.Ester, dopo alcuni sussulti, si acquietò e si addormentò; Luisa aspettò che Marco si sfilasse da lei, si girò, glielo prese in bocca e glielo pulì con la lingua lappando sia i rimasugli dello sperma che gli umori della sua vagina che erano rimasti addosso al membro del suo uomo.Poi si rialzò e insieme andarono nella loro camera; si sdraiarono sul letto e anche loro caddero in un sonno ristoratore.Quando si svegliò, Luisa non capì subito dove si trovava; poi ricostruì quello che era successo e, subito, si sentì umida nella vagina; le era rimasta la voglia di Ester e per questo si alzò dal letto per andare nella camera della ragazza.Lasciò Marco ancora addormentato ed entrò con passo felpato dov’era Ester; lei ancora dormiva o almeno così sembrava; Luisa si avvicinò al letto, vi salì sopra e con estrema delicatezza si avvicinò alla ragazza distesa e nuda.Con la bocca le percorse l’intero corpo fino ai piedi; risalendo si fermò sul pube e cominciò a giocherellare con i peli; poi diede delle piccole slinguate sulla fessura di Ester che cominciava a riemergere dal sonno lamentandosi con dei delicati mugolii.Luisa allora si fece più intraprendente e ficcò decisamente la sua lingua tra le grandi labbra della fica di Ester che, ormai resasi conto di quello che stava accadendo, si lasciò andare senza ritegno a quella slinguata; Luisa s’impegnava a fondo nel cunnilingus spiando le reazioni dell’altra e pronta a fermarsi se avesse sospettato qualche problema. Ma Ester era completamente in balia della lingua di Luisa che, ad un certo punto, si mise a cavalcioni della ragazza sbattendole la sua fica sulla faccia.Ester guardò la rosea pelle della vagina di Luisa e, come in trance, allungò una mano per accarezzarla; così facendo schiuse le grandi labbra e il clitoride fece capolino; pensando di fare cosa gradita avvicinò la bocca a quel roseo frutto e cominciò a titillarlo con la lingua facendo emettere a Luisa dei mugolii di piacere mentre a sua volta stava lavorando di lingua sulla fica di Ester.Le due donne erano ormai in balia l’una dell’altra e così le trovò Marco che nel frattempo si era svegliato e si era diretto nella camera di Ester sicuro di trovarci qualche bella sorpresa.Guardando quelle due scatenate, Marco cominciò ad masturbarsi portando in breve tempo il suo sesso in condizioni ragguardevoli.Intanto Ester stava arrivando all’orgasmo e con un urlo prolungato venne copiosamente sul viso di Luisa mentre rilasciava un braccio fuori dal bordo del letto.Vedendo quella mano aperta Marco s’inginocchiò e strisciando si avvicinò al letto; quando fu vicino a Ester le mise cazzo e testicoli nella mano aspettando la reazione della ragazza; questa sulle prime non si accorse della cosa per via dell’orgasmo che aveva avuto; poi, lentamente, cominciò a tastare quella cosa e all’improvviso, recuperando lucidità, si voltò a guardare sbarrando gli occhi.Luisa che aveva mollato la fica di Ester, si accorse della situazione e cominciò a baciare Ester sul viso e sulla bocca dicendole paroline dolci e rassicuranti.”Cosa mi volete fare?” domandò la ragazza con una nota di paura nella voce.”Nulla di male” rispose Luisa “vogliamo farti conoscere le gioie dell’amore, tesoro; vedrai che sarà molto bello” continuò Luisa cercando di rassicurarla.”Ma è… enorme!” protestò Ester.”La fica è elastica” disse Luisa “vedrai che sarà una sensazione molto piacevole; ti sentirai riempita totalmente”Così dicendo, la fece mettere supina, le fece aprire le gambe ed invitò Marco a salire sul letto.Il suo uomo si posizionò con la punta del pene all’imbocco della vagina di Ester; Luisa cominciò a baciare la ragazza sul viso e dopo aver fatto cenno a Marco di procedere, posò le sue labbra su quelle di Ester in un lungo bacio lesbico.Marco allora cominciò a spingere; il glande entrò senza problemi; poi sentì un ostacolo, evidentemente era l’imene che doveva essere rotto; decise di avanzare lentamente, senza strappi; spingendo ancora, sentì che l’ostacolo era passato ed andò fino in fondo.Ester non disse niente anche perché la sua bocca era incollata a quella di Luisa.A quel punto Marco cominciò lentamente ad andare avanti e indietro nella fica di Ester; Luisa si rialzò dalla bocca della ragazza per darle modo di assaporare quella nuova sensazione senza alcuna distrazione.La ragazza aveva gli occhi semichiusi e sembrava godere delle pompate di Marco; il suo respiro divenne sempre più ansimante fino a quando urlò di nuovo un orgasmo prorompente mentre il cazzo di Marco la rovistava sempre di più nella pancia.Luisa si stava sditalinando in attesa che anche il suo uomo arrivasse all’orgasmo.Quando Marco sentì arrivare il piacere finale si sfilò dalla fica di Ester e con due smanettate eiaculò la sua calda crema sulla pancia della ragazza.Luisa si catapultò sulla cappella di Marco ripulendola con la lingua dello sperma rimasto e, poi, si dedicò di nuovo a Ester; con la mano le spalmò la sborra che aveva sulla pancia fino a coprirle anche i seni.Ester era preda del delirio dei sensi; quello che aveva vissuto le era piaciuto e avrebbe voluto che Marco la scopasse di nuovo.Lo disse a Luisa che le rispose”Va bene tesoro, ma bisogna rimettere in sesto l’arma del nostro maschione; perché non lo fai tu con la tua boccuccia?”Così dicendo fece avvicinare Ester con la bocca al cazzo di Marco e le disse di prenderlo in bocca e di alternare delle succhiatine a delle leccatine di lingua; la ragazza si mise di buona lena e anche se un po’ goffa all’inizio, riuscì in breve a riportare l’asta di Marco agli antichi splendori.Luisa per il momento era soddisfatta della sua allieva; per una che aveva fatto il suo primo pompino se l’era cavata egregiamente; nei giorni futuri le avrebbe insegnato ad affinare la tecnica fino ad arrivare all’ingoio: la ragazza prometteva bene, evidentemente buon sangue non mente…
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