Ore 23, di un lunedì sera qualunque… …. in macchina per i colli. La notte è fresca, anche se l’estate è al suo culmine, i vestiti sono leggieri, e una musica soft accompagna i nostri due ignari amici, un uomo ed una donna, in una serata tutta da vivere. Amici, parola profonda, densa di significati, ma che cosa possono essere due amici? Solo due amici, oppure due conoscenti, due amanti.. …. oppure tutto quello che vogliamo dare di significato a questa parola, ma i nostri due amici, sono solo amici, ma non questa sera! Lei, dolce, apparentemente, sensibile, occhi da cerbiatta, furbetti e intriganti, con quello sguardo che solo certe donne, in certe situazioni sanno che cosa vogliono, una bocca carnosa, dipinta di un rosso acceso, che da preludio ad una notte di passione e … …. … un bel corpo, due seni rotondi, i fianchi nascosti da una gonna in lino sino sopra le ginocchia, che le cade a pennello e un paio di sandalini. Lui, sicuro di se, mediterraneo, occhi profondi, ed un corpo da adone. E sa quello che vuole, sa che questa notte non sarà la classica notte con la sua amica, non sarà la classica notte dove entrambi si racconteranno le loro avventure, saranno loro due, nella sua mente, l’avventura. Il suo desiderio lo si legge dagli sguardi, tutto tra loro, questa sera, è un gioco di sguardi, occhi che s’incrociano e non si sente una parola, ma gli sguardi parlano, sono profondi, si sente il desiderio che pulsa, in entrambi, ed entrambi questa notte desiderano il corpo dell’altro! Una cosa mai capitata, ma l’alchimia di questa serata è tanta e loro lo sentono. La strada, sale, il fresco ad ogni tornante aumenta, e anche in questa curva gli sguardi si incrociano. Il cielo è terso ed il paesaggio è illuminato dalla luce fioca della luna. Si guardano, ancora e ancora, le passa una mano tra i capelli che subito scende su una spalla. Lo sguardo di lei si fa intenso, forte, lui arriva ad un piazzale, e la invita, senza una parola a seguirla. S’incamminano per un prato, fieno, non definibile allo sguardo, ma certamente all’odore, si certamente è fieno, la tira a se e la bacia come se quel bacio fosse il desiderio che si avvera dopo una vita di tentennamenti e lei prova la stessa sensazione baciandolo come mai aveva fatto con nessun altro uomo. Si sdraiano incuranti di quello che potrebbe esserci intorno, si spogliano, si accarezzano, si toccano, ed iniziano a fare l’amore, ma non è amore, è sesso. Sesso allo stato puro, sesso che qualsiasi persona al mondo vorrebbe fare. Lei, guardandolo negli occhi, le dice: “sono tua, l’ho sempre voluto essere” Lui senza proferire parola, inizia a leccarla in ogni dove possibile, lei si contorce per quella lingua che esplora ogni suo angolo del corpo, se ne compiace, si gode il momento. La sua lingua passa delicatamente sulle spalle, passando per la colonna vertebrale, girandosi sui seni, sembra una serpe che si attorciglia al suo corpo, e lei freme dal desiderio sinquando la sua lingua arriva al clitoride, la sua schiena s’inarca, all’inverosimile e con una mano inizia a toccarsi e a toccarlo. Lui si alza, si togli gli ultimi indumenti, e lei, gli si inginocchia davanti ed inizia a succhiarglielo, con lentezza, con sentimento, con voglia, con cupidigia, golosa di quello che ha davanti. Lo lecca, lo succhia, lo morde, lo graffia, gli passa le mani sul sedere e passandogli in mezzo alle gambe inizia leccargli il culo, gli infila la lingua dentro, stingendogli in pene con forza. Lui eccitatissimo la sdraia per terra ed inizia nuovamente a leccala, ma solo in un punto ben preciso, sul culo. Lei ha sempre avuto un culo da sogno, e lui di sogni ne aveva fatti tanti, ed ora era la realizzazione del suo sogno. Infoiato, eccitato all’inverosimile, mettendola a carponi la penetra con forza, prendendola per i fianchi, schiaffeggiandole il culo, infilandole un dito nel culo, lo muoveva dentro sempre più forte, sempre più velocemente le sue palle sbattono contro il suo clitoride e questo le da ancora maggior piacere, i suoi gemiti iniziano a salire, a farsi più forti, il suo respiro diventa affannato, è un respiro di orgasmo. Si ferma e si sdraia facendola salire sopra, non fa niente, deve fare tutto lei, deve infilarselo, l’unica cosa che lui fa è quella di mettergli un dito in bocca, una volta ben insalivato, lo infila in quel culo da sogno. Lei si muove, con armonia, ma velocemente, si tocca i seni si strizza i capezzoli, lei eccitata, con un cazzo, forte dentro di se i seni stretti tra le sue mani ed un dito nel culo, vola con la mente e vede paradisi mai visti prima. Il suo sguardo è estatico, è contento; ha gli occhi di una persona che sta godendo, ma che non è ancora arrivata all’orgasmo. La ferma, la fa scendere, e la rimette a carponi. Le lecca il culo, lo insaliva per bene ed inizia a penetrarla. Un grido soffocato eccita ancora si più l’amante, che con un colpo ben assestato lo infila tutto. Una smorfia di dolore si legge sul suo viso, ma subito ammorbidito dalla cadenza regolare dei colpi. La mano di lei, si avvicina al clitoride ed inizia a toccarlo, a schiaffeggiarlo, per cercare di arrivare ad un orgasmo sognato. Il suo cazzo, turgido come non lo era mai stato, si muoveva, regolare, ma forte, sinchè l’orgasmo non comincia a salire e i colpi si fanno più veloci. Due grida di gioia, di piacere, si tutto quello che una persona vuole si ode per la campagna. Lei beve il suo orgasmo con gusto, con amore, con enfasi, con golosità.. … .. .. .. … … e poi si baciano. Il silenzio, che era stato infranto solo una volta, riprende padrone il campo, lasciando spazio agli sguardi, intensi, caldi, forti.
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