“Quando il diavolo sia avvicina vuole l’anima“ è un detto molto conosciuto, chissà se anche Gianni lo conosce ma sicuramente anche se lo avesse saputo non gli è servito da monito. Fino a quel momento la vita gli aveva abbastanza sorriso visto che era un bel uomo di 38 anni, alto e magro ma non troppo, capelli corti e occhi chiari, sicuramente un uomo dall’aspetto molto gradevole. Sposato da 6 anni con Lia, di 3 anni più piccola, anche lei una bella donna, alta col fisico magro con le spalle larghe dovute ad anni di nuoto, capelli neri corti scalati, occhi scuri, una quarta marmorea ed un culetto altrettanto sodo. La vita in quella città popolosa ma non caotica lombarda gli scorreva tranquilla, condita dall’arrivo di due bambini che quando accadde la storia avevano rispettivamente 5 e 3 anni, un lavoro da dirigente in una azienda col suo buon stipendio e una bella casa coi cani in giardino per paura degli zingari e degli slavi. Anche la moglie lavorava, come impiegata comunale, e gli occhiali e gli abiti sempre molto sobri le davano un’aria molto seriosa ma nonostante mettesse poco in mostra il suo splendido fisico erano in molti a sbavarle dietro anche se mai nessuno si permise di farle la corte. Aveva pensato sempre molto allo sport e alla scuola Lia, al liceo si fidanzò per due anni con un ragazzo col quale perse la verginità, ma fu al primo anno di università che conobbe il suo futuro marito e tra i due fu amore a prima vista, Gianni che aveva avuto qualche esperienza precedente gli insegnò come ciucciargli il cazzo e ad essere più disinibita e come dono alla prima notte di nozze ebbe il suo culetto. Durante l’estate la famiglia andò in vacanza e qui i due innamorati conobbero una coppia veneta che candidamente gli raccontarono che erano scambisti cominciando a descrivere quel mondo raccontando avventure vissute, tornati a casa quel incontro non passò inosservato infatti cominciando fantasticare e a stuzzicarsi a vicenda facevano delle scopate incredibili, poi una sera fecero delle foto spinte e dopo qualche giorno il mettere un annuncio su internet fu naturale. Non cercavano lo scambio ma di entrare piano piano in quel mondo conoscendo qualche coppia. Dall’ufficio era quasi sempre Gianni che gestiva i contatti e subito le foto di Lia attirarono numerosissime coppie ma fu soprattutto una che lo colpì, della loro stessa zona la signora pareva molto messa bene, con uno splendido sedere e delle tette molto invitanti, erano di qualche anno più grandi loro e più esperti in quel mondo, si scambiarono gli indirizzi di messenger e cominciarono a chattare. Un paio di sere si ritrovarono tutti e 4 davanti ai rispettivi pc e notarono che c’era molta affinità e così decisero di prendere un aperitivo insieme quel sabato. Si incontrarono e la chiacchierata durò un’oretta poi ognuno a casa sua. Pino e Marta avevano qualche anno più di loro, l’uomo non era moto alto, pochi capelli e più pancia, era comunque un tipo molto simpatico ed in pratica fu lui che tenne banco per tutto il tempo, Marta era più bella rispetto a lui con dei capelli rossi fino alle spalle, un bel fisico con un naso abbastanza pronunciato che le dava un aspetto abbastanza da maiala. Gianni era molto propenso ad andare avanti con la coppia ma a Lia l’uomo anche se le era molto simpatico non piaceva per nulla dal punto di vista fisico quindi disse di cercare un’altra coppia. Il lunedì il cellulare di Gianni suonò, era l’uomo che gli chiedeva se voleva pranzare con lui, accettò. Arrivati al bar Pino gli chiese quali fossero state le loro impressioni, Gianni non volendo dire chiaramente che la moglie non era attratta da lui disse che volevano tempo e che era ancora presto. Pino gli disse di non preoccuparsi, che era una cosa normale, poi gli chiese cosa pensasse della moglie e quando sentì che l’amico la trovava molto eccitante gli propose di prendersi un pomeriggio libero e di andare con lui a casa sua e scoparsi la moglie insieme. Gianni rimase un attimo titubante, non aveva mai tradito Lia ma la cosa lo eccitava troppo e così dopo 2 minuti era già in macchina con l’amico. Arrivarono a casa dei coniugi e la moglie, avvertita dell’ospite e delle intenzioni da una telefonata, li aspettava con solo una vestaglia, le formalità furono poche e subito la donna si trovò a succhiare i due piselli. Gianni aveva un pisello normale, più grande del precedente fidanzato di Lia e forse anche della media generale, non molto largo ma sui 17cm di lunghezza, Pino invece lo aveva pressoché della stessa lunghezza ma più largo, soprattutto la cappella. La donna ci sapeva proprio fare e succhiava di gran voga, poi il marito invitò l’amico a scoparla così da le si mise dietro e cominciò a stantuffarla vigorosamente. Si cambiarono posizione un paio di volte fino a che l’uomo non lo invitò ad incularla cosa che fece di buon grado soprattutto perché poco dopo Gianni fece la sua prima doppia penetrazione tra i gemiti di piacere della donna fino a che i due non le sborrarono dentro. Si stesero sul divano e tra i vari complimenti e un paio di bicchieri si fecero delle gran risate fino a che la donna non glielo riprese in bocca ad entrambi facendogli un meraviglioso pompino con tanto di sborrata in gola. Naturalmente non disse niente a Lia della cosa e durante la settimana a pranzo si incontrava sempre con Pino col quale era entrato in gran confidenza. Un giorno l’uomo gli disse che gli conveniva prendersi un altro pomeriggio libero che ci sarebbe stata un’altra sorpresa per lui. Arrivarono a casa ma non c’era la moglie, Pino gli disse di non preoccuparsi e dopo un po’ suonò il citofono e salì una ragazza sui 19anni, bionda piccolina con un bel seno ed uno splendido sedere sporgente. Si presentarono e la ragazza nonostante parlasse abbastanza bene l’italiano disse di essere di origine albanese e di chiamarsi Vera. La ragazza lo trattava come se fosse un padre poi se ne andò in bagno a farsi una doccia, allora Gianni gli chiese chi fosse e Pino rispose che era una ragazza con la quale scopava da 3 anni, figlia di una loro precedente badante dei genitori e poi aggiunse che era gli faceva vedere quando fosse porca. Infatti la ragazza tornò nuda e subito si avvinghiò a Pino che invitò subito l’amico a palparla, Vera poi si stacco dalla bocca e prese a succhiare di gran lena la verga di Gianni mentre l’altro senza apparenti difficoltà la inculò di colpo e cominciò a pomparla. La scoparono per una mezzora solo nel culo alternandosi, ad un punto Pino l’aveva sdraiata con la schiena su divano e mentre l’amico glielo ficcava in bocca lui le alzava le gambe, poi estraeva il cazzo dal buco e lo allargava al massimo, poi li rimetteva dentro e così via per una decina di volte fino a che non le lavò l’intestino con numerosi fiotti prima che Gianni fece altrettanto sul viso della ragazza ormai stravolta dai numerosi orgasmi ricevuti. Tornato a casa dalla moglie Lia l’uomo era ancora tutto eccitato e dicendo che era stanco per il lavoro dopo la cena andò subito a dormire, fantasticando su quali avventure gli sarebbero potute capitare in futuro
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