Capitolo 14 – Un viaggio in treno La nostra breve vacanza era terminata.Avevamo trascorso una settimana ad Ancona, dove Lucia aveva una amica.Per non prendere i treni affollati che partono dalle Puglie avremmo dovuto attendere le 6 del pomeriggio; a quell’ora partiva un treno formato proprio ad Ancona; vista l’ora della partenza e il periodo dell’anno sicuramente non avrebbe trasportato che pochi passeggeri, inoltre ci concedeva una ulteriore giornata di vacanza.Arrivammo in stazione con largo anticipo così, prima di salire, restammo sulla banchina ad osservare l’arrivo dei nostri compagni di viaggio.”Potevi metterti la gonna per il viaggio””E fare tutta la strada sino a qui coi tacchi? Vorrei vedere te camminare su quei trampoli che mi regali sempre!””Però sul treno potresti cambiarti””Vedremo se ne avrò voglia. Tanto mi sa che resterai a bocca asciutta. Il treno parte tra quindici minuti e ancora non sono saliti che militari e due anziani””Ehi, guarda quei tre signori che stanno venendo verso di noi. Scommetto che salgono in fondo””Certo che in quanto a fortuna non ti batte nessuno, Mau. Guarda che facce da maiali che hanno tutti e tre!””Se ci passano davanti chiedi se questo è il treno per Milano, poi li seguiamo.”Arrivarono. Si dirigevano proprio verso le carrozze di testa. Se il treno era quasi vuoto altrove, nella carrozza di prima classe in testa al treno sarebbe stato deserto. Lucia aveva ragione sulla mia fortuna.”Scusate” chiese loro “Va a Milano vero?””Certo e parte tra poco!””Dài Mau andiamo che altrimenti non partiamo””Andate sino a Milano?” domandò ancora”Si, purtroppo; ritorniamo dalle nostre mogli” e risero”Vi dispiace se facciamo il viaggio con voi? Col treno vuoto ho un po’ paura””Certo signorina, ha ragione. Di questi tempi non si sa mai quello che può succedere. Però non sia così preoccupata, l’importante è non viaggiare soli e questo baldo giovanotto la accompagna, vero?””Si, sì; però con altri tre uomini mi sento più sicura””Non si preoccupi signorina per noi sarà un piacere farle compagnia; è così bella e giovane. Ci addolcirà il pensiero del ritorno dalle nostre mogli” e risero nuovamente.”Siete tutti così voi uomini. Fate tanto i gradassi però senza la mamma prima e la moglie poi che vi curano non sapreste come fare”.Intervenni interrompendo la conversazione che si stava creando “Che ne dite di salire sull’ultimo vagone così anche se il treno si riempie stiamo più tranquilli?”Cominciammo a salire e a percorrere il primo tratto di corridoio. Io aprivo la strada.”Però ci mettiamo vicino al bagno che io ne ho bisogno spesso””Dài, così facciamo meno strada all’arrivo. A voi va bene?””Per me un posto vale l’altro” rispose uno dei tre.Entrai nello scomparto sistemai gli zaini e mi sedetti; Lucia sedette al mio fianco e i tre, sistemati i loro bagagli, sedettero di fronte a noi.”Siete venuti ad Ancona in vacanza?” ci chiesero.”Sì, ho una amica che abita qui e siccome era tanto che non la vedevo siamo venuti a trovarla”Intanto il treno era partito ed il vagone era vuoto.Parlammo delle solite cose finchè non arrivò il controllore a chiederci i biglietti.Pagarono tutti e tre la differenza per la prima classe; era evidente che per loro rappresentavamo un fuori programma.Era incredibile come Lucia pur in jeans e scarpe da ginnastica riuscisse a suscitare desiderio. E’ vero che i nostri compagni di viaggio sembravano già di natura dei maiali ma ancora mi stupisce come Lucia, senza averli provocati se non col suo naturale atteggiamento, già li aveva resi vogliosi di scoparsela.Il suo corpo snello e longilineo e dalle forme generose contrastava col viso pulito e fanciullesco, così come il suo sguardo ingenuo era in contrasto col fare conturbante.Sprizzava malizia da tutti i pori e questo scatenava l’istinto animale di ogni maschio.La tecnica per corteggiarla era la solita. La stavano ricoprendo di complimenti: ma che brava, ma che bella, dimostri diciotto anni e via così.Mi inserii nella conversazione per guidarla e raggiungere i miei intenti.”Pensate che l’altra sera ci hanno fermato i vigili e le hanno chiesto se aveva la patente. Difficilmente le danno più di diciotto anni. Io le dico sempre che e colpa di come si veste. Se si vestisse da donna e mettesse anche un filo di trucco qualche anno di più glielo darebbero. Non trovate?””Ma figurati, non cambia proprio nulla” intervenne Lucia.”Invece è un peccato che una ragazza così carina non si valorizzi””Certo che se lei portasse la gonna le darebbero sicuramente qualche anno di più””Secondo me starebbe anche molto bene””E poi una bella ragazza che non si veste bene è come un fiore che rifiuta di aprirsi ai raggi del sole””Vedi che anche loro la pensano come me?””Ma figurati. Ho il viso da bambina e non ci posso fare nulla””E’ per questo che ti dico di truccarti un poco””Ma non cambia niente””Vedete come è testarda? non mi ascolta neanche a piangere””Senti, facciamo una cosa: tu ora vai di là, ti metti un bel vestito, ti trucchi un pochino e ti fai vedere da questi signori così sentiamo cosa ne pensano; del loro parere disinteressato spero ti fiderai!””Che ne dite? me la fareste questa cortesia?””Ma certamente. Avanti signorina dìa ascolto al suo ragazzo. Guardi che parla nel suo interesse”.”Con gran piacere; sù, faccia questa prova; vada a mettersi il vestito più bello che ha e noi le diremo se ha ragione o torto”.”Allora Lucia? Puoi anche cambiarti nello scomparto qui di fianco, tanto il vagone è vuoto””E va bene. Però resterete delusi, lo so”.Lucia prese la sua valigia e andò a cambiarsi.”Vi prego datemi corda” dissi bisbigliando “Avete visto che razza di zuccona è. Per riuscire a farla vestire elegante devo impazzire. Non vuole mettere i tacchi perchè dice che sono scomodi; non mette la gonna perchè crede di avere delle brutte gambe; si vergogna del suo seno. Insomma è una tragedia. Io cerco sempre di convincerla facendole un sacco di complimenti, ma lei li rifiuta sostenendo che sono di parte. Se le dite qualcosa voi non potrà pensare che sono frottole. La metto nelle vostre mani; sono disposto a tutto pur di vederla più donna””Si vede che è una bella ragazza; è proprio un peccato che non si valorizzi””Già sembra non voglia ammettere che gli uomini la guardano e la desiderano. Eppure come a tutte anche a lei piace essere ammirata. Credo che questa sia l’occasione giusta. Fatela sentire al centro dell’attenzione. Fatele capire che è bella e che gli uomini la desiderano. Avete sicuramente più esperienza e sapete come fare. Ditemi senza scrupoli come devo comportarmi””Non si preoccupi, che ci pensiamo noi. Da domani la sua ragazza sarà un’altra””Zitti, ecco che arriva”Lucia aprì la porta ed entrò. Restammo tutti senza fiato.Ai nostri occhi apparve una persona completamente diversa da prima.Sensuale ed eccitante fece un giro su stessa e si fermò in piedi davanti a noi.Indossava un vestitino grigio di cotone allacciato davanti da soli due grossi bottoni bianchi all’altezza dell’addome; i due lembi del vestito erano appena sovrapposti e ad ogni passo si aprivano fin quasi all’inguine; aveva le scarpe coi tacchi, le calze velate ed una guepière bianca di pizzo trasparente che si vedeva chiaramente dall’ampia scollatura sul petto.”Ma è stupenda; così vestita non l’avrei riconosciuta””E le calze velate le stanno magnificamente. Lo sa che ha delle belle gambe?”Lucia si sedette vicino a me e accavallò le gambe; il vestito si aprì scoprendola sino alle mutandine.”E lei dice di non star bene così vestita?””Guarda Francesco che roba, altro che le nostre mogli!””Signorina, lei non sa cosa darei per essere il suo ragazzo”Lucia cambiò posizione e il vestito si aprì ancora di più. Io le misi una mano sulle gambe e le palpai voluttuosamente le cosce spingendomi sino ai glutei che scoprii alla loro vista “Ditemi voi se queste sono gambe da coprire”I tre, che seguivano attentamente i movimenti della mia mano, dissero “Io un paio di gambe così non le ho mai viste””Lei è proprio matta a dire certe cose”Io contiuai a toccarle un po’ le gambe, un po’ i fianchi, un po’ i glutei “E dovreste sentire come sono sode. Senta un po’ qui” dissi rivolgendomi al più vicino.Non se lo fece ripetere due volte; piegatosi in avanti, allungò una mano, la mise sul ginocchio di Lucia e iniziò lentamente a risalire lungo la coscia.Con una mano spinsi sul fianco di Lucia per farla girare in modo da offrire anche le natiche all’assaggio del vicino.La sua mano arrivò alla fine delle calze.”E senta che pelle morbida”La mano proseguì sino al gluteo dove affondò in una golosa palpata.”Dài, Lucia, avvicinati e fatti vedere meglio” la spinsi ad alzarsi e la mandai davanti a loro.Tutti e tre le misero le mani sulle gambe e la toccarono freneticamente.”Allora ti sembra che farebbero così se non fossi bella e attraente? Avanti, dimmi cosa stanno facendo””Mau mi stanno toccando le gambe. Anzi, adesso hanno infilato le mani sotto al vestito e mi stanno palpando il sedere””Signorina lei ha un culo fenomenale””Provate a guardare il resto”La girarono e si avventarono sui bottoni”Cosa fate, mi togliete il vestito?”Lucia li aiutò sfilandoselo dalle braccia.”Venga qui che controlliamo il seno”La tirarono per un braccio e la fecero distendere su di loro.Lucia abbandonò le gambe sul primo, la schiena sul secondo la testa e le braccia sul terzo.Sei mani iniziarono a tastarla freneticamente da tutte le parti.Qualcuno le sfilò i seni dalla guepière.”Mau mi stanno consumando a furia di toccarmi””E’ perchè sei brutta, altrimenti neanche ti guarderebbero””Mmh che tette meravigliose”Uno alla volta estrassero i membri dai pantaloni e iniziarono a sfregarseli.”Ecco, bravi fatele vedere cosa vi suscita una ragazza così brutta!””Senta qui signorina che effetto mi fa averla qui svestita”. Le prese la mano e gliela mise sul suo membro turgido.”Mau, guarda come ce l’ha duro” disse iniziando a muoverlo”E senta il mio”. Lucia prese il secondo membro con l’altra mano e iniziò a masturbare anche quello.”Anche il suo è duro”Il terzo si alzò, andò davanti al viso di Lucia e si abbassò i pantaloni “Ma il mio è il più gustoso””Mau, me lo vuole mettere in bocca” e avvicinò il viso per prenderlo meglio.Lucia stava masturbando due cazzi e succhiandone rumorosamente un terzo.Una mano scorreva sulle cosce, un dito le esplorava la vagina e quattro mani si alternavano sui seni.Lucia godeva soffocata dal membro che entrava e usciva dalla sua bocca.”Dài, ora alzati che vediamo il resto””Come devo mettermi?””Piegati in avanti e appoggiati alla poltrona”Lucia voltò loro le spalle, inarcò la schiena e si chinò in avanti.”Così va bene?””Perfetto. Fattela leccare.” Le prese i glutei, li divaricò e spostandole il filo delle mutandine affondò la lingua nella vagina.”Aahh, Mau che lingua lunga che ha, me la sta cacciando tutta dentro”Il secondo sedette accanto a me prese la testa di Lucia tra le mani tirandola a sè”Ora succhia il mio cazzo”Lucia gemeva stupendamente.Il terzo le prese una mano e si fece masturbare poi allungò furtivamente un dito sul buco del sedere e lo spinse lentamente dentro.”Oohh; il sedere” disse a bocca piena “Mau mi hanno infilato un dito nel sedere. Mmh com’è bello. Sii dai spingilo dentro di più””Ti piace il dito nel culo eh? adesso sentirai col mio cazzo”La alzarono e la fecero girare.Lucia mi guardò mentre la muovevano facendola sedere sull’uomo al mio fianco e disse “Mau cosa mi fanno adesso?””Ti riempiamo tutti i buchi contemporaneamente. Allarga le gambe e appoggiati a me””Così?” disse Lucia sdraiandosi su di lui”Ecco brava, ora allarga le gambe”Uno dei due in piedi la prese sotto le ginocchia e le sollevò le gambe divaricandogliele.L’uomo seduto si prese il cazzo in mano e lo puntò sul buco del culo di Lucia”Mau me lo vuole mettere nel sedere. Ahh, mi fa male”I due in piedi le spalancarono le gambe uno e le natiche l’altro.”Aah, è troppo grosso. Aah, mmh, sta entrando. Ecco, lo sento. Mau è entrato. Mi stanno inculando. Ohh che bello. Sii Mau mi sta inculando, mi sta inculando. Dai più forte. Sbattimi dai sii, si, così”Il secondo uomo salì in piedi sui sedili e le cacciò il membro in bocca soffocando i suoi gemiti.Il terzo appoggiò le mani sui braccioli e le infilò il cazzo davanti.Lucia era schiacciata tra tre uomini e godeva all’impazzata sotto i loro colpi.Quello seduto sotto la teneva per le natiche e la sollevava per farla poi ricadere sulla sua asta, quello in piedi le teneva ferma la testa con le mani e le infilava ritmicamente l’intero membro in bocca; il terzo che le stava quasi sdraiato addosso le succhiava i capezzoli e col bacino la penetrava davanti.Si alzarono. Lucia si mise in piedi chinata in avanti voltandomi le spalle.Mi guardò e allargandosi le natiche con le mani mi disse “Mau, guardami mentre mi faccio inculare. Dai, infilatemelo fino in fondo, uno alla volta”Il primo si avvicinò, le puntò il cazzo sul buco e iniziò a martellare prima dolcemente e poi sempre più forte.”Guarda Mau me lo sta ficcando nel culo””Aaahh, è troppo eccitante. Voglio sentirli tutti e tre. Avanti datevi il cambio”Uno ad uno i cazzi si alternavano nel culo di Lucia che nel frattempo si faceva masturbare e palpare dagli altri due.”Mau, guarda come mi toccano. Mmh tra poco godo. Dai, scopami, Mau”Si sedette sopra di me infilandosi il mio membro nella vagina.”Dai continuate a incularmi che sto per godere”Inarcò la schiena; il buco del culo si apriva desideroso di essere riempito.Uno ad uno la impalarono mentre Lucia raggiungeva il culmine dell’orgasmo poi tutti e tre la presero, la fecero alzare e standole attorno con pochi colpi di mano la innaffiarono col loro sperma.
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