Dormii profondamente nonostante non fossi molto comoda, mi svegliai verso le 9.30 del mattino riflettendo sul fatto che oggi sarebbe stato l’ultimo giorno di permanenza ad Agadir, alzai lo sguardo e mi guardai nello specchio a soffitto nuda in mezzo a due neri e continuavo a pensare che mai avrei creduto di poter essere così troia ma evidentemente avevo dentro il mio io quella predisposizione ed ero riuscita a tirarla fuori, ormai da domani sarei tornata alla solita routine ma intanto per oggi volevo fortemente la mia solita ed abbondante razione di sesso, ero totalmente presa da quell’idea; nel torpore della mia mente non facevo che pensare a questo e mi resi conto di essere completamente fradicia in mezzo alle gambe, il solo pensiero di poter essere trapanata ancora quei due cazzoni da esposizione mi faceva sballare.-Voltandomi vidi che Hamed era sveglio mentre Kabir ancora dormicchiava, non riuscii a fare a meno di guardare il suo sesso enorme e mi compiacqui a vederlo, subito Hamed appena mi vide sveglia cominciò ad accarezzarmi il seno e strizzarmi dolcemente i capezzoli, la cosa mi risvegliò facendomi un certo effetto, mi voltai verso di lui a sbaciucchiargli il petto, mi mise una mano in mezzo alle cosce accarezzandomi la fica, sentii contemporaneamente che anche Kabir si era svegliato e da dietro mi aveva messo una mano sul culo, mi girai verso di lui e lo baciai, rispose con molta passione, avevo le mani di entrambi che mi frugavano la fica, sentivo montarmi dentro un’eccitazione animalesca.-Si spostarono entrambi all’unisono avvicinandomi i loro cazzi alla bocca, presi a spompinarli insieme come un’invasata, cercavo di ingoiarli tutti anche se quelle dimensioni non me lo consentivano, leccavo forsennatamente le loro cappelle mentre continuavano insieme a toccarmi in mezzo alle gambe; Kabir si spostò e scese giù fino a leccarmi la fica, capivo che stavo sbrodolando abbondantemente, non vedevo l’ora che cominciassero a scoparmi.-Ma all’improvviso sentii suonare al campanello, si bloccarono, si dissero qualcosa di incomprensibile e si allontanarono, Kabir mi disse che avremmo continuato dopo, che sotto erano arrivati quelli dei massaggi e dovevo prepararmi;Rimasi male e con una gran voglia addosso, sentivo la mia fica ribollire;Rimasta sola mi alzai e andai a farmi una doccia, mi truccai, misi un perizoma bianco, una vestaglietta molto corta che non lasciava nulla all’immaginazione, e scesi giù.-Scendendo notai che erano arrivati quattro uomini, tre di colore ed un bianco che mi sorrisero in segno di saluto, stavano preparando un lettino nel salone, Hamed era con loro ma non vidi Kabir; salutai e mi avviai verso la cucina per prendere il caffè, mi accorsi che mi fissavano con insistenza, pensai che fosse comprensibile visto che ero praticamente nuda, ma dagli ammiccamenti dei loro sguardi capii che c’era qualcosa di più ; arrivata in cucina trovai Kabir.- – Come stai? – mi chiese – – Benissimo !- Sei molto sexy !!- Grazie ….. come mai quattro uomini per un massaggio? – chiesi -Si avvicinò a me e mi abbracciò da dietro sfiorandomi i capezzoli e baciandomi sul collo, mi adagiai con le spalle su di lui e lo lasciai fare.- – Chissà vuoi farti qualche scorpacciata – disse — Volutamente non gli risposi – in effetti avevo capito tutto — Mi mancherai – mi sussurrò all’orecchio — Anche tu – gli risposi -Mi girai e mi lasciai baciare appassionatamente;- Ti va di far vedere il tuo video ai miei amici ? – mi chiese — Che intenzioni hai ? – Come sempre dipende dalle tue intenzioni – incalzò – da parte mia non ho nessuna intenzione di forzarti la mano;- Decidi tu – gli risposi – se ti fa piacere fallo pure.- Ok disse lui ;Mi abbracciò mettendomi una mano sul culo e si allontanò verso il salone; presi il mio caffè e riflettendo capii che aveva organizzato una vera e propria orgia, ero abbastanza incazzata, non era quello che desideravo, ma in fondo ero forse stata anche io ad incoraggiarlo e a spingerlo fin lì; cosa avrei potuto fare? Prendere le mi cose e andare via? -assolutamente no!! – in fondo l’idea mi intrigava parecchio – decisi di stare comunque al gioco – se non avrei gradito la cosa li avrei bloccati – mi sentivo comunque abbastanza sicura – per altro il ruolo di troia fino a quel momento mi era piaciuto perché non interpretarlo fino in fondo anche per vedere sino a che punto potevo portare me stessa .-Andai in salone e li trovai tutti davanti alla tv che sbavavano davanti al video, Kabir mi vide arrivare e poggiandomi una mano sulla spalla mi strinse a lui, sapeva ormai come prendermi, mi accucciai a lui mentre anch’io mi soffermai con lo sguardo sul video, che effettivamente era molto eccitante, guardai attentamente tutti quegli altri uomini, erano tutti fisicamente molto ben messi, dovevano avere tutti una trentina di anni, parlavano tra di loro senza che io riuscissi a capire una parola dei loro discorsi, dagli sguardi e dagli ammiccamenti capivo comunque che erano tutti commenti al mio video, quella situazione mi stava piacendo .-La mano di Kabir era scesa sul mio seno e lo stava accarezzando, poi subito si abbassò e cominciò a leccarmi i capezzoli lasciandomi in bella mostra davanti a tutti, mise una mano in mezzo alle mie cosce e cominciò ad accarezzarmi anche la fica, era chiaro che il suo intendimento era quello di provocare tutti i presenti e contemporaneamente portare me al massimo dell’eccitazione.– Mi chiese se volessi iniziare il massaggio- Feci un cenno affermativo con la testa, “Continuiamo a chiamarlo massaggio??”Mi sfilò la vestaglia e dicendomi di andare a sdraiarmi sul lettino con la pancia in giù; ubbidii e mi avviai verso il lettino e mi stesi come mi era stato chiesto, avevo una certa confusione in testa, per un verso mi sentivo molto imbarazzata ed infastidita, per un altro verso avevo troppa voglia dentro, ed in più volevo godermi quella situazione assolutamente nuova .-Si avvicinarono al lettino, due uomini di colore mi cospargevano di olio profumato, il ragazzo bianco mi si piazzò davanti e mi massaggiava le spalle e mentre l’altro ragazzo di colore dietro sulle cosce; onestamente quel modo di essere toccata così professionale, quell’olio con quel profumo intenso, mi fece rilassare immediatamente, provavo un senso di calma misto ad un’eccitazione veramente forte, quasi subito però il massaggio passò sull’erotico, quello dietro iniziò a passare la mano in mezzo ai miei glutei toccando anche la fica, mentre quello davanti infilò entrambe le mani sotto il mio torace facendomi alzare leggermente e massaggiava il mio seno, iniziai a gemere per il piacere che mi stavano provocando mentre anche gli altri due avevano iniziato a toccarmi tutta; notai Hamed che con la videocamera in mano riprendeva tutta la scena proprio mentre sentii che con le mani qualcuno mi stava penetrando sia la fica che il culo, sentivo chiaramente la mia fica che si apriva per il piacere intenso che stavo provando, inarcai il bacino mentre notavo sotto la tuta la chiarissima erezione del ragazzo bianco che mi stava davanti, infilai una mano dentro il pantalone gli presi e lo portai alla bocca succhiandolo con tutta la forza che avevo, voltai lo sguardo per vedere la reazione degli altri e vidi che tutti si erano tolti i pantaloni, un altro mi si avvicinò alla bocca e cominciai a spompinare anche lui mentre gli altri due mi frugavano in tutti i buchi .-Dovevano essere tutti molto esperti in quel tipo di “massaggi”, sapevano dove e come toccare, ero al massimo dell’eccitazione, sentii che qualcuno mi stava leccando la fica, stavo sbrodolando mentre continuavo a leccare e succhiare i cazzi di quei due che avevo davanti, ero tutta unta d’olio e le mani mi scivolavano sul corpo meravigliosamente .– Kabir si avvicinò e mi chiese con aria sarcastica se volevo smettere;- Gli sorrisi dicendogli che non volevo assolutamente smettere;- Ti sta piacendo fare la vacca? Disse- Mi piace da morire – risposi – Ancora però non mi basta – gli dissi – e presi anche il suo cazzo in bocca;Mi resi conto che alternativamente mi stavo trovando ad avere tre cazzi in bocca e che ci stavo riuscendo con molta disinvoltura, mentre quello dietro che stava continuando a leccarmi, era molto bravo ad usare la lingua ed io fremevo ogni volta che venivo toccata da quella lingua, mi stava davvero facendo godere come una cagna in calore, sentivo la sua lingua che proprio mi penetrava, mi inarcai di più mettendomi a pecorina, nello stesso momento capii che qualcuno era salito sul lettino e si era posizionato dietro per penetrarmi – non vedevo l’ora, ne avevo voglia – nello stesso tempo sentii che qualcuno mi stava violando il culo con le mani, me lo sentii slargare all’inverosimile, mentre nel frattempo venivo penetrata nella fica completamente lavata dei miei umori, arrivò un orgasmo che non finiva più, lasciai i tre cazzi che stavo spompinando ed appoggiai la testa sul lettino urlando .-Ero completamente impiastricciata fra l’olio che mia avevano spalmato addosso, il mio stesso sudore, e gli umori che sentivo colare.-Mi sentii alzare di peso dal lettino e fui letteralmente posata sul cazzo del ragazzo bianco che si era sdraiato a terra ed aveva puntato il suo cazzo sul mio buco posteriore; sentii il mio culo che si apriva ed avvertii parecchio dolore, fu un attimo sentii subito un piacere quasi fastidioso che pervadeva tutto il mio corpo, piantai i piedi a terra ed iniziai a salire e scendere a ritmo forsennato, vidi Hamed, che nel frattempo aveva lasciato la videocamera ad un altro, piantarsi davanti a me con il cazzo in mano, si abbassò e mi puntò la sua cappella sulla fica, mi stesi di più all’indietro aprendo le gambe e sentii come se da sola me lo fossi risucchiato tutto dentro; mi sentivo strapiena, avevo la sensazione che mi stessero sventrando, Hamed iniziò a pomparmi con foga mentre io favorivo i suoi movimenti strusciandomi sul cazzo dell’altro avanti e indietro, gli altri invece mi piazzarono i loro sessi davanti alla faccia ed io a turno li prendevo in bocca o li segavo con le mani.-Dopo un po’ iniziarono a scambiarsi di posto, mi ritrovai sistemata a pecorina con loro dietro che mi inculavano a turno e si incitavano tra loro, nemmeno riesco a ricordare quante volte ho goduto, gridavo e gemevo, l’ultimo ad incularmi fu Hamed che con quel suo attrezzo mostruoso fece un po’ più di fatica degli altri a spingerlo dentro, ma ormai il mio buchetto era diventato molto elastico e cedeva a maraviglia, dopo un paio di spinte avvertii chiaramente dalle pulsazioni del suo cazzo che stava sborrandomi dentro l’intestino, mentre anche tutti gli altri iniziarono a menarselo per venirmi addosso, sentivo gli spruzzi di sperma arrivarmi addosso da tutte le parti.-Mi ritrovai sul tappeto, ero completamente piena di tutto lo sperma che mi avevano riversato addosso, ero piena soprattutto in faccia ed avevo difficoltà ad aprire gli occhi, sentivo quegli uomini confabulare e ridacchiare, avevo nella mia testa le sensazioni più contrastanti, – ero infastidita, ma nello stesso avevo goduto come una vera troia, quel senso di sottomissione, quel senso di dolore diffuso che provavo in mezzo alle mie gambe, inoltre non capivo perché Kabir non avesse voluto partecipare, decisi che sarei andata a pulirmi, e mi alzai, ma volevo continuare a fare la troia, perciò mi avviai nuda in giardino e mi andai a tuffare in piscina; la sensazione di freschezza che mi diede l’acqua mi rianimò, feci una breve nuotata e dopo uscii andandomene sulla sdraio al sole completamente nuda, rimasi li per un pò da sola; mi raggiunse Kabir dopo un po’ – mi chiese cosa avessi e se mi ero divertita- gli risposi che andava tutto bene ma che volevo stare un po’ da sola,- insistette a chiedermi se qualcosa non era andato bene- Vuoi sapere la verità? – gli dissi – mi ha dato fastidio essere un oggetto per sei uomini , come mi ha dato fastidio accorgermi che mi piaceva un casino .– Vuoi rifarlo? – disse — Vedremo – dissi – non adesso comunqueRientrò in casa e dopo un pò vidi quegli uomini che andavano via, Hamed era con loro, si avvicino e mi baciò per salutarmi, lo abbraciai rimanendo sdraiata – mi chiese se mi avrebbe rivisto .- Credo di si – risposi.Si avviò e andò via .-Notai che Kabir era rimasto solo dentro casa, in fondo era quello che volevo, ma perché non mi si avvicinava oggi era un mistero, mi alzai e lo raggiunsi dentro casa; lo trovai seduto sul divano davanti alla TV, mi sedetti accanto a lui, mi passò il braccio attorno alle spalle e mi strinse a lui, non aspettavo altro, mi accucciai a lui e vidi che si abbassò per baciarmi, risposi a quel bacio senza ritegno ma molto teneramente, avevo voglia di lui e volevo che gli fosse ben chiaro – Avevo voglia di te – gli dissi – perché non hai voluto scoparmi prima ?- Non volevo che tu mi confondessi con gli altri -mi rispose -Mi girai e mi misi a cavalcioni su una gamba continuando a baciarlo mentre strusciavo la mia fica sulla sua gamba, la mia lingua roteava vorticosamente nella sua bocca mentre mi strusciavo su di lui con movimenti sempre più frenetici, scesi e cominciai a baciarlo sul petto e sull’addome, sentire il suo odore e vedere la sua pelle color ebano mi eccitava, mi inginocchiai davanti a lui e tirai giù i pantaloni facendo uscire il suo cazzo maestoso lo presi con le mani iniziando a carezzarlo, mi ritrovai il suo cazzo eretto a pochi centimetri dalla mia faccia, la vista di quella magnifica asta nera mi faceva impazzire, aprii la bocca per ingoiarlo, volevo sentirne il sapore, scorsi la lingua per tutta la sua lunghezza assaporandolo meglio alternando delle leccatine sulla punta, Kabir riversò la testa sul divano e si abbandonò lasciandomi fare, scesi giù e cominciai a leccargli le palle, le ingoiavo e le leccavo, mi accorgevo dei suoi sussulti e capivo che il mio lavoro lo stava facendo eccitare parecchio, poi scesi ancora a leccare tutto sotto lo scroto fino al suo buco, alzò le gambe e le strinse sulle mie spalle come per non farmi scappare, capii che era pronto a godere lo presi nella mia bocca e subito avvertii gli spruzzi che mi arrivavano in gola, lo strinsi fra le mie labbra mentre gli massaggiavo i coglioni con le mani, volevo succhiargli tutto lo sperma che aveva dentro, mugolava come un animale, mentre continuava a spruzzare in maniera abbondante; quando capii che aveva finito, sempre con le labbra chiuse me lo sfilai lentamente dalla bocca, avendo cura di non farne uscire nemmeno una goccia, mi passai un po’ il suo sperma sulla lingua, come per gustarlo meglio e mandai tutto giù.-Restai un pò in quella posizione, io avevo la faccia appoggiata sul suo cazzo, e lui con le gambe che mi cingeva il collo; dopo qualche istante mi tirò verso di lui e mi tenne stretta sul suo petto – mai ero venuto così presto con un pompino – disse — significa che ti è piaciuto? – Gli risposi — moltissimo anche se avrei preferito scoparti – disse ancora — non adesso – dissi io – ancora ho tutto indolenzito, ma stai tranquillo che prima di domattina ne voglio ancora tanto .– Sei proprio una grandissima troia – esclamò lui — Colpa tua – gli dissi – io ho solo assecondato i tuoi desideri.Sentivo la mia fica di nuovo aperta grondante di umori per l’eccitazione, Kabir aveva un potere quasi magnetico su di me, riusciva a tirarmi fuori tutte le voglie represse che probabilmente non avevo mai avuto il coraggio di confessare neanche a me stessa, e nello stesso tempo mi dava un grande senso di fiducia e sicurezza; decisi però che non avrei insistito per il momento, avrei rimandato il resto a più tardi, lui mi disse che se volevo potevamo andare in barca a mare ma che avrebbe preferito stare lì in casa per quell’ultimo giorno; gli sorrisi annuendo e facendogli capire che ne sarei stata felice .-Mi alzai misi addosso la vestaglietta e mi avviai verso la cucina, avevo un pò di fame, vidi che erano quasi le 13, chiesi anche a Kabir se voleva mangiare, preparai un’insalata con del tonno e la portai a tavola dove pranzammo con un certo appetito, durante il pranzo Kabir mi chiese se avrei avuto piacere a rivederlo e come avremmo potuto fare; – Non sarà facile per tornare qui sola – dissi io – questo viaggio è stato solo un caso ;- Puoi viaggiare per lavoro ?- mi chiese — Si – gli risposi – per quello si — Potresti ricevere l’invito per qualche convegno dalla mia ambasciata – sorrise lui — Si può fare – risposi -Mi strizzò l’occhio e finì di mangiare poi si alzò e andò in salotto, mi feci un caffè e lo raggiunsi nell’altra stanza, lo trovai che stava parlando al telefono, mi fece cenno di avvicinarmi e mi abbracciò stringendomi a lui, ricambiai l’abbraccio accarezzandogli il petto.-Chiuse la telefonata e mi mise la mano in sotto la vestaglietta toccandomi la fica nuda, ebbi un sussulto e mi strinsi di più a lui, mi slacciai la vestaglia ed entrai le mani nei suoi boxer, era di nuovo pronto e durissimo, ed io ero di nuovo partita, con le sue dita che mi frugavano la fica era di nuovo aperta e bagnata, mi piegai in avanti per prenderlo in bocca ma mi tirò subito su dicendomi:- voglio chiavarti – non voglio altro – risposi sottovoce -Mi alzò di peso e mi appoggiò su un mobile mi tenne le gambe ben aperte e si buttò giù a leccarmi la fica, sentivo che spingeva la lingua dentro quasi a penetrarmi, gettai la testa all’indietro toccandomi i capezzoli che erano duri come due chiodi, Kabir continuava a leccare e a frugarmi contemporaneamente mentre io lo incitavo gridandogli di chiavarmi, stava continuando come se nulla fosse a leccarmi tutta giocando con il mio sesso in modo assolutamente divino, la cosa mi stava portando ad un grado di eccitazione davvero animalesco e come se non gli bastasse ogni volta che capiva che ero vicina all’orgasmo si fermava per non farmi arrivare, e questo mi faceva impazzire, mi sollevai e rimanendo seduta gli misi le braccia al collo e con voce implorante gli chiesi di scoparmi, non mi rispose e mi sorrise, capii che voleva giocare con me, si rituffò sulla mia fica e riprese a leccarmi, continuò per un pezzo fin quando mi sollevò le gambe facendomele appoggiare sulle sue spalle e mi appoggiò la sua enorme cappella sulle labbra della fica, spinse con forza e la fece entrare; – Si fermò e chiamandomi sempre troia mi chiese se lo volessi- Alzai la testa implorandolo ancora di ficcarmelo tutto dentro – Quanto ti senti troia in questo momento? – mi disse- Come non mai – gli risposi – mi sento una vacca, la tua troia, dammelo ti prego!!!!Diede un colpo di reni ed entrò, sentii la mia fica che lo ricevette dentro con un rumore di acqua, doveva essere un lago, mi pompava con forza mentre ansimavo e gemevo, arrivò un orgasmo talmente violento da sentire il cervello che pulsava, lo avvicinai a me con le gambe porgendogli la bocca, mi baciò con molta foga mentre continuava a pomparmi.-Non sembrava neanche vicino a godere, continuava a pomparmi con un controllo indescrivibile, per me sentire quella specie di enorme martello pneumatico che sembrava spaccarmi era una cosa che volevo non finisse mai, alzai un po’ la testa per ammirare quel cazzo enorme che scompariva dentro la fica per poi uscirne madido dei miei umori, rimasi ferma a contemplare quella visione tenendomi con le braccia al collo di Kabir , quando improvvisamente vidi che lo uscì dalla mia fica per puntarmelo sul buchetto posteriore, cercai di rilassarmi il più possibile ma ugualmente forse per la posizione non troppo adatta provai parecchio dolore, Kabir si fermò un attimo poi diede un colpo di reni e mi penetrò con forza, urlai ma quasi subito mi adattai alla penetrazione, era la prima volta che venivo inculata senza aiuto di oli o lubrificanti sentivo perfettamente il suo bastone pomparmi fino in fondo; continuava ad essere perfettamente controllato ed alternava ritmi frenetici ed altri più compassati, stavo godendo come una vacca e non facevo nulla per nasconderlo, gemevo ed urlavo, lo leccavo sul petto e sul collo mentre sentivo il mio ano che si apriva sempre di più, lo uscì e lo piantò di nuovo nella fica riprendendo a pompare, non finiva mai, venni di nuovo ancora più violentemente di prima, ero stanchissima, mi tenni stretta a Kabir mentre lui aveva cominciato a penetrarmi alternativamente la fica ed il culo con dei poderosi colpi che mi stavano squassando.-Rallentò improvvisamente, capii che era ormai pronto anche lui, mi fece scendere e mi spinse per inginocchiarmi davanti a lui, era chiaro che voleva la mia bocca, il suo bastone scomparve tra le mie labbra e subito lo sentii pulsare, con la mano presi i suoi coglioni e li massaggiai delicatamente, subito arrivarono i suoi spruzzi di sperma caldo che mi inondarono la bocca, attesi che avesse finito continuando a giocare con la lingua, ingoiai e continuai qualche attimo a tenerlo in bocca, Kabir mi mise le mani nei capelli e mi tenne per un po’ la testa sul suo cazzo poi mi alzai e mi sdraiai sul divano.- Ero esausta e tutta indolenzita, sentivo il bisogno di una doccia e andai al piano di sopra.-Feci una doccia calda che mi rilassò parecchio, ero totalmente presa da Kabir tanto da non riuscire a smettere di pensare a come godevo quando mi scopava, non credevo nemmeno di poter raggiungere quel tipo di piacere quasi fastidioso, tanto era intenso, e già pensavo a quando avrei potuto ricominciare; mi asciugai e misi addosso una t-shirt lunga senza slip , volevo riposare un po’, e mi andai a stendere sul letto.-Lo trovai sul letto, evidentemente era stanco anche lui, gli sorrisi e mi sdraiai accanto: – Stai bene? – mi chiese — Molto – risposi – anche se sono sfinita- Cosa vuoi fare stasera?- Ora voglio riposare un po’ – gli dissi – stasera faremo quello che vuoi tu….- Ok – mi disse – stasera usciamoMi strinsi a lui, e lui rispose al mio abbraccio, rimasi un po’ così, completamente rilassata, poi mi addormentai profondamente .-
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