Sei sveglio, finalmente.Girai la testa, sentendomi nel panico, per vedere Nicoletta seduta su una sedia, intenta a fissarmi. Aveva il pigiama steso ai suoi piedi, inzaccherato dalla mia appiccicosa sborra.”Mi dispiace, Nico””E’ tutto a posto Giacomo. Per dirti la verita’ sono contenta di averti trovato cosi’. E’ molto piu’ facile ora, per me, parlarti di quello che e’ accaduto ieri sera.””Non hai bisogno di dare spiegazioni, sorellina. E’ tutto ok.””No che non e’. Solo Dio sa che cosa devi aver pensato di me. Stavo morendo dall’imbarazzo e non sapevo come entrare in argomento con te””Non c’e’ niente di male se ti piace stare con Sara””Cosa vuoi dire? Guarda che non sono lesbica””Come no? Ti ho vista ieri, eri nuda e lei ti scopava con un cazzo finto!””Oh, mio Dio. Lo sapevo che stavi pensando questo. Ti ho detto che non sono lesbica, e’ solo che noi ragazze facciamo cose diverse quando dormiamo una a casa dell’altra””Scusa ma non capisco””Voi ragazzi non parlate di sesso e tutte quelle sporcaccionate quando dormite a casa di Billo o Samuele?””Certo, ma non ci spogliamo nudi uno davanti all’altro””Be, noi ragazze ci sentiamo a nostro agio quando siamo insieme. Mostriamo i nostri corpi l’una all’altra, parliamo sporco, e talvolta ci masturbiamo anche insieme. Questo e’ quello che e’ successo ieri, ho detto a Sara del mio vibratore verde e lei ha voluto che le mostrassi come usarlo. Ci siamo fatte trasportare dal gioco, e tu sei entrato in scena proprio nel momento peggiore””Mi dispiace…””Non devi scusarti””Sono felice che non sei lesbica, sorellina. Ero preoccupato per te”Nicoletta mi sorrise dolcemente “Adesso dimmi, come cazzo ti e’ venuto in mente di riempirmi il pigiama e la biancheria col tuo sperma?”Cercai di trovare una scusa ma non mi venne in mente niente. Rimasi immobile, silenzioso, sentendomi strano.”Ti piace vestirti da donna?””Nooooo…” gridai, sentendomi offeso.”Allora perche’ hai fatto questo ai miei panni?”Nessuna risposta da parte mia.”E’ perche’ sono i MIEI panni?”Continuai a tacere.”Hai cominciato a desiderarmi dopo avermi visto nuda. E’ giusto? Rispondi alla mia domanda, Giacomo!””Si’, e ‘ per questo” ammisi con vergogna. Nicoletta sorrise.”E’ tutto ok, fratellino. Mi sento lusingata a sapere che un uomo forte e muscoloso come te mi desidera. Per essere sincera, mi ha fatto eccitare quando sei entrato in camera e mi hai beccata nuda, ieri sera. Ero cosi arrapata dopo che ho bagnato mutande e pantaloni””Lo so.””Come lo sai?””Ho preso quelle mutandine e ci ho giocato un po’. Era il tanga di seta porpora, vero?””Proprio cosi’. Sai cosa, mi lusinga davvero sapere che ti faccio questo effetto, ma devi smettere di giocherellare con la mia roba senno’ finisce che rimango senza biancheria””Quello non sarebbe male!”Nico sorrise ancora.”Brutto cane arrapato, guarda quanto e duro il tuo uccello adesso. Ti ecciti tutto a pensare alla tua sorella maggiore? Vuoi vederla ancora tutta nuda?” “Non c’e niente al mondo che desidero piu’ di questo””Allora ecco, cane arrapato che non sei altro.”E’ un piacere quando ti capita di sorprendere una ragazza innocente e trovarla nuda, Ma e’ un piacere totalmente diverso quando quella ragazza si toglie volontariamente i vestiti di dosso, uno ad uno, solo per te; sentire i tuoi occhi affamati violare tutte le pieghe segrete e buchi nascosti del suo corpo. Molte donne vivono solo per vivere questo momento, godendosi la vista del cazzo che diventa sempre piu’ duro man mano che i vesti vanno a finire sul pavimento.Nicoletta si sfilo la sua camicetta bianca sopra la testa. Il suo bel seno sobbalzo’ pigro quando fece ricadere le braccia. Erano grossi in effetti, larghi abbastanza da riempire le coppe della camiciola. Un capezzolo marrone, grosso come una moneta, copriva il centro di ogni seno. La pancia era piatta. L’ombelico grazioso. Aggancio’ le dita’ intorno alla vita della gonna grigia e la fece scivolare giu’, per rimanere la’, di fronte a me, con niente addosso eccetto un paio di mutandine di cotone bianco con cuoricini neri stampati sopra.Mi estasiai del suo corpo, le sue curve mature, i suoi seni larghi, le cosce piene. Era mia sorella maggiore, e voleva mostrarmi tutta se stessa.”Ho lasciato le mutandine, visto che ti piacciono cosi’ tanto””Non te le vuoi togliere? chiesi sbalordito”No scemo, se tu che me le devi togliere”Camminai avanti e mi inginocchiai ai suoi piedi. Non riuscivo a crederci, niente mi separava dalla fica proibita di mia sorella eccetto quelle mutande di cotone. Dipendeva da me se toglierle o lasciarle dove si trovavano. Decisi di esporre del tutto la mia sorellona, rimuovendo la sua ultima protezione, per godermi quel frutto proibito.Inserii la mano sotto l’elastico della gamba. Era bagnato li’, scivoloso e polposo, e non c’era traccia di peli mi sembrava. Guardai su dentro ai suoi occhi.”Ti radi la fichetta, come mi aspettavo””Perche” non lo scopri da te?” rispose, mordendosi il labbro inferiore.Agganciai il mio dito indice intorno al cavallo dello slippino e lo tirai giu’. Le mutande seguirono lentamente il mio movimento. Le lasciai a mezza strada, sopra le ginocchia. “Sei rasata” dissi con la gola secca.”Mi piace rasarmi da me, ma la prossima volta potrei permetteri di farlo tu.””Oh mio Dio””Cosa?””Sei bellissima”Le labbra della passera erano bagnate e lucide. Il piccolo clitoride duro e congestionato, vedevo la testina pulsare come un cazzetto. Abbassai la faccia vicino la fessura ed inalai profondamente.”Ti piace il mio odore?” le sue dita mi accarezzavano il collo.”Lo adoro””Di che sa’?””E’ il paradiso”Stava diventando piu’ eccitata ora. Potevo vedere il miele ruscellare dalla fessurina. Avvertivo il suo odore diventare piu’ forte e muschiato.”Nico, puoi chinarti per favore?””Cosa? Perche’?””Voglio vedere il buco del culo”Mi fisso dritto negli occhi. Quello che vide fu lussuria e desiderio…
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