Penso che il mio problema sia iniziato durante le vacanze di Natale quando avevo 18 anni. I miei genitori avevano deciso di fare una seconda luna di miele di due settimane in Francia e mia zia Giulia si è resa disponibile a prendersi cura della nostra grande casa e di me in loro assenza. Giulia aveva 28 anni, era stata ricoverata tempo addietro in una clinica per una forma di schock causata dalla perdita del marito in un incidente di macchina, così io ero alquanto scettico di poter passare un felice Natale con questi presupposti. Ma con mia grande sorpresa, scoprii che il morale di Giulia era alto e due giorni prima di Natale tutto sembrava andare per il meglio. Prima la vedevo come una pallosa donna sposata, poi come una vedova triste, ma ora dovevo ammettere che Giulia era proprio una donna molto attraente. Le cose più belle di Giulia erano le sue snelle e ben formate cosce ed il suo giro seno (94 cm.). Papà spesso commentava che a parte Betty Grable (che era un cartone animato), non aveva mai visto una donna con un simile “fantastico branco di balene” sul davanti (erano parole sue non mie). Alla vigilia di Natale, Giulia ed io decorammo l’albero, deponemmo sotto tutti i regali, ed al pomeriggio andammo in chiesa per la funzione, (visto che di sera ci sarebbe stata molta più gente). Giulia era vestita con “l’uniforme di Natale”, come lei diceva sempre, una blusa con bianchi nastri, una gonna rossa pieghettata, e delle scarpe rosse con tacco a spillo. Uniforme o no, era da infarto Dopo la chiesa, Giulia preparò un caldo punch al rum (con poco rum) , mentre io accendevo il fuoco nel caminetto. Quando lei venne a portarmi una grossa tazza di punch, non potetti non pensare che stavo assistendo ad una delle più belle scene che potessi vivere. Il caldo incandescente di un fuoco schioppettate, il legno scintillante, il piacevole profumo di pino miscelato con l’odore di rum e lo squisito profumo di Giulia, e specialmente la vista della bellissima zia Giulia e delle sue lunghe gambe inguainate nei collant che luccicavano alla luce del caminetto. Pensavo tra me e me, “questo si che è un vero Felice Natale”. Giulia ed io sedemmo sul divano di fronte il caminetto e cominciammo a parlare dei Natali passati e dei giorni felici passati in famiglia. Non so quanto volontariamente ma nei nostri ricordi non comparve mai la morte di zio Giacomo. Parlammo per quasi un’ora, bevendo parecchie tazze del caldo e speziato punch. La bevanda combinata con la dolce musica di Natale che veniva dallo stereo mi fecero sentire assonnato, ed innavertitamente feci alcuni sbadigli. Vedendo uno dei tanti sbadigli, Giulia mi chiese se volessi poggiare la mia testa sul suo grembo. Pensai che era una meravigliosa idea, così mi allungai sul divano mettendo la mia testa sul suo grembo ricoperto dalla gonna rossa, con la faccia verso il fuoco. Continuammo a parlare, ma la vista delle sue splendide cosce inguainate in calze di seta velate e dei suoi tacchi a spillo mi fecero iniziare a sentirmi eccitato. Mentre lei parlavo, io dolcemente mossi una mia mano verso la parte inferiore delle sue gambe. All’inizio non ottenni nessuna protesta, allora cominciai a far scivolare la mia mano, poi arditamente iniziai a far scivolare la mia mano su e giù sulle sue cosce snelle e cominciai a giocherellare con le stringhe dei suoi décolleté. Ora la mia mano passava da una coscia all’altra, carezzando dolcemente i suoi polpacci. Immediatamente ebbi, una poderosa erezione, ma ero steso sulla pancia, così zia Giulia non si accorse della mia eccitazione. Presto la mia mano raggiunse e massaggiò le sue ginocchia ( e pensavo se potevo spingermi oltre). Preso ricevetti la mia risposta quando Giulia disse: “Mmh, questo massaggio mi fa sentire bene. Vorresti massaggiarmi questa parte?” Sollevò la mia testa, e sollevò la sua gonna pieghettata un poco portandola all’interno delle sue cosce. Mi indicò un punto sulla parte bassa delle cosce, ed io come un professionista comincia a massaggiarlo ed accarezzarlo, permettendo alle mie dita di scivolare rapidamente oltre il punto che mi aveva indicato. Ma questa volta, questo desiderio bruciante nel mio duro cazzo da ragazzo mi fece sollevare il culo dal cuscino. Ora facevo scivolare la mia mano sulla maggior parte delle attraenti cosce di Giulia, e lei rispose allargando le sue cosce mentre io provavo a raggiungere rapidamente la parte superiore delle sue cosce. Improvvisamente, Giulia mi disse di sollevare la mia testa, e lei sollevò la sua gonna fino ai fianchi. Che magnifica vista mi accolse! Lei indossava delle calze con un alta fascia merlettata che erano fissate con un delicato merletto rosso al reggicalze. Indossava anche un sottilissimo paio di mutandine trasparenti di colore rosso in merletto. Immediatamente mi tuffai, baciando e leccando le sue gambe inguainate nelle calze e rosicchiando i lacci del suo reggicalze. Giulia allargò ancora di più le sue gambe, e rapidamente la mia mano massaggiava e carezzava l’interno di quelle cosce fino ad arrivare a toccare il tessuto di quel merletto che le copriva il triangolo intimo. La mia lingua ora riuscì a trovare la strada fra quelle mutandine merlettate, e ora succhiava il caldo succo di cui erano intrise. Giulia era terribilmente eccitata e subito sbottonò I bottoni della sua camicetta, esponendo le sue due meravigliose tette incastonate in un reggiseno bianco molto piccolo per contenere le sue forme. Lei iniziò a massaggiare i suoi voluminosi seni attraverso il reggiseno mentre io continuavo il mio assalto al suo triangolo dell’amore. Decisi di prendere qualche vantaggio su quella meraviglia con le calze, così mi sollevai dal cuscino e mi inginocchiai davanti a lei. Lei non seppe cosa volessi fare fino a quando non abbassai la mia cerniera lampo e cacciai dai pantaloni il mio bastone palpitante. Lei si allungò per prenderlo, ma le dissi che volevo un poco stuzzicarla prima. Non fece alcuna obiezione. Presi il mio cazzo in mano e lo portai alle dita del suo piede ancora inguainato, dolcemente scivolai su giù lungo tutta la lunghezza delle sue calze. Piccole goccioline di sborra comparivano sulla cappella, mentre le meravigliose sensazioni del contatto con quelle bellissime gambe inguainate scuotevano tutto il mio corpo. Mentre io provavo questo, Giulia sganciò i ferretti del suo reggiseno, con una mano impastò la punta dei suoi capezzoli, mentre con l’altra mano immersa nelle sue mutandine, lei febbrilmente si sditalinava. Ogni tanto i suoi profondi sospiri si confondevano con la musichetta di “Jingle Bells”, che fuoriusciva dallo stereo, e tutto ciò mi faceva sentire ancora di più nello spirito natalizio. Con una lunga e profonda leccata alla parte alta delle sue calze, decisi che sarebbe stato meglio dedicarsi a quel tesoro nascosto tra le cosce di Giulia. Spostai la patta della sua mutandine di merletto su un lato e potei ammirare il più succoso, il più caldo regalo d’amore che io avessi avuto il piacere di guardare in vita mia. Immediatamente la mia lingua si fiondò profondamente in lei, leccando i dolci succhi che letteralmente si riversavano dalla figa di mia zia. Giulia reclamò il mio cazzo, così mi sollevai dalle sue cosce e mi posizionai in un 69. La vista delle sue lunghe ed eleganti cosce inguainate in quelle décolleté sexy e del suo cespuglio luccicante mi mandarono in estasi. Molto lentamente affondai il mio cazzo nella sua accogliente bocca, e la zia incominciò subito a succhiare ed a leccare come una espertissima pompinara. Mentre io continuavo a soddisfare la mia fame di figa, le mie mani abilmente massaggiavano l’interno delle sue cosce all’altezza della giarrettiera. Mi accorsi che presto avrei schizzato la mia roba, così mi sollevai con la testa ed osservai attraverso le mie cosce i miei 20 centimentri di cazzo che entravano ed uscivano dalle labbra rosse di zia Giulia. Con un ultimo colpo, esplosi tutta la mia calda sborra nella bocca di Giulia. Lei succhiava con tutta la voracità possibile, ma alcune gocce scivolarono fuori dalla sua bocca imbrattandole il mento. Io immediatamente tornai al mio lavoro sulle sue labbra dell’amore, guidando la mia lingua ancora più in profondo fino ai suoi più intimi recessi, e presto anche lei ebbe un terrificante orgasmo. Giulia mi disse che doveva alzarsi ed andare in bagno. Pensai di essere stato un poco imbranato per averle sporcato il mento e di questo mi scusai, ma rimasi molto sorpreso quando lei tornò. Era completamente nuda eccetto per il rosso reggicalze, le sue calze di seta e le décolleté. Lei mi disse di spogliarmi e di stendermi sul vaporoso tappeto girato verso il divano. La sia si sedette sul divano, e con mia grande delizia, infilò le sue décolleté tra le mie gambe ed iniziò a masturbarmi con quelli. Le fibbie delle décolleté mettevano in mostra la maggior parte dei suoi piedi inguainati nelle calze di seta, così sentivo sia la pelle delle sue scarpe sia la delicatezza vellutata delle sue calze, mentre il suo piede scivolava sul mio cazzo lubrificato e sotto le mie palle. Immediatamente ebbi una terribile erezione e cominciai a mugolare per l’eccitazione. Allora Giulia si stese e sganciò le cinghie delle sue décolleté. E disse:”Se ti sembra di impazzire, allora cosa ne dici di questo?” posò il suo piede velato sul mio cazzo e cominciò ad andare su e giù sulla asta lubrificata, mentre massaggiava le sue grandi tette con entrambe le mani. Sia la vista di zia che si pastrugnava le tette, ma soprattutto la sega che mia stava facendo con i piedi mi portarono ad un nuovo orgasmo. Questa volta inondai le calze di Giulia e il mio stomaco. Giulia, vedendo cosa mi aveva provocato di nuovo, con movenze molto sensuali, si sganciò il reggicalze e rimosse le calze inzuppate. Poi usò le calze come una spugna per togliere dal mio corpo il resto della mia sborra e con mia meraviglia portò le calze alle sue labbra e succhiò la sborra. Appena ebbe finito, si infilò di nuovo le calze ed agganciò di nuovo il reggicalze. Abbiamo speso il periodo di Natale stando uno nelle braccia dell’altro di fronte il fuoco schioppettante ed all’albero addobbato, e zia Giulia ha passato la maggior parte della settimana in completi sexy, che includevano sempre, un reggicalze, calze di seta, e decolletè. Il mio problema è cominciato quella volta che ho provato un incredibile lussuria per le donne in décolleté e calze di seta.Ora anni dopo la tendenza della moda verso scarpe decolletè e verso gonne con lo spacco mi hanno portato alla pazzia. Non posso lavorare più perché la mia segretaria indossa sempre scarpe décolleté ed i più corti abiti che abbia mai visto. Se solo zia Giulia sapesse cosa mi ha causato per molto tempo quel bellissimo periodo di Natale….
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