Mio padre è spesso fuori casa per lavoro e, ogni volta che lui manca, zia Cinzia viene a passare qualche giorno da noi per stare un po’ con mamma. È più giovane di lei di cinque anni, ma quando sono insieme sembra che sia mamma a essere la più piccola. Non ci avevo mai pensato, finché una volta, tornando a casa uno dei tanti giorni che mio padre mancava…Ero tornato a vivere a casa qualche mese prima, dopo un periodo in cui avevo vissuto da solo, per risparmiare soldi. Pensereste che vivere a casa fosse un guaio per la mia vita sessuale, ma a quel tempo praticamente non ne avevo, e dunque la cosa non mi affliggeva particolarmente. L’unica cosa della quale dovevo preoccuparmi era di tenere lontano da occhi indiscreti la mia collezione di riviste e romanzi porno, il che, comunque, non mi costava fatica, visto che tutti si tenevano alla larga dalla mia stanza.In ogni modo, da quando ero tornato a casa la mia vita sessuale iniziava e terminava con una serie infinita di seghe. Fino a quel giorno fatale in cui mi capitò di rincasare prima del previsto…La mia camera è praticamente in fondo alla casa, con la porta accanto a quella della stanza dei miei. Di solito faccio tutto abbastanza silenziosamente, dunque non mi sorpresi che anche quel giorno mamma e zia non mi avessero sentito entrare. Mentre mi avvicinavo alla porta della mia camera, sentii le due parlare nella stanza dei miei.“Sono così felice che Daniele sia fuori città, Anna”, era zia Cinzia che parlava. “Erano anni che non mi radevo la fica!” Potete scommettere che appena sentite queste parole, mi si drizzarono le orecchie, e non solo quelle! Più silenziosamente che potevo mi diressi verso la porta dalla quale provenivano quelle parole e sbirciai dentro. Con mia massima sorpresa e delizia, zia Cinzia era distesa a gambe larghe sul letto, completamente nuda. Si massaggiava le tette, strizzandosi i capezzoli, mentre mia madre le radeva coscienziosamente la fica!Mamma indossava un toppino e una paio di pantaloncini che le si infilavano nella spacco del culo. Dal mio punto di vista potevo vedere che, diversamente da zia Cinzia, aveva un bel ciuffo di peli che le spuntavano da dentro i pantaloncini: evidentemente non portava mutandine!. Senza neanche pensarci, infilai la mano nei pantaloni e in un attimo tirai fuori l’attrezzo da dove era confinato e iniziai a menarmelo.Mamma non ci mise molto a radere a zero la fica di zia Cinzia. Una volta che ebbe terminato e l’ebbe asciugata per benino, seppellì la faccia nel grembo di zia e iniziò a leccarla alla morte! Non potevo credere ai miei occhi! Non solo mia madre stava lesbicando, ma lo stava facendo con mia zia! Tanta fu la sorpresa che, prima che potessi accorgermene, stavo sborrando sulla porta e sul tappeto del corridoio!In qualche modo riuscii a tenere la bocca chiusa, sicché né mamma, né zia si accorsero di nulla. Anche dopo che ebbi finito di sborrare, continuavo a essere eccitato. Il cazzo si manteneva eretto e io decisi di continuare ad assistere allo spettacolo.Mamma intanto continuava a leccare la passera di zia, talvolta arrivando con la lingua al buco del culo. Avevo visto un sacco di lesbicate sulle riviste e nei film, ma vederne una per così dire ‘di prima mano’ e con mamma e zia attrici protagoniste era tutt’altra cosa!Continuavo a toccarmi e accarezzarmi il cazzo, sentendolo pulsare, mentre mamma portava zia da un orgasmo all’altro. Infine zia non ne poté più, allontanò la bocca di mamma dalla propria patata, le stampò un dolcissimo bacio sulla bocca, si alzò dal letto e si diresse verso il bagno.Un attimo dopo tornava. Era ancora nuda, ma portava legata in vita una cinghia di cuoio con appeso un dildo che doveva essere di almeno trenta centimetri! Senza una parola, rovesciò mamma sul letto e, sempre standole dietro, le sfilò i pantaloncini. A questo punto la fica di mamma era perfettamente esposta e potevo vedere, se non addirittura odorare, gli umori che ne uscivano.Mentre continuavo a menarmi il cazzo, zia Cinzia massaggiava lo splendido culo di mamma, poi infilò un dito tra il pelo dell’inguine fino a trovare il buco della fica.“Oh, Cinzia,” gridò mamma, “Fottimi, fottimi, ti prego!”“Un attimo” la torturò mia zia, infilando prima un dito, poi due, poi tre nella fica di mamma, fino ad avere tutta la mano bagnata.“Vuoi essere scopata, sorellona?” le chiese. “Vuoi questo cazzone su per la fica?”“Oh, sì, ti prego!” Allora zia Cinzia si drizzò sulle ginocchia e, reggendo la base del coso con una mano, con l’altra ne strofinò la punta sullo spacco della fica di mamma.La punta del dildo era diventata lucida per gli umori, e separò facilmente le grandi labbra per infilarsi nello spacco roseo. Zia Cinzia iniziò a spingere e il dildo sparì completamente!“Oh, Cinzia!” Esclamò mamma, con il bellissimo culo che le ballava, grazie alle spinte inferte da zia.Avevo il cazzo talmente duro che mi faceva male. Ero ormai vicino a eruttare un’altra colata di sperma! Cercai di fare in modo che il ritmo della mia mano fosse uguale a quello che mia zia usava per fottere mamma.Mamma mugolava e gemeva mentre zia Cinzia dava delle gran bordate nella sua fica. La mia mano faceva scintille, tanta era la velocità con la quale mi strofinavo il cazzo. Tentati di trattenere la venuta, ma era troppo tardi e per la seconda volta sborrai una quantità incredibile di liquido sulla porta e sul tappeto.Nello stesso tempo venne anche mamma, arpionando con le unghie il lenzuolo. Mentre continuavo a venire, zia Cinzia si voltò e per un attimo i nostri occhi si incrociarono; ebbe un sorriso a fior di labbra e poi rivolse di nuovo la propria attenzione al culo di mamma, prima che lei, allo stremo, si abbandonasse sul letto. Rapidamente rimisi l’arnese dentro i pantaloni, ripulii rapidamente la porta e il tappeto e mi diressi verso la mia stanza, sperando che fosse soltanto la mia immaginazione ad avermi fatto vedere zia Cinzia che mi vedeva sborrare mentre si scopava mamma!All’ora di pranzo zia non fece alcuna menzione di quanto era successo; era talmente tranquilla e naturale che pensai fosse stato tutto frutto della mia immaginazione. Dopo pranzo, ci annunciò che aveva affittato un DVD, perciò ci sistemammo tutti sul divano nel soggiorno, mamma in mezzo tra noi due. Ormai ero praticamente sicuro che zia non sospettasse e non avesse visto nulla, almeno finché non vidi qual era il film…Era un film porno e, naturalmente, il regista non aveva perso tempo in preliminari, facendo tuffare gli attori immediatamente nell’azione. Mentre ancora scorrevano i titoli di testa, due ragazze si leccavano la fica e un tizio con un cazzone enorme se lo menava accanto al letto.“Cinzia!” Esclamò mamma arrossendo alla scena che si svolgeva sullo schermo della Tv.Mia zia sorrise appena, poi infilò una mano nella camicetta di mamma e iniziò a massaggiarle le tette.“Non di fronte a Tommaso, Cinzia!” protestò mamma, tentando inutilmente di districare la mano di zia dal proprio seno.“Oh, non ti preoccupare, sorellona,” le rispose mia zia, “non credo che Tommaso stia vedendo qualcosa di nuovo per lui! Vero, Tommaso?”Zia aveva ragione, ma ero troppo scioccato per replicare. I miei occhi facevano la spola tra mamma, zia e il trio che agiva sullo schermo.“Che cosa dovrebbe essere vero?” chiese mamma alla sorella, sempre impotente contro l’azione delle mani di lei.“Beh,” disse zia tranquillamente, “mi sembra che abbiamo avuto almeno uno spettatore al nostro spettacolino di oggi pomeriggio.”“Cosa?!?!?” strillò mamma, il volto pieno di stupore e imbarazzo.“Tommaso è tornado a casa presto oggi e ci ha viste mentre ti scopavo col tuo dildo favorito. E sai un’altra cosa, sorellona?” Zia fece una pausa a effetto. “L’ho visto mentre si tirava una sega e sborrava sulla porta della nostra stanza!”Era il mio turno di essere imbarazzato, ma ero anche incredibilmente eccitato. Il cazzo mi pulsava nei pantaloni e quasi faceva scoppiare la chiusura lampo; zia sbottonò la camicetta di mamma, facendo uscire le tettone dai bruni capezzoli semieretti.“Guarda che tette, Tommaso.” Mi ordinò zia prendendone una in ogni mano, massaggiandole finché i capezzoli furono belli dritti. “Scommetto che ti piacerebbe succhiarli, vero?”Un cenno del capo fu l’unica risposta che potei darle, mentre mamma scuoteva la testa e chiudeva gli occhi con un sospiro. Nel frattempo zia continuava a giocherellare con le sue splendide tette. “Credo che piacerebbe anche a te giocarci, vero, Tommaso?”Distolsi gli occhi dalle tette di mamma giusto in tempo per vedere che sullo schermo il superdotato aveva appena schizzato litri di sborra sulla faccia delle due ragazze. “Sì!” quasi urlai, tornando a guardare le fantastiche tette di mia madre.“Dai,” mi incitò zia, “succhia le tette di mamma.” Fu un attimo ed ebbi un capezzolo di mamma in bocca e cominciai a succhiare e mordicchiare; zia mi prese l’altra mano e la portò sulla propria tetta, sicché succhiavo mamma e accarezzavo zia!I capezzoli si inturgidirono immediatamente e iniziai a succhiarli e mordicchiarli con furia. Fu un attimo e le tette di mamma luccicarono della mia saliva.“Oh, Tommaso,” gemette mamma, afferrandomi la testa. “Hai una lingua tenerissima!”“Ci scommetto, sorellona!” Affermò zia mentre mi guardava carezzare le tette di mamma con le labbra e la lingua. “E scommetto che ha un cazzo ancora più dolce!” La vidi inginocchiarsi sul pavimento tra le mie gambe e sentii le sue mani passarmi sull’inguine, ancora coperto dai pantaloni. “Bene, Tommaso,” mi sorrise, “vediamo di cosa è fatto un vero uomo!”L’opera che stavo svolgendo sulle tette di mamma mi aveva reso il cazzo praticamente di acciaio, e, dato che non portavo mutandine, ci volle un attimo perché mia zia, una volta tirata giù la lampo, si trovasse tra le mani il mio gigantesco affare, luccicante di umori.Per qualche istante zia stette a rimirare l’uccello pulsante tra le mie gambe, mentre io ero ancora intento a divorare i succulenti capezzoli di mamma, poi allungò una mano e me lo afferrò, coprendolo quasi tutto, salvo la punta. Me lo strinse ferocemente, lanciai un grido di piacere, facendomi sfuggire un capezzolo dalla bocca.Mi appoggiai con la schiena sul divano, muovendo i fianchi verso zia, mentre lei mi strizzava la punta dell’uccello. Mi massaggiò lentamente il glande, tirando per bene giù la pelle, poi iniziò a farmi una dolcissima sega.“Credo che gli piaccia, sorellona,” rise zia mentre aumentava il ritmo della sega. Tentai di mantenere lo stesso ritmo nel movimento dei miei fianchi.“Oh, zia!” gridai appena mi toccò con l’altra mano le palle. “Sto per venire!”“Bene, Tommaso,” e poi si rivolse a mamma. “Tu che ne dici? Vuoi vedere quanta sborra riusciamo a fargli uscire?”“Ah, sì, Cinzietta!” mugolò mamma, gli occhi incollanti alla mia asta pulsante. “Fallo venire! Fallo sborrare!”Con mamma che le metteva fretta, la mano di zia aumentò ancora il ritmo e, prima che me ne potessi rendere conto, un fiotto di sborra schizzò in aria, ricadendomi sullo stomaco, al che zia strinse per bene il mio cazzo, mentre esplodevo fiotto su fiotto. Sentii mamma sobbalzare di sorpresa e di gioia quando uno dei fiotti la colpì su una guancia. Zia continuava a mungermi il cazzo, la sborra sembrava non finire mai, eppure quel giorno ero già venuto due volte!A quel punto zia protese la mano piena di sborra, mamma la afferrò e se la leccò tutta, poi si leccò le labbra con un sorriso soddisfatto.“Com’è il sapore?” chiese zia.“Ottimo! Valeva la pena di riassaggiarlo, ma ora sono talmente eccitata che ho bisogno di essere scopata, sorellina!”“Bene,” affermò zia, adocchiando il mio cazzo semi-turgido. “Forse Tommaso può aiutarci…” Si alzò in piedi, mi afferrò per il pene e mi tirò giù dal divano, Ci dirigemmo verso la camera da letto, con mamma che ci seguiva da presso.Arrivati in camera da letto, mamma e zia mi sbarazzarono in un batter d’occhio dei vestiti, come anche dei loro… e in un attimo fummo nudi. Poi si inginocchiarono, le lingue fuori dalle loro boccucce rosee per leccarmi la punta purpurea del cazzo, che si mise immediatamente sull’attenti, rendendo omaggio a quelle due idrovore!Guardai in basso, una largo sorriso sul volto, mentre mamma volgeva gli occhi verso di me, la lingua impegnata a leccarmi per benino. Non potevo credere alla mia fortuna: non solo avevo una madre bellissima, ma era anche la miglior bocchinara che avessi mai incontrato!Dopo aver torturato per bene la cappella, mamma distolse la bocca; nello stesso tempo zia cominciò a slinguazzarmelo tutto. Allora mamma si sdraiò sul letto e alzò le gambe fino a fornirmi una vista completa del suo spacco rosa e del buchetto grinzoso.Senza dire una parola, zia Cinzia si alzò in ginocchio, mi afferrò il cazzo e lo guidò verso l’umida, bionda apertura di mamma. Tenendolo fermamente alla base, ne strizzò un po’ di umori e poi ne strofinò la punta sullo spacco in modo da inumidirlo (come ce ne fosse stato bisogno!) separando le grandi labbra e rivelando l’antro nascosto.“Scopami,” mormorò mamma, tirando indietro le gambe fin sul petto e aprendo le cosce, mentre zia tormentava la sua fica con il mio arnese. Dopo un po’ di quel gioco, il cazzo era talmente duro da farmi male. Non vedevo l’ora di immergerlo nella fica di mamma per avere un po’ di sollievo.Zia doveva aver avvertito il desiderio che montava in me e finalmente si decise a guidare il cazzo verso il foro invitante. Ero tanto eccitato che avrei voluto infilzarla in un solo colpo, ma zia mi trattenne e fece in modo che l’immissione nella vellutata e calda fica di mamma avvenisse pian pianino.“Oh, mamma!” Gridai, mentre la fica iniziava a ingoiarmi l’uccello. “Sei così stretta!” Mi chinai su di lei, i nostri occhi si incrociarono mentre mi passava le gambe sulla schiena per stringermi quanto più possibile a lei.Iniziai a muovere i fianchi, mentre zia finalmente mi lasciava il cazzo e mi accarezzava le chiappe. Una volta arrivato in fondo, mi fermai un attimo e cominciai a fotterla, mentre mia zia mi accarezzava il culo, talvolta scendendo fino alle palle gonfie. Mentre aumentavo il ritmo della scopata, mamma alzò la testa e, le labbra semiaperte, tirò fuori la lingua. La afferrai rapidamente con la mia e ci baciammo profondamente. I nostri movimenti stavano diventando frenetici. Sapevo che era questione di pochi minuti prima che il rigido grilletto di mamma la facesse esplodere nel piacere dell’orgasmo.“Vengo, Tommaso!” mormorò, il corpo che si stringeva al mio. La sentii rabbrividire mentre i muscoli vaginali si contraevano. “Vienimi dentro, piccolo!” urlò nell’intensità dell’orgasmo. “Riempimi, Tommaso! Voglio sentiti tutto dentro!”Non avevo certo bisogno di quell’incoraggiamento, che ebbe comunque il suo effetto. Ero oramai al limite, quando sentii un dito di zia passarmi nello spacco tra le chiappe e fermarsi sul buco del culo. Mentre mamma mi squassava nell’empito dell’orgasmo, fu facilissimo per mia zia infilare quel dito dentro!Mandai un ululato e spinsi con tutte le mie forze il cazzo nella fica di mamma fin dove poteva arrivare. Immediatamente sentii i muscoli vaginali che mi afferravano il pene e cominciavano a stringere. Venni pompando fiotti di sborra nel ventre di mamma. Grugnii e ululai mentre venivo.Quando le mie palle furono completamente prosciugate, il cazzo finalmente si afflosciò e con un sonoro ‘plop’ uscì dalla fica di mamma. Nello stesso tempo zia Cinzia tolse il dito dal buco del mio culo, mi scansò e si fiondò con bocca voracissima sulla fica di mamma, lappando la sborra che ne usciva copiosa.Mentre zia leccava mamma, I miei occhi furono attratti dal suo culo che si agitava nell’aria. Non volendo essere lasciato fuori dal divertimento, mi spostai dietro zia, afferrai le sue chiappe sodissime e iniziai a titillarle il buchino con la lingua.Dopo aver ben leccato il buco del culo di zia mi spostai più giù, verso le morbide labbra della fica e arrivai al bottone del piacere. Non ci volle molto perché avessi la faccia bagnatissima, e non ci volle molto neanche a loro per rotolarsi sul letto nell’acme dell’orgasmo.Beh, passai tutto il resto della settimana scopando con mamma e zia Cinzia. È stata la migliore settimana della mia vita, credetemi! Addirittura zia Cinzia obbligò mamma a radermi l’inguine. Da allora in poi, ogni volta che papà è fuori città, mamma, zia e io ce la spassiamo alla grande: un vero affare di famiglia!
Aggiungi ai Preferiti