Un sabato pomeriggio sono uscita per fare shopping, volevo acquistare un completino intimo da aggiungere al mio guardaroba. Sono andata quindi nel negozietto che frequento di solito da quando sono qui a Brescia anche perche’ la commessa, una ragazza di circa 20/25 anni, e’ sempre stata molto gentile con me e, avevo il sospetto, poi fondato che potesse essere una ragazza con i miei stessi "interessi". Mi fece vedere alcuni pezzi di pizzo bianco francese e mi accompagno’ fino al camerino di prova; poco dopo mentre stavo slacciandomi il reggiseno, dicendomi di provare anche un altro articolo entro’ con in mano un reggiseno a balconcino molto carino; trovandomi mezza nuda si fermo’ sulla porta ma io la invitai ad entrare e ad aiutarmi ad indossarlo. Dopo averlo agganciato mi voltai , il mio seno usciva dalle coppe e le chiesi di provvedere e lei, molto timidamente, inizio’ a sistemarlo facendomi rizzare i capezzoli; quando se ne accorse mi disse che le piacevano i miei seni e io senza parlare presi ad accarezzarle i suoi poi senza indugio la baciai in bocca. Mi fermo’ solo quando con una mano volli toccarla in mezzo alle gambe dove pero’ riuscii a percepire che era gia’ bagnata; non voleva farsi trovare cosi’ dalla proprietaria. Vista la sua reazione decisi di tentare e la invitai a cena la sera stessa dopo la chiusura; fui sorpresa quando lei senza pensarci tanto accetto’. Percio’, dopo aver comprato un perizoma, il reggi a balconcino e un body uscii dal negozio e mi precipitai a casa per preparare qualcosa di buono. Alle 20 precise suono’ il campanello era lei, la feci entrare e dopo averla baciata dolcemente andammo a mangiare. Dopo cena le feci vedere il mio appartamento e per ultimo entrammo in camera da letto aprii l’armadio e le feci vedere la mia collezione di biancheria intima disse che non poteva permettersela perche’ era troppo costosa le dissi allora che se voleva poteva scegliere qualcosa in negozio (non aveva le mie misure) poi sarei passata io a pagare; se pero’ voleva provare subito qualcosa della sua misura poteva aprire il primo cassetto dell’armadio (dove tenevo tutti i miei falli e vibratori). Seguendola la osservai aprire il cassetto e notai la sorpresa nei suoi occhi; mi feci avanti e presi un doppio fallo dotato di cintura. La aiutai a ,spogliarsi e io feci altrettanto poi iniziai a baciarla in bocca; le nostre lingue si intrecciavano le mani scesero verso la fica e iniziai a penetrarla con le dita; finimmo sul letto poi la feci mettere a quattro zampe e mentre lei si masturbava mi allacciai alla vita il doppio fallo. Dopo averle lubrificato il buchetto con il liquido della fica appoggiai il fallo piu’sottile al culetto, quello piu’ grosso alla vagina e iniziai a penetrarla piano piano. Il buchetto era abbastanza stretto e una volta in fondo emise un gridolino ma dopo avere iniziato ad andare avanti e indietro alcune volte inizio’ a gemere di piacere e spingere indietro il sederino; a quel punto accellerai i movimenti e dopo circa un quarto d’ora venne con un orgasmo sublime. Non era finita perche’ infoiata com’era volle provare anche lei; io non aspettavo altro perche’ volevo godere anch’io percio’, dopo averla aiutata ad allacciarsi le cinghie del doppio fallo mi sistemai carponi e mi allargai le natiche con le mani. Lei fu meno gentile di me, mi appoggio’ il fallo al culo e quello grosso alla vagina poi, mi prese alla vita e, dopo avermi allargato le natiche assestando un colpo secco da farmi restare senza fiato mi penetro’ entrambi i buchi stantuffandomi con foga e facendomi provare un orgasmo mondiale. Verso l’una ci lasciammo esauste, ma con la promessa di ritrovarci ogni tanto.
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