Zach Ci crederete, in quasi 15 anni che lavoro per una rivista di esplorazione e viaggi, dopo avere viaggiato in tutto il mondo andando dovunque i quattro venti mi portavano, non ero mai stato alle Hawaii? Ne avevo sentito,e letto ed anche visto delle belle foto, ma non avevo mai avuto l’opportunità di sperimentare personalmente o professionalmente l’“Aloha State”. Quindi, quando venne il momento di prendermi una vacanza, mi preparai a quattro settimane di gioia e comprai un biglietto per le Hawaii.Quando arrivai mi innamorai immediatamente. Le Hawaii sono più incredibili viste dal vero che non da qualsiasi immagine. L’acqua, la sabbia, gli alberi, i vulcani e le persone erano tutti così belli, era come veramente vivere in paradiso.Passai il primo giorno a disfare le valige, a guardarmi intorno e poi, alla fine decisi di uscire sulla spiaggia e guardare il sole sul possente Pacifico. Mentre ero seduto sulla sabbia avevo il grande piacere di guardare una parata di natii marroni e dorati che passano davanti a me. Era difficile fare in modo che non ci fosse tensione sotto i miei pantaloncini mentre un bel hawaiano dopo l’altro attraversavano la spiaggia. La maggior parte di loro erano surfisti e portavano assi elaboratamente decorate sotto il braccio mentre andavano a cercare la grande onda.Non avevo mai praticato il surf, non c’era una ragione precisa ma non mi era mai capitato e guardando quella bellezza color cacao che passava, non potevo fare a meno di pensare che non c’erano ragioni per cui non provassi. Forse era dato dal fatto che la bellezza in questione era di gran lunga il ragazzo più sexy che avessi mai visto. Doveva avere circa diciannove anni ed aveva l’aspetto di chi farebbe qualsiasi cosa per soldi.“Hey!” gli gridai.Si girò e si indicò per assicurarsi che stessi parlando a lui. Accennai col capo e gli feci un cenno. Quando si avvicinò ebbi la miglior visione di cosa si intende per sbalorditiva gioventù polinesiana. Aveva un corpo che sembrava scolpito, addominali increspati, belli e rotondi pettorali decorati da un’areola deliziosa, scura della dimensione di una moneta da un euro e capezzoli grandi come una gomma di una matita; gambe e braccio si increspavano per i muscoli forgiati da ore di nuoto e surf. I peli neri formavano piccoli anelli sulla pelle caffè mentre si accosciava davanti a me.“Cosa possono fare per lei?” ha chiesto sfoggiando un sorriso bianco ed abbagliante che sembrava anche più brillante in contrasto con la sua bella pelle scura.“Come ti chiami?”La faccia del ragazzo si raggrinzò confusa. “Leilani… ma i miei amici surfisti mi chiamano Scratch.”“Bene, ciao Scratch, piacere di conoscerti. Io sono Gian Paolo” ho detto allungando la mano per stringere la sua. Il sorriso ritornò sulla sua faccia e mi strinse la mano. “Mi stavo chiedendo se eri interessato a guadagnare un po’ di soldi.”“Quanti pochi soldi… e cosa devo fare per guadagnarli?”Ci pensai un momento. Non sapevo quanto potesse costare quel genere di servizio, volevo essere generoso, ma non troppo. “Ti darò 500 dollari se passerai la settimana con me e mi insegnerai il surf.”“Tutta la settimana? 800 dollari.”“600.”“750.” Il suo sorriso divenne più largo e sfoggiò le fossette sulla pelle marrone e di seta.Era un buon affare, avrei pagato scioccamente 1000 dollari o più per passare tutta la settimana col magnifico Leilani, così 750 dollari erano un affare. Ero sicuro che mi stesse ingannando… o forse no. Non mi importava.“Va bene… 750.”Ci stringemmo la mano per completare il patto.“Ci vediamo qui domani mattina per la mia prima lezione?”“Ci sono ancora tre ore di buona luce… bene, cominciamo. Probabilmente hai bisogno di tutto la pratica possibile.”“Grazie!”Sorrise furbescamente ed allungò la mano per aiutarmi ad alzarmi. “Io non ho una tavola” ho detto alzandomi e spazzolandomi via la sabbia.“Non preoccuparti; la troveremo. Andiamo… non perdiamo tempo.”Seguii il giovane attraverso la spiaggia ad un punto più appartato dove un gruppo di amici surfisti si era radunato, erano circa 15. Gridarono per chiamare Scratch mentre ci avvicinavamo, scoprii così che era la loro celebrità locale.“Chi è?” domandò uno di loro e potevo sentire la derisione nella voce del ragazzo.Sembrava diverso dagli altri, la pelle giglio-bianca e lo strato sottile di peli castano chiaro contrastavano molto coi molti corpi lisci, senza peli, scuri degli altri surfisti che erano intorno a lui. Anche il suo taglio di capelli era diverso, un taglio severo al contrario dei lunghi capelli hippy che la maggior parte di loro portava, anche l’altro bianco che faceva parte del gruppo. La piastrina luccicante che penzolava sul suo torace l’identificava subito come un militare e spiegava il suo taglio di capelli.Scratch si rivolse al ragazzo, sui 25 anni, ed aggrottò le ciglia. “Questo è il mio amico, Frog,” disse assegnandomi un soprannome. Non replicai anche se non riuscivo a capire dove avesse trovato il nome. “Non essere così maleducato, Crush, lui può stare con noi.”La faccia del militare diventò rossa come una barbabietola mentre tutta la banda nitriva. Lui ghignò verso di me, poi diede uno strattone alla sua tavola per tirarla fuori dalla sabbia e corse in acqua. “Non badare a lui” mi spiegò Scratch. “Sai come sono i militari. Ora andiamo a cercare una tavola.”Accennai col capo, Scratch si avvicinò ad uno i ragazzi che stavano seduti su una grande pietra; parlarono per un minuto e vidi l’altro fare un cenno con la testa e sorridere. Scratch afferrò la tavola, ritornò dove mi aveva lasciato, mi diede orgogliosamente il surf e sorrise.“Okay, pronto?”“Sì, sicuro… Non sono mai stato così pronto.” “Ben… seguimi e fai esattamente come ti dico.”Accennai col capo e seguii Scratch all’acqua. Uno dei suoi amici gridò “Buona fortuna!” mentre entravamo in acqua. “Ne avrete bisogno” continuò.Devo dire che quelle parole mi avevano messo addosso dell’angoscia, sapevano qualche cosa dell’abilità nel praticare il surf di Scratch che io non conoscevo? Scioccamente… coraggiosamente, continuai.Le mie preoccupazioni furono messe ben presto a tacere, Scratch era un surfista incredibile ed un insegnante anche migliore, evidentemente non era la prima volta che insegnava ad un surfista novizio. Era incredibilmente paziente e prodigo di incoraggiamenti. Quando l’ultimo raggio di luce all’orizzonte si affievolì, io ero in grado di pagaiare fuori, prendere una piccola onda e alzarmi… per alcuni metri almeno.“Buon lavoro!” ha detto mentre camminavamo sulla spiaggia. “Sei un allievo che apprende rapidamente… il mio miglior allievo.”“Davvero! A quante persone hai insegnato?”“Contando te? Due… ma tu sei sicuramente il migliore” ha detto con un sorriso che mostrava tutti i denti. “Ceni con noi?” chiese indicando con la testa la sua banda di surfisti che erano seduti intorno ad un grande falò sulla spiaggia.“Sicuro”Mangiammo e poi ridemmo e scherzammo per tutta la sera. Notai che Crush non c’era, se era ancora in servizio attivo probabilmente ritornare al campo che non distava molto dalla spiaggia. Avevo sperato di vederlo un po’ più rilassato, il suo atteggiamento severo era fuori luogo nel gruppo spensierato di giovani surfisti. Quando tornai alla mia camera d’albergo erano quasi le 3 di notte. Scratch mi aveva detto che ci saremmo trovati nell’atrio dell’albergo alle 9 per andare a comprare un surfboad, e questo voleva dire che avrei avuto solamente cinque ore di sonno. Abbastanza per una vacanza avrei dormito di più che in una notte di lavoro.Mi alzai il mattino seguente intontito e di cattivo umore ma pochi minuti della personalità effervescente di Scratch… ed io ero tornato allegro. Mi aiutò a scegliere una tavola, un longboard bianco con l’immagine di una rana verde.“Una rana per Frog” disse.Io risi. “Perché Frog?” chiesi.“Perché hai gambe lunghe e potenti, sembri una rana quando ti accosci sulla tavola.”“Davvero?”“Sì… davvero.” nitrì.“Grazie!”“Ma è un complimento… Mi piacciono le rane, portano fortuna.” Al che io sorrisi.“Non hai ancora l’aspetto giusto” disse guardandomi e grattandosi il mento. “Hai bisogno di short… ed una collana.” Estrasse un paio di pantaloncini da una pila accanto a lui e me li gettò. “Prova questi mentre io cerco una bella collana.”Accennai col capo ed andai in uno stanzino di prova. Un paio di minuti più tardi, uscii per farmi vedere da lui nei nuovi pantaloncini verdi e blu.“Bene” disse abbassandomeli di cinque centimetri. “Non sono riuscito a trovare una bella collana ma… ” Si tolse la catena di conchiglie dal collo e me la diede. “Prendi questa.”“Non posso prendere la tua collana… ”“Insisto. Un regalo per il mio studente numero 1.”Arrossii ed accettai il suo gentile regalo, me l’allacciai al collo e mi mostrai.“Bello” disse facendomi ancora arrossire. “Ora andiamo a surfing!”Eravamo gli unici del resto della banda, a differenza degli altri Scratch “aveva da lavorare” ed ogni giorno doveva fare qualche cosa. Era bello avere tanto tempo da passare con lui. Facemmo surf ininterrottamente per ore. Alla fine gridai “pietà”, troppo esaurito per affrontare un’altra onda. Anche lui ammise di essere stanco, così tornammo alla spiaggia e ci sdraiammo sulla sabbia bianca e calda. Parlammo per un po’, nulla in particolare, finché la banda cominciò ad arrivare lentamente sulla spiaggia.Avevo imparato la maggior parte dei loro nomi: Turtle, Rip, Coco, Tidal, il povero Zip con la sua gamba rotta… c’erano tutti, a parte Crush. Alcuni minuti più tardi alcuni militari presuntuosi si pavoneggiarono inoltrandosi sulla spiaggia, c’era anche lui che piantò la sua tavola nella sabbia e venne verso il cerchio sparpagliato che avevamo formato. Dirigendosi direttamente verso Scratch, si chinò sul giovane surfista hawaiano come se volesse dargli un bacio; ma, mentre lo stava facendo si fermò come gelato.“Dove hai trovato quella roba?” ha chiesto indicando il mio collo.Alzai la mano e toccai la piccola fila di conchiglie che adornavano il mio collo, mi ero già così abituato a portarle che me ne ero praticamente dimenticato. “Me le ha date Scratch.”Guardò il cerchio pallido intorno al collo di Scratch dove era stata la collana. La faccia di Crush divenne rossa e le sue sopracciglia si corrugarono in una smorfia adirata.“Fottiti!” e se ne andò come un turbine.La tensione sulla spiaggia era diventata così spessa che avresti potuto tagliarla con una sega. Nessuno disse una parola o emise un suono. Io guardai Scratch che sembrava pietrificato per la scenata di Crush. “Cosa è successo?” ho chiesto.Lui si è limitato ad alzare le spalle, ha afferrato la sua tavola e si è diretto di nuovo verso l’acqua. Il resto della banda lo ha seguito lentamente. Io ero troppo stanco per unirmi a loro e piuttosto impressionato per la scenata che sembrava avessi causato io. Mi sentivo fuori posto, come se avessi disgregato la santità di quella fratellanza. Tutto sembrava andare per il meglio prima che io arrivassi, perché avevo causato quel dramma?Crush stava sempre sulla spiaggia, io corsi verso di lui, non sapevo cosa avevo fatto per provocare la frattura, ma forse avrei potuto fare qualche cosa per aggiustarla.“Hey Crush! Aspettami! Posso parlarti un minuto!! ” Crush si voltò, l’espressione di rabbia sulla sua faccia era dieci volte superiore a quando l’avevo visto l’ultima volta, sembrava avesse attraversato un carro di cenere. “Giuro su Dio, Frog, che se non te ne vai potrei ucciderti!”“Guarda, io non sapevo che tu e Scratch avevate qualche… cosa. Io non avrei mai preso la collana se l’avessi saputo, lui stava solo tentando di aiutarmi a trovarmi meglio.”“Una cosa? Tu pensi che noi abbiamo una cosa?! Che io sia innamorato di quel ragazzo! Sai che stavo per essere cacciato dall’esercito solo perché mancavo ai miei doveri per stargli vicino? Poi arrivi tu, coi tuoi occhi verdi e sexy, il tuo aspetto da bel ragazzo e il sorriso da 5.000 dollari, e lui mi dimentica! Quindi fottilo e fottiti!”Si girò per allontanarsi. “Crush, aspetta!”L’afferrai per un braccio, lui diede uno strattone per liberarsi e roteò il braccio per colpirmi con un pugno. Le sue nocche furono come piccoli martelli d’acciaio contro la mia mascella. Ero già stato colpito prima di allora, ma mai così forte. Vidi letteralmente le stelle mentre Crush si allontanava, eccitato, nella sua jeep. Attraversai la spiaggia leccandomi le ferite; sentivo la guancia che si gonfiava sotto delle mie dita. Che fottute vacanze!“Oh mio Dio, cosa ti è successo?” chiese Scratch lasciando cadere la tavola e correndo verso di me.“Il tuo boyfriend mi ha sistemato” ho ringhiato. “Non è il mio boyfriend.”“Bene, qualcuno deve dirglielo.”“Mi dispiace… Non volevo coinvolgerti in questo casino.”“Sì, bene, l’hai fatto… quindi dovresti dirmi cosa diavolo sta succedendo?”Sospirò e si sedette accanto a me.“L’ho incontrato un anno, era appena stato trasferito qui. Gli piaceva fare surf, stava cercando un posto adatto ed è capitato su questo pezzo di spiaggia che noi riteniamo nostro. Sai che siamo dei bravi ragazzi, sapevamo che era nuovo e così gli abbiamo permesso di stare con noi. Lui non è un gran surfista, voglio dire che conosce la tecnica ma non sa veramente fare surf… capisci? Ho avuto compassione e gli ho detto che gli avrei insegnato come farlo bene. Crush è veramente serio… non come il noi ma, per una ragione strana, noi cominciammo a prenderlo di mira. Sapendo che era un militare, gli dissi subito che ero gay… in modo che non ci fossero malintesi. Lui accettò la cosa e divenimmo buoni amici.“Poi alcuni mesi fa, Crush cominciò ad agire in maniera strana. Era sempre nervoso e si adirava quando non volevo o potevo stare con lui, smetteva di parlarmi ogniqualvolta io giravo con un nuovo ragazzo. La cosa sembrava strana e così gli chiesi cosa stava succedendo. Dapprima negò tutto… disse che mi stavo immaginando le cose, poi più tardi ammise che aveva una cotta per me ed era geloso quando mi vedeva con altri ragazzi. Così è nato il suo soprannome (cotta = crush). Così ad ogni modo ne parlammo, una cosa condusse ad un’altra, e noi finimmo per fare sesso. Accadde così, per me non voleva avere un seguito. Lui mi piace ma non fa per me, non mi vanno i militari, non mi va la loro rigidezza, la loro violenza. Puoi biasimarmi? L’hai visto… è tremendo!” Io accennai col capo. Crush era abbastanza appetibile, anche se odiavo la sua violenza.“Così cominciammo a fottere abbastanza regolarmente. Era solo sesso per me… ma penso fosse qualche cosa di più per lui. Cominciò a diventare appiccicoso e a farmi regali. Mi comprò quella collana che porti, ecco perché si è arrabbiato tanto quando la vide su di te. Mi ha comprato la tavola che utilizzo… e è veramente costosa. Pensai che fosse il caso di chiarire le cose prima che prendessero una strada sbagliata, quindi gli dissi che non l’amavo. Lui disse che capiva e le cose stavano bene tra noi fino a che…”“Fino a che non sono arrivato io.”Che fortuna mi sono detto toccandomi la guancia gonfia che faceva dannatamente male!“Sì… Mi spiace tanto! Non pensavo che si comportasse così. Dannazione… era così arrabbiato che ha lasciato qui la tavola. Dovrei portargliela, ma non so come comportarmi. So che grandi scenate è capace di fare.”“Devo portargliela io” ho detto.“Huh? Assolutamente no! Non posso chiederti una cosa del genere.”“Gliela porterò.” Non so perché mi offrii di farlo. Non ero dell’umore per un altro confronto con Crush, ma mi sentivo in qualche modo responsabile per quanto era successo e mi sentivo obbligato a tentare di aggiustare le cose.“Sei sicuro?” chiese Scratch.“No, ma lo farò comunque.”Scratch sembrò sollevato a lasciare a me l’incombenza, mi disse dove andare e come trovare Crush alla base. Stava diventando tardi e volevo dare all’energumeno il tempo di raffreddarsi, così decisi di portargliela giorno dopo.La mattina seguente mi svegliai, affittai una jeep e mi diressi al campo. Andai al cancello dove Scratch mi aveva detto e dove fui fermato da una guardia.“Devo vedere il Caporale Lance Zach Nelson, ha dimenticato il suo surfboad sulla spiaggia ieri e voglio riportarglielo.”La guardia aprì il cancello, mi disse di parcheggiare nella zona visitatori ed aspettare Zach là. Alcuni minuti più tardi vidi Crush… Zach che camminava sul marciapiede verso di me. Quando mi vide sul suo viso si dipinse del panico e si precipitò verso la macchina.“Cosa fai qui? Non sei qui per fare rapporto, vero? Guarda, mi spiace di averti colpito! Ma non fare rapporto! Per favore! Se passo un altro guaio mi cacciano!”“Non sono qui per denunciarti, sono venuto a portarti la tua tavola.”La sua faccia si rilassò ed espirò. Io saltai fuori dalla jeep, afferrai la sua tavola e gliela diedi.“Grazie” disse. “Perché l’hai fatto dopo quello che io ti ho fatto?”“Non ti biasimano per quello che è accaduto ieri. Scratch mi ha spiegato tutto… ”Zach rise. “Sì, lui probabilmente ti ha raccontato la storia di come io mi innamorai di lui e di come lui chiarì che c’era solo sesso tra noi, vero?”Non ebbi l’opportunità di rispondere prima che lui continuasse. “Divertente, non fu mai chiaro ogni volta che lo voleva in culo. Diceva sempre, ‘Crush io ti amo’ e ‘Crush, tu sei l’unico per me.’ Qualsiasi cosa per entrare nei miei pantaloni. Ti ha detto probabilmente io gli ho comprato un surfboad come pegno del mio amore, non è vero? Ma scommetto che non ti ha detto quanto mi implorò per averlo e che promise di succhiarmi l’uccello tre volte al giorno se l’avessi fatto. Dio! È un tale fottuto bugiardo!! Ti deve dispiacere di essere stato coinvolto con lui.”“Whoah! Su, soldato! Io non sono stato coinvolto con lui. Mi insegna solo a fare surfing… e questo è tutto.”“Sicuro… credilo se lo vuoi. Io vedo il suo modo di guardarti e di trattarti. Lui mi trattava così. Io ero il suo allievo numero 1. È solamente una questione di tempo prima che ti convinca a fare una passeggiata con lui all’Alcova degli amanti e mentre spingerà il suo cazzo nel tuo culo, ti dirà quanto ti ama.”La mia testa girava, non pensavo di essere preso in mezzo a questo dramma. Tutto quello che io volevo fare era imparare a fare surfing! Avrei potuto lavarmi le mie mani della situazione lasciando che se la sbrigassero. Avrei potuto, ma non lo feci. Credetti alla versione di Zach della storia. Alcune delle cose che lui aveva detto erano troppo evidenti per essere una bugia. Se quello era vero, io avrei potuto fare la stessa fine. Sapevo come ci si sente ad innamorarsi di qualcuno che ti dice che sei l’unico al mondo, per poi scoprire che la stessa cosa la dice a tutti. Sapevo come si doveva sentire usato perché anch’io lo ero stato.“Grazie per l’avvertimento” dissi “ma oramai sono grande; riesco a prendermi cura di me… ma tu stai andando meglio?”Alzò le spalle ed accennò col capo, direi che stava mentendo. Lui amava e sapere che quel bullo di un surfista non lo contraccambiava era duro per lui. Io sapevo di cosa aveva bisogno per sentirsi meglio. “Hai progetti per questa sera?”“No. Ho fatto surfing coi ragazzi pressoché ogni giorno da quando sono venuto qui, è tutto quello che faccio, non conosco nient’altro.”“Non è loro quella spiaggia, mi piacerebbe se tu venissi là e facessi surf con me.”“Huh? Veramente? Sarebbe eccezionale, penso, ma…”“Niente ma…. vieni al solito posto alle 5 e un quarto, okay?”Mi lanciò un furbesco sorriso scettico, ma accennò col capo per accettare. Io sorrisi e gli dissi “Ci vediamo più tardi.” Ritornai all’albergo, misi una compressa fredda sul viso e rimasi li finche non fu ora di andare alla spiaggia. Alle cinque meno un quarto mi svegliai, mi misi i pantaloncini, presi la mia tavola ed uscii. Arrivai sul posto circa alle 5. Il resto della banda era lì ed erano tutti in acqua a parte Scratch. Lui era seduto sulla spiaggia e guardava gli altri ragazzi fare surf. Quando mi vide saltò su e mi corse incontro.“Così com’è andata?”“Bene” dissi.“Non era sconvolto o arrabbiato?”“Un poco, ma abbiamo chiarito ogni cosa.”“Benne. Non volevo che le cose mi sfuggissero di mano… voglio riprendere e ricominciare tutto da capo.”“Sì, bene , puoi riprendere” ho detto dimessamente.“Vero” ha detto con un ghigno diabolico. “Allora, sei pronto per la tua lezione?”“Mm, no, non ho più bisogno dei tuoi servizi. Ho trovato un altro istruttore. Sei stato bravo… realmente, ma io ho bisogno di qualcuno più… disciplinato.”“Cosa? Mi stai prendendo in giro? Io sono il miglior surfista su questa isola.”“Spiacente. Questo tizio è migliore” dissi alzando le spalle. “Oh, eccolo che arriva.”Scratch si voltò e vide Zach che attraversava la spiaggia col surfboad sotto braccio.“Lui è il tuo nuovo istruttore? Ha! Cos’è, uno scherzo?”“Oh, nessuno scherzo” ho detto mentre Zach si avvicinava e si fermava accanto a me. “Te l’ho detto, Crush… Zach ed io abbiamo parlato a lungo e da cosa nasce cosa.”Girai la testa e diedi a Zach un bacio lungo, profondo, bagnato sulle labbra. Ho sentito la sua esitazione dapprima, ma poi si riprese e mi ritornò il bacio con uguale passione. Il bacio raggiunse il top, molta lingua, molti rumori, lamenti per buona misura. Finalmente ci sciogliemmo rumorosamente e ci guardammo lascivamente negli occhi. Io non parlavo a Zach, ma la lussuria nei miei occhi era chiara. Quel bacio mi aveva preso.“Cosa cazzo sta accadendo?” strillò Scratch.“Cosa vuoi dire?” ho chiesto sbattendo innocentemente le ciglia. “Voi due vi comportate così davanti a me come quello? Crush, pensavo che fra noi ci fosse qualche cosa!” Zach guardò nei begli occhi marroni dell’Hawaiano e disse “Scratch, caro, quando accetterai il fatto che non ti amo? Voglio dire, eravamo stati insieme solo per sesso, vero?”Faticai a trattenere un ghigno che stava formandosi agli angoli della mia bocca. Scratch aggrottò le ciglia, poi afferrò la sua tavola e corse via verso l’acqua. Mi rivolsi a Zach e sogghignai. Il sorriso sulla sua faccia era tanto brillante da offuscare il sole.“Dannazione, come mi è piaciuto” ha detto.“Non dirlo a me” fu la mia risposta.Rimanemmo in silenzio fissandoci l’un l’altro, sorridendo come gatti. Poi i verdi occhi scintillanti di Zach hanno cominciato a vagare sul mio corpo, il suo sorriso divenne un ghigno lascivo mentre il suo sguardo di fermava sulla protuberanza che si era formata nei miei pantaloncini mentre le nostre labbra erano serrate le une sulle altre.“Possono vedere perché Scratch voleva scaricarmi per te” disse. “Sei eccezionale, Frog.”“Per favore, chiamami Gian Paolo… Odio quel soprannome.”“Okay, Gian Paolo, cosa vuoi fare ora… del surf, per esempio?”Scossi la testa. “Stavo pensando che forse potrei convincerti a fare una passeggiata con me all’Alcova degli amanti.”“Non hai bisogno di convincermi” disse prendendo la tavola sotto un braccio e me sotto l’altro. Mi diede un bacio delicato sulla guancia e mi inoltrò sulla sabbia bianca come neve.Girammo l’angolo ed entrammo in una specie di caverna. La nicchia era grande a mala pena per stare in piedi e muoversi, ma era isolata. La pietra vulcanica proteggeva gli occupanti dagli elementi e da occhi curiosi. Più avanti nell’alcova c’era abbastanza scuro per assicurare il nostro privacy ma abbastanza chiaro per permetterci di vederci l’un l’altro.Appoggiai la mia tavola contro la parete della caverna accanto a quella di Zach. Prima che io potessi girarmi, le sue mani erano sulla mia vita ed io sentii i peli morbidi del suo torace che strisciavano contro la mia schiena. Mi baciò la nuca facendo uscire un lamento dal profondo nel mio torace. Le sue labbra morsero leggermente passando sulla mia spalla destra e poi sulla sinistra, prima di ritornare al punto sensibile alla base del collo, baciò scendendo lungo la mia spina dorsale finché le sue labbra snelle si fermarono in fondo alla mia schiena, proprio sopra la cintura dei miei pantaloncini. Erano appesi a mala pena alle mie anche rivelando un piccolo frammento della mia fessura del culo. Lo baciò e poi lo leccò facendomi avere la pelle d’oca alla spina dorsale e brividi in tutto il corpo.Slegò il laccio che sosteneva i pantaloncini e con un piccolo strattone i pantaloncini arancio brillante caddero dalle mie anche sopra la sabbia intorno ai miei piedi. Ora ero completamente nudo con un fusto sexy accosciato dietro di me che mi teneva fermamente le anche ed ammirava il mio sedere abbronzato. Le sue mani rozze scivolarono sulla mia pelle liscia e presero con forza il mio culo. Me lo massaggiò vigorosamente e mentre lo faceva i suoi pollici scivolarono come accidentalmente tra le mie natiche e strisciarono contro il mio buco sensibile. Mi appoggiai alla parete ruvida della di caverna e feci le fusa il che l’incitò di nuovo a solleticarmi lentamente la mia increspatura. Mi lamentai per fargli capire che mi piaceva l’attenzione che stava prestando al mio buco e sperando di convincerlo a fare un altro passo. Accettò il suggerimento.Sentii la sua lingua circondare l’anello incredibilmente ricettivo che circondava il mio ano bagnando di saliva i peli. Quando ne ebbe abbastanza di stuzzicare, cedette alla mia incessante richiesta che mi leccasse il culo. Frignai di piacere al cambio di rotta quando la punta della sua lingua attraversò l’anello corrugato spinse nel mio buco caldo ed eccitato.“Mmmm sì… leccami il culo Zach” ho mormorato.Il suo muscolo scivoloso e serpentino scivolò dentro e fuori del mio culo come un piccolo cazzo; la superficie, come carta vetrata, raspava contro ogni nervo nel mio tenero buco. Strinse il mio culo con le sue labbra e succhiò il mio ano gonfio. Artigliai la pietra frastagliata e spinsi indietro le anche tentando di costringere la sua lingua a penetrare la mia condotta. Mi schiaffeggiò leggermente una natiche; sibilai e tubai implorandolo di farlo di nuovo; schiaffeggiò l’altra natica. Ora il mio cazzo era ben sodo e puntava contro il muro della caverna. Le mie palle penzolavano tra le mie gambe aperte e rimbalzavano contro il suo mento mentre io mi muovevo avanti ed indietro sulla sua bocca affamata. Le sue dita potenti modellavano il mio culo come creta, aprendomi il sedere separando le chiappe per poter violare i miei interni con la sua bocca.La sua lingua scivolò fuori del mio buco ed io l’implorai subito di metterlo di nuovo dentro. I colpi incredibili della sua lingua mi avevano portato praticamente al punto dell’orgasmo; volevo che finisse ciò che aveva cominciato e mi portasse ad un orgasmo potente. Lui aveva altri piani per me come fu evidente quando lui cominciò a massaggiare la mia fessura con le sue dita. Prima uno e poi un altro turbinarono intorno al punto fradicio. Poi sentii la pressione contro la mia apertura stretta; strinsi l’ano volendo intensificare la sensazione del suo grosso pollice che rompeva il sigillo al mio retto in attesa. Spinse con sempre maggior forza finché la mia fessura aderì alle sue richieste ed il suo pollice entrò completamente nel mio retto, sino all’ultima nocca.Inarcai la schiena e gemetti mentre il suo dito si dimenava allegramente nell’ingresso sensibile del mio colon, riaccendendo i nervi che la sua lingua aveva già incendiato. Il pollice si mosse dentro, fuori ed intorno nel mio culo per un paio di minuti prima di essere raggiunto da un altro. Insieme le due grosse dita callose colpirono e stirarono il mio buco e mi portarono alla frenesia sessuale. Zach allargò i pollici e sputò nel mio retto aperto e palpitante.Abbandonò la potente presa sul mio culo e si alzò; io mi voltai e lo guardai slegare il laccio dei suoi pantaloncini. Il brillante indumento giallo e grigio precipitò ai suoi piedi rivelando il suo cespuglio ben aggiustato e spesso, con diciotto centimetri di cazzo. Era scuro a confronto del resto del suo corpo e liscio, a parte i due centimetri di prepuzio spinti indietro dalla testa del cazzo rossa e gonfia. Lo accarezzò alcune volte imbrattandolo tutto di liquido pre seminale per prepararlo all’assalto imminente. Mi girai di nuovo verso la parete della caverna, spinsi indietro le anche ed aspettai la bussata familiare alla mia porta posteriore. La punta era più grossa di quanto immaginassi; grugnii quando spinse contro il mio buco provocante, chiedendo di entrare nelle mie profondità morbide e calde. La sua insistenza fu ripagata e la forte verga scoccò attraverso il mio sfintere. Si aprì per lui e gli permise di entrare nelle profondità dei miei intestini. Assaporai ogni centimetro del suo bel cazzo che lentamente mi scavava.“Uhhhhnnnnn… oh sì! Così, Zach… dammi il cazzo!”Lo sentii sospirare e sentii il suo cespuglio e le noci pelose spingere contro il mio sedere. Ora era tutto nei miei intestini, il suo grosso cazzo batteva nel mio interno allargato. Zach lo tolse lentamente poi scivolò di nuovo dentro il buco dolorante sino all’elsa. Gemette di soddisfazione e diede al mio culo una forte stretta.“Che culo dolce, dolce… non permettere che qualcun altro dica una cosa diversa, okay?”“Mm hmm” ho gemuto. Come poteva aspettarsi che intavolassi una conversazione con un grosso uccello infilato nel culo, comunque apprezzai la sensazione.Mi schiaffeggiò il culo altre volte, le sue mani resero bruciante la mia carne dopo di che cominciò a pompare il cazzo dentro e fuori del mio buco. Dapprima il suo ritmo fu lento e le sue spinte gentili ma profonde. Gradualmente il ritmo accelerò e le sue spinte si intensificarono. La punta delle sue dita scavavano nelle mie anche e cominciò a spingere nel culo con tutta la sua forza da militare. Piagnucolai ogni volta che le sue anche sbattevano contro le mie natiche ed il suo cazzo toccava un punto dolce profondo, profondo nei miei intestini. Tuttavia lui non stava chiavando me, stava fottendo Scratch, immaginandosi che io fossi lui e, attraverso me, lui chiavava il giovane hawaiano vendicandosi, scaricando tutta la sua rabbia e la sua frustrazione sul mio povero culo. Per me andava più che bene. Il mio cazzo era così duro da farmi male. Ad ogni spinta potente del suo cazzo contro la mia prostata palpitante, una goccia di pre eiaculazione schizzava sulla sabbia sotto di me. In pochi minuti una pozza di considerevoli dimensioni era gocciolata tra i cristalli bianchi.“Vorrei poter fottere questo culo ogni notte” sospirò continuando a saccheggiare il mio buco. “Oooh… anch’io” ho gemuto. Rallentò il ritmo e lo estraeva spingendo poi in profondità muovendo le anche per assicurarsi di colpire ogni punto sensibile dentro di me. Posso dire onestamente che non ne mancò uno. Il mio cazzo implorava attenzione, così accarezzai il mostro dolorante mentre Zach violava meticolosamente il mio culo col suo grosso cazzo. I suoni dei suoi grugniti virili e la sua verga che percuoteva dentro il mio retto pieno di saliva e liquido pre seminale erano incredibilmente eccitanti, erano sufficienti per portare un uomo eccitato come me all’orlo dell’estasi. Combinando la sensazione incredibile della sua carne che riempiva la mia caverna affamata ed il continuo colpire della mia ghiandola d’amore iperattiva ed avrete trovato la miscela per un incredibile orgasmo. Fiotti spessi, cremosi di sborra imbratterebbero la parete della caverna, cadrebbero nel morbida sabbia bianca ai vostri piedi e gocciolerebbero attraverso le vostre dita. Oh sì, fu così! Io scoppiai così forte da rimanere confuso e senza fiato.Due minuti dopo aver sparato l’ultimo carico di considerevoli dimensioni, il mio corpo si stava ancora scuotendo per l’eccitazione ed il mio culo spremeva mungeva ancora il cazzo di Zach; arava la strettezza del mio retto alla ricerca dello stesso orgasmo. Inarcai il mio didietro un poco di più e spinsi il culo contro di lui che mise le sue mani sulle sue anche e continuò la sua cavalcata.“Fotti, sì! Voglio mungere fuori la sborra dal tuo grosso cazzo! Voglio sentire la tua sborra calda nel mio culo. Andiamo chiavatore… riempimi!”Il mio parlare sporco era l’ispirazione di cui aveva bisogno; afferrò le mie anche, si immerse di nuovo dentro di me ed io sentii il suo carico che infradiciava i miei interni dolenti e gonfi. Lo sperma appiccicoso era eccezionale contro il mio retto bruciante, Zach roteava le anche muovendo lentamente il suo cazzo dentro e fuori di me mentre continuava a pompare litri di sperma nel mio culo. Poi la presa alla mia vita si è rilassata, i palpiti del suo uccello sono diminuiti e ho capito che aveva finito.Ritirò il cazzo grondante e contratto dal mio culo, avvolse le braccia intorno alla mia vita e mi tirò in una posizione eretta. Quando mi alzai contro il suo torso peloso, ruscelli di sborra gocciolarono tra le mie cosce. Dannazione che magnifica chiavata! Tutti quello che fui in grado di pensare mentre Zach mi baciava delicatamente la nuca fu quanto era sciocco Scratch a non volere che quel soldato sexy lo chiavasse alla morte ogni giorno o gli offrisse il suo culo militare e caldo. Ci rivestimmo e lasciammo l’alcova. Il sole era tramontato e le stelle stavano cominciando a brillare. La banda era scomparsa ed anche Scratch.“Merda, è tardi! Devo correre alla base.”“Okay, ho una cosa da fare e voglio che tu la veda.”Mi guardò appoggiare la tavola e prendere un ramo per scrivere sulla sabbia. “Grazie per le lezioni e per il resto. Con amore, Frog.”Zach rise, io gli diedi la mano e cominciai ad allontanarmi. “Hey, dimentichi la tavola.”“Non ne ho più bisogno… le uniche onde che farò in modo di cavalcare per il resto della mia vacanza saranno quelle del mio materasso ad acqua.”Le sue labbra si torsero in un ghigno, raccolse la sua tavola e camminammo mano nella mano fino alla sua macchina. Lui ritornò alla base ed io alla mia camera di albergo. Ogni pomeriggio per le seguenti tre settimane, il Caporale Lance Nelson venne a trovarmi nel mio albergo e mi mostrò manovre militari da far girar la testa, almeno a me.Abbiamo percorso tutto l’alfabeto, ma la mia storia è lontano dal finire. Statemi bene. Epilogo “Questo è l’ultimo” ho detto mostrando il ventiseiesimo e finale consenso di uno dei miei personaggi dell’Alfabeto degli amori.Jake alzò lo sguardo dal giornale. “Chi è?”“Liam”“Ah, la star del rock, mi chiedo perché ha impiegato tanto a rispondere.”“Non lo so… forse era preoccupato per la reazione del suo attuale boyfriend.”“Hmm, forse. Questo è il numero sei per lui vero?”Ho alzato le spalle. “È quello che dicono i giornali. Io non lo sento da un paio d’anni.”“L’hai distrutto, Paulie. Hai fatto in modo che fosse impossibile per lui amare un altro uomo come ha amato te. Hai distrutto tutti questi poverini… a parte me, naturalmente.”Risi. “Naturalmente. Tu hai un’immaginazione vivida e un senso dell’umorismo incredibile, amico mio.”“Perché mi prendi in giro” disse chinando di nuovo la testa parte sul giornale.Lessi il benestare di Liam; tutto sembrava essere in ordine, poi notai che aveva incluso un biglietto nella busta. Molto dei ragazzi l’avevano fatto o per lodare il mio lavoro e ringraziarmi di averli incluso o per altre ragioni. Il biglietto di Liam, come scoprii presto, era un po’ più profondo. “Caro Gian Paolo,è passato molto tempo da quando ci siamo parlati l’ultima volta, mi rattrista il pensiero che la nostra relazione si è ridotta ad un paio di corti e-mail ogni anno o due. Suppongo che io non dovrei essere sorpreso dato che abbiamo deciso di non intraprendere una relazione più impegnativa, vero? Leggendo la tua storia, la nostra storia, si sente che noi non siamo stati una grande parte per la vita dell’altro, e ciò è molto frustrante. C’è un senso? Se c’è non lo capisco; non ha molto senso per me. Quello che so è che mi piacerebbe parlarti più spesso… forse anche vederti. Stiamo per iniziare un tour e penso che saremo nella tua città in agosto. Naturalmente avrei accesso gratis al backstage, chiaramente anche i tuoi amici. Potremmo andare a cena dopo lo spettacolo o per un drink. Ti piacerebbe? Teniamoci in contatto. Stammi bene. Con amore, Liam” “Hey Adamo!” sentii dire a Jake. Alzai gli occhi dalla lettera di Liam e vidi il mio sexy capo e boyfriend prendere una sedia e portarla vicino a noi.“Sapevo che vi avrei trovati qui” disse sedendosi accanto a me. Io piegai la lettera di Liam e la rimisi nella busta. Lui si chinò verso di me e mi diede un delicato bacio sulle labbra. “Cosa stai leggendo?”“Oh, solo una lettera di Liam, mi voleva dire che le storie gli sono piaciute.”Adamo sogghignò “Naturalmente, non poteva che farlo… sono molto ‘calde’! Hai condotto una vita veramente interessante, baby.”“Interessante? Un modo elegante per dire ‘sporca’?”Lui ghignò di nuovo. “Mm hmm… ma tu sei il mio sporcaccione.”Si chino e mi baciò di nuovo ma non così innocentemente questa volta. Jake alzò il giornale e borbottò, “Andate in un’altra stanza a fottere, voi due.”Ridemmo e ritornammo ai nostri angoli per un time out. Dio, era grande essere di nuovo con Adamo. Divenne implacabile con i suoi sforzi per riprendere il suo ruolo, dopo il nostro interludio romantico alla festa mascherata e la nostra impresa sessuale seguente, di uomo della mia vita. Come avrei potuto rifiutare? Le cose erano come prima… no, erano migliori; avevamo imparato dai nostri errori ed il nostro amore era più forte che mai. Ed il sesso… beh posso dire che avevamo acquisito nuove abilità durante la nostra separazione ed avevano portato a numeri incredibili di perversione in camera da letto… ed in bagno… ed in cucina… “Hey… a voi ragazzi interessa andare ad un concerto dei Banshee?” chiesi. “La band sarà in città in agosto e Liam ci ha offerto un pass per il backstage.” “Diavolo si!” ha detto Adamo. “Mi piace Keen! Ti ricordi come abbiamo fatto sesso col loro album ‘Bloodlust’?” “Come potrei dimenticarlo?” ho risposto sentendo il rossore che affluiva alla mia faccia. Lui sorrise diabolicamente e mi strinse la coscia sotto la tavola. Jake sospirò e posò il giornale sulla tavola, lui era contrario a pubbliche esternazioni d’affetto; Adamo ed io ne verificavamo il limite di sopportazione ogni volta che noi tre erano insieme. “Mi dispiacerebbe rifiutare ma non posso immaginare di passare tutta una sera ad ascoltare quel rumore. Peccato… sarebbe stato bello incontrare Liam. Ancora non posso credere che tu abbia fottuto una delle più grandi star mondiali del rock.” Il sorriso sulla faccia di Adam si affievolì un po’ in risposta all’asserzione di Jake, la cosa non era divertente per lui. “Allora?” ha detto Jake. “Non è un segreto, hai letto il libro, Adamo. Accidenti, ha fottuto anche me.” Mi schiarii la gola. “Devo spedire questo fax per verificare i problemi legali. Ci sentiamo più tardi, Jake… e noi ci vediamo a casa.” diedi un altro bacio ad Adamo che fece di nuovo nascondere Jake dietro al suo giornale e fece comparire un nuovo sorriso sulla mia faccia da bambino. “Ci vediamo, dolcezza” ha detto ed il suo tono era un po’ più cortese. Mentre attraversavo la strada non potevo fare a meno di pensare alla reazione di Adam. Certo, il commento di Jake era inopportuno, insensibile ed inutile, ma stava solo scherzando. Se non stava agli scherzi, come avrebbe accettato il fatto che sarei diventato famoso per altre 26 imprese sessuali? Aveva letto il libro; aveva detto che gli andava bene, ma era vero? Era duro mantenere una relazione e discutere ogni giorno, potevo poi immaginare lo sforzo che il libro avrebbe aggiunto. Nono sceso con la scala mobile a prendere la Linea Rossa per andare a casa. Avevamo già rotto su una volta a causa delle nostre carriere, della mia carriera, ed ora la mia nuova carriera probabilmente minacciava la nostra riconciliazione; pensai se non era il caso di scartare completamente l’idea del libro. Non era giusto però per Jake, lui mi aveva aiutato a scrivere le mie memorie sessuali; era come se fosse una creatura sua oltre che mia e ne era molto orgoglioso. Sarebbe stato molto deluso e l’avrei capito. “Ma forse sto perdendo il senso delle proporzioni, forse sto pensando troppo velocemente al lato peggiore delle cose. Forse era possibile convivere con la mia nuova occupazione.” Trovai un posto da sedere sul treno, vicino ad un’anziana signora bella ed elegante, di una sessantina d’anni. Col suo abito di Chanel rosa, cappellino bianco e guanti, era l’immagine della rispettabilità; la guardai e mi forzai a sorriderle; lei mi ritornò un sorriso vivissimo. “Lei sembra preoccupato” ha detto piegandosi leggermente verso di me per non alzare la voce a più di un bisbiglio discreto. “Problemi di relazioni interpersonali” ho detto non volendo discutere con una sessantenne. “Mm, problemi di uomo. Cos’ha fatto questa volta?” Inutile dire che fui sorpreso dalla sua perspicacia, ridacchiai nervosamente per nascondere la mia sorpresa “Niente d’importante, solo… bene, è una lunga storia.” “Oh” ha detto accarezzandomi l’avambraccio. “Forse se ne parla diventerà un po’ più chiaro anche a lei.” Guardai la signora e sorrisi furbescamente. Non mi importava se stava indagando nei miei affari personali o se aveva un vero interesse al mio problema. In un caso o nell’altro mi sentii costretto a raccontare la storia dell’ascesa e caduta della mia relazione con Adamo, del mio Alfabeto degli amori, il lavoro letterario e la possibilità della nuova rottura della relazione ripresa con Adamo. Ne parlai più di quanto avessi progettato di dire e probabilmente le disse più di quanto desiderasse sentire, una storia che ci portò al capolinea della Linea rossa e poi indietro alla stazione dove avrei dovuto scendere; un bel viaggio. Quando ebbi finito la saggia matrona tornò ad accarezzarmi l’avambraccio e disse “Oh mio… Lei ha avuto una vita veramente eccitante, non è vero?”“Sì, penso che lo possa dire.”“Ha qualche rimpianto?”Ci pensai per un momento poi risposi “No.”“Allora non ha niente di cui scusarsi; se questo Adamo l’ama veramente l’accetterà così com’è e per quello che ha fatto.”Accennai col capo. “Yeah, credo… ma e Liam?”Lei sospirò. “Non so. Tutto quello che posso dirle è di ascoltare il suo cuore, l’ha condotto in tutto il mondo e non sembra che l’abbia condotto nella direzione sbagliata. Si fidi.” Per quanto suonasse criptico, aveva un senso. La ringraziai e la baciai sulla guancia. Lei arrossì e mi strinse allegramente la mano. Rimasi con lei e ritornammo al punto dove ci eravamo incontrati, dopo di che viaggiammo per altri 30 minuti sulla linea rossa parlando di fiori e the. Dopo avere speso la maggior parte del pomeriggio con quella cara signora, consegnai il fax dopo di che andai per un drink ed arrivai a casa alle 19 e trenta. C’era Adamo, una visita piacevole, ma inaspettata; era raggomitolato sul sofà a leggere un libro quando entrai. Depose il libro e saltò su a salutarmi con un bacio.“Mm, come mai?” ho chiesto.“Solo perché avevo voglia di vederti. Le cose erano un po’ tese quando te ne sei andata… volevo che tu sapessi che tutto andava per il meglio.”“Si… sembri un po’ tirato e posso capire il perché, posso solo immaginare come deve essere difficile pensare a tutti gli uomini che ho avuto… ma forse il peggio è passato?”“Dapprima può essere difficile, ma so com’è importante per te questo libro… questo è tutto.”“Adamo, non voglio che questo sia tutto, se la cosa non ti va devo saperlo.”Adamo avvolse le sue forti braccia intorno alla mia vita e mi attirò a se. “L’unica cosa che mi dispiace è il pensiero di perderti di nuovo. Non voglio fare una cosa così banale come i tuoi 26 amori precedenti che ti hanno lasciato.”“Lei sa dire le cose giuste.” Appoggiai le mie labbra alle sue e sentii la sua bocca aprirsi a ricevere la mia lingua. Mentre eravamo lì a succhiarci fuori il fiato, sentii le mani di Adamo carezzarmi la schiena e poi lentamente scendere sino ad afferrarmi il culo. Lo strinse con forza e spinse in avanti le mie anche schiacciando una contro l’altra le nostre erezioni. Indossava dei pantaloncini corti da palestra di cotone grigio che mettevano in mostra le sue cosce potenti. Di solito non portava niente sotto i pantaloncini e quella sera non faceva eccezione. Ilo suo cazzo spingeva con forza contro il mio inguine come per tentare di scappare dai confini dei pantaloncini succinti. Non passò molto prima che lo liberassi prima di fargli riempire qualche cosa di più stretto.Feci scivolare le mani sotto la sua t-shirt per sentire il suo stomaco duro come la pietra contro la punta delle mie dita. Adamo alzò istintivamente le braccia ed interruppe il bacio per permettermi di togliergli l’indumento. Lessi l’etichetta “XXL” e sorrisi, come era vero. Adamo aveva ancora un bel corpo muscoloso, ma con gli anni si era un po’ appesantito. I suoi pettorali lisci erano decisamente extra grandi ed i capezzoli sempre eretti erano abbastanza grandi, della taglia perfetta per essere succhiati. Prima che la t-shirt avesse toccato il pavimento avevo già attaccato il sinistro. Adamo ringhiò ed afferrò il retro della mia testa per tenermi attaccato alla sua piccola protuberanza sensibile. Gli piaceva che gli succhiassero le tette ed a me piaceva succhiarle. Gli succhiai la tetta nerboruta e colpii delicatamente con la lingua il capezzolo provocante. Poi, per non lasciare l’altro triste e trascurato, lo pizzicai tra il pollice ed indice. Adamo uscì con un piagnucolio doloroso che terminò in un gorgoglio gutturale mentre io facevo rotolare e torcevo il piccolo capezzolo.Adamo artigliò la mia camicia tentando di estrarla dai pantaloni; abbandonai di malavoglia il capezzolo per permettergli di farmi uscire l’indumento dalla testa. Non appena tolta la camicia chiuse le labbra sulle mie tette già gonfie. Era un esperto e vorace divora tette ed era garantito che in quindici secondi netti mi avrebbe portato a lamentarmi senza controllo. Quella sera comunque migliorò il suo record, dopo dieci secondi ero appoggiato a muro e mi contorcevo e mi lamentavo mentre lui mordicchiava la mia protuberanza tenera. Tolsi le mani dal retro del suo collo per slacciarmi la cintura ed i pantaloni; dovevo avere quella bocca sul mio cazzo. Adamo accettò il suggerimento, si lasciò cadere sulle ginocchia ed immediatamente cominciò il servizio sul mio attrezzo duro come pietra. I pantaloni e le mutande erano ancora intorno alle miei ginocchia quando io sentii il mio cazzo scivolare nella sua gola. Lo sentii soffocare mentre la sua gola resisteva all’invasione dopo di che circondò la mia carne e carezzò il mio cazzo nella sua strettezza calda e bagnata. Mi piaceva avere le labbra di Adamo avvolte intorno alla base del mio cazzo ed il suo naso pigiata nel mio cespuglio. Tenne la mia verga seppellita nella sua gola per quasi due minuti, la massaggiava con forza con la sua gola potente fino a che, inevitabilmente si tolse ed ansò per cercare l’aria. Il mio cazzo era tanto luccicante della sua saliva che sembrava che fossi già venuto, la cosa era maledettamente eccitante; gli dissi di aprire la bocca, lui lo fece ed io spinsi di nuovo l’uccello nella sua gola. Ingoiò e succhiò il mio pezzo di carne da cui ora gocciolava una grande quantità di liquido pre seminale. Mi succhiò il cazzo con una fretta che raramente avevo visto in lui. Voleva disperatamente il mio sperma ed io ero pronto darglielo. Afferrai il retro della sua testa e cominciai a fottergli la bocca. Chiusi gli occhi ed ascoltai i rumori del mio cazzo che si muoveva nella sua bocca bagnata ed il suo lamento continuo. Il dito di Adamo scavava nel mio culo che glielo strinse nella sua morsa segnalando la fine del suo pompino incredibile. Con una spinta finale nel suo esofago torturato, vuotai le mie noci nella sua gola, lo guardai inghiottire il mio grosso carico cremoso; l’ingoiò tutto. Dopo che ebbe succhiato con competenza le ultime gocce di sborra dal mio uccello, lasciai andare i suoi corti capelli biondi e ricci e lasciai che il mio cazzo scivolasse fuori della sua bocca. Adamo ansò in cerca d’aria e si leccò le labbra per pulirsele. “Wow!” soffiò. “Si… wow!” gli feci eco. Afferrai il suo mento e lo tirai a me per un bacio. L’odore ed il sapore del mio sperma era forte e dolce sulle sue labbra. Lo baciai forte volendo assaggiare l’amore con cui l’avevo alimentato. Lui pigiò il suo corpo contro il mio stringendomi tra se ed il muro. Io non potevo fare a meno di sentire la sua protuberanza incredibile che spingeva nel mio inguine. Abbassai una mano a sentire la grande macchia bagnata che si era formata sui pantaloncini. Dopo averlo accarezzato per un po’ attraverso la stoffa sottile, liberai il suo mostro attraverso la gamba destra dei pantaloncini. Il suo inguine era completamente rivestito di liquido pre seminale e, presto, lo fu anche la mia mano. Col mio corpo ancora spinto con forza contro il muro, Adamo afferrò le mie gambe e le alzò in aria. Sostenuto solamente dal suo torace e dalle braccia possenti, mi sentii come se stessi galleggiando nell’aria. Il mio culo era esposto completamente all’aria fredda… ed al suo cazzo ansioso. In breve sentii la grossa punta spingere contro la mia apertura stretta. Avvolsi le braccia intorno al suo collo ed ansai mentre lui spingeva il suo cazzo dentro di me. Era un una meravigliosa brutale invasione. Con il solo sottile strato pre eiaculazione che rivestiva il suo cazzo come lubrificante, i gagliardi 24 centimetri di Adamo spinsero e mi infilarono. Nonostante tutto mi piacque e grugnii seducentemente per farglielo sapere. Gli piaceva sentirmi grugnire mentre mi fotteva. Gli faceva capire che lo stava facendo bene e la bella cosa era che, con lui, non dovevo mai fingere. Lui lo faceva sempre bene ed io avevo solo l’alternativa di grugnire in risposta. Adamo seppellì la faccia nel mio collo succhiando e leccando la valle dove si univa alla mia spalla mentre cominciava a pompare nel mio culo con la sua grossa mazza. Grugnì ed ansimò sul mio collo mentre aumentava il ritmo della chiavata. Nel giro di poco stava spingendo dentro di me a velocità e forza considerevoli. Il mio culo era di fuoco. I suoi gemiti di passione divennero sempre più e capii che era vicino al limite. Poi sentii i suoi denti affondare nella mia carne mentre spargeva il suo seme nei miei intestini. La sua crema stillava fuori delle mie tenere viscere ogni volta che lui si toglieva ma solo per essere ributtata dentro quando infilava di nuovo il cazzo. Venne per quella che sembrò un’eternità riempiendomi sino all’orlo con la sua crema.Alla fine il cazzo si ammorbidì, scivolò fuori di me e, mentre l’adrenalina diminuiva, le sue braccia e le gambe cominciarono a tremare per l’esaurimento. Precipitò indietro ed io crollai su di lui, rimanemmo sdraiati sul pavimento sudati e ridendo avvinghiati braccia e gambe, finché ambedue non cademmo nel sonno.Dopo di ciò le cose migliorarono, il mio libro fu accettato da un grande, editore e modestamente ebbe un buon esito vendendo mille copie nella prima settimana e restando in classifica per un paio di mesi. La mia relazione con Adamo proseguì per il meglio, eravamo innamorati più che mai, comprammo una casa dove allevammo i nostri bambini, due Rottweilers, Ruff e Rowdi. La vita era perfetta! Le piogge di aprile hanno dato a modo a maggio fiorisce, e la brezza di maggio hanno dato modo al calore di giugno e luglio di esplodere. Un giorno, mentre io ero occupato coi conti da pagare, il telefono di casa suonò. “Vado io!” ho gridato ad Adamo che era occupato a dipingere una delle camere da letto. Mi precipitai al telefono. “Hello?” dissi ansante.“Gian Paolo?”“Sì.”“Sono… Liam.”“Oh! Wow, è passato tanto tempo… non ho riconosciuto la tua voce… sembri differente.”“Beh, viaggiare per il mondo ha reso meno duro il mio accento, ma torna sempre fuori… specialmente quando sono eccitato. Lo sai… come quando parlo con te.”Ho ridacchiato. “Dopo tutti questi anni sai ancora come sollecitare un uomo.”“Bene.” Lo sentii sorridere al telefono. “Sarò in città l’8 ed il 9… pensi di venire?”“È chiaro che verrò! Non perderei l’occasione per tutto l’oro del mondo! Posso portare Adamo, vero?”Ci fu un breve silenzio, così breve che quasi non me ne accorsi. “Sicuro… chiaro. Saremo felici di vederlo. È un tipo allegro?”“Sì… è un grande fan… quasi come me.”“Come posso lasciare a spasso il nostro secondo più grande fan?”“Bene!”“Senti, cucciolo, ora devo andare. Ci vediamo tra un paio di settimane. Qualcuno dello staff si metterà in contatto, okay?”“Sì… benissimo! Ci vediamo presto! Stai bene!”“Anche tu, amore.” Riattaccai e corsi a raccontare ad Adamo le novità. “Era Liam; la band sarà in città tra un paio di settimane. Pensa che avremo i pass per il backstage di uno dei più famosi gruppi rock!”“Oh wow! Me n’ero praticamente dimenticato… sì, splendido!” rispose Adamo appoggiando il barattolo di vernice e pulendosi le mani. “Aspetta… Hai detto paio di settimane?” “Sì… 8 e 9 agosto. Perché?”Il sorriso di Adam si smorzò. “Non posso.”“Cosa vuoi dire? Perché no?”“Devo andare ad un meeting.”“Tutta la settimana?”Adamo accennò col capo. “Ho paura di sì. Mi spiace, baby. Avrei voluto veramente andarci, ma tu potrai raccontarmi tutto.”“Bene… se tu non potrai venire… ”“Non pensarci neanche, tu non te lo perdoneresti mai, o io, se non ci andrai. So quanto eravate intimi tu e Liam; Sono sicuro che desideri vederlo… su, sai.”Guardai gli occhi di Adam per vedere se vi erano segnali di dubbio; non ce n’erano. Era completamente sincero.“Sì… mi piacerebbe veramente andare. Sei sicuro che non ti dispiaccia?”“Sicurissimo! Ma tu mi devi promettere che ti divertirai per tutti e due.”L’abbracciai e gli diedi un bacio appassionato. “Prometto.”I giorni passavano ed io contavo ogni minuto di ogni ora aspettando il giorno del concerto. Anche se io cercavo di non farlo vedere ad Adamo, ero estremamente eccitato all’idea di vedere di nuovo Liam. La ragione era ovvia, era così fottutamente sexy. L’avevo visto nei video della band e sulla copertina del loro CD, ma vederlo dal vivo era un’altra cosa, la sessualità della stella del rock vicino ed in persona. Poi Liam era qualche cosa di più importante, un caro amico con cui avevo condiviso un legame speciale e magico, quel genere di legame che si può sentire anche attraverso una telefonata da migliaia di chilometri dopo non esserci sentiti per mesi. Volevo solo essere di nuovo vicino a lui. Finalmente, il giorno arrivò! Passai tutto il giorno tentando di scegliere la tenuta perfetta per il concerto e decidendo alla fine per un paio pantaloni di pelle neri avvolgenti(ma non troppo stretti, Jimmy ed i ragazzi hanno bisogno di spazio per muoversi) ed una t-shirt bianca e stretta col collo a V. Con un paio di stivali da motociclista, delle borchie d’argento ed una cintura di pelle, il mio aspetto era completo. Come tocco finale mi misi del gel sui capelli per dargli quel po’ di più. Era un bene che non ci fosse Adamo a vedermi vestito così; avrebbe frainteso le mie intenzioni, io volevo solo confondermi col resto degli urlanti fans. Liam mi mandò a prendere con una berlina per portarmi all’arena. Uno dello staff era nella macchina e, lungo la strada, mi mise al corrente di tutto ciò che dovevo fare e come comportarmi. Quando noi arrivammo mi diede il mio pass e mi fece entrare.“Avrai accesso dappertutto, sarai libero di andare ovunque tu desideri” disse.“Bene! Come faccio ad andare ai camerini?” chiesi.“Là a destra. Se ti perdi qualcuno ti indicherà la direzione giusta.”Io accennai col capo e sorrisi. Lui scappò via per prendersi cura di qualcun altro e mi lasciò solo. Vagai per la sala tra la folla di corpi ed attrezzature. Ad un certo punto sentii una voce familiare.“Dannazione, queste chitarre devono essere accordate fra cinque minuti.”“Lo saranno, Angus porta questa bottiglia d’acqua a Liam… Ora!”Il ragazzo afferrò la bottiglia di Evian e corse via.“Hey ragazzo! Ti darò 50 euro se mi permettesse di consegnare quell’acqua a Liam.”Angus roteò sui suoi talloni con un grande sorriso sul viso. “Vedo che sei sempre un maledetto bastardo che vuole pagare, ma se si tratta di un amico personale e stretto del grande ragazzo, glielo lascio fare gratuitamente. Devo andare a controllare che la chitarra sia accordata.”Il ragazzo mi gettò la bottiglia di acqua, ammiccò e mi mostrò il pollice verso l’alto, quindi scappò per le altre incombenze “Qual è il camerino?” gridai.“La quinta porta a destra” gridò e poi scomparve nella folla. Contai le porte finché non trovai la numero cinque. Respirai profondamente ed aprii la porta, sperando di trovare Liam vestito a metà come la prima volta che ci eravamo incontrati. Quando entrai Liam alzò la testa con viso corrucciato ma quando mi vide immediatamente si ammorbidì.“Non sei Angus,” scherzò e sorrise.“Qualcuno ha detto che avevi bisogno di una bottiglia di acqua.”“Che si fotta l’acqua” ha detto precipitandosi su a me e stringendomi in un abbraccio stretto. Prima di capire quello che stava accadendo, afferrò la mia testa nelle sue mani e piantò le sue labbra sulle mie. Il bacio che mi diede non era il bacio di un amico che mostra il piacere di vedere il suo vecchio amico; era molto più profondo e più appassionato. Mi lasciò scioccato e senza fiato. Quando si tirò via Liam vide l’espressione sulla mia faccia. “Mi spiace… non dovevo… io… è passato tanto tempo… è così bello rivederti.”“Anche per me è bello rivederti” ho mormorato riprendendo lentamente i sensi.“Sono contento che tu sia venuto… e che tu sia venuto da solo… sarebbe stata una situazione un po’ goffa.”“Sì, non credo che Adamo avrebbe apprezzato questo.”“Parlamene, dov’è?”“Non ha potuto venire.”“Oh… Bene, mi spiace… ma sono felice di non dover dividere la mia attenzione. Ma prometto di non fare niente che possa offenderlo.”Arrossii e sorrisi. “Lo spettacolo comincia fra pochi minuti; non devi andare dietro il palco ed ascoltare?”“No, ascolterò domani sera. Penso sia meglio stare qui con te e godermi qualche minuto… è passato tanto tempo.”“Naturalmente mi piace.” Rimanemmo nel camerino di Liam discorrendo sopra il rumore dei gruppi di supporto; non erano terribili ma neanche eccellenti ed io non sprecavo il mio tempo a stare con Liam. Era bello stare seduto e parlare ancora con lui, mi ero dimenticato come era semplice conversare con lui. Fui scioccato a scoprire che la sua relazione con Heath era finita alcuni anni prima, il suo Yoko Ono era volato via per un’altra stella del rock che era in ascesa in quel periodo. Liam non ne sembrava particolarmente dispiaciuto, forse perché ora i due vivevano in due camere a Dublino.La nostra conversazione fu interrotta da un bussare alla porta. “Dieci minuti, signor Riordan!”“Okay!” gridò Liam. “Bene… Sei pronto?”“Diavolo sì!”Liam cacciò fuori la lingua e spinse selvaggiamente la testa indietro. Ridemmo e ci avviammo verso il palcoscenico.“Un bacio di buona fortuna?” mi ha detto a bassa voce.Oh, per l’inferno? Mi chinai in avanti e gli diedi un forte ma innocente bacio sulle labbra. Sembrava felice mentre entrava sul palcoscenico sotto l’urlo di migliaia di adoranti fans. Lo show fu incredibile! Musicalmente parlando, la band era cresciuta e molto maturata e, anche se non lo pensano possibile, la voce di Liam era più forte che mai. Scosse il teatro con le sue corde vocali potenti ed io sentii i tormenti familiari dell’adorazione che avevo provato la prima volta che l’avevo sentito dal vivo. Nel mezzo della sua prestazione affascinante, lo vidi fare uno strano gesto della mano. Le luci si affievolirono eccetto una solitaria che illuminava il corpo sexy di Liam, fradicio di sudore. Uno dello staff uscì e gli diede una chitarra ed uno sgabello. Liam si sedette sopra lo sgabello e si sistemò la chitarra sotto il braccio. Non sapevo sapesse suonare la chitarra, non lo aveva mai fatto prima. “Ho scritto questa canzone oggi” disse piano nel microfono, il suo accento irlandese era svanito. “Mi ha ispirato questa grande città ed i suoi bei abitanti… uno in particolare. Ascoltate e ditemi cosa ne pensate.”Uscì qualche cosa del genere:-I suoi occhi, non verdi; i suoi capelli, non biondi; nessuna scintilla si sente quando mi prende la mano. Il suo cuore non puro; il suo amore insincero; in breve il mio amore, lui è semplicemente non… tu.Sciocco pensare che lui potrebbe riempire le tue scarpe; Naìve pensare che lui potesse guarire la mia tristezza. Ho imparato la lezione, ho trovato un indizio; lo voglio e lo desidero, il mio amore, è… tu.Così triste pensare quello che avrebbe potuto essere; se quello che io ora so potesse portarmi indietro; così triste pensare noi non saremo mai, io per te e tu per… me.Il suo tocco sen’è andato; così il suo sorriso; su con la vita, è quello che devo fare; ma non c’è molta vita, mio caro, senza… te. Un’ultima nota sulla corda sulla sua chitarra e divenne silenzioso. Le luci si spensero su Liam ed il pubblico applaudì… selvaggiamente! Io ero ammutolito; sentivo il mio cuore che spingeva addirittura su, nella mia testa, il chiasso della folla. Liam scappò dal palcoscenico e rese chitarra e sgabello, poi si rivolse verso di me e sorrise. “Ti è piaciuto?” chiese con un sorriso modesto. “Grande!” ho risposto quando ho avuto abbastanza fiato per parlare. “Tu mi ispiri grandi cose” disse. Stavo respirando così forte che quasi stavo anelando. Sentii un urgere di emozioni come non ne sentivo da tanto tempo. Il calore si propagò per il mio corpo e sulla mia faccia. Lui doveva vederlo, capii che l’aveva visto; lo capii dal desiderio che aveva negli occhi, mi implorava di baciarlo. Io lo volevo… troppo, ma non potevo… non volevo. Quel capitolo della nostra storia era finito, ora eravamo solo buoni amici. Comprendendo che non avrei ceduto alla mia libidine, sospirò e chinò gli occhi. “Devo tornare sul palcoscenico. Se non concedo un bis, distruggeranno il teatro.”Accennai col capo e sospirai, sollevato dal fatto che per una volta riuscivo a resistere al mio istinto, ora ero con Adamo e non c’era che lui. La band finì il bis e diede la buona notte al pubblico. Speravo che i pochi minuti che Liam aveva passato sul palcoscenico mi avrebbero dato il tempo di raffreddarmi; non era così, ancora una volta lui era nei miei occhi e sentii la libidine afferrarmi lo stomaco. In mezzo a tutti quelli che spingevano e si agitavano, c’eravamo solo Liam ed io, occhio a occhio, cuore a cuore. “Perché vuoi resistere?” ha chiesto.“Sai la risposta” ho detto chiudendo gli occhi ed aspirando il suo profumo impetuoso che si diffondeva dal suo corpo sudato. Era un profumo a cui ero abituato durante il mio soggiorno a Dublino con lui. Mi aveva eccitato.“Adamo?” ha chiesto con un sorriso furbesco, si guardò intorno. “Beh, ora non lo vedo qui. Ti sembra che un uomo spedisce il suo innamorato sexy ad un concerto dove vedrà l’uomo con cui aveva avuto un passato, e poi ne avrà il cuore spezzato.”Avrei dovuto sentirmi offeso ma, invece, io fui rapito dalla sua arroganza. Dovevo essere forte, resistere. “No, vuol dire che ha fiducia in me.”“Ma tu hai fiducia in te stesso?”Le sue labbra carezzarono le mie, io mi ritrassi, ma lui continuò la sua ricerca. Non potevo negarmi di nuovo, le mie labbra si aprirono tradendo le mie emozioni ed il mio Adam. La lingua di Liam scivolò attraverso i miei denti e nella mia bocca dove la mia lingua era in attesa. Le nostre lingue frustarono selvaggiamente compiendo un ballo sensuale nella mia bocca, e poi nella sua. Poi mi ritrassi dal bacio, non per negarlo di nuovo ma invitarlo a tornare nella privacy del suo camerino dove potessimo riscoprire l’amore che avevamo condiviso molti anni prima. Entrati nel camerino fummo nudi in una questione di secondi. Liam era in ginocchio di fronte a me leccandosi le labbra per il festino ritto di fronte a lui. Il mio cazzo era duro come l’acciaio e puntava diritto verso la sua bocca aperta. Afferrai la cima della sua testa e feci scivolare il cazzo nella sua bocca calda. Aveva messo un piercing sulla lingua dopo l’ultima volta che l’avevo visto e la sensazione fredda della piccola palla di metallo contro la parte inferiore del mio cazzo rigido spedì brividi alla mia spina dorsale. “Bello!” ho mormorato scavando nella sua gola.La sua lingua forata avvolse il mio uccello mentre io spingevo, alla fine tutta l’intera lunghezza fu nella sua gola e lui succhiava come un aspirapolvere.“Oh cazzo!” ho sibilato. “Hai imparato nuovi trucchi, non è vero?”Fece uscire una risata soffocata facendo vibrare le labbra intorno alla base del mio cazzo. Si irrigidì ancora di più eed entrò per altri due centimetri. Le narici di Liam arsero mentre tentava di accomodarsi intorno a quella lunghezza. Lo estrassi per alcuni centimetri poi immersi di nuovo. La sua saliva sembrava colla intorno al mio cazzo dando l’attrito giusto intorno al mio membro gonfio. Mentre la mia verga scivolava dentro e fuori delle sue labbra, i suoi denti graffiavano leggermente lungo la parte superiore mentre la sua lingua col piercing solleticava la parte inferiore. Era sufficiente per fare uggiolare un uomo, o almeno era sufficiente per fargli fottere la gola con maggior forza e fu precisamente quello che feci. Liam ingoiò ogni volta che spingevo con forza il cazzo dentro di lui. La pre eiaculazione fluiva in gran quantità ed io sentivo che ricopriva le pareti della sua bocca e della gola. Ero veramente vicino alla soglia. Ad ogni spinta le mie noci si annidavano più vicine al mio corpo e rimbalzavano con più forza contro il suo mento. Liam capì che stavo venendo ed aumentò i suoi sforzi. Sentii il sangue spingere nella mia testa e lo sperma contro la mia prostata ansiosa. Con un ringhio selvaggio pompai un fiotto di sborra nella gola di Liam contro le sue corde vocali. Dal succhiacazzi esperto che era diventato ingoiò ogni goccia e mi spremette il cazzo per estrarne fino all’ultima goccia. Mi guardò con le labbra sporche di sperma e sorrise, guardai tra le sue cosce e vidi il suo uccello che si agitava. Stava gocciolando grandi quantità di liquido pre seminale appiccicoso sul pavimento e sembrava necessitare di attenzione.Lo spinsi in una posizione acquatta reclinata, mi lasciai cadere sulle ginocchia, tra le sue gambe ed immediatamente cominciai a lavorare il suo uccello, l’ingoiai come fossi digiuno da giorni. “Mmm sì! Ne ho viste molte girando il mondo e posso dire… che nessuno succhia tanto bene il cazzo come te.” Feci scoccare il suo cazzo fuori della mia bocca e risi. Senza dubbio sapevo di avere delle abilità orali abbastanza buone, ma mi piacque sentirlo dire, era una bella sensazione, sufficiente a farmi succhiare il suo cazzo con rinnovato vigore, facendo ringhiare la star del rock.In quella posizione aveva una limitata manovrabilità, ma le sue anche ondeggiavano tentando col loro movimento avanti ed indietro di costringere il suo cazzo a scendere nella mia gola. Era bello; direi di aver sentito la pelle d’oca quando carezzai dolcemente il suo torso magro. Ho sentito il suo corpo tendersi lottando contro la spinta ad esplodere nella mia bocca. Smisi di succhiare e lasciai che il suo uccello scivolasse dalla mia bocca. “Siediti” comandai. Liam obbedientemente incrociò le gambe da sotto di se e si sedette per terra, appoggiandosi indietro alle braccia. Mi misi a gambe divaricate sulla sua vita e lasciai che il suo hot dog si sistemasse tra i miei caldi panini dolci. Alzai ed abbassai le anche massaggiandolo con le mie natiche sode. Liam chiuse gli occhi e spinse indietro la testa. Morsi e succhiai il suo lungo collo, mentre giocavo un bel gioco accuratamente stuzzicandolo. Credo che sarebbe stato sufficiente quello per farlo eiaculare, ma io volevo il suo seme dentro di me. Volevo ancora una volta sentire il suo amore che spruzzava le mie pareti, soddisfare il prurito profondo… almeno per il momento. Io alzai le anche finché il suo cazzo non fu liberato dalla presa delle mie chiappe. La sua grossa punta ora stava diritta verso l’alto puntata verso il mio buco pronto. Abbassai di nuovo le anche e mi impalai sulla sua bacchetta. Liam affondò i suoi venti centimetri nei miei intestini ardenti di desiderio, riempiendoli come solo lui poteva. Ricordi della nostra prima ed ultima volta mi si presentarono. Com’ero innamorato; come una settimana di affetto crescente e d’amicizia terminò in alcune ore di incredibile sesso; come ero distrutto quando dovetti lasciarlo; e come io, in un modo o un altro, avevo pensato a lui ogni giorno da allora. E quando il suo cazzo si protese nel mio culo affamato di sperma, compresi che il ragazzo il ragazzo che mi stava fottendo così incredibilmente e mi stava riempiendo su col suo bel cazzo, non era il Liam di cui ero innamorato. Quel Liam era solo un inganno, i desideri pazzi di un fan ossessionato. Durante il corso degli anni, la mia ossessione si era alimentata, avevo perso il Liam che avevo amato anni fa e nessuna quantità di sesso meraviglioso lo avrebbe fatto ritornare. Ma, potevo almeno godere il momento. Liam spinse dentro profondamente e sbattè con forza contro la mia prostata gonfia. Il mio uccello si indurì di nuovo come pietra ed io emisi un piagnucolio di dolore. Liam spingeva verso di me mentre io mi abbassavo sopra di lui; era difficile dire chi stava fottendo l’altro, ma noi ci stavamo mettendo dentro tutto di noi. Mi inclinai in avanti e gli diedi un bacio; era come aggiungere benzina al fuoco. Ora stava spingendo dentro di me veramente con forza. I miei piagnucolii divennero lamenti; i miei lamenti divennero ringhi. Ci riposizionammo per il finale; io sulla schiena con Liam su di me che spingeva il suo grosso cazzo irlandese nel mio buco del culo meravigliosamente devastato. Il suo uccello mordeva e strisciava dentro di me come un toro furioso. I miei occhi rotolavano indietro mentre uno strillo acuto di piacere scappava dalla mia gola. In un bagliore, il mio secondo orgasmo era su di me, a correva attraverso il mio corpo come un’onda elettrica. Sentii il mio sperma schizzare sul mio torace sudato e sul mio stomaco. Ad ogni sprizzo, il mio culo stringeva sempre di più il cazzo pistonante di Liam. Lui rallentò a lente, potenti spinte, un tentativo inutile di prolungare l’inevitabile. Stava sborrando e non c’era possibilità di evitarlo.Avvolsi le gambe intorno a lui e lo tenni profondamente dentro di me. Strinsi ed allentai ritmicamente il mio sfintere per mungere la sua crema irlandese. In meno di un minuto fui ricompensato dalla prima iniezione di sperma spesso, il volume di sborra che ha pompato nel mio culo era incredibile ed i suoi ringhi selvaggi mi dicevano che le sensazioni che stava provando erano incredibili. Alla fine il suo cazzo smise di pulsare dentro di me ed il suo corpo sudato si rilassò su di me. Mi baciò con amore sul viso mentre scendevamo dalle nubi, allentai la presa delle gambe e lui cadde a terra accanto a me. “È stato incredible,” ha detto. “Cosa ho perso!” “Liam… ” “Lo fai felice… quell’Adamo?” “Sì” ho detto girando la testa per guardarlo negli occhi. “Lo ami?” “Sì.” “Mi ami?” Girai la testa e fissai il soffitto. “Sì… ma non come amo lui.” “Così non ho possibilità di vincere, eh?” “Hai appena avevano avuto la tua possibilità…” Sospirò. “Bene… a quando la prossima?” Ridemmo, devo ammettere che il pensiero aveva attraversato la mia mente, ma declinai cortesemente la sua offerta. Lo baciai appassionatamente sulle labbra; sarebbe stata l’ultima volta che ci baciavamo così. Quando tornai a casa Adamo era già addormentato. Mi feci una doccia e scivolai rapidamente nel letto col mio amore addormentato. Quando avvolsi le braccia attorno al suo stomaco cesellato e ho sentito il suo corpo fondersi col mio, ho capito che avevo trovato la mia sistemazione perfetta. Se c’erano stati alcuni dubbi nella mia mente, erano stati lavati via improvvisamente e completamente. 26 amori e 26 incontri sessuali selvaggi, ma lui era il mio primo, il mio ultimo, il mio tutto. Posai la testa sulla sua spalla, addormentandomi ed ufficialmente mettendo la parola fine a “L’alfabeto degli amori”.
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