Skip to content

The Red Kiss

Collezione di Racconti per Adulti

Menu
  • Racconti erotici per Adulti
    • Preferiti
  • Sexy Shop
    • Anale
    • Bambole
    • Coadiuvanti
    • Design
    • Falli
    • Falli Doppi
    • Fetish
    • Guaine e Anelli
    • Lingerie
    • Masturbatori
    • Rabbit
    • Scherzi Vari
    • Stimolatori
    • Strap-on
    • Vibratori
  • Amici
Menu

Racconto d’estate

Posted on 11 Maggio 2021 by The Red Kiss

La villa era adagiata sulla riva del fiume, nel punto in cui questo diventa  lago.   Un’estate  torrida,  sera tarda.  Un prato di discrete  dimensioni,  un  gentile  declivio  versol’azzurro  della  piscina,  le luci del soggiorno, le uniche accese.   All’interno   pochi   movimenti,  voci  femminili, giovani.  Il fumo le  usciva  dalla  bocca  annoiato.   Lei, diciannove  anni,  adagiata  sull’enorme  poltrona, sembrava ancora piu’ enorme di quanto  non fosse in realta’.  “Io non sono grassa” amava  ripetere  sorridendo  ambiguamente,  “io sono  obesa”.   Le quattro ragazze si guardarono con aria di complicita’,  ed  ebbero  per   la   prima  volta  la  nettasensazione che in fondo non si sarebbero divertite come  gli anni  scorsi.  Non rimaneva che accendere la televisione, ma sarebbe equivalso ad ammettere  la sconfitta.  Chris guardo’ il suo orologio: appena le  undici.   Stefy  si  rigiro’ annoiata  sul  tappeto e si tocco’ l’apparecchio dentale che aveva in bocca.  Ad un certo punto Sua Enormita’ se ne venne fuori con una delle sue. – Perche’ non andiamo a fare il bagno nude?  – La guardarono con gli occhi per un  attimo stupiti.  Che senso poteva avere?  Chris si mise a sorridere, ma non disse niente.  – Beh, io vado – disse col suo vocione grosso  l’enorme  ragazza  e spense  la  sigaretta con violenza.  Nonostante l’intenzione non fece  nessun’altra  mossa.   Jane  si  sveglio’  dal suo torpore.  – Ma non fara’ freddo?  – chiese sbadigliando. – Ci  saranno  trenta gradi, si muore dal caldo – disse decisa la ragazzona.  Chris si alzo’  dal divano e disse che almeno si sarebbe fatto qualcosa.  – Si’, almeno facciamo divertire i vicini – disse Stefy sarcastica.  Chris assicuro’ che  non si  vedeva  niente,  e poi bastava non far rumore.  Cosi’ si alzarono svogliatamente, anche  la  grassona  e Jane, mentre Stefy  rimase  dov’era.   –  Dai,  non  fare  l’asociale   – l’esorto’  Jane, continuando a fumare.  – Non ne ho voglia e basta – La ragazzona si volto’ verso di lei, si mise le mani sui fianchi  e  sbotto’:  –  Cos’e’,  ti  vergogni? – Ma figurati!  – si difese. Non pote’ fare  in  tempo  a  raggiungere  il  pacchetto  di Marlboro sopra il giradischi, che Sua Enormita’ l’aveva gia’ presa  per  mano e la stava tirando di forza verso la porta.Chris  spense  le  luci   del  salotto,  tranne  la  piccola abat-jour dell’antico como’, e le fece uscire tutte.  Quando Jane giunse al bordo della piscina, illuminata  dai  faretti nell’acqua,  inspiro’  fortemente  l’aria  della  notte e si sfilo’ di corsa i jeans  come per liberarsene.  Mise i piedi nell’acqua e tiro’ un sospiro di sollievo.  – Bella fresca -Finalmente arrivarono anche le altre.  Stefy si era lasciata convincere dai modi bruschi della ragazzona, ma, non  si  sa come,  era riuscita ad afferrare le mutandine del suo bikini blu e le teneva strette  in  mano.  – Sono tutta sudata, con questo vento non vorrei prendere un accidente – disse  Chris guardando  le  altre,  cercando  sguardi  complici  che  non arrivarono.  Il vento c’era, ma ero uno scirocco caldissimo.Si  chiese  se  era  l’unica  a  provare  un certo imbarazzo all’idea.  Fisso’  Stefy,  nell’oscurita’,  ma  vide solo il luccichio di una bottiglia di Martini bianco che qualcuna di loro aveva lasciato li’ nel pomeriggio, e che adesso l’avevapresa e cominciava a ingollarne piccoli sorsi.  –  Accendimi una sigaretta, Chris – imploro’ Jane. Lei  obbedi’  senza fiatare.  Raccolse il pacchetto di Camel sul frigobar, si sfilo’  di  tasca  un accendino di plastica azzurra e tiro’ fuori una sigaretta.  Quando se  la  mise tra  le  labbra fece bene attenzione a non bagnare il filtro con la saliva.  La prima  volta  che ne aveva accesa una era stato per Jane e lei per  sbaglio  l’aveva  toccata  con  la lingua.   Jane  quando  l’aveva  ricevuta  aveva inarcato le sopracciglia e  l’aveva  rimproverata:  –  Ma  cos’e’, l’hai ciucciata?   -.  Questa  volta  l’accese  con  sicurezza   e respiro’  la  prima  boccata  di  fumo con volutta’.  Gliela passo’ sorridendo.   Jane  la  prese  automaticamente, senza nemmeno voltarsi.  – Allora ci  spogliamo?   –  incito’  Sua Enormita’. Jane  fu  la  prima  a  raccogliere  l’invito.   Si tolse la maglietta liberando  due  seni  grossi  e  cadenti.  Cosa ci poteva fare se la natura l’aveva insultata  cosi’?   E  direche stava bene solo quando non aveva niente addosso, perche’ dentro qualunque indumento si sentiva scoppiare.  Si accorse che  Stefy  le  guardava  le  tette a bocca semiaperta.  Che stupida, penso’!   Come  faceva  a  invidiarle  quelle tette cosi’ schifose quando lei invece aveva due tettine piccole e sode, con i capezzoli che guardavano sempre il  cielo.   Sei proprio una stupida, continuo’ a pensare.  Chris, sfilandosi la  lunga  gonna,  guardo’  Stefy e disse: – Dai, forza, non c’e’ nessuno che ti guarda –  e allora anche lei comincio’ a spogliarsi, perche’ di Chris si fidava, e se lo  faceva  lei voleva  dire che non c’era niente di male.  Ma si’, in fondo erano tutte ragazze,  ed  era  una  vita che si conoscevano. Pero’ era un’idea  balenga.   Si  era  sempre  chiesta  come sarebbe  stato  nuotare  senza niente addosso.  Questa notte l’avrebbe saputo.  Il  prezzo  era  un  po’ di imbarazzo, ma forse alle  altre  piaceva  proprio  per  quello.   Era  una bellissima   nottata,  a  parte  il  caldo.   Il  cielo  era limpidissimo, lo  scirocco  lo  aveva  liberato  delle poche nuvole che c’erano state in quei giorni.  Tutto  intorno  si sentivano  i  grilli  e  qualche  uccello  notturno.   E  in lontananza  le  onde  del lago che si rifrangevano sul lido.L’unica luce proveniva  dalla  piscina,  e  le case attorno, benche’ seminascoste dagli alberi, erano sicuramente al buio anche loro.  La gente da quelle parti va a letto presto.  Chris e Stefy  furono  le  ultime  a  levarsi  di  dosso  la biancheria  intima,  mentre Jane e la grassona erano gia’ in  acqua a godersi  la  frescura.   Stefy  velocemente prese lo slip del costume e fece per metterselo.  – Ma dai!   –  fece Chris,  e  allora  lei fece una smorfia di indifferenza e lo lascio’ cadere sul prato.  Chris doveva controllarsi per non guardarla, e sapeva  che  uno  sguardo  l’avrebbe convinta arimettersi addosso tutto e ritornare  in  casa,  e  la  cosa sarebbe  diventata  imbarazzante.   Stefy  era  una  ragazza pudica,  non  ci  si  poteva fare niente.  Anche lei, se non avesse bevuto tutto quel  Gin  Fizz forse adesso non sarebbe cosi’ sbarazzina.  Le prese la mano e insieme  si  avviarono verso l’acqua. – Arrivano le vergini – sentenzio’ la grassona dall’acqua, e tutte  la  guardarono  immediatamente  male,  perche’  aveva urlato  e  avrebbe  potuto  attirare  l’attenzione.   –  Sei proprio  una  scema – le disse Jane sottovoce.  – ‘fanculo – rispose, ma  stavolta  sottovoce  anche  lei.   Chris entro’ nell’acqua e si fece un paio di vasche nuotando a rana.  Che sensazione di liberta’.   Cercava  di  spostare  meno  acqua possibile,  di  scivolarvi  dentro,  e  la sensazione che ne ricavava era piacevolissima.  – Cosa darei per avere un uomo in questo momento –  sospiro’ Jane.  Nessuna raccolse, anche se tutte condividevano.  – Immaginatevi se in questo momento qualcuno  ci  stesso  vedendo  –  suggeri’  Chris.   –   Gli basterebbe  vedere  un  attimo  quella  la’  e  preferirebbe guardarsi Pippo Baudo in televisione – disse Stefy indicando Miss  Mappamondo, che adesso faceva il morto a pancia in su, ed era cosi’ enorme  che  del  suo  corpo  si vedeva solo la pancia, e il  seno  semisprofondato  nell’acqua.   Tutte  si misero  a  ridere,  ma la grassona sul momento non replico’. Poi, quasi illuminata, disse: – Siete solo invidiose perche’ io ho scopato e voi  siete  ancora tutte verginelle -. Jane, che conosceva la storia penso’: preferirei essere una suora, piuttosto che essere deflorata nel modo odioso in cui lo sei stata tu.  Chris penso’: preferirei rimanere  vergine  tutta la  vita  piuttosto  che essere piena di grasso come sei tu.Stefy penso’: tanto a te ormai non rimane altra consolazione che quella.  Tutte  si  accorsero  dell’enormita’ della loro cattiveria e rimasero in silenzio.  La  grassona  era  tutta contenta: – Non sapete che dire, eh?  – Ad un certo punto Jane decise che le sarebbe piaciuto essere coccolata  dal  vento  caldo  e percio’ usci’ dall’acqua, si asciugo’ un po’ la schiena e i capelli, poi si sdraio’ su un lettino, con  la  faccia  rivolta  alle  amiche,  che ancora stavano nuotando.  Constato’ che la temperatura  era  fantastica,  un  leggero  senso  di  freddo  la attraversava come rivoli nelle parti  piu’  intime  del  suo  corpo, mentre il resto  era   abbracciato   da   un   caldo   confortante   e piacevolissimo.   Non sono mai stata fisicamente cosi’ bene, penso’.  Mentre sentiva ad una ad una le gocce sul suo corpo evaporare  guardava  incantata   Stefy.    Come  era  bella.Avrebbe dato dieci anni della sua vita per  avere  un  corpo cosi’,  e  invece  quella  stupida  non sapeva che farsene e pensava addirittura di essere brutta.  Ci credo, se continui a conciarti da scolaretta che ha bisogno della mamma.  Stefy per un po’ nuotava  sulla  superficie, poi si immergeva, poi riemergeva e nuotava sulla schiena.  Adesso che aveva  preso confidenza  non  aveva  piu’  molti  pudori,  e  Jane potevaosservarla come nemmeno lei stessa,  credeva, si era mai osservata.  Il  suo  sedere  era  come  di  marmo,  piccolo, rotondo,  cosi’ bianco da sembrare fosforescente; la schiena perfettamente diritta, le gambe lunghe e ben fatte; e il suo seno, che sarebbe stato nella classica coppa di champagne, e i piccoli, scuri e timidi capezzoli.  Ma forse e’ meglio che lei non se ne renda  conto, penso’.  E’ una difesa naturale.Si sorprese a pensare che quello che le invidiava  di  piu’, pero’, era il suo pube, cosparso da pochi peli biondi, tanto che  Stefy nuda sembrava avere il corpo di una bambina.  Non aveva certo i suoi problemi, con peli sul viso che i ragazzi quando volevano sfotterla chiamavano baffi. Poi la sua attenzione fu  rivolta da Chris, che continuava a nuotare a rana,  facendo  vasche  su  vasche,  in  silenzio, scivolando  nell’acqua.   Ecco,  penso’, comunque quella che invidio di piu’  e’  lei.   Jane  era  convinta che al mondo esistessero tre tipi di ragazze: quelle che  dicono  di  non godersi  la  vita, e in effetti non se la godono; quelle che dicono di godersi la vita,  ma  in  realta’ non se la godono affatto; e quelle che non dicono niente, ma sono le uniche a godere per davvero.  Stefy apparteneva, solo per colpa  sua, alla  prima  categoria, lei e la sua amica grassa appartenevano di certo  alla  seconda,  mentre Chris apparteneva alla terza  categoria,  quella  degli  eletti.    Stanotte,   peresempio:   questa  scemata  di  spogliarci  che  effetti  ha sortito: che la  grassona  si  e’  umiliata, vedendosi cosi’ brutta e parendo una caricatura, si e’ affogata nell’acqua e nel  fumo;  io  invece,  nuda  o  vestita,  per  me  non  fa differenza, ormai ci vuole altro per scuotermi,  e  guardare le  altre  mi  fa  solo  rabbia;  Stefy prima e’ morta dalla vergogna, adesso scommetto  che  continua a chiedersi quando usciremo e ci rivestiremo ed  e’  piu’  annoiata  di  prima.L’unica  che  davvero  si  sta  godendo il suo bagno e’ lei, Chris, si vede dalla sua  espressione, e dal sottile piacere che ricava dal vederci nude e  vedersi  lei  nuda  e  libera nell’acqua.   Comunque  c’era proprio una bella temperatura: da quel lettino non  l’avrebbe  smossa nessuno fino a domani mattina. Passo’ una bella  mezz’ora  prima  che  anche  la  grassona, seguita a ruota da Stefy, uscisse dall’acqua.  Sua Enormita’ si  prese  una bella sdraio e vi adagio’ tutto il suo grasso corpo,  che  quasi  non  ci  stava.   Si  accese  una  bella sigaretta e comincio’ a intonare una vecchia nenia che aveva imparato quand’era piccola da  sua madre, che era irlandese. Stefy  invece  corse  a  prendere  un  asciugamano  e   dopo esserselo  passata  velocemente  tra  le  gambe,  si  rimise addosso  mutandine  e canottiera.  Si asciugo’ un po’ i lunghi  capelli  biondi  e  quindi  si  rivesti’ completamente.Chris fu l’ultima ad uscire dalla vasca.   Ando’  un  po’  a zonzo  per  il  giardino come se cercasse qualcosa, poi alla fine sembro’ averlo trovato.  Era lo slippino di Stefy.  – Ti fa schifo se me lo metto?  – le chiese.  – No, figurati- E cosi’ lo indosso’ e non si mise nient’altro, ma accosto’ un lettino a quello di  Jane  e  senza dire una parola vi si distese,  contemplando  la  bellezza  del  cielo   stellato.L’unica  che  invece  continuava a non trovare un posto dove mettersi era  Stefy.   Prima  era  a  disagio senza vestiti, adesso che li aveva era a disagio lo stesso perche’ tutte le sue amiche erano ancora nude o seminude.  Stette  lungamente a pensare cosa avrebbe dovuto fare.  Poi decise per una cosa alquanto  strana.   “Ma  si’,  chi se ne frega”, penso’.  Si tolse i jeans e  quindi,  velocemente  senza starci troppo a pensare, di nuovo anche le mutandine.  Poi cosi’, con  sopra ancora canottiera e camicetta, ando’ a cercarsi un lettino e lo  mise  di fianco a quello di Chris e vi si sdraio’ sopra.- Come mai ti  sei  spogliata  di  nuovo?  – le chiese Chris sinceramente curiosa.  – Ne avevo  voglia  –  rispose  Stefy  mentendo, ed era piu’ in imbarazzo che mai, e avrebbe voluto piangere,  ma avrebbe fatto la figura della scema, e in quel momento odio’ se stessa e i suoi stupidi imbarazzi. La piscina  era  tornata  ad  essere  uno  specchio d’acqua, azzurrissima e perfetta  nel  suo  contrasto  con  un  cielo stellato di imponente profondita’.  Attorno a quest’acqua le quattro  ragazze  variamente svestite, immobili, silenziose, forse   dormienti,   sembravano   fate   dopo   un  balletto sovrannaturale.  Era, tutto sommato, un quadretto di curiosa bellezza.  Chris si alzo’ volgendo le spalle alle amiche,  e guardo’  verso  il  lago, in lontananza.  Fece qualche passo nell’erba fredda e  trasse  un  lungo  sospiro.  Si tolse il costume che le aveva prestato Stefy e si diresse, con  passi brevi   e  incerti,  verso  la  debole  luce  dell’abat-jour lasciata  accesa  in  salotto.   Le  ragazze  la  guardarono rimpicciolirsi e scomparire, dietro la porta. Nessuna poteva notare il luccichio del suo pube bagnato non più di acqua ma del piacere che si era impadronito di lei.

Support This Site

If you like what I do please support me on Ko-fi

Share List

Amiche su onlyfans

  • Russian Huracan Russian Huracan
  • Iscriviti a Onlyfans

Categorie

  • Racconti (5.056)
    • Altro (737)
    • Bisex (142)
    • Coppie (5)
    • Etero (2.205)
    • Gay (246)
    • Lesbo (151)
    • Masturbazione (6)
    • Orgia (510)
    • Sadomaso (426)
    • Saffico (1)
    • Trans (1)
    • Trio (436)
  • Sexy Shop (0)
    • Anale (59)
    • Bambole (20)
    • Coadiuvanti (73)
    • Design (54)
    • Falli (94)
    • Falli Doppi (12)
    • Fetish (167)
    • Guaine e Anelli (25)
    • Lingerie (262)
    • Masturbatori (49)
    • Rabbit (28)
    • Scherzi Vari (79)
    • Stimolatori (112)
    • Strap-on (50)
    • Vibratori (79)

Articoli recenti

  • Vento d’estate
  • Agosto ’95
  • La festa in maschera
  • Le sorprese non finiscono mai
  • Professore di matematica (XIII parte)
  • Una moglie vendicatrice
  • Una nuova, eccitante, storia
  • La maschera
  • Il Negozio
  • Julie
  • In albergo da Sara
  • Notti di provincia (III parte)
  • Il sogno s’avvera
  • Filosofia di vita
  • Voglia d’uomo

Support This Site

If you like what I do please support me on Ko-fi

©2025 The Red Kiss | WordPress Theme by Superbthemes.com
×

Generate Embed Code For This List

Width: (in '%' or 'px')
 
Height: (in 'px')
  Generate & Copy
Generated Code

Hit "Generate & Copy" button to generate embed code. It will be copied to your Clipboard. You can now paste this embed code inside your website's HTML where you want to show the List.