Leila doveva venire a casa mia il pomeriggio successivo, ma una indisposizione di mia madre mandava a monte l’appuntamento, infatti rimanevo per quattro giorni in casa dei miei genitori, poi tutto si era risolto nel migliore dei modi, e mia madre si era ripresa molto bene, adesso potevo ritornare tranquillo a casa mia, con Leila ci sentivamo minimo 4 volte al giorno, e così dalla sera prima fissavamo l’appuntamento per le 16 del giorno successivo, erano le 16 precise quando lei suonava alla mia porta, appena chiusa un bacio suggellava la mancanza che eravamo stati costretti a subire uno con l’altra, era raggiante di felicità, mi chiedeva subito se avevo gia preso il caffé e si dirigeva in cucina per prepararmelo, ma appena messa la caffettiera sul fornello, mi abbracciava di nuovo toccandomi dappertutto cazzo compreso, la vedevo che sprizzava felicità da tutti i pori, mi baciava sulle labbra, sulle mani, e ritornava a toccarmi il cazzo che gia aveva preso la sua maestosa interezza, era felicissima di questa mia reazione ai suoi toccamenti, e poi le dava un bacio attraverso i pantaloni, aggiungendo, oggi ti faccio uscire tutto il piacere che hai, e me lo bevo interamente, senza contare che una porzione la devi dare al culetto e un po anche alla fica, e spariva dalla cucina, ritornava poco dopo completamente nuda e con i capelli sciolti, vederla cosi era una visione, l’abbracciavo e l’eccitazione che avevo era al massimo, le dicevo, ti prego aspettami in camera da letto, perché se continuo a vederti così il caffé non lo prendo più, ritornava nella mia camera felicissima di aver scatenato la mia reazione, quando ritornavo da lei, la trovavo che era seduta sul letto con le gambe aperte, la fica spalancata con una mano e con l’altra si stava masturbando, mi fissava negli occhi dicendomi, ti prego fammi vedere il pisello che mi piace da morire, io mi calavo i pantaloni e le mutande comprese, e come lo vedeva cominciava a sborrare, e mi diceva, sono quattro giorni che aspettavo questo momento e non resistevo più, adesso finisci di spogliarti e vieni qui da me che ti voglio assaggiare, mi sdraiavo vicino a lei e subito mi prendeva il cazzo in bocca, iniziava a leccarmi la cappella che aveva scoperto, lo faceva come si lecca una caramella, io me la giravo sopra di me, e senza che lei si fermasse le cominciavo a leccare la fica, mi regalava subito una sborrata sostanziosa e si affondava con la bocca il pisello ancora di più, continuavo a spaziare tra la fica e il culo, a lei piaceva moltissimo quello che le facevo, poi si sfilava il pisello e ritornata su mi baciava sulle labbra, prendeva con la sua piccola mano il cazzo e se lo infilava nella fica dicendomi, adesso scopami come tu solo sai fare, mi raccomando che voglio sentirti sborrare dentro l’utero, dai che non resisto e sborrava di nuovo, ma io non mi muovevo, era lei che mi scopava e mi piaceva come lo stava facendo, adesso baciami e mettimi il dito nel culo, sbrigati che sto godendo di nuovo, madonna quanto mi piace questo bastone che hai, ecco che sborro di nuovo, te lo voglio affogare questo cazzone favoloso, si allargava di nuovo e mi diceva, si adesso spingimi tu, si così, eccomi che vengo ancora, a questo punto le dicevo, ecco allargami bene la fica che adesso te la riempio di sborra, e cominciavo a schizzare una quantità industriale di sperma, Leila adesso urlava e si dibatteva sopra di me, mi baciava con la disperazione di chi non sa più cosa fare, la lingua che si ghiacciava per l’orgasmo e si dibatteva nella mia bocca, e infine crollava completamente sfinita per le numerose sborrate, io la prendevo e l’adagiavo vicino a me, con un piccolo asciugamano pulivo le mie tracce di sperma e le asciugavo la fichetta, lei era vicino a me ancora ansante e sudata, ma il suo respiro adesso tendeva e riprendere il ritmo normale, dopo qualche altro minuto, praticamente il tempo di una sigaretta, allungava la sua manina sul pisello, mi saliva di nuovo sopra e iniziava a baciarmi con trasporto, e mi diceva, sono affamata e assetata di te completamente, mi basta vederti e mi sento la fica che si bagna, ti rendi conto che effetto mi fai? non hai idea dei ditalini che mi sono fatta pensando a te in questi 4 giorni, come mi venivi in mente, sentivo che la fica mi colava, e la clitoride si induriva insieme ai capezzoli, andavo subito al bagno e come la toccavo sborravo, e adesso sto provando la stessa sensazione, senti qui, mi prendeva la mano e se la portava sulla fica, e la sentivo che colava come prima di scoparla, poi si alzava e mi diceva, ti ho portato una bella cosa, per me e per te, apriva la sua borsetta e tirava fuori un pacchetto, lo scartava, e vedevo che era un tubetto di pomata, toglieva il tappo e porgendomelo diceva, questa è una crema con l’olio di Vasellina, me la metti nel culo e poi ci infili la meraviglia, la Dottoressa mi ha garantito che è una mano santa per non sentire eccessivo dolore, si sdraiava supina vicino a me dicendomi, dai che non vedo l’ora di sentirmelo dentro l’intestino, e io le dicevo, guarda che per mettertelo nel culo ti devi girare e posizionarti a pecorina, niente affatto mi rispondeva, adesso tu mi riempi il buco di crema, poi mi scopi un pochino, e quando sono venuta me lo metti nel culo così come sono adesso, io mi alzo il più possibile e lo voglio vedere quando mi entra dentro, però adesso scopami che ne ho voglia, mi rimetteva le gambe sulle spalle e mi prendeva il cazzo in mano puntandoselo sulla fica, le entravo lentamente e cominciava a godere come una pazza, era lei che mi prendeva per i reni e si spingeva contro di me, adesso stava godendo intensamente, come sborrava facevo per sfilarmi ma lei mi urlava, fermati che mi piace da morire, sto per sborrare di nuovo, non togliermi questa meraviglia dalla fica ti prego, e veniva di nuovo con un lamento strozzato dal piacere, adesso potevo togliermi e puntarlo nel nuovo buchetto, lei si prendeva le chiappe e le allagava al massimo, io una volta puntato sul buco del culo, iniziavo a spingere per entrare, resisteva molto poco la carne intorno, infatti la cappella anche se abbastanza grossa entrava dentro scivolando molto bene, sentivo le contrazioni dello sfintere intorno alla cappella, ma spingevo ancora, Leila con uno scatto di reni lo faceva scivolare tutto dentro, aveva una smorfia di paura e dolore mischiato, poi affannata mi diceva, adesso muoviti piano ma fammelo sentire bene, non mi fa molto male ma sento che sto per sborrare di nuovo, e nel momento dell’orgasmo le scivolavo dentro e fuori per tre quattro volte, era il momento che aspettavo, ho iniziato a incularmela sempre più svelto e Leila godeva immensamente, mentre la pompavo bene nell’intestino, lei aveva preso la clitoride con due dita e la stava strapazzando veramente bene, adesso veniva in continuazione gridandomi, dai inculami sempre più forte, ho la fica e il culo che impazziscono per questo cazzo meraviglioso, lo vedi, guardami come me lo tiro questo ditalino, lo sto facendo per te, guardami quanto sto sborrando, ormai era impazzita dal piacere che stava provando, e mi urlava, dai sfondami il culo, che aspetti a farmelo arrivare nello stomaco questo bellissimo bastone, ecco ancora cosi, si dai continua a incularmi che io mi sto facendo di nuovo, e quando le iniettavo un’altra dose massiccia di sperma, si afflosciava tra le mie braccia completamente inanimata, questa volta rimaneva oltre mezzora sdraiata prima di riprendersi, ma quando finalmente apriva gli occhi rideva di contentezza e felicità, mi abbracciava di nuovo stringendomi a lei, mi dava una infinità di baci sul viso sul collo e sulle labbra, si alzava e andava in bagno a fare pipì, quando ritornava saltava sul letto e mi baciava di nuovo, poi allargandomi le gambe mi diceva, adesso scegli il buco che vuoi io sono a tua completa disposizione, ma prima fammelo sentire ancora che sapore ha, e dopo averlo scappellato cominciava a leccarmelo, lo stava facendo con tutto l’amore e l’impegno possibile, ma dopo poco si toglieva e mi saliva sopra, mi baciava appassionatamente e porgendomi la crema mi diceva, adesso riempimi bene il buchetto del culo e poi ti spiego, lo farcivo di crema molto bene, poi prendeva il cazzo con la mano e se lo puntava nella fica, si impalava da sola dicendomi, mettimi due dita nel culo e succhiami il seno, al resto ci penso io, cominciavo a scoparla prima delicatamente, e poi le davo delle spinte in fondo alla fica sempre più forti, nel momento che la sentivo sborrare le infilavo le due dita nel culo, adesso la pompavo davanti e dietro continuando a succhiarle il seno, poi iniziavo a morderle delicatamente il piccolo capezzolo, questo la mandava fuori di testa, adesso quasi urlava per il piacere, mi poggiava una mano sul torace e si sollevava leggermente, con l’altra mano si menava violentemente la fica, tutto questo la portava a sborrare e lamentarsi sempre più forte, e poi quando sentiva i miei getti potenti di sborra che le riempivano l’utero, cedeva ad un ultimo orgasmo e crollava definitivamente sopra di me che ancora sborravo, me la stringevo forte a me questa piccola bambola di carne, era affannata e devastata dagli orgasmi, sudava copiosamente, le prendevo il viso tra le mie mani e la baciavo con amore, le sue labbra morbide e inermi mi eccitavano da morire, sentivo che il cazzo mi ricresceva ed ero ancora dentro di lei, ricominciai a muovermi molto piano quasi avendo paura che si riprendesse, ma lei riapriva gli occhi bellissimi, mi guardava e con un sussurro mi disse, girati e vienimi vicino con il cazzo te lo voglio succhiare ancora, e come ci metteva sopra la bocca, iniziava a farmi un pompino meraviglioso, poi si era messa in mezzo alle mie gambe in ginocchio, con la sinistra mi carezzava le palle, e con la destra raggiungeva il buco del culo, ci metteva dentro due dita che per fortuna erano piccole, e le sentivo scorrere dentro il mio retto, con un attimo mi aveva procurato una eccitazione incredibile, e infatti cominciavo a schizzare sperma come una fontana, ma la sua piccola bocca non ne perdeva neanche una goccia, questa volta mi aveva svuotato veramente bene, si alzava e mi baciava sulle labbra dicendomi, è così che noi mischiamo i nostri cuori e si poggiava sdraiata sul mio torace, ci siamo coccolati per molto tempo, a noi le ore scorrevano veloci e dolcissime.Ormai sono quasi otto mesi che viviamo insieme, Leila mi coccola come un bambino, e la sera lei fa felice il mio uccello, e io le intaso tutti i suo magnifici buchi, debbo essere sincero, ne sono innamorato perso, e con lei ci passerò tutta la vita.
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